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Gay & Bisex

A PATRASSO IN TRAGHETTO IN CERCA DI UNA CABINA E TROVO DUE AMICI, SCOPAMIACI…


di Alvertn
25.11.2016    |    15.753    |    9 9.3
"“noooo, dai noooo, non non resisto no…..."
A PATRASSO IN TRAGHETTO IN CERCA DI UNA CABINA E TROVO DUE AMICI, SCOPAMICI, NOTTE DI SESSO …
Sono sul traghetto che da Ancona mi porterà in Grecia al porto di Patrasso. Prenotato viaggio con auto e posto a sedere sulle poltrone dove l’agenzia di viaggio mi ha detto che, essendo come quelle tipo dell’aereo, si può dorme bene. Ma la realtà è nettamente diversa. Le poltrone sono comode per sedersi ma dalla posizione verticale normale, per inclinarle, arretrano piegandosi di massimo 10 cm quindi non riesci a distenderti e a riposare perché sei rannicchiato e devi sostenerti.
Anche gli altri che come me hanno scelto questa soluzione, sono insofferenti ed io parzialmente incazzato con l’agenzia decido appena partita la nave di vedere se vi è una cabina libera per poter dormire comodamente.
Vado allo sportello dell’accettazione dove un solerte funzionario mi dice che devo aspettare il comandante che dovrebbe arrivare a breve. Mi sposto e aspetto a pochi metri dalla postazione in attesa che arrivi il comandante. Mi si avvicinano due uomini, uno sulla quarantina, fisico palestrato, pettorali vistosi e capezzoli piantati sulla maglietta attillata che indossa sopra un bermuda chiaro che coprono un bel corpo e gambe poderose, viso ovale capelli a spazzola castano chiari, occhi verdi; l’altro sulla stessa età ma forse più giovane di un paio di anni, robusto e snello, non palestrato ma asciutto, camicia maniche corte aperta e dal centro appaiono bei peli scuri, bermuda che mostrano un pacco interessante e gambe pelose. Il viso oblungo con un bel sorriso ed occhi castani su una testa pelata lucida.
“scusa, abbiamo ascoltato quanto hai chiesto in merito alla cabina. Anche noi stiamo aspettando per lo stesso motivo, se ti va possiamo prenderne una assieme e dividiamo le spese, credo che si vada a risparmiare.”
“per me va bene, basta che non russiate.” E ridiamo
“io sono Paolo”
“io Renato e lui Renzo. Andiamo a Patrasso e poi con la tenda giriamo il Peloponneso e tu che fai”
“io sono da solo e giro all’avventura. La meta la fisso di giorno in giorno vedendo quello che mi piace. Anche io vado in Peloponneso.”
“Bello magari potremmo andare assieme, Ma vediamo quando sbarchiamo, che ne dici?
“può essere una bella proposta, ma vediamo quando arriviamo a Patrasso dai”
Arriva una persona, dalla divisa e da come si comporta l’addetto di prima sicuramente è il capitano.
Ci avviciniamo “non so se il signore le ha detto che stiamo cercando se è libera una cabina per noi tre. Le poltrone che abbiamo prenotato sono scomode, almeno per noi. Se ci fosse sarebbe una ottima soluzione per poterci riposare.” Dico io al comandante.
Ci guada, ci squadra, direi che ci denuda. Poi prende il registro e scorre posizionando le righe scritte con il dito indice. Infine alza gli occhi “ci sarebbe libera solo una cabina, è situata fuori dalla zona turistica, al 2° piano sotto il ponte attuale, a lato della nave, vicino alla sala motori. Un pò di rumore si sente. Ha un bagno piccolo ma sufficiente per il fabbisogno normale. Se vi va sono 100€ e Stefano (riferito al personaggio di prima) vi accompagna”.
Guardo gli altri due che dicono va bene “per noi ok, ecco i 100€ “(che raccolgo dai due + i miei) e li consegna in cambio di una ricevuta. Il comandante ci augura la buona permanenza sulla sua nave e Stefano ci fa strada.
