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Gay & Bisex

ferie al mare - ed ecco la mattina


di Alvertn
25.09.2012    |    10.554    |    2 8.1
"Spogliato nudo mi guardo attorno con gli occhiali scuri da sole..."
Mattina

La luce entra dalle finestre socchiuse e con lei una leggera brezza fresca. Mi rigiro e allungandomi sento Marco, con sorpresa, non ho focalizzato che si è fermato da me, e solo ora che lo accarezzo lo percepisco e ripenso alla giornata di ieri. Che giornata tosta e impegnativa. Se sono così per tutte le ferie rientro che sono distrutto, morto.
Al solo sfiorare Marco si gira, mugula, allunga le braccia, mi accarezza, mi palpa il volto come cieco che cerchi di “vederti”, mette le mani sulle tempie e mi tira verso di lui. Bacio prolungato, dapprima con le labbra socchiuse, poi le lingue che compenetrano reciprocamente le bocche. “buon giorno che dormita… tu dormito bene” rispondo “si bene e come un sasso. Cotto dalla giornata e dalla tua conoscenza”
Si gira e viene sopra di me a gambe aperte, ginocchia ai miei fianchi, culo sul mio cazzo, mani che accarezzano il corpo e giocano con i capezzoli, li succhia, li lecca, morde dolcemente.
Il cazzo cresce e indurisce sotto tanta dolce premura. Si alza e scende dal letto….. “devo pisciare altrimenti scoppio e la faccio su di te”
Corre in bagno e il gorgoglio della caduta nella tazza, piscio con acqua è una musica simpaticamente nota e interminabile. Anche io e vado a svuotarmi, attendendo che abbia finito.
“sei qui…, che fai” “ti copio devo svuotarmi anche io” “ ok allora fallo da seduto. Dai siediti sulla tazza.” Nudi, con l’odore della notte addosso, mi lascia sedere e iniziare a pisciare. “succhialo e fammi godere, ti dico io se devi smettere”
Non riesco a rispondere poiché l’apertura delle labbra per dire qualcosa viene soffocata dal cazzo semiduro che mi spinge in bocca. Un sapore di pipi, ovvio, che piano sparisce sotto il detergere della lingua, dei suoi passaggi, del succhiare e deglutire, della saliva che lo irrora continuamente.
Per ora resta immobile e sono io che mi muovo nel leccarlo, succhiarlo, pomparlo, sempre a labbra chiuse senza lasciarlo andare. Ora le due mani si posano sulla testa, le dita nei capelli corrono indietro, piano scivolano alla nuca, sui lati e mi blocca il movimento spingendomi contro il suo pube, con forza, con desiderio, naso compresso e bocca piena fatico, non respiro e provo a respingerlo per trovare aria. Mi lascia pochi centimetri di spazio e rantolo più che respirare, profondo e quasi fischiando. Inizia a scoparmi la bocca tenendomi fermo, cercando di arrivare in gola e oltre e ritornando sino ai denti. Io cerco con la mano di palpargli i testicoli, scivolo sotto e cerco il suo buchetto, lo trovo e cerco di forzarlo, chiuso per le contrazioni in gola. Ma vedo, sento percepisco che gradisce e allora insisto nel trovare l’accesso, nel far cedere la resistenza.
Lentissimo il medio riesce a vincere, pochi millimetri alla volta e la prima falange è quasi dentro, un colpo ben assestato in gola con ritorno, gli allarga l’ingresso e entro tutto il dito. Sorpreso e felice di esserci riuscito vengo sopraffatto dal godere dei getti caldi, carichi, densi, pastosi che solleticano la gola e che arretrandomi bevo con avidità. Lo svuoto sino all’ultima goccia senza togliere il mio dito. Impugno il cazzo, lo meno e lecco tutto, aspetto le gocce che con le ultime contrazioni risalgono e che sono scappate al mio risucchio forzato.
Mi lascia la testa, Mi bacia in fronte, mi prende la mano e si toglie il medio.
Si porta in doccia e rimane sotto il getto
Lo raggiungo e ci laviamo assieme, io mi sciacquo bene la bocca più volte sino a non sentir più il suo sapore.
Ci prepariamo per andare a fare colazione. Sorridendo do due colpi sul muro di contatto con l’alloggio di Stefano e Giorgio. “vediamo se si sono alzati”
Seguono due colpi a poca distanza. Usciamo e Giorgio si affaccia alla porta. Nel pertugio si mostra, è nudo “facciamo doccia e poi arriviamo. Ci vediamo giù ok?”
“ok non impiegateci una vita e niente sesso mentre aspettiamo” Sorride e richiude la porta.
