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Gay & Bisex

1^ notte x Amsterdam


di Alvertn
16.05.2013    |    11.264    |    2 9.9
"Non riesco a muovere un dito dalla stanchezza, vorrei solo dormire..."
Mi sono illuso che dopo tutto questo movimento, una pausa seppur breve ci sarebbe stata. Invece Luca si stende subito, vuole sopra lei che si siede e si prende la mazza nella figa acora bagnata di me. infilato si abbassa e bacia .
Le chiede “chi vuoi che ti inculi?” e Lei vuole me.
Obbedisco e dopo averla leccata dal cazzo di Luca al culo e più volte per assaporare il cazzo e gli umori della figa, appoggio la cappella e forzo, il membro entra velocemente e inizio a scopare. Prendo lo stesso ritmo di Luca, dentro assieme e fuori assieme.
Intanto il 3° cazzo si pianta in gola a lei, passando ogni tanto, ma meno frequentemente, in quella di Luca che lo succhia volentieri. Pompiamo tutti e il ritmo è blando, tranquillo. Ascoltiamo i piaceri e siamo aperti a tutte le più piccole sensazioni.
La coordinazione con Luca cade e il movimento è sconnesso. Luca entra ed io esco e viceversa.
Mi piace, ha un bel culetto liscio a pera, posto in offerta per essere colto da me e si muove per i colpi che diamo. Chiappe sode, rosellina più scura.
Si procede così, ansimando e godendo dei corpi caldi, delle carezze, dei baci.
Il maschio, non ricordo il nome, si siede lasciando la bocca in cerca di cazzo. “mi piace di più infilarlo che farmi solo succhiare, e l’unico buco disponibile è il tuo, bella troietta, lo userò bene come prima e poi lo ho lubrifico ancora meglio”
Gira intorno all’ammasso di corpi e viene dietro di me:”hai un culo da favola e te lo riempio molto volentieri, contento vero?”
E cosa potevo dire io? Forse un no?
“si scopami come vuoi” e non finisco che è già in me che mi tromba come assatanato, facendomi perdere il ritmo precedente e” godi, godi troia che ti sfondo tutto sino in fondo, godi”, nel contempo mi sbatte con vigore.
E’ il primo a venire, ovviamente dopo le diverse volte di lei, ma quelle non si contano poiché sono numerose rispetto a una sola nostra.
“Ti riempio, si ti riempio sentimi troia senti come arriva senti come ti riempio” e la sborrata calda arriva, mi fermo per non perdere il suo cazzo in culo ed è lui che mi monta venendo, continuando e gemendo. Sborra sino a svuotarsi sia dello sperma, che delle energie poiché subito si distende sulla mia schiena e su di me. Appena lui si ferma, io riprendo a incularla con forza e non impiego molto per godere e venire. Ansimo come avessi scalato l’Everest, e soffio forte venendole dentro quel bel culetto accogliente e stratto, e lei felice di sentirsi riempire gode facendosi sentire bene.
Per non pesarle alzo il busto con l’effetto del cazzo che è ancora in me, mezzo duro o mezzo molle, che si muove e si fa sentire.
In quella posizione mi godo Luca. lo osservo ed ora accelera e vedo lo stantuffo sparire e ricomparire nella figa, lo osservo attentamente e immagino la stessa scena ma nel mio culo e osservo sempre più incuriosito, il cazzo torna a erigersi turgido.
Lo vedo vibrare, vedo i colpi decisi profondi e meno frequenti, ma violenti. Penso a quelli che ha fatto con me, si, sta per venire e vedo il cazzo indurirsi e vedo i getti passare e capisco che stà svuotandosi in figa. Lei gode a voce alta e geme. Luca la porta alla bocca e la tacita con la lingua, si la lingua che ha perlustrato tutto me .
Godo con il pensiero nel vedere su di lei quello che a me ha compiuto diverse volte oggi. Poi tutto si placa. Si ferma. Lei si sfila e si gira sul lettone. Io mi piombo sul cazzo di Luca e lo ripulisco sia della sua sborra che dei liquidi vari. Un vero piacere ed un sapore inenarrabile.
Luca si gode la pompa inattesa. Finita provo ad alzarmi “bravo hai capito che era tuo dovere leccare tutto sino all’ultima goccia della mia sborra. Dal mio cazzo lo hai fatto benissimo. Da professionista. Ora l’altra.”
Lo guardo interrogativamente. “ei bello, dov’è la mia sborra? Qui” indicando il cazzo”l’hai presa tutta, ora dov’è?”
