Gay & Bisex

Una Troia


di Alvertn
24.09.2015    |    15.346    |    4 8.8
"Sergio preparati che guidi tu ora..."
Programmo un bel giro sino a Lisbona, città già vista ma che merita un bell’approfondimento..
Guardo se andare in treno o in aereo.
I prezzi non sono proprio leggeri ma penso all’aereo.
Verifico il volo più comodo poi vado ad attivare una carta prepagata per pagare via on line. Nel tragitto trovo un mio vecchio amico con cui avevo girato un po di Europa in autostop anni fa, direi secoli ormai. Gli dico quello che vado a fare e lui ironicamente mi propone di fare autostop.
Io rispondo che da solo non è il massimo, allora eravamo inseparabili e i rischi erano minimi. Oggi chissà che può succedere. Mi tira un monologo su il tornare a fare autostop, a conoscere la gente e i territori, che l’aereo non permette conoscenze eccc…..
Alla fine mi convince e decido per l’autostop. Non ho vincoli di tempo quindi per me è fattibile. Faccio la prepagata per essere sicuro che in caso di smarrimento o furto sono bloccate o perdo pochi euro.
Rientrando a casa ripenso a quanto prendermi dietro, l’essenziale da inserire nello zaino. Poi mi appoggio alle strutture per mangiare e dormire.
Passo alcuni giorni per prepararmi le cose, poi rivederle e togliere qualcosa ed aggiungerne altra. Alla fine decido che va bene così e preparo lo zaino.
Domani mattina si parte. Dopo una notte insonne ed agitatami avvio verso il casello autostradale con l’autobus, con arrotolato il foglio con cui ho scritto con PC la destinazione: Lisbona- Lisbao. Ultima fermata e poche centinaia di metri a piedi.
Mi fermo prima dell’allargamento per accedere ai caselli di ingresso e srotolo il foglio sedendomi sul parapetto metallico.
Passano alcune auto, alcuni camion, furgoni. Penso che se va a buca alle 12 ritorno a casa e prenoto l’aereo.
Saranno passate almeno due ore da quando mi sono piazzato, un po di sconforto mi assale, ma tanto non è un problema. Faccio pensieri su soluzione alternativa per partire, fissare l’aereo e gli orari che ricordo quando si ferma un Camper
Il finestrino si abbassa e dal lato passeggero mi chiedono se mi va bene di andare con loro, vanno sino a Madrid ma si fermano a metà strada. Almeno una fermata forse due in funzione del traffico.
Mi aprono la porta dietro e mi fanno togliere le scarpe, poi entro con le scarpe in mano e lo zaino.lo appoggio sulla dinet e mi siedo
Sono in Tre, L’autista che avrà quaranta anni bella presenza, quello lato passeggiero fisico palestrato tonico e a vedere un buon torello, il terzo seduto al mio fianco anche lui sui quaranta un po in carne.
Una volta ripartito ci presentiamo.
L’autista è Roberto, al suo fianco Francesco e seduto con me Sergio.
Per un po’ si parla di diverse cose normali, che loro stanno andando a Madrid ma non è una meta ma un indirizzo e che decidono l’itinerario giorno per giorno.
Sergio al mio fianco è un bell’uomo, un attimo in carne, ma non grasso. Camicetta aperta che mostra il pelo del petto e due bei capezzoli grandini. Sotto bermuda .
Francesco sgancia la cintura di sicurezza e si alza, viene dietro. Ha una canotta aderente che mostra tutto il petto, muscoli e capezzoli ed un pantaloncino corto in cotone da ginnastica, quelli che coprono il minimo necessario.
Si ferma al mio fianco, sorride. Lo guardo…”bene, da adesso dovrai guadagnarti il viaggio.” Mi dice.
Io lo guardo con l’espressione di chi non capisce. “Scusa non capisco che vuoi dire”
“semplice, per tutto il viaggio sarai la nostra TROIA, ok capito T R O I A!”
“ma che vuoi dire , non capisco, ..”
Non riesco a finire che mi afferra per i capelli e “sei la nostra Troia, ai quello che vogliamo, sessualmente e per qualsiasi cosa. CHIARO?. “
“ma vuoi dire che … si che… sono il vostro ..gioco sessuale?, che ..”
“si sei nostro ti scopiamo ti riempiamo ti sborriamo come dove e quando vogliamo. E se protesti immagina tu che ti succede.”
Non finisce di dirlo che si cala i pantaloncini e impugnando il suo cazzo me lo porta alla bocca “lecca e succhia troia!!”
Non ho neppure il tempo di protestare che me lo trovo, dico trovo ma lo voluto prendere, in bocca spinto subito sino in fondo, sino in gola. Sergio nel frattempo si è impossessato del mio sesso, lo palpa, lo massaggio lo stringe lo schiaccia.
Francesco ha un gran bel cazzo, non enorme ma lungo e grossetto, poggiato sul pube rasato e su una bella borsa piena. Mi scopa la bocca con forza e non desiderio. Affonda i colpi facendomi quasi vomitare e tenendomi senza respiro in più occasioni.
