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Gli amici di Mohamed


di Alvertn
26.09.2016    |    19.246    |    5 9.6
"La settimana passata normale lavoro e al bar con amici Qualche ragazza che ha cercato di abbordarmi e che ho evitato con disinvoltura senza dare addito a..."
Passata ormai più di una settimana dalla due giorni intensa, con un quantitativo di cazzi da mei mai raggiunto assieme. Probabilmente il piacere così intenso mi ha soddisfatto appieno e non sento il bisogno di incontri, almeno per il momento.
Mi sento appagato, felicemente soddisfatto. Scopato bene e riempito di gusto. Assaporato sperma di diverse densità e sapori e goduto nel riceverlo.
La settimana passata normale lavoro e al bar con amici
Qualche ragazza che ha cercato di abbordarmi e che ho evitato con disinvoltura senza dare addito a chissà quali pensieri.
A metà pomeriggio, sono al lavoro e mi squilla il cellulare.
Anonimo, un numero che non ha corrispondenza nella mia rubrica, curioso rispondo
“pronto?”
“Ciao, sono amico di mohamed” e lascia in sospeso la frase, capisco che è qualcosa di fuori lavoro e che probabilmente è legato ad incontri. Ma non ho tempo qui, “ciao sono al lavoro chiamami dopo le 17, che ho finito e possiamo parlare liberamente, Grazie”
un ok segue e si chiude la comunicazione.
Un attimo di riflessione poi mi immergi nel lavoro.
Mi accorgo che sono arrivate le 17 perché i colleghi mi salutano e si avviano all’uscita. Completo quanto sto facendo e mi preparo, saluto gli ultimi e esco.
Appena fuori guardo il telefonino, nessuna chiamata persa. Ok chiamerà.
Ma chi sarà? Amico di Mohamed, non ricordo chi sia, forse uno del gruppo di mori dell’ultima scopata?
Mi avvio verso casa, sosta al supermercato per fare spesa per cena e domani. Rientro e vado in doccia. Una bella lunga doccia calda che mi tira giù la stanchezza del lavoro e mi ridà energia.
Esco e dopo essermi asciugato guardo il cellulare. Nulla.
Ok si sarà perso e avrà cambiato idea. Ma la curiosità mi rode dentro. Lo chiamo io?
Ma no che gli dico… non so neanche che collegamenti abbia con me. Non so ma non credo di conoscerlo.
Abbandono l’idea e mi metto a riordinare alcune cose in cucina
Guardo l’orologio, sono le 18 passate. Mi preparo a fare qualcosa da cena, è prestino ma non succede nulla a preparare in tempo.
Con le mani sporche di cucina ecco che suona il cellulare. Porca miseria, sempre quando sei in condizioni di non rispondere. Mi lavo velocemente le mani e corro al cell
Guardo, mi sembra il numero di prima.
“pronto?”
“ciao, chiamato prima, io amico di Mohamed, lui dato tuo numero di cellulare.”
“ok Mohamed chi, non ricordo”
“Mohamed detto che tu sei stato da lui, che hai fatto sesso con lui e compagni di casa, 3 amici”
“ok capito chi è”
“bene, lui detto che tu hai culo bello e bocca buona. Io ho voglia di sborrare, se tu vuoi puoi venire da me e ti scopo. Se vuoi altri cazzi, io ho qui amico che è più di un mese che no scopa, dice che riempie tuo culo e tua bocca più volte. Se ti va “
“ok quando ?”
“adesso, dai che cazzi sono già duri.”
“dove siete.”
“casa mia”
“Si ok, Ma dove devo venire per arrivare a casa tua?”
“Ok, via…. “
Mi da indirizzo, numero civico, nome sul campanello da suonare, 4 ° ed ultimo piano senza ascensore.
“ok arrivo fra mezzoretta, ok, se ho problemi ti chiamo su questo numero”
“tu no problemi, vieni che scopiamo tuo culo e tua bocca, tanta sborra tutta per te”
“Ok arrivo ciao.”
Abbandono il preparativo della cena, spengo i fuochi e metto in frigo alcune cose mentre quelle calde le copro e le lasci li.
Doccia già fatta tutto ok.