Lo guardo come per chiedergli che dici?
Lui per gentilezza credo, altrimenti mi avrebbe preso a male parole, mi indica la figa, da cui un filino ne usciva.
Mi sposto le apro le gambe e le alzo, metto la bocca a ventose sulle grandi labbra e succhio, lecco succhio e gioco anche con il clito. Lei mi viene in bocca con una fuoriuscita di liquido caldo mescolato al poco sperma ormai rimasto. Lecco bene, tutto. Mi stacco e dico guardando Luca ”fatto. Piacevolmente eseguito” e cado su lei tirata dal suo braccio e mi bacia e lecca la faccia la bocca alla ricerca degli umori eventualmente rimasti.
Siamo tutti quanti cotti.
Puliamo i corpi reciprocamente, riordiniamo e ci rivestiamo.
I due mi baciano intensamente palpandomi cazzo e culo. “semmai la prossima volta il passaggio te lo diamo noi. Sul cazzo o nella figa ma da noi.”
Sorrido e ringrazio.
Luca resta su a chiacchierare. Io prendo l’aria fresca o quasi fredda della notte.
Il cielo stellato che fa sognare, l’orsa brillante e il carro evidente localizza il nord. Guardo e le stelle in movimento, aerei che viaggiano.
Luca scende ed è al mio fianco “che guardi?”
“le stelle, il cielo splendido, guarda che meraviglia”.
“Guarda in alto, bello si, bello davvero. Piaciuto?”
Lo guardo, sorrido, non rispondo. “ ti è piaciuta la serata?”
“Se devo essere sincero al ristorante mi hai messo in grande imbarazzo, poi il terrore di che poteva succedere. Poi le cose si sono svolte senza nessun intoppo libere e dolci. Si una bella ammucchiata, piacevole scopare ed essere scopati. Poi con la mia inesistente esperienza in fatto di maschi e orge…… tutto grazie a te, si sono felice di essere qui e di essere con te.”
Una secca pacca sul culo, che fa male, è il commento di Luca, che pone il suo braccio su di me e con la mano scivola all’interno della maglia sul capezzolo e lo masturba non troppo delicatamente.
“Haia mi fai male. Smettila o almeno un po’ di delicatezza”
In risposta alla mia protesta mi tira e gira il capezzolo facendomi saltare dal male. Luca con l’indice davanti al naso mi fa segno di stare zitto “sssssss”.
Smetto di lamentarmi e lui continua imperterrito. “un buon caffè prima di chiuderci dentro?” mi chiede “obbedisco hai tuoi desideri, se lo vuoi bene se non lo vuoi bene.” Sorride e ride “dai che forse sei arrivato a capire cosa devi fare.”
Altra pacca o meglio sculacciata. Direzione il bar. Caffè al banco, “allora dimmi che ti è sembrato”
“come ti dicevo prima, la mia esperienza è zero. Tutto quello che è successo oggi è fuori dalla mia immaginazione o fantasia, è oltre e non so se è poi successo davvero. Si è successo, lo so perché ho il culo aperto, perche ho goduto veramente da morire, ho fatto godere e mi avete riempito più di quanto credevo possibile. Sono tutte sensazioni, piaceri, momenti inimmaginabili e vissuti in piena libertà e senza nessun tabù. Senzazioni e piaceri che sono entrati in me come cannonate e in me sono ancora dentro che mi scuotono.”
“parli dei cazzi o delle sensazioni ?”
“delle sensazioni dai”
“scusa scherzavo” “ok, mi trovo in questo pentolone in cui ribolle tutto, sensazioni, piaceri scelte, personaggi, amicizie ed io che mi perdo e non capisco più cosa sono e cosa voglio”
Usciamo e torniamo alla cabila.
Apre e sale, mi prende il braccio mentre salgo e mi tira su .
Il cielo stellato si richiude nel soffitto della cabina con la chiusura della portiera.

Notte di stelle, notte di sogni

Sono distrutto, una giornata impegnatissima ed infernale per la profusione di energie e di emozioni. Stanco di fisico e di mente, svuotato di energie, non sarei più in grado di reagire, o dormo o sono come un bambolotto gonfiabile da usare e girare a piacere ma senza reazioni.
Il caffè mi ha dato un tocco di carica ma è come lo zucchero per un corridore, mi fa andare 2 minuti poi fine.
Mi spoglio in un baleno, resto con maglietta e slip, Luca veloce più di me perché è nudo ora.
