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DOMENICA IL COPOCENA


di Alvertn
12.03.2015    |    7.066    |    2 9.2
"Nel godere di questo ho espresso l’eccitazione sulla mia bocca lavorando l’amico cazzo che ora viene e mi riempie e che bevo bevo bevo..."
DOMENICA. IL DOPOCENA.
Segue dal DOMENICA

Sono le 21. 55, stanno bevendosi il caffè e il superalcolico per correzione o digestione. Fra poco dovrebbero essere sazi e pronti, ben caricati e vogliosi di sesso, di movimento per digerire e per svuotarsi i palloni. Sanno come me che io sono a loro disposizione, per soddisfarli in tutto e appieno. Senza rimostranze e proteste.
Finalmente vengo chiamato. Non devo completare l’opera di sparecchiare e riordinare, almeno per il momento mi viene detto. Franco e Giorgio mi dicono che sono a disposizione dei quattro amici, poi decideranno se intervenire o modificare.
Mi avvisano sotto voce che attiveranno il sistemo video di registrazione e che quindi tutto sarà filmato, che staranno in sala regia a prendere i primi piani delle varie scene e momenti, e che devo dare il massimo, oltre quanto possibile.
I quattro mi mettono in mezzo, due davanti e due dietro e mi scortano in camera. Mentre due iniziano a spogliarsi, gli altri due si divertono sul mio corpo. Baci con lingua a turno mentre l’altro mi succhia e morde tette e capezzoli. Con le mani mi palpano cazzo palle chiappe e buchetto scrutando, soppesando, stringendo, scambiandosi le posizioni. I due si son spogliati e vengono a dare il cambia agli amici. Il primo ha un cazzo come il mio ma un pochino più largo e forse un attimo più lungo, l’altro ha un cazzo da paura. Un vasetto di vinavil per chiarire le idee sicuramente un5-6 di diametro e 20-21 di lunghezza. Un cazzo già in tiro come l’altro e supportato da uno scroto grosso con due belle palle. Mentre gli altri vanno a spogliarsi, vengo accompagnato vicino al letto. Quello con il cazzo grosso si mette seduto sul bordo, mi prende i capezzoli e li tira con forza a se, ed io seguo per non sentir male. Quando sono vicino mi prende la testa e mi spinge verso il cazzo “dai bella troia nostra, sai che devi solo obbedire e fare tutto quanto vogliamo. Succhia questa mazza, leccala bene che quando sarà il momento te la schiaffo in culo, ti aprirò tutto il tuo culetto e non stringerai le chiappe per nasconderlo, anzi se lo farai godo di più. Forza comincia che poi arrivano gli altri” Sono in posizione a 90° e l’altro sta palpandomi le chiappe sculacciandole con forza, passando poi la mano e le dita sul mio buchetto che vibra stimolato proprio dagli schiaffoni. “ma che bravo, ha il buco voglioso che si contrae per la voglia di essere sfondato. Ma che bella troia che è. Sempre fortunati i nostri amici Giorgio e Franco, cazzo. Se capitasse a noi…. Sai che …”
E si fionda a leccarmi il culo, affondandoci il viso, entrando con la lingua aiutandosi con le mani e le dita, dentro e fuori.
Io succhio quel cazzo splendido, enorme che mi prende tutta la bocca e che gusto il sapore dei suoi umori che iniziano a inumidirlo e subito asportati dalla mia lingua e degluttiti golosamente. Quando mi comprime la testa sino a farmi arrivare quel palo in gola mi chiude la respirazione e divento paonazzo, ma non resto bloccato molto e quindi non protesto anzi.
Sono arrivati gli altri due, li vedo sui miei fianchi, uno ha un cazzo fino ma lungo, si forse 25-26 duro ma non durissimo, non resta in posizione eretta ma leggermente piegato in avanti; l’altro un cazzo sui 13-14 ma lardo e con una cappella scappellata che sborda abbondantemente dall’asta.
Uno dei due ultimi arrivati, quello con il cazzo sottile, mi prende per i capelli e mi tira in su facendomi abbandonate quel meraviglioso cazzo che stavo godendo e che rimane unito a me con un lungo filo di saliva che collega la cappella alla mia bocca. Poi plof si stacca e svanisce il contatto.