”Seguitemi” E gli siamo dietro con il nostro bagaglio a mano, prende una porticina e iniziamo a scendere le scale ripide tenendoci al corrimano. La discesa sembra non finire mai, poi si ferma ed apre una porta metallica robusta. E il rumore dei motori della nave arriva e ci colpisce assordante e siamo nel corridoio, addiittura non si riesce a sentirsi parlare. Pochi passi e ci apre una cabina, corridoio da un metro sul lato sinistro tre cuccette a castello e sulla destra la porta del bagno con lavandino tazza e doccia.
Sono ormai quasi le 23 e va bene tutto pur di riposare. Il rumore dei motori è forte ma ci si può abituare. Guardo gli atri due chee annuiscono anche loro con un movimento della testa. Concordiamo che non è il massimo ma … male estremo per riposarci.
Salutiamo l’accompagnatore.
“Paolo se non hai problemi ti lasciamo quello sopra dei tre letti. Ok?”
Mi hanno anticipato nella scelta, ormai non posso mica protestare. “va bene” non mi resta altro da dire.
Butto il mio bagaglio sul letto dopo aver tolto l’asciugamano e le cose per lavarmi. Vengo anticipate perché il bagno ora è occupato dai due assieme. Con la porta socchiusa. Scherzano e ridono ma non seguo quanto si dicono.
Escono in mutande ed io entro, chiudo ma non a chiave. Mi spogli e mi faccio una bella doccia calda che toglie parte della stanchezza. Asciugato bene, esco e resto sorpreso, felicemente fra di me,
Renato seduto sul letto basso e Renzo piegato a fare qualcosa sullo stesso letto sono nudi. Un bel culo peloso e chiappe strette, ed un bel cazzo su un pube depilato.
Anche io sono uscito in mutande come hanno loro.
“scusaci Paolo, noi siamo abituati a stare nudi e a dormire così, spero non ti disturbi questo.”
Li guardo fisso negli occhi e noi corpi “no assolutamente, anzi anche io dormo normalmente nudo, sono in mutande solo perché avevo visto voi così prima, e non volevo dare scandalo, in senso improprio della parola”, e mi tolgo immediatamente lo slip bianco e noto i loro sguardi sul mio corpo, o meglio sui miei attributi.
Con lo slip in mano “ok, direi che si può andare a letto a distendersi finalmente, anche se il rumore è forte. Io salgo, Notte ragazzi”
Ambedue mi guardano e sorridono. “notte” ma forse era più un “notte?” interrogativo, ma non avevo captato la sfumatura che però era molto importante.
Metto un piede sul letto basso, davanti a Renato e sto per fare il movimento di slancio per salire su.ed arrivare alla mia branda. Le mani mi prendono il cazzo prima dello slancio e mi fermano.
Resto immobile un attimo “ma che stai facendo?” chiedo ma Renato si è fiondato con la bocca sul mio cazzo e me lo sta leccando e succhiando. “no dai fermo, cosa fai, smettila”
Protesto verbalmente ma non mi muovo, mi piace ma non voglio farlo capire. “dai lascia stare, daiiiii” ed intanto apprezzo quella lingua e quelle labbra che accarezzano il mio membro ormai duro e rigido.

Non proseguo con la frase o altro perché Renzo si è posizionato dietro di me e mi stà allargando le culatte e mi lecca il culo, il buchetto, ed io so quanto sono voglioso e troia.
“noooo, dai noooo, non non resisto no…..”
Ma non mi ascoltano e fanno bene, non voglio che mi ascoltino e smettano anzi, li vogli
Voglio essere usato da loro due, visto la sorpresa inaspettata di questa serata partita difficile ed ora piacevolmente bella .
Renzo dopo aver ben leccato mi infila un dito che passa lentamente allargandomi ma senza resistenze.
“Renaro, qui abbiamo trovato uno già aperto, una bella troietta sverginata. Ci sarà da divertirsi un mondo. Ne hai presi di cazzi vero?” mi chiede piantandomi il dito sempre più in profondità.