Esco, sono a meno di 10 minuti a piedi da me, ma non gli ho detto nulla, mica me li voglio trovare a casa ad aspettarmi.
Arrivo al condominio indicato. Leggo sui campanelli il nome che mi ha detto. Come sempre è l’ultimo campanello che leggo. Suono e mi apre la porta velocissimo.
Salgo le scale con calma
Ultimo piano sono tanti scalini, non voglio arrivare con il fiatone
90 gradini quando arrivo al pianerottolo con la porta socchiusa. Tiro il fiato profondamente poi risuono, attendo che mi apra anche se è socchiusa. Voglio vedere chi è o sono prima di finire nella trappola senza via di fuga.
Apre un ragazzo sui 28/30 anni, scurissimo di pelle, alto bello, lineamenti dolci. Un bell’uomo.
“ciao vieni” Con un sorriso da cui splendono i denti bianchi come fari, nella pelle nera.
Entro, mi piace, penso che ci si divertirà molto ed un buon maschio, bel maschio. Appena entrato arriva il secondo, l’amico credo. Anche lui sulla stessa età, anche lui scuro di carnagione, anche lui sorridente, anche lui un bel maschio
Sono entrambi vestiti con maglietta girocollo e Jeans con cinturone in vita, piedi nudi e infradito
Attorno alle unghie dei piedi la carnagione è molto chiara
Si presentano ma i nomi in arabo non riesco a memorizzarli. “ciao io sono Giovanni”
Finite le presentazioni “Vieni” e mi indicano una porta aperta di una stanza in penombra. Entro seguito dai due, un bel lettone con lenzuola aperte ad accogliere.
Il primo si spoglia velocemente, Pelle liscia, niente peli, neppure sul pube, capelli quasi rasati. Corporatura atletica, braccia muscolose, bel petto, bei capezzoli, un cazzo lungo ma non grossissimo, gambe ben tornite. Il secondo dietro di me fa lo stesso. Io inizia ma mi spoglio lentamente, li voglio vedere che mi desiderano, che mi vogliono, che sbavano per vedermi prima e poi prendermi dopo. Mi apro la polo e la sfilo lentamente, mostro il mio petto, che non è come il loro ma non sfigura. Slaccio la cintura e apro i pantaloni, mi piego e slaccio le scarpe e le tolgo prima l’una e poi l’altra con tranquillità, anche se sto esplodendo dalla voglia pure io. Poi faccio scivolare i pantaloni e faccio finta di incasinarmi nel toglierli. Lo slip bianco risalta nella penombra.
E’ l’ultimo baluardo e lo ammaino lentissimo sfilandolo rimanendo in piedi, togliendolo con il movimento delle gambe e dei piedi.
Resto li davanti a loro, uno davanti ed uno dietro in attesa di qualcosa che spetta a loro, sono l’ospite e quindi la prima mossa è loro.
Restammo in quella posizione di stallo alcuni minuti, o almeno lo credo io, poi davanti a me si avvicina e mi bacia. Strano bacio
La sua lingua resta aperta direi lingua a pala e mi entra roteando ma spianata. Il bacio dura a lungo mentre da dietro mi sento appoggiare fra le chiappe in verticale un cazzo grosso e duro e il suo corpo che si appoggia al mio sino a sentire le sue labbra sulla nuca e poi la sua lingua, anche questa a paletta, nella mia orecchia, prima una e poi l’altra
Balla bocca scivola sui capezzoli, li risucchia, li morde, mi fa male ma contemporaneamente mi piace e lascio fare. Dietro continuano i giochi d lingua e il cazzo che preme.
Scende e arriva al mio cazzo. Lo palpeggia lo soppesa poi se lo mette in bocca segandomi.
Bocca calda e qui la lingua a paletta è una favola. Larga carezza sulla cappella e dolce leccate.
Dietro scivola baciandomi le spalle e la schiena poi scivola lungo la spina dorsale, afferra con forza le culatte e le allarga per passare con la bocca e soffermarsi sul mio buchetto. Lo lecca bene con avidità e voglia. Mi piace e godo
Cazzo in bocca ad uno e il mio culo lavorato dalla lingua dell’altro. Un bel sogno ad occhi aperti.