Rimessomi in verticale “Bravo” sempre tenuto per i capelli “ora ti metti al centro del letto alla pecorina” e senza mollarmi i capelli mi accompagna, o meglio mi tira come un animale al guinzagli delle sue mani, al centro del letto e mi sistema la posizione a pecorina che ho assunto. Prendendomi per i coglioni, tirandoli verso il basso “e allarga queste gambe” ed eseguo immediatamente. Poi mi prende lateralmente andando a stringere i capezzoli e tirandoli di lato per farmi alzare le spalle. Posizionato passa davanti e mi prende il mento e mi alza il viso guardandomi negli occhi. “bravo ora ci divertiamo noi. “
L’amico con il cazzone mi si posiziona davanti mi prende per i capelli e mi piazza il suo grosso cazzo sulle labbra, lo passa sulle guance, sugli occhi, e torna alle labbra. Inizia a spingere per entrare e mentre apro “dai troia apri questa fogna che deve essere riempita, ne hai 4 da svuotare e non solo una volta .” Riprendo da dove ero rimasto. Lui mi scopa spingendolo sino in gola e con quella posizione la gola era libera e facilmente raggiungibile. Ma ogni tanto riuscivo a farlo uscire per leccargli bene la cappella e, scivolare leccando tutta la sua asta, e tutto attorno, leccargli e baciargli e succhiargli lo scroto e le palle. Poi su e quando arrivavo, subito impugnava e infilava in bocca.
Quello che mi ha messo in quella posizione non poi eccessivamente comoda si infila sotto di me e gioca noni miei attributi, mi palpa le palle, le divide e le stringe una per volta, poi gioca con il cazzo, lo scappella e lo ri cappella, poi mi sega un pò ed infine inizia a goderselo con una pompa super. Ha una bocca da sogno, con movimento e giochi di lingua che mi stimolano e mi fanno reagire contraendo il buchetto.
A proposito di buchetto, i due rimasti erano attenti a giocarci. A turno, con scambio veloce me lo leccavano e entravano ed uscivano con lingua e dita
Finora due e non mi dava nessun fastidio anzi un piacere profondo.
Quando lo hanno ben lubrificato, e valutando che era arrivato il momento, i due infilano due dita a testa nel mio buco, faticano ad entrare e a me fanno anche maluccio. Ma devo subire e non protesto, nessun movimento che possa dare addito a non mi piace. Lentamente ma costantemente le 4 dita entrano, non so quanto tempo sia passato ma sento le altre dita culle chiappe, quindi sono dentro tutto. Faccio per rilassarmi quando i due cominciano a giocare ad allargarmi, turano con delicatezza uno da un lato e l’altro all’opposto, aprendo e dilatando l’ano. Ogni tanto uno dei due si avvicinava e sputava dentro il mio culo e la saliva veniva spalmata dalle loro dita.
Il gioco cominciava a piacermi, al posto del male o fastidio ora prevaleva un piacere sottile e che da dentro mi prendeva tutto l’addome e risaliva al cuore e al cervello.
Sento il buco aperto, dilatato e vibra voglioso di ricevere qualcosa che lo riempia.
Le dita spariscono e subito entra un cazzo, con la mente cerco di distinguerlo, di capire quale dei due è, Il culo si distende e la dilatazione va a prendere in se il membro duro e caldo che è entrato. E’ grosso, non lungo, credo sia quello che è in me.
Mi scopa per un tempo breve, quando il piacere mi pervade e vorrei assecondarmi ai suoi movimenti ecco che esce e si infila quello del secondo.
Si ho interpretato giusto. Con il cambio per un attimo ho avuto il cazzo che dentro ballava ma subito le pareti si sono ricomposte e attorno a questo cazzo hanno ripreso a produrmi piacere.
MI aspettavo un nuovo cambio, ma non avviene e questo mi monta con forza, sempre più violento e veloce, sempre più ansimante e … lo sento venire, ingrossarsi e spruzzare con forza dentro la mia pancia, continua e si svuota in me con colpi che segnano i getti. Finito, svuotato, esce passando la cappella sulle chiappe per asciugarla e abbandonare le ultime gocce di sperma. Poi si sposta dandomi una poderosa sculacciata che mi fa sobbalzare. Ma non arrivo a contrarmi per la pacca che ho già il cazzo che si fa strada. Si l’atro che mi entra, si fa strada allargandomi per passare e lubrificato dal seme dell’altro scorre che è una meraviglia.