Sdraiati, sotto la copertina e lenzuolo, mi porta a se con il braccio che passa sotto la mia testa. “sei stato bravo, hai fatto il tuo compito bene, sei stato a disposizione come accordato.”
“ si grazie ma ora sono distrutto. Non riesco a muovere un dito dalla stanchezza, vorrei solo dormire.”
“Ma si, vuoi dormire la 1^ notte assieme?, ma sai che è la 1^ e forse l’unica? Mica perché hai condiviso il sesso con gli altri puoi respingere i tuoi obblighi con me!”
“o cazzo, ma sono distrutto, Mi hai passato e ripassato più volte tu e poi con i tuoi amici. Mi sento come se mi fosse passato sopra un treno. Ma sono stanco morto.”
“Zitto. Mio e sei mio. Anche se dormi ti uso. Mi è rimasta ancora voglia di te e voglio goderti sino all’ultimo istante. Zitto e basta.”
Finita la frase si sposta sopra di me, mi caccia un bacio prepotente, forzandole labbra ed entrando con tutta la lingua e perlustrando ogni spazio della bocca, ne esce leccandomi labbra mento. Mi toglie con forza la maglietta, lecca il collo e attiva a leccare i capezzoli. Poi li succhia e li morde, Fa male ma sto zitto e immobile. Li prende bagnati fra le dita e ci gioca e li tira e li ruota. Tiro la bocca ma controllo il male e sento che il cazzo mio si muove. Luca lo sa e lo sente sotto di lui e prosegue con quel gioco.
Si pone di lato. Le coperte non mi coprono, le mani sui fianchi a prendere i lati dello slip e lo toglie sfilandolo dai piedi, ed io alzo dolo un attimo il culo per farle passare.
Impugna prendendo da sotto le palle ed il cazzo e chiudendo pollice con indice e la mano che segue. Stringe e tira il mio sesso. Io continuo imperterrito a non reagire, a non rispondere a tanta provocazione, ma il cazzo è duro e non si può fare nulla per non ammetterlo.
Luca procede e gioca con il mio sesso relegato nella sua presa e con l’altra mano prosegue con il torturarmi i capezzoli.
Forse aspetta una mia reazione, ma sono finto addormentato. Corpo morto e moscio tranne il cazzo.
Luca passa dietro, mi allarga le gambe e mi alza il culo, sotto un cuscino. Si piega e senza mollare la presa se lo prende in bocca e lo lecca, lo scappella e lo mordicchia. Sento i denti sulla cappella, non è che sia un piacere, ma una sensazione strana che mi tira i nervetti. Ma li controllo, a fatica ma controllo. Luca continua e spompina lecca succhia e morde. Poi scivola lungo l’asta e a improvvisamente la morde non fortissimo ma neanche piano e mi fa sobbalzare. “ma sei vivo?”. Non rispondo e ritorno alla non partecipazione, anche se godo realmente di quanto stà facendomi.
Non sentendomi, abbandona la presa, mi alza il culo verso la sua bocca, lo lecca e sputa ripetutamente, mi infilza con i suoi salsicciotti , due o tre non riesco a capire, ma solo 3 passaggi dentro e fuori, poi le sostituisce con la sua bella mazza che fa entrare senza quasi appoggiarla alla rosetta. Entra duro, forte, diciamo da incazzato, e mi scopa violentemente, sono un sacco da riempire. Mi pompa con forza, vigore, sino in fondo. Lo sento in pancia, grosso, duro, carico e voglioso. Si ferma con tutto dentro, mi ruota e senza uscire di un millimetro mi pone a pecorina ma poggiato sul cuscino, tenendomi il cazzo fuori e disteso verso di lui.
E’ una posizione a pecorina bassa e lui leggermente disteso riprende a scoparmi più in profondità e impugna il mio cazzo tirandolo indietro quando esce e lasciandolo quando penetra, con un ritmo non velocissimo ma buono.
Io mi sto godendo inerme quanto mi sta facendo, bella scopata carica di desiderio di Luca, carica di aspettative e penso a quando piacere mi sta dando, ed ecco che accelera, molla il mio e poggia bene con forza le mani sui miei fianchi, li impugna e quasi pianta le unghie per tenerli stretti ed ancorarsi. Colpi violenti bestiali che mi fanno sussultare e fastidio all’addome per quanto profondo e duro arriva. Copiosa la sua sborrata in me, ogni colpo un getto ricco e caldo, e con in calare del ritmo anche il getto diminuisce finisce con mio dispiacere.
