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CHE SERATA STRANA E MERAVIGLIOSA


di Alvertn
04.09.2016    |    10.579    |    6 8.9
"Il cielo stellato e la luna quasi piena rendono visibile le zone non in ombra..."
Sono sotto la doccia, acqua calda ma non troppo, mi tolgo di dosso l’odore dei maschi di questa serata strana.
Rilassandomi sotto il getto dell’acqua ripenso e rivivo quanto mi è successo.

L’estate volge verso il termine, siamo a settembre, ma le giornate sono ancora calde e la sera finalmente un po di brezza rinfresca l’aria.
Finito di cenare, dopo aver girato mille volte i canali della televisione, e non trovare nulla di decente, decido di fare due passi.
Bermuda, e maglietta a mezze maniche, niente canottiera. E’ ancora caldo. Mi avvio per andare lungo il torrente che attraversa la città, partendo dal parco e risalendolo.
Arrivato al parco l’aria è più fresca, il torrente forma una strada per l’aria che scende dalle montagne e porta refrigerio.
Sulle panchine coppiette che limonano o chiaccherano
Qualche famigliola ma rare. Passo tranquillo, ed arrivo al ponte. Visto che si sta bene decido di deviare dal programma, abbandonando il torrente per andare a fare un giro nel parco della città. Lo conosco bene perché ci giocavo sin da piccolo e ha lampioni ovunque.
Arrivo al parco dalla zona dell’ospedale con l’intenzione di attraversarlo ed uscire dall’altro ingresso.
Il viale sterrato di ingresso è ben illuminato ma man mano che entra le luci sono soffuse e i lampioni accesi si alternano a quelli spenti, con dei grandi coni d’ombra.
Le piante d’alto fusto ed i cespugli prendono forme strane agli occhi e a volte fatico a capire cosa siano.
Passeggio guardando intorno e ascoltando i rumori del bosco. I canti degli uccelli notturni.
Un ruscelletto corre parallelo al primo tratto del viale e il gorgoglio dell’acqua nei salti fra i sassi si fa sentire come dolce melodia
Arrivo al tornante ed inizi la salita, al successivo si può abbandonare la strada e percorrere il prato .
Decido di deviare per il prato, si fa un giro più ampio ma poi ci si ricongiunge alla strada.
Il cielo stellato e la luna quasi piena rendono visibile le zone non in ombra.
Il viottolo sterrato taglia il prato e si porta al limite del boschetto, e sino a li lo vedo poi è buio.
Proseguo passeggiando, entro nella zona buoi ma si vede per pochi metri abbastanza bene. Pensavo peggio.
Pochi passi e mi trovo delle ombre che escono dal bosco, un cappuccio mi viene infilato sulla testa e braccia forti mi tengono stretto. Il cappuccio mi vien legato al collo e fatico a parlare.
Mi sento sollevato dalle ascelle e portato di peso.
Poco dopo mi sento appoggiare a qualcosa e spinto a distendermi, penso sia su un tavolino da pic nic, spinto disteso, tenuto fermo, poi mi legato al tavolo a pancia in su, e sento che mi slacciano i pantaloni, mi sfilano assieme alle mutande e mi alzano la maglietta sino al collo.
Tento di parlare di capire di respirare. Due mani mi alzano le gambe, qualcuno sputa sul mio culo, sono in più che lo fanno e poi spalmano attorno al buchetto e un dito entra subito con forza, porta all’interno la saliva e spalma.
Una cappella si appoggia. Calda, umida , scivola su e giu, poi si posiziona e spinge, non è interessato a me ma solo a godere lui. Entra di forza, io salto, arriva in fondo e senza attendere un istante inizia a scoparmi con colpi forti e violenti. Altre mani massacrano i miei capezzoli, stringono le palle e segano il mio uccello. Ridono e si divertono. Le gambe sono tenute alte e aperte da due mani grosse che stringono le caviglie.
Passano alcuni minuti poi dal fastidio comincia a prevalere il piacere ed ora godo di quel cazzo che ritengo normale 17-18cm ma non grosso
Io continua a mugolare e cercare di parlare ma non riesco sia per quel cappuccio pesante, di panno o feltro, che mi fa morire di caldo e fatico a respirare anche per la chiusura strettina al collo.
Sento che lui gode “dai troia che ti riempio, prenditi tutta questa sborra, eccolaaaaa”
E vibrando, con colpi profondi inizia a venirmi dentro, la sento lanciata nel mio addome, calda.
