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Gay & Bisex

NEL BAITO DOPO LA MONTAGNA


di Alvertn
08.10.2014    |    8.389    |    2 9.5
"Poi pone le ginocchia sul letto e si avvicina a me, si dirige verso le mie labbra..."
prosegue...
Il mio cazzo duro era bagnato, ovvio che il piacere che avevo avuto si era trasformato per l’uccello in una buona lubrificazione, che lui guarda.
Mi fa alzare dalla mia posizione seduta sul letto, mi gira e mi fa mettere alla pecorina, ginocchia a liscio del letto e mano dentro. Mi prende il cazzo in mano
Che da ritto lungo la pancia lo sposta in verticale e poi lo tira a se, sino a essere comodo a leccarlo.
La posizione mi fa inarcare la schiena, abbassare le spalle, mettere il culo alla sua mercè più di quanto la posizione alla pecorina faccia. Lo sento leccarmi l’asta tenendo nella mano tutto, cazzo e palle, e o sento gradire il lubrificante che ho prodotto, poi lo tira ancora indietro obbligandomi ad abbassarmi ancora e se lo infila in bocca. Inizia a leccarlo con gusto, sento la sua lingua che circonda la cappella, la passa ovunque , mi pompa piano e ritorna a leccarmi, poi lo tira fuori, lecca l’asta lento e tirandola indietro, sempre obbligandomi a porgere ancora più il culo per non sentirmi strappare. La lingua sale e arriva alle palle, compresse dalla mano se le prende assieme in bocca, risucchiandole e stringendole facendomi sentire dolore, ma poi la morsa si allenta e la lingua le passa, le coccola, le scopre. Abbandona e lasci la borsa umida e riprende a salire, e lento sento la lingua che si avvicina al mio buchetto voglioso, semiaperto per quella posizione in cui mi obbliga con la tenuta del cazzo, fremo dentro di me in attesa del momento che non tarda ad arrivare. La lingua giunge e dopo un paio di giri sull’aureola eccola che si posiziona, sempre fremente, ed inizia a leccare e spingere, e con il culo in quella posizione entra quasi subito. Lo lecca con passione, con desiderio ed io recepisco ogni suo e mio piacere. Prova a entrare in profondità, riesce a farsi strada, la sento piano che mi allarga e apre, godo pensando e immaginandomi l’immagine e la vivo sulle senzazioni. Gioca non so per quanto tempo così, mi manda in estasi, sono teso a recepire ogni suo movimento, ogni suo piacere. Si stacca e sento che passa un dito attorno, gira concentrico per poi passare lentamente ad avvicinarsi al centro, dove arriva e preme con forza, inattesa violenza, sobbalzo ma bloccato nella posizione sento entrare sfondando il dito che reputo sia il pollice, corto e grosso. Tutto dentro e lo ruota da un lato e poi dall’altro. Un movimento fuori e dentro senza uscire per un tre quattro volte per uscire veloce come entrato sentendo un rumore “plop”.
“piaciuto?” rispondo “si , che sei bravo, piacevole dai….”.
“ok allora proviamo così che poi ti sbatto e ti faccio godere come la troia che sei”
Il mio si prolungato credo lo abbia eccitato ulteriormente. Sento che armeggia con le dita o la mano sempre sul buchetto, entra senza troppa fatica con un dito mentre con la mano allarga per accedere meglio. Non so se indice o medio ma non è più il pollice. Sento ora che prova ad inserire un secondo dito, non so se della stessa mano o dell’altre, ma piano perché deve forzare l’accesso, eccolo che entra a fatica, ma una volta dentro scivola veloce a raggiungere l’altro.
Li sento bene dietro, riempiono abbastanza, ma a sorpresa mi sento dilatare con forza verso l’esterno dalle due dita, una in una direzione l’altra all’opposto. Penso fra me , cazzo due dita di due mani ed ora mi stà sbregando il culo.
L’operazione prosegue più volte spostando la direzione dell’allargamento. E per me da un fastidio e senzazione di dolore, ora inizio a godermi quel massaggio anale strano e inimmaginato.