Mi monta anche lui come fossero secoli che non scopa, mi usa come una troia cambiando inclinazione per entrare di più, per strofinare di più. Mentre mi godo la prima sborrata e la seconda scopata, inizia ad agitarsi la cazzo che succhio. Non rifletto ma nell’attimo che le contrazioni iniziano violente e il membro si irrigidisce e si ingrossa ancora, la mia bocca fatica a tenerlo, ed ecco che inizia a sborrare anche lui, ma è una vera fontana, fra un getto e l’altro vi è solo una diminuzione della pressione del getto, ne esce una valanga e fatico veramente a averla in bocco, in minima parte inizia ad uscirmi lateralmente dalla bocca e lui mi permette di alzarmi un pochino, in modo da non lasciare perdere nulle. La gusto tutta seppure dovendo ingoiarla velocemente, ma mi lascia un buon sapore e mi riempie lo stomaco,
Finito di venire si sfila, si fa pulire bene la cappella e con le dita mi ripone in bocca quello che colava dalle labbra. Ed io ora vengo riempiendo l’amico succhiatore, che con l’inizio della mia sborrata mi afferra le palle e le stringe facendomi male e rallentando il flusso di sborra che voglio far uscire. Ma poi abbandona e su gusta tutto il mio piacere.
Si staccano tutti da me ma “tu stai li cosi fermo.” La posizione non comoda ma rispetto l’ordine.
Capisco ora il perché dell’ordine; i quattro si scambiano i ruoli. I due che mi hanno fatto il culo si posizionano davanti a me, quello con il cazzo corto ma largo a farsi spompinare, mentre l’altro si posiziona a spompinare il mio.
Gli altri due si spostano dietro di me ed io comincio a preoccuparmi. E si dietro ho quello con quel cazzo che sembra un paracarro…. Sarà una sofferenza, mi romperà il culo, aprirà l’ano, mi farà sanguinare e …
I pensieri vengono interrotti da l’uno che inizia a succhiarmi e mordermi la cazzo e le palle, mentre l’altro mi piazza il cazzo in faccia “che aspetti, dai troia, ficcatelo dentro e pompa. Dai che poi ti riempio bene” Io allora lo prendo in bocca, lo lecco lo succhio e mi diverto trattandolo come prima l’altro, anche se le dimensioni sono sproporzionatamente diverse.
Ma quando sento che si posiziona per entrarmi in culo mi prende l’agitazione, paura dentro, ma sento che entra e continua a entrare, sento molto più profondo la cappella soffermarsi e poi iniziare la scopata con un ritmo lento lungo per uscire e lungo per entrare. Sospiro di solievo, è il cazzo diciamo normale, anche se lungo.
Scopro con piacere che questo cazzo non grosso ma lungo mi stimola molto, forse per la profondità in cui arriva, ma mi fa godere moltissimo. Poi anche perché il culo è pieno di sborra degli altri due e comincia a uscire e colarmi lungo le cosce con il movimento e il colpo finale di massima penetrazione. Mi piace emi godo con desiderio questa penetrazione. Non dimentico il cazzo amico che continua ad avere le attenzioni delle mie labbra, della mia bocca, della mia lingua. E mi godo la splendida pompa con massaggio alle palle e agli addominali che mi sta propinando. Ogni tanto lo sento che con la mano accarezza il cazzo che mi riempie il culo e prova anche lui a tentare di entrarvi assieme con qualche dito. Ma non vi riesce, penso per fortuna ma non avendolo mai fatto chissà, forse potrebbe dare un ulteriore piacere. Ma per ora basta così.
Questa volta sono io che vengo e sborro riempiendo la bocca dell’amico, che non abbandona anzi oltre a succhiarmi inizia anche a segarmi senza abbandonare dalla bocca la mia cappella irrorante di caldo liquido. Anche se ormai ho finto di svuotarmi lui imperterrito continua e ora mi da fastidio.
Credo si sia accorto e lentamente smette. Non mollo la pompa che se pur venendo per un attimo ho trascurato, ma che ora riprendo con vigore. Intanto mi viene dentro anche il terzo, Mi sborra gridando di piacere e spingendolo dentro oltre ogni immaginazione, spingendo e fermandosi per tornar fuori e rientrare violentemente e sbattere il suo addome e le palle sul mio culo. Sento che si svuota, che ansima che sborra, che ormai sono pieno e che ad ogni colpo ne esce sempre di più
Poi l’incanto si ferma. Si blocca, sospira profondamente, si sfila lentamente e “fatto ora è tutto tuo, aprilo bene e riempilo anche tu. Con tutta questa sborra non hai problemi a sfondare questo bel culetto, e vedrei come è avvolgente. Facci vedere e sfonda questa splendida troia”.