Scendiamo ci prendiamo le varie cose dal buffet e ci sediamo. Mangiamo tranquilli parlando di diverse cose varie e superficiali mentre attendiamo l’arrivo.
Lo sorprendo”guarda che ora sono io che dovrei scoparvi tutti e tre. Vediamo di organizzarci. Concordi?”
Un largo sorriso “nessun problema, tutto e tutti ci si scambia. Però a me piace scoparti, mi fa sentire che sei mio che ti possiedo e che sei felice di esserlo.” “vero mi piace un sacco con te. Non che con gli altri non mi sia piaciuto, ma con te è una sensazione più profonda”
“sarà per il mio bel grosso cazzone????” “che stronzo, banalizzi,” “scusa dai, si scherza. Ti ho detto prima io che ti voglio e quindi non fare il musetto, altrimenti penitenza…”
Finalmente arrivano con il loro vassoio con la colazione.
Scherziamo e chiacchieriamo di tante cazzate, poi si decide di andare alla spiaggia nudista. “chissà che non si rimorchi qualcuno” ed io sorrido “ma se dobbiamo ancora conoscerci meglio fra di noi”
“ ma una variante impazzita esterna stimola meglio la conoscenza e la p r o f o n d i t à del contatto” dice sillabando. Pronti e ci si avvia.
Ci si piazza distribuiti nella zona dei roccioni.
Spogliato nudo mi guardo attorno con gli occhiali scuri da sole. Ci son due belle fighette sdraiate poco sopra di noi, col le gambe alte e divaricate e la passera aperta che si fa ammirare. Immobili eroiche ai raggi di sole. Più in la una coppia maschio e femmina sulla cinquantina, lui portati abbastanza, ma con una bella pancia, lei invece grassa con tette cadenti e pancione floscio. Non invitante alla vista. Sul mare scoglio bagnato, in piedi che guarda l’orizzonte, statuario, corpo asciutto, leggero accenno di pancia, capezzoli solidi che si notano nonostante la non vicinanza, un bel cazzone grosso piantato su una grossa borsa poco pelosa delle palle, culetto solido da qui. Tipo interessante.
Piano piano le persone arrivano e cominciano a notarsi quelle belle e i cercatori…., siano maschi che femmine.
E’ caldo decido di andare in acqua. “io vado a fare una nuotata”
Gli altri pigri dicono che verranno dopo. Mi avvio, entro in acqua e mi sposto verso il largo a lente bracciate a dorso. Guardo il cielo azzurro, la costa . Con la mano tocco qualcuno. Mi rigiro e vedo una delle due fanciulle che avevo notato in spiaggia. Chiesto subito scusa e lei sorridendo si avvicina, “non è stato nulla, avrei preferito qualcosa di più” si avvicina si avvolge a me, strusciando il suo corpo al mio e fissandomi negli occhi che non lascio con lo sguardo, si avvicina e mi bacia sempre fissandomi. Bacio lungo e erezione immediata anche se l’acqua non è proprio calda. Sorride e mi prende in mano le palle e le soppesa e stringe, risale impugnando l’asta menandola piano. Si immerge e sento le sue labbra o meglio la sua bocca che lo ingoia le lo succhia, ma è breve perché torna in superficie a respirare. “vienimi dietro che so dove andare”. Nuotiamo verso una punta a circa una cinquantina di metri da noi, la passiamo e subito si vede una calletta mimetizzata con ghiaino. Risaliamo e mi lascia davanti. Con l’acqua che mi copre i fianchi vedo distesa la sirenetta, l’amica, che al sentirci si tira su sedendosi e “ecco cosa ti ho portato, spero ti piaccia la nostra preda” Io mi volto a guardarla mentre cammino uscendo dall’acqua. Appena fuori la sirenetta si avvicina, sorride e si ingoia il mio cazzo bagnato, salato e mezzo moscio. L’altra da dietro aderisce con il suo corpo al mio e si struscia contro, mi prende i capezzoli e li strizza fra le unghie, poi passa ad accarezzarmi e si ferma sul culo, stringe, accarezza le chiappe e scivola in mezzo risale la valletta sino al mio ano, lo trastulla e lo allarga, prova a appoggiare il medio e con delicatezza forza la salita. Sento l’unghia che apre e il dito che apre e piano sale. “interessante, bel culo e aperto…. Ci si diverte anche con maschietti allora”
La sirenetta si stacca e mi ordina o dice di sdraiarmi, mi muovo lento perché con il mio movimento mi sfilo il dito dal culo, dito che segue il movimento cercando di non uscire e di mostrare il fatto fra le amiche.