Mi piace un sacco e sento il mio cazzo vibrare e inumidirsi ancora, sento che lubrifico e gocciolo.
“bel culo, aperto come piace a me ora, così potrò impalarti senza problemi e sei cosi voglioso che quasi non te ne accorerai” Si abbassa sempre tenendomi il culo aperto, sento che si prepara a sputare, sento che si carica ed ecco lo sputo che esce dalla sua bocca, ne sento il suono che provoca, lo sento che arriva vicino al mio buco, sento subito che, senza uscire, le dita della mano, credo i pollici, si adoperano per portare quella saliva dentro l’antro aperto, e mentre percepisco piacevolmente il movimento e quanto sta succedendomi, ripete l’operazione per alcune volte.
“dovresti essere pronto, ho una voglia di riempirti che non immagini. Mi piaci, proprio disponibile e mio, la troia che ho sempre desiderato, vedrai quanto ti sbatto, quanto ti riempio e quanto mi godo il tuo culo. Ti sfondo tutto”
Si alza in piedi, senza far uscire le dita, si avvicina con il suo cazzone, che duro e dritto si appoggia far le chiappe e le sue mani. Io lo sento lo desidero lo voglio. Ho il cazzo in sballo e non so quanto resisterò prima di scoppiare, ma voglio sentirlo tutto, voglio che faccia tutto quello che vuole, che si esprima sino in fondo sino a svuotarsi tuto sia fisicamente che di mente e spirito.
Sento le sue mani che con le dita cercano di prendere il membro, si ci son riuscite, ed ora lo stanno aiutando a mettersi in posizione di accesso, si eccolo lo sento, sento la sua cappella che si appoggia, sento che è turgido, umido, voglioso, sento che le due dita lo tengono in direzione e lui inizia a premere lentamente. Ora dovrà togliere le dita e così entra senza grandi fatiche. Un urlo mi esce improvviso, Con un colpo secco, duro violento e senza preavviso, senza che le dita uscissero, mi è entrato tutto sino a sentire le sue palle sulle mie, sfondandomi e facendomi sentire realmente impalato.
“ mmmm che culo confortevole, quando avrò finito sarai distrutto e contento, nessuna lamentela, sei la MIA TROIA”. E questa ultima espressione ora è uscita quasi con cattiveria e imperativa. Inizia a trombarmi sempre con le dita dentro, non so come ci riesca, io mi sento il culo teso e allargato all’inverosimile, ho paura che ceda e si strappi, anche se dovrebbe essere una parte molto elastica.
Fa male, sentirsi allargare dalle dita e stantuffato da un grosso calibro non è una cosa usuale, o almeno non mi era mai capitato sino ad ora.
Mi sbatte così per un bel pezzo, cambiando i ritmi, a volte velocissimo e duro e profondo da farmi sbattere le sue palle sulle mie e quasi volesse arrivarmi nello stomaco, a volte placido e lento arrivando ad affondate il più possibile.
Il dolore iniziale piano si stà trasformando. Inizia con un leggero piacere, nel sentirlo dentro anche se disturbato dalle dita, rimanendo fastidioso con l’accelerazione e la durezza dei colpi in quella fase. Ma poi anche in quella situazione comincia a provare piacere, non so se perché mi ci sono abituato o per godimento vero. Sta di fatto che comincio a gemere sotto i suoi colpi.
“tira indietro quel culo non staccarlo da me, Troia. Devi prenderlo tutto”
Sento che il suo cazzo vibra, pulsa come il mio, sento che ansima e inizia a godere, sento il suo corpo gioire del mio culo del mio corpo del mio io.
“SIIIIIII” quasi un urlo che gli esce, e mentre mi allarga con forza con le dita, sento che il pulsare aumenta e il cazzo si ingrossa.
Quell’improvviso allargamento, inaspettato, con forza non controllata per il godimento e l’inizio della sborrata mi provoca un male boia ma lui continua imperterrito a scoparmi e a forzare.