Continuando nella pompa però mi concentro si questa scopata.
Sento appoggiare la cappella, la sento distintamente, la sento che preme e che l’orefizio si dilata e piano inizia a entrare, a passare, e si allarga ancora e entra un po’, e preme e spinge facendosi strada lentamente, cede il buco del mio culo sta cedendo a questa maestosità di cazzo. Non credevo potesse entrare, che mi avrebbe fatto un male boia, si è tutto teso un tamburo lo sarebbe meno, ma non ho male, forse anche per tutto il liquido che ho in me, ma entra e lui è molto bravo. Forza poco alla volta senza rompere o violentare. Sento che la cappella sta per entrare e appena dentro sento che l’ingresso scivola rientrando sotto e circondando ora l’asta di diametro più contenuto, si fa per dire.
Si ferma e resta così. Mi godo questa tensione che il culo mi manda, lo sento tutto come se fosse davanti a me. Bellissimo. Quasi grido ma il cazzo in bocca mi soffoca e l’urlo resta dentro di me. Si con un colpo di fianchi, senza nessun preavviso mi è arrivato in fondo con una velocità sorprendente, con una violenza inattesa, con un colpo inaspettato e l’impatto con le chiappe mi ha spostato in avanti.
Arrivato in fondo si ferma “bene, sono tutto dentro il culo di questa splendida troia. Mi avvolge e si avvinghia al mio cazzo, sento che lo vuoi e che lo desideri, senti come l’ano vibra e si contorce. Dai troia, vedrai che ti farò godere.”
Finito di dire inizia a scoparmi come un forsennato, dentro e fuori, tutto dentro con forza, cambia il ritmo, riprende accelera. Ho il culo in fiamme, il buco comincia a cedere e a surriscaldarsi, ma mi piace, cazzo se mi piace, un vero pistone gigante che mi stantuffa, che mi…. E qui inizia a sborrare. Sono fiotti singoli violenti e lunghi, intervallati da un riposo per rifluire con forza. Il ritmo non cessa anche se sta venendo e lo sperma dei quattro ora esce cospiquo dal culetto sfondato, scendendo lungo le chiappe e le cosce.
Nel godere di questo ho espresso l’eccitazione sulla mia bocca lavorando l’amico cazzo che ora viene e mi riempie e che bevo bevo bevo.
Ora si ferma tutto. Uno per volta si stacca da me, mi sculaccia, “sei una bella gran troia, una favola.”
In quel momento arrivano dentro Giorgio e Franco con la telecamera in mano, ogli uno una, e mi intimano di stare fermo.
Riprendono il mio viso, col la bocca sborrata, il culo da tutte le angolazioni con lo sperma che cola, chiede di tenermi larghe le chiappe perché il buco torni ad aprirsi. Viene fatto e il filmato prosegue, poi inatteso due dita entrano nella vasca di sperma del mio culo e lo allargano per una zumata dove si possa vedere il livello di sperma.
Inquadrano il cazzo mio che comincia a smosciarsi e che vorrebbe riposarsi.
Finite le varie riprese ed i primi piani anche dei quattro cazzi degli amici mi ordina Franco di andare in bagno a lavarmi bene. Vado e sotto la doccia mi passo bene ovunque, il doccino nel culo per far fuoriuscire tutto il seme che mi hanno donato. Il sapore di sperma in bocca che mi gusto ancora, ma poi sono solo due i cazzi che hanno brindato con me.
Felice di tutto ripercorro. Torno di la e Giorgio mi dice che sono le 1 di notte, che ho sforato di un ora il tempo e che per ora ci si ferma.
“poi ci vediamo che guardiamo il filmato come è venuto. Il tuo cell lo abbiamo. Ti contattiamo noi domani per un nuovo incontro. “ I quattro salutano gentilmente complimentandosi con me dandomi tutti della troia professionista.
Vado in camerette mi rivesto, saluto tutti ed esco avviandomi verso casa
Mamma mia che serata, mamma mia che orgia. Quatto cazzi mi hanno sfondato quattro, cazzo proprio cosi Q U A T T RO.
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