Poi esce e posso sdraiarmi. La sirenetta si siede sopra il mio ventre, impugna il cazzo da lei reso duro, lo mena e lo fa scorrere fra le grandi labbra ed il suo culo, più volte, e sento che è ben bagnata. “tu non ti devi muovere. Siamo noi che comandiamo e farai solo ciò che diciamo. Se non rispetti pacche sulle balle .”
E’ lei che lo posiziona, l’amica allarga le labbra e piano scende facendolo entrare in lei. Piano sino a sedersi su di me e si ferma. Io sto godendo ogni istante con lei non perfettamente sulla verticale ma leggermente inclinata all’indietro tirandomi l’asta. “sono pronta ora.” Ed ecco che si siede sulla mia faccia, mi metter la figa sulle labbra. “ora lecchi e scopi con la lingua, sia la figa che il culo. Lo farai fina a quando non sarò venuta e ti dirò di smettere”
Con le mani tengo allargate le labbra e la mia lingua corre in lungo ed in largo, sento gli umori caldi scendere e mi disseto con essi, e entro con la lingua il più a fondo possibile, lecco il condotto e ne asporto il saporito liquido. Sento che viene e che si muove velocemente comprimendo delicatamente sulla mia bocca. La sento rilassarsi e respirare profondamente, riprendere il controllo del suo corpo, si sposta avanti e mi mette il buchetto del culo sulla lingua ed io riprendo a giocarci e lo allargo stringendole le chiappe. La sirenetta si sta godendo il mio cazzo, impalandosi con forza e velocità passandoselo di tanto in tanto dalla vagina all’ano e saltellando e godendo in continuazione. Sento i suoi umori scendere lungo il cazzo, scivolare sulle palle, raggiungendo il mio culo.
Sto per sborrare e lei sente il rigonfiarsi, sente il pulsare e la voglia repressa di muovermi. E bravissima e comincia a scoparmi forsennatamente gridando di piacere e godendo. La mia lingua entra nel culo e scopa con forza, le mani allargano e entra un po’ di più, gode delle mie leccate e scopate e quando vengo con una sborrata violenta, calda abbondante e con numerosi getti, seguo con la lingua il ritmo della sborrata, ed ambedue assecondano il pulsare del cazzo e della lingua.
Si staccano e si alzano lente, una ringrazia il cazzo e l’altra la lingua con un bacio.
Respiro profondamente, recupero energie. Il cazzo è ancora il buone condizioni, non durissimo ma non si è ammosciato.
Mi viene richiesto il cambio, di scopare la fanciulla che si stende sulla spiaggia, io sopra e la sirenetta mi prende il cazzo in mano lo mena, lo lecca lo succhia lo scappella, lo morde, e lo posiziona all’ingresso allargando lei le labbra. Poi si posiziona dietro mi lecca il culo e mi spinge a penetrare. Entro piano e accelero il ritmo. Mi fa tenete sulle braccia mentre mi trastulla, mordicchia, massacra strizzandomi i capezzoli e la sirenetta mi entra con la lingua assecondando il tempo della penetrazione. Ecco che si stacca e inizia a giocare con le dita sempre obbligandomi a tenere il ritmo e a continuare la scopata che fa godere l’amica.
Mi entra con i due medi, lo capisco solo quando li sento allontanarsi e allargarmi l’orefizio. La sento farmi scivolare la sue saliva dentro e fottermi con le due dita e a ritmo fermarsi ed allargarmi con sempre maggior forza e facendomi sobbalzare per la violenza. L’amica viene copiosamente irrorandomi tutto, con le braccia mi tira a se e con un bacio passionale si soddisfa il sapore della bocca. Mi lascia con il culo leggermente all’insù si qui si diverte la sirenella fottendomi con forza sino a entrare tutto. Sto per sborrare e lo sente dalla vibrazione del mio ano, che si stringe ed allarga con vigore, allora esce e rientra con indice e medio mentre con l’altra mano impugna e stringe le mie palle rallentandomi l’uscita del bianco liquido. Sborro con fatica e con godimento, a flutti violenti ma scarsi di portata, ma tanti e a lungo. Continua a scoparmi con le dita e poi abbandona le palle ed ecco finalmente gli ultimi getti liberi cariche liberatori.
Mi fa alzare mi bacia e stringendomi le palle “sei e sono nostre tutte le volte che vorremo.”
“benissimo però ho anche degli amici che mi vogliono. Si anche loro mi vogliono scopare”
“va bene se capiterà potrebbe essere tutti assieme. Ma in quel caso tu ubbidirai a noi. Farai solo quello che ti diciamo. Tranquillo farai la troia e sarai riempito e svuotato in ogni modo immaginabile,ok?”
“accetto”
Rientriamo in acqua tutti e tre e a nuotate lente ci avviamo verso la piaggia dove ci sono tutti.
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