Da dietro, in arabo, dice qualcosa con voce ferma, mi sembra un ordine, ma non so che dice.
Davanti si stacca dal mio uccello e arretra di un passo, mette la mano sulla mia testa e mi spinge giu, vuole che gli succhi il cazzo io ora. Eseguo quel desiderio come se a desiderarlo fossi io, ed in vero è così. Un bel cazzo grandicello e lungo. Lo prendo in bocca, inizialmente solo la cappella per assaporarla.
Dietro inizia a far scorrere la cappella lungo il mio solco. Su e giu e ogni tanto la sbatte sulle chiappe. Infine tenendomi le chiappe larghe con le mani posiziona la cappella giusta sull’ingresso e piano inizia a spingere. La cappella sembra impuntarsi, spinge di più, si… ma scivola via e mi lasci con la voglia di sentirlo.
Lo appoggia, mi tengo le chiappe aperte io cosi tiene il cazzo bene e appena sopra spinge, la cappella si fa strada, il buchetto comincia ad allargarsi, la sento che avanza e che mi dilata che mi apre che mi penetra che mi sfonda ed è dentro, si la cappella e dentro e spinge veloce tutto. Cazzo se è lungo, lo sento nello stomaco, sarà una senzazione ma è la prima volta che lo sento così.
Lungo e piacevolmente grosso. Non fa male e mi piace. Resta fermo spingendo in fondo e dando alcuni colpi per vedere se può entrare ancora. Ma le sue palle sbattono su di me per cui …
Inizia ora la sua cavalcata in me. Mi scopa, mi sbatte, ritmo piacevole. Solo di tanto in tanto esce tutto e poi rientra con un colpo solo e violenta, ma va benissimo. Un gran cazzo sodo duro grande e lungo. Il fastidio allo stomaco si affievolisce e godo mentre succhio con maggior vigore il cazzo del compagno che mi accarezza la testa ed ogni tanto me la blocca bassa e mi scopa per piantarlo nella mia gola. Bellissimo due cazzi tutti per me dentro di me che presto mi riempiranno di crema Con l’aumentare del ritmo della scopata, con i colpi secchi e duri che mi infligge al culo, io rispondo resistendo per goderlo tutto e succhio sempre con maggior vigore.
Ansima l’uno e l’altro gode. Vediamo chi sborra per primo. Mi impegno oltre misura sul cazzo in bocca e resisto hai colpi e li assecondo andandogli incontro al cazzone che mi scopa.
Con un grido subito soffocato inizia a riempirmi la gola e la bocca di caldo nettare. Sborra copioso per 4-5 schizzi poi fuoriesce senza spinta e leccandola tutta e bevendo i suoi umori godo si questo suo venire. Toglie il cazzo e me lo passa sulle labbra sulle guance, sugli occhi lasciando qualche rara goccia di sperma.
Il cazzo si afloscia velocemente e un bel salamone penzola fra le sue cosce.
Lo osservo mentre mi scopa il culo e con colpi violenti e isolati inizia anche lui a riempirmi
Sento 4 contrazioni violente, quindi 4 schizzi lunghi in culo.
Ultimo colpo e poi si distende con me a 90° gradi che lo sostengo con difficoltà
Si riprende e si alza, sfila il cazzo che nel frattempo si è ammosciato anche lui. Lo sentivo moscio dentro di me. Lo sperma defluisce dal culetto allargato o aperto.
Si siedono sul letto uno vicino l’altro io in piedi a gambe larghe che li guardo e loro guardano me parlandosi ancora in arabo e ridono.
Dal culo scivola lungo le gambe e chiedo di potermi lavare. Quello che mi ha inculato si alza e mi accompagna in bagno, direi non proprio pulito, ma dai.
Mi passa un asciugamano e mi fa lavare sul bidet. Lui si sciacqua la cappella e l’asta nel lavandino con sapone liquido preso dalla boccetta erogatrice.
Mi guarda e sorridendo “Mohamed aveva ragione sei brava troia”.
Io sorrido e “siete dei bei scopatori. Con cazzi belli”
Ride a voce forte.
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