Io non riesco a dire una buglia, mi piace e sto godendo quindi do una risposta senza ragionare “si presi tanti, mi piacciono, mi piace essere sbattuto, dai Renzo fammi sentire come sei bravo, voglio il tuo cazzo”. Sorride e mormorano entrambi, ma non sto ascoltandoli, ascolto il mio corpo che gode delle loro voglie
Passa a due dita e mi allarga, poi mi torna a leccare e infila la lingua. Bellissimo, godo e lo voglio ancora “ancora , dai ancora, succhiami e aprimi, sfondami e leccami… daiiii sono vostro”
“sei la nostra Troia, tutta nostra per tutto quello che vogliamo… Troia!!!”
Ora è con tre dita e mi scruta dentro, ruota penetra esce e rientra.
Renato continua la pompa e io quando sono stremato dal piacere allora pianto il cazzo in avanti per porglielo in gola. E lui li si ferma e gode dai sospiri.
Renzo toglie le dita e sento la cappella posizionarsi, la fa scorrere su e giu poi si ferma, la posiziona esattamente, mi allarga le chiappe con le mani in modo che in parte entri, e piano inizia la spinta, piano la sento avanzare. Mi apre, mi riempie mi piace, l’ano che si dilata e lascia passare questa cappella che comincio a credere sia grossa, grande, solo adesso è dentro perché l’ano si richiude subito dietro di lei e strozza l’asta del cazzo.
“si dai scopami, dai prosegui non fermarti, dai che ti voglio tutto dentro dai che devi sfondarmi dai …non stare fermo “
Gli urlo, ma la voce è parzialmente coperta dal rombo dei motori
Renzo non si fa attendere e con un magistrale, violentissimo, forte colpo di reni mi pianta il cozzo dentro dentro sino in fondo e le sue palle sbattono forti sulle mie chiappe. Ho un sussulto, un gemito iniziale per la sorpresa ma quando è in fondo urlo di piacere e lui allora comincia realmente a sbattermi come una troia. Dentro e fuori veloce e forte, veloce e violento, veloce e duro. Godo urlo di questo e della bocca che mi stà tirando fuori anche l’anima. Meraviglioso. Urlo, mi muovo, tremo, godo, vibro, scatto. Ma soprattutto godo di queste loro attenzioni.
Quel cazzo in culo che mi trivella, che mi fa sentire pieno e suo, che mi arriva a stuzzicare lo stomaco mi fa impazzire e non resisto più alla lingua e bocca di Renato e con un urlo frammentato da sospiri profondi e soffi violenti inizio a venire copiosamente nella sua bocca. Una infinità di sborra gli verso in quella bocca calda e lui continua a spompinarmi sino a quando smetto e sento la lingua che passa più volte sulla cappella.
Poi si stacca e si alza, viene alla mia bocca, mi bacia e mi passa tutta la mia sborra in bocca, tutta “adesso bevila, troietta” ed io, ancora una volta sorpreso e spiazzato anche da questo evento, chiudo le labbra, degusto il mio sapore e poi mando giù piano a più riprese. Mi piace, ma lo so che mi piace, e non serve spiegare il perché.
Bevuta tutta torna a baciarmi, mentre con mi prende fra le dita i capezzoli torcendoli e tirandoli. Io muggisco per il dolore, lui forse crede che sia piacere e forza la presa e il torcerli. Ma sicuramente sa che fa male.
Ed è qui che Renzo, con un urlo, inarca la schiena, pianta il cazzo infondo al mio culo ed oltre, ed inizia a venirmi dentro, sento chiaramente le singole contrazioni con il rilascio dello sperma, sento i colpi e riprende a scoparmi sempre con meno forza.ma si svuota abbondantemente dentro di me.
Io godo di nuovo, sentirlo sborrare dentro mi ha eccitato e godo anche se i capezzoli sono torturati.