Comincio a sentire i colpi e i getti di sborra dentro, arrivano con il pulsare e con il suo movimento, Pur infastidito inizio a godermi questo momento, il sentirlo godere, venire, gridare, e il tutto perché mi stà scopando, perché mi ha voluto, perché sono suo mi porta a percepire attimo per attimo ogni movimento, ogni colpo, ogni pulsazione.
Finalmente toglie le due dita d ora lo sento tutto, bello gonfio caldo affondare nel mare di sborra che mi ha riempito, e seppur lenti continua a sbattermi e con lo stantuffare sento che il liquido inizia ad uscire, a scivolare lungo le chiappe daprima e poi inizia a scendere sulla coscia
MI alzo sulle braccia tenute distese sul letto, sono ora alla classica pecorina, Sento meglio il suo cazzo dentro, sento il suo ansimare e cercare di riportare il respiro alla normalità. Ecco due profondi respiri con i quali si regolarizza, si inarca sulla schiena quasi a volersi stirare ma con il movimento penetra ancora e spinge. Godo di questa voglia di avermi, di sentirmi, si sfondarmi.
Con una pacca forte sulla cullatta lentamente si stacca ed esce da me.
“ gran bel culo, veramente piacevole avvolgente, stretto ma caldo e voglioso, ti ho goduto divinamente, Era un bel po’ che non trovavo nessuno come te. Una piacevole troia desiderosa di cazzo quanto io di dartelo”
“bello, mi hai scopato splendidamente, le dita però…., ma mmi è piaciuto un sacco” Sono sempre alla pecorina, e lui mi impugna in cazzo e me lo mena tirandolo indietro verso lui, Mi riabbasso e alzo il culo aperto, che mi vibra nel tentativo di chiudersi.
Non impiega tanto e sento che sto per venire, ansimo, godo, grido sommessamente. Appena è certo di farmi sborrare si abbassa e si mette sotto il cazzi a bocca aperta e continuando a masturbarmi mi fa venire e sborrare nella sua bocca vicina alla cappella. Vengo con una sequenza di getti possenti, godendo ad ogni uno, e sentendo di tanto in tanto la sua lingua che passava, provocandomi un profondo brivido.
Finalmente svuotato, felicemente svuotato, desideroso di ringraziare ancora questo nuovo amico. Mi lascia il cazzo e mi fa scivolare sul fianco e poi a pancia in su. Poi pone le ginocchia sul letto e si avvicina a me, si dirige verso le mie labbra. Cazzo ha voglia di baciarmi, è felice di me penso e godo di questa senzazione, Le sue labbra si appoggiano sulle mie e subito, apro lentamente per permettere alla sua lingua di entrare a giocare con la mia. Lui socchiude e apre le sua lebbra, tenendole ben strette e compresse sulle mie, e un fluido caldo ne esce e casca nella cavità orale, riempiendola. La sorpresa mi fa quasi soffocare, non capisco subito che cosa mi stà dando, ma appena degluttisco per poter respirare, si è sborra, la mia senza nessun dubbio, la degusto e piano la ingoio. Lui attende in quella posizione e quando è sicuro che tutto sia giu, inizia a giocare con la mia lingua. Mi bacia e mordicchia le labbra tirandole.
Ora si sposta e ruota distendendosi sul letto, passa il suo braccio sotto la mia testa, mi tira a lui, appoggio sul suo petto, petto pelosetto, mi passa le sue dita fra i capelli, scivolando dalla fronte alla nuca, ed ogni tanto stringendoli e tirandomeli, per dire che è lui il padrone, almeno questa è l’impressione che mi dà.
Mi fa ruotare la testa sino a respirare su di lui, ne annuso l’odore, un misto fra erba e fiori misto a sudore, non acre , piacevole e un attimo forte.
M porta a poggiare le labbra sul capezzolo, un bel capezzolo grosso turgido, veramente ti vien voglia di succhiarlo.
“Forza troietta, mica sarai stanca, succiami senza sosta, ti dirò io poi che fare”
Ruoto per mettermi comodo e giro la lingua attorno e, subito lo circondo con le labbra e lo succhio giocandoci
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