Sento che il cazzo si smolla dentro e piano esce con un sospiro profondo. “cazzo che culo, proprio una bella troia con un favoloso culo ci siamo presi stasera. Da godercela, forza tocca a voi”
Sento che mi appoggino le gambe sulle spalle, la cappella che gioca sul buchetto aperto in fase di contrazione. E anche qui uno stronzo che mi sbatte il suo cazzo con un colpo secco, duro violento sino alle palle dentro di me.
Il cazzo sara anche lui lungo come il precedente ma a diametro è una dimensione significativa,
Le pareti lo avvolgono e mi godo lo stantuffare di questo nuovo elemento in me. Comincio ad avere il buco dilatato bene e pronto ad accettare un po tutte le dimensioni
Chi mi sta scopando è molto eccitato, mi sbatte con foga, il suo respiro è affannoso, gode ad ogni penetrazione e sento che pulsa forte, sta per venire. E si, mi innonda con altra sborra calda. Ad ogni getto un sospiro e un colpo profondo.
Fatte una decina di sborrate, con il cazzo duro esce. Si pulisce sulle chiappe bagnandole di sperma. “cazzo che scopata, bel culo che ti appassiona, da ritrovare questa troia e sbatterla bene”
Vengo subito riposizionato con le gambe su altre spalle
Cappella si appoggia, si bagna dello sperma che mi comincia a uscire, Anche lui una volta posizionato sul buco aperto entra e procede sino in fondo. Ma ormai ho sborra come lubrificante e non mi da problemi.
Il cazzo è grosso, non riesco a definirlo e più lungo degli altri due, Sento le vene grosse che fregano le mie pareti, sento che si fa strada dentro di me, sento che mi piace e mugolo di piacere, anche se mi mordono i capezzoli e mi schiacciano le palle. Il mio cazzo è duro e loro si divertono a segarlo, massaggiare la cappella.
Questa scopata me la godo tutta, Il ritmo che impone è piacevole, come piace a me, mi stantuffa e ogni tanto un colpo profondo per entrare di più in me e io rispondo con l’inarcamento della schiena. Questa volta sono io a godere e sborro a fontana, mentre ridono e parlano del mio uccello che sborra.
Poco dopo anche il cozzone in culo decide che è la sua ora e comincia a irrorarmi le viscere con il suo liquido caldo.
Poi improvvisamente esce e sborra a getti sul mio cazzo e sul mio petto, mescolando il suo sperma con il mio.
Godo e cerco di recuperare il respiro, piano e con profondità, mentre lo scopatore afferma la sua goduria, “cazzo che buco che ha, una favola. L’ho riempito e teneva tutto, stagnava, sono uscito e il flusso bianco ha cominciato a uscire, Guardate che roba, bellissimo. Da che lo giriamo per voi due.”
Forse perché hanno capito che mi piace e che godo anche io, forse perchè vogliono vedere altra angolatura, ma st di fatto che mi slegano e mi fanno scendete dal tavolo mi posizionano a 90° appoggiandoci sopra solo dalle tette e braccia.
Un cazzo normale mi entra e mi scopa con velocita, quasi insignificante questa senzazione, ma ovvio dopo un calibro grosso tutto diventa meno sensibile se più piccolo
Impugna con forza i glutei e mi sbatte fortemente, quando viene comincia a sentire qualcosa di piacevole ma ormai siamo alla fine, Il flusso di sborra scivola dal mio traforo lungo le gambe e sul pube del mio amatore.
Si separa da ma soffiando. “mmm che sborrata.”
Ma io ho sentito poco poco. peccato
Hanno detto due quindi questo sarà l’ultimo
Il buco mi fa male, non tanto ma ne son passati troppi anche se lo sperma lo lenisce comincia ad essere usurato. Sono contento che sia l’ultimo cazzo, anche se sino adesso, tranne il cappuccio in testa che non mi permette di vedere nulla, mi hanno fatto godere come una vera troia
La cappella si appoggi, gioca con lo sperma che esce, lo gira lo riporta nel ano, si appoggia, preme lentamente senza trovare resistenza, piano avanza. Cazzo ma questo è grosso, piu dell’altro. L’ultimo mi apre, mi sfonda, mi distrugge. Con dolcezza e calma avanza piano piano, lascia che il culo si dilati per riceverlo bene, la sperma smette di scivolare lungo le gambe, non passa più.
Sento la tensione delle mie viscere, che accettano questo che penetra sino in fondo. Sento le sue palle appoggiarsi a me. Sospiro di solievo, è in fondo, si ferma, è lungo, molto, lo sento che mi comprime verso lo stomaco.