Finito di sborrarmi dentro, si sfila e si distende sul letto, mi guarda “dai troiatta Paolo vieni qui, forza” io mi sposto verso di lui “dai prenditi in bocca il mio cazzo e dammi il tuo, dai forza muoviti”
Mi ritrovo alla pecorina con il cazzo umido degli umori del mio culo e della sua sborra. Ma la cosa non mi dispiace e prendo dapprima a leccargli la cappella con avidità, come fosse un buon gelato, ma è una bella e buona cappella, e poi l’asta sino alle palle prendendole in bocca una alla volta e succhiandole chiudendo le labbra. Lui godeva mentre mi ha preso il cazzo in bocca e me lo pompa con forza
Renato si posiziona dietro di me, fra le mie gambe e la testa di Renzo al centro sotto di me. Mi piazza due bei sculaccioni, uno per culatta e presumo che le 5 dita restino stampate sulla pelle dal male che ho sentito.
Renzo arretra spingendosi con le gambe e va a succhiare il cazzo dell’amico, poi ben inumidito lo posiziona sul mio buchetto, ancora aperto da lui, e tenendomi il cazzo in mano lo tirato indietro e così facendo mi obbliga a inarcare la schiena ed ad alzare il culo, ottima posizione per favorire l’ingresso del nuovo ospite. “dai fammi vedere come lo penetri, come si apre questo culo da troia, voglio vedere il tuo cazzo entrare tutto sino alla palle, poi che lo scopi, lo sfondi. Dai Renato. Che ha un culo meraviglioso”
Mentre Renato inizia a entrare Renzo mi prende le culatte e le tiene con forza allargate e guarda il cazzo farsi strada.
“ma guarda che bello, come si allarga al passaggio e come segue tutte le venature e le carnosità del tuo cazzone. Meraviglioso.”
E mi sta menando il cazzo mentre io sono passato, con il suo arretrare, a leccargli il culo e il buchetto e capisco che lo gradisce perché ha subito allargato le gambe e ha anche alzato il bacino per meglio offrimelo per la goduria.
Il cazzo avanza dentro di me, mi sento aprire e riempire, allargare e sento tutto il suo ruvido cazzo che strofina la mie viscere.
”guarda come avanza dentro la troia, guarda che scivola dentro bene ecco, ecco che è arrivato in fondo, mmmm Renato ti succhio io le palle mentre gli sei in culo”
Intuisco che gli prende le palle in bocca perché resta fermo, ben piantato nel mio culo ed il cazzo vibra dalla voglia. Poi, poi Renzo si stacca e bbandona le palle e la visione della scopata, si riporta indietro ed io devo smettere di leccargli il buchetto ormai fradicio della mia saliva, si riporta sotto il mio cazzo e riprende a succiarlo abbandonando la masturbazione fin qui attuata alla mia asta.
Io riprendo il suo di cazzo in bocca e dopo averlo ben leccato riprendo a pomparlo.
Renato intanto appena le sue palle sono rimaste libere dalla bocca di Renzo, ha cominciato a cavalcarmi come se fosse ad un rodeo, saltandomi dentro, ruotandosi, spingendo, scopandomi, sbattendomi. Per me un sogno a occhi aperti e a culo pieno.
Io succhio con foga per il piacere che mi stanno dando e per la voglia di godere, sono ormai concentrato sul sesso, sul godere e far godere, nel riempire e farmi riempire, più farmi riempire però
Succhio con avidità e con passione focosa.
Gli aspiro il cazzo quasi volessi staccarglielo dal corpo.
Lui gode ed io godo del cazzo in culo e del suo in bocca e della sua bocca con il mio. La scopata è lunga, profonda, forte, il cazzo vibra si contrae e continua nella cavalcata, nel cercare ogni volta di entrare sempre di più ed io lo sento profondamente dentro di me, profondamente mio, parte di me ormai. Godo e mi agito dal piacere.
A Renzo piazzo a sorpresa due dita in culo e lo scopo con esse. Lui salta e mugola con il mio cazzo in bocca e un attimo, solo un attimo mi sborra in bocca, a sorpresa. Le due dita hanno fatto un miracolo e Renzo sborra come rubinetto aperto e mi riempie, ma non posso assaggiarla la devo ingoiare per fare lo spazio all’altra e per non perderne facendola colare dalle mie labbra.