Penso a quanto mi ha riempito e quanto sta ancora resistendo.
Lo sfilo lo fa scivolare e passare sulle chiappe. Mi ribalta sul lato, mi si avvicina, si sdraia affianco, mi apre la bocca con la mano e vi mette il cazzo dentro .Non rispondo alla stimolazione. Bambolina gonfiabile…… Luca si prende il mio cazzo lo sega e lo pompa lo lecca e morde le palle. Gioca e si gode il mio mentre con gli addominali mi scopa la bocca.
MI scopa e sento che si sta godendo le mie labbra ed il calore della lingua. Lascia le lami dal mio cazzo e lo pompa con la bocca, mi blocca la testa con una mano alla nuca e pompa profondamente sino alla gola, mi fa tossire ma non smette. Sento che il piacere è forte e non riesco più a controllarlo e sto per venire e involontariamente inizio a succhiare con avidità il cazzo di Luca, che per tutta reazione pone le dita della mano che non mi blocca nel culo fradicio dei suoi umori, e a quell’entrato non resisto e arrivo tutto di un fiato sbottando ed esplodendo in bocca a Luca.
Sto godendo della sborrata ed ecco che mi sento soffocare, caldo soffocamento di sperma che schizza dritto in gola e scende e ingoio. Ci svuotiamo reciprocamente e quasi simultaneamente.
“Ma guarda, guarda la troietta distrutta quando è il momento di godere si risveglia e gode e beve tutto “
Non rispondo, sorrido guardandolo negli occhi. Sono felice, distrutto e felice.
Bacio allo sperma, sperma suo e mio o mio e suo. “buona notte” dico a Luca.
Lui non risponde, mi ruota come un sacco a pancia in su. Si distende sopra di me di peso. Non capisco che vuol fare. Bacia il collo, le spalle, si inarca, si infila con le gambe fra le mie. Sento l’asta ancora vigorosa poggiata nella valle delle culatte. Si inarca e fa scivolare il cazzo, senza mani lo fa arrivare giusto, nella zona umida o meglio dire sborrata. Lo posiziona e con leggero movimento è di nuovo dentro. Ha i gomiti puntati, le ginocchia che lo sostengono e con l’addome mi sfonda e sbatte.
“troia mia vedrai che bella goduta mi faccio. Avrai il culo aperto tutto domani, vedrai, così ti scopo senza farti male.”
Mi sbatte con forza e dolcezza, l’incazzatura precedente è svanita con l’esplosine bianca in me.
Sussurra alle orecchie e le lecca entrandovi di lingua. Mi pompa dolcemente ed a tratti con irruenza. Fa uscire tutto il cazzo per poi farlo rientrate cadendovi sopra di peso e sbattendo su di me. Godo, mi agito dal piacere e Luca continua imperterrito “godi troia godi…”
“si sei meraviglioso, mi stai facendo godere coma mai mi è successo, mai Mai. Siii continua sarò tuo tutto tuo tuo per tutto ….”
“sei la mia troia” “ si si lo sono” No sei la mia TROIA!”
“ si sono al tua troia. Usami come vuoi ma usami. Godi e fammi godere.”
Non so definire dai ricordi il tempo di quella scopata per me memorabile. Ricordo perfettamente che quando finalmente venne Luca li riempi talmente che nello scopare il suo sperma colava abbondante lungo le mie chiappe e sul suo addome.
Quando alla fine si sfilò mi girò tenendomi culo e gambe in alto, le poggio sulle sue spalle con due dita a cucchiaino raccolse se lo sperma che usciva e lo portava alla mia bocca. “apri troia e leccami le dita” ed io voglioso di esplodere anche io, ubbidivo e leccavo.
Parte di quella bevanda la fece uscire dal mio culo stringendo le chiappe o usando le dita. Poi si è piegato sul mio cazzo, impugnato e mi ha masturbato. Quando ha visto il godimento arrivare agli occhi se lo è messo in bocca e mi ha svuotato risucchiando ogni goccia.
Ansimante, sfinito, distrutto mi rilasso ma non è finita. Luca mi tira su per i capelli “lecca bene e puliscilo tutto”
Ed io da zombi ormai incapace di essere presente mi lecco e pulisco il suo splendido cazzo.
Prima di lasciarmi si fa leccare il culo per una decina di minuti. Poi io crollo. Non ricordo più nulla. Solo la mattina che mi sveglia seduto su di me con il mio cazzo in mano.

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