Ecco con lentezza inizia a scoparmi, ma aumenta il ritmo, mi sculaccia con violenza e sento le chiappe bruciare, “dai troia muovi questo bel culo” e pacca sempre più forte
Ora mi pianta le dita nei glutei, le unghie che incidono la pelle, mi tiene stretto e mi scopa con velocita e violenza. Mi godo tutto questo stracazzo splendido e lo sento venire dentro e lo sento scoppiare in me, e il caldo liquido comprime stomaco e cazzo che lentamente esce innondandomi di getti caldi la schiena e il flusso ritorna ad uscirmi lungo le gambe.
“Puttana che bello, mi sono proprio fatto una chiavata con i fiocchi. Un culo così dovremmo tenercelo sempre per no, Cazzo”
Poi mi fano alzare, mi sostengono per le braccia e mi fanno dare una trentina di passi. “fermo qui aspetta che tocca a te “
Sento il premete di un pulsante e l’acqua che esce. Una fontana. Capisco da quello che si dicono che si stanno lavando i cazzi.
Quando hanno finito rutto, mi si avvicinano
“ciao troia, sei stata splendida, se vuoi ancora cazzi passa di qua, questi sono il minimo che puoi trovare, a volte siamo di più. Senza portarti dietro gente strana, Tanto si è visto che ti è piaciuto. Ti aspettiamo presto. Prossima però vogliamo il tuo n° di cellulare, cosi possiamo sbatterti quando vogliamo. Ok?”
Io annuisco con la testa. “Caio”
Mi snodano il cappuccio e lo sfilano velocemente e si dileguano. Dal buoi alla penombra non metto a fuoco vedo solo delle sagome che spariscono nel boschetto
Per terra a fiano mutande e bermuda. Mi guardo intorno nessuno. Mi lavo il culo e le gambe dopo avere tolto le scarpe. Con cura cerco di far uscire tutto da me e lavarlo bene anche se l’acqua è fredda.
Finisco il lavaggio
Mi asciugo come posso con la maglietta, poi mi rivesto e mi rimetto le scarpe, Faccio pochi passi, davanti a me due figure ben piantate, scure di carnagione, avanzano verso di me una affianco all’altra. La luna ora il illumina sono due ragazzi di colora sui 27-30 anni, a prima vista anche con un fascino, poi vedo che avanzano con i salcicciotti fuori che ballonzolano ad ogni passo
Due bei cazzoni semi duri o semi mosci.
“Dai bello che il tuo culo caldo lo utiliziamo noi, non serve che lo raffreddi alla fontana”
Mi guardo intorno
Non vedo nessuno. Cazzo mi scopano ancora e … ma si che ci divertiamo
Cazzoni neri non ne ho conosciuti molti.
Mi fermo li aspetto
“Ottimo
Allora sei pronto a riceverci,”
“dove, mica qui che chiunque passa ci vede” “no vieni”
Facciamo poche decine di metri, e siano a un tavolo con panche nascosto dietro il boschetto, probabilmente dove mi hanno usato prima.
I due mi chiedono di sdraiarmi sul tavolo, uno si posiziona su un lato e l’altro opposto. Chiaro il gioco
Un bel cazzo in culo ed uno in bocca. I cazzi sono simili ma bei pezzi. Saranno 21cm per 5/6 di diametro, Quello che mi mette il suo in bocca posso tenerlo in mano e palpargli le grosse palle.
L?altro si posiziona dopo avermi tolto bermuda e mutande Impunta la cappella ed entra subito. Io ormai sono APERTO quindi lo sento ma non mi disturba.
Il cazzo in bocca mi scopa e io lo regolo tenendogli le palle in mano, stringendogliele quando è troppo profondo per la mia gola.
Bello, anzi bellissimo avere due cazzi in contemporanea anche dopo una seria di cazzi che mi hanno sfondato.
Godo, sono di belle dimensioni e li sento bene, mi piacciono e godo.
Il gioco non dura molto, ed entrambi quasi insieme vengono dentro di me. La crema che degusto è densa dolce e tanta. Mi piace e la bevo con ingordigia e lui gode di quanto gli faccio
Quella in culo è tanta e la sento che comincia a fuoriuscire con le scopate che proseguono in ritmo sempre inferiore.
Poi ambedue escono in simultanea
Si pulisce l’uccello su di me, sulle chiappe e le mie palle, si sistemano e mi salutano lasciandomi seminudo e sboroso.
Mezzo nudo, guardingo mi riporto alla fontana e mi rilavo con cura. Asciugato e rivestito veloce torno alla strada e con essa arrivo alla fine del parco e torno a casa.
Piacevole serata a ripensarci anche se inizialmente la paura mi aveva sopraffatto, ma subito passata con i cazzi tutti per me.
Ora la doccia
CHE SERATA STRANA E MERAVIGLIOSA
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