Mentre viene io mi agito molto, perché come si è capito mi piace la sborra e quindi questa fontana di nettare inaspettata mi rende felice, mi fa godere e mi agita per il piacere.
Finisce Renzo ed è Renato che inizia e sborra dentro di me urlando di piacere, anche lui agitandosi e trombandomi con violenza con qualche sculaccione dalle sue mani
Anche lui mi riempie, e ne sono piacevolmente sorpreso perché hanno più sborra di prima, ed è un fatto eccezionale. .
Mi godo anche questo cazzone dentro che saltella nelle mie viscere, nel mio culo, nel mio ano e sborra, si svuota, mi riempie e continua godendo ed urlando ed anche io partecipo avendo la bocca ormai libera, urlando con lui di godimento.
Ma la bocca mi viene silenziata, presa da Renzo che si avvicina e mi riversa il mio sperma che non ha bevuto ma conservato, e me lo fa bere baciandomi.
“buona la tua sborra vero bella troia? Poi passata dalla mia bocca il massimo, vero?“
Renzo si stacca dal mio culo, ansima ancora.
Quando il nostro bacio finisce, Renato si stacchi dalle mie labbra.
“sdraiati a pancia in su, forza” mi ordina Renzo.
Obbedisco e mi sdraio io al posto lasciato caldo da Renato.
Renato si mette a succhiare il mio cazzo per indurirlo nuovamente e l’operazione riesce velocemente, poi si siede sopra di me.
Si siede deciso infilandoselo tutto dentro. Poi inizia a scoparsi lui con un bel movimento. Il cazzo risponde e si indurisce sempre di più. Renzo viene sopra di me e si posiziona sul mio viso a gambe larghe accucciandosi sopra la faccia.
“Dai ora leccami il culo, leccalo bene che ti prendi la tua sborra, la sborra che mi ha riempito. Dai, fai la brava troia, leccamelo e fammi godere ancora.”
In effetti la mia sborra cola lentamente dal buco e sulle chiappe, ma il culo è sopra di me, e cale velocemente sulle mie labbra ed è largo nella posizione accucciata che tiene.


Inizio a leccargli il culo con diffidenza, non con desiderio, anzi quasi repulsione, ma appena la lingua è vicina e capisce che è in posizione giusta lui si abbassa e il suo ano aperto è sulla mia bocca, sulle mie labbra ed esce sborra ora abbastanza bene. Probabilmente la spinge fuori.
Il sapore poi non è male, e lecco con più insistenza ed entro anche con la lingua. Lui gode e lo sento con i suoi gridolini che fanno concerto con quelli di Renato che si scopa con il mio cazzo piantato nel suo caldo culo
Si fa leccare il culo in quella posizione, godendo delle mie attenzioni, della mia lingua per una buona mezzoretta, poi cambia posizione e mi pianta il cazzo nuovamente duro in gola offrendo il culo a Renato che mentre mi/si scopa gli piazza due belle dita dentro e gioca nel suo antro. La strana posizione con me disteso e piantato sul mio cazzo Renato che ci saltella sopra piazzando due dita in culo a Renzo che si fa spompinare dalla mia bocca sembra una cartolina porno.
Poi improvvisamente tutto precipita, sborro io in culo a Renato e Renato sulla mia pancia e sulle chiappe di Renzo e Renzo nella mia bocca, un unicum condito da grida e muggiti.
Io ormai saturo, satollo di sborra, con il culo pieno e caldo, distrutto dalle voglie dei due assatanati chiedo “ora ci si riposa, io non ce la faccio più.”
Mi baciano entrambi “sei stato magnifico, una troia meravigliosa”
“mmmm ti voglio ancora e se vieni con noi vedrai quanto ci si diverte”
In bagno in 3 dove non vi è lo spazio per muoversi ci si lava e poi in branda a riposarsi.
Appena disteso mi dico che è stato fantastico oltre ogni possibile immaginazione, ma sono distrutto e crollo

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