Sergio ora passa ad aprirmi i pantaloni, li tira giù mentre io a fatica mi muovo non per il cazzo in gola ma perché ho la cintura di sicurezza allacciata. Operazione complicata ma riesce a tirarmi giù pantaloni e mutande assieme, impugna il cazzo e lo mena mentre con l’altra raccoglie le palle e le stringe con forza, troppa e mi fa male. Mugolo per esprimere la sofferenza, avendo la bocca piacevolmente occupata, e tento di fermarlo con la mano. Appena gli tocco il braccio Sergio stringe ancora di più lasciandomi senza fiato e con un male alle palle boia. “non ti permettere di protestare. Sei troia e farai tutto quanto fogliamo. A me va bene strizzarti le palle e lo faccio come e quanto mi pare. Più di agiti e più stringo.”
Capita l’antifona provo a rilassarmi,. Faticoso con uno he ti stà massacrando i coglioni, ma piano riesco a cancellare il dolore rimanendo concentrato sul cazzo che mi stà scopando alla grande con sempre maggior vigore.
Roberto alla guida ogni tanto guarda nello specchietto retrovisore e manda frecciate pungenti ai due compagni “non consumatelo tutto, lo voglio anche io. Devo sfondargli culo e bocca, lo sapete che il mio è il più grosso di tutti…”e ride.
Sergio smette di massacrarmi e mi spoglia il petto portandomi la maglietta al collo. A torace nudo si butta sui capezzoli succhiandoli e mordendoli mentre mi sega il cazzo.
Francesco mi sorprende, senza cambiare ritmo ma mantenendolo costante comincia a schizzarmi in gola il caldo sperma. Arriva a getti lunghi con brevi pause. Copiosa e densa la gusto e mi scivola giù, dentro me, che lecco la cappella e intercetto di tanto in tanto il getto. Splendido sentirlo arrivare. Degusto questo momento, sborra bene e molto. Tutta la bevo e quando esce lentamente la pulisco leccando la cappella.
Uscito mi guarda “ma che bravo, una bella troia pompinare, stupenda”.
Sergio mi sgancia la cintura di sicurezza e mi spintona fuori dal sedile, “dai vai sul letto che ti sbatto troione”
Appena in piedi è Francesco che mi prende e mi butta sul letto fisso in fondo al camper. Mi volta a pancia in su con il cazzo mio duro.
Francesco si spoglia, Un bel cazzo anche il suo, non grosso ne fino, normale. Si posiziona, mi alza le gambe e le appoggia alle sue spalle, posiziona la cappella sulla rosellina e senza indugio inizia a spingere e pompare. Poco lubrificato il buchetto fa fatica ad aprirsi. Dopo alcuni tentativi sposta la cappella e mi sputa addosso cercando il culo, poi con le dita sposta e sistema la saliva sputata e entrando con un dito la porta all’interno del mio ano. Ripete e questa volta mi sforza con due dita, mi stà aprendo senza nessun ritegno.
Ora si riposiziona e appoggia la cappella “pronto ad essere sfondato, troia?, vedrai che alla fie ti piacerà” e non ha finito di parlare che me lo pianta dentro con un colpo violento che mi fa sussultare. Un male che mi vibra sulla schiena e arriva alla testa. Lui incurante inizia a scoparmi con violenza, colpi fortissimo quasi dovesse spaccarmi in due, indietro calmo, lento e poi dentro secco violento duro. Il male si affievolisce ed inizia a sentire il suo cazzo con piacere, godo in quella posizione scomoda ma che mi tiene il culo aperto in cui scivola ora bene quel cazzo meraviglioso che mi stà facendo godere. Francesco ci guarda, sorride e osserva il mio culo che appare e scompare coperto da Sergio che mi scopa, con il suo cazzo che entra ed esce.
Io sto godendomi questa scopata, era tanto che non avevo rapporti con maschi e, anche se ho fatto finta si essere spaventato, nella realtà è un gran piacere , un a sorpresa che non avrei mai immaginato ma solo sognato. Essere usato da tre.
Finalmente lo sento venire, ansima e aumenta il ritmo, colpi ancora più forti poi inizia a sospirare, gode e sborra in me, gode e mi stà rempiendo “troia sto godendo nel tuo culo, so troia ti sto riempiendo siiii”
Finisce di sborrare e lentamente lo tira fuori. Poi lo passa, struscia lungo le culatte e lungo la valle del culo pulendolo dalle ultime gocce.
Io resto li disteso calando le gambe tenendo le ginocchia alte. Respiro profondamente e cerco di recuperare energia.
Sono stanco ma felice, anche se non lo do a vedere.
Francesco mi passa un rotolo di scotex “prendi e pulisciti bene, poi vediamo come proseguire.”
Mi pulisco chiappe e culo, spingo facendo uscire lo sperma che cola dal buco e raccolgo nella carta. Quando penso che sia a posto mi alzo e torno a recuperare il vestiario abbandonato sul sedile.
Roberto interviene, “torna a sdraiarti sul letto, cazzo. Adesso tocca a me. Ti riempio ambo gli accessi. Sergio preparati che guidi tu ora.”
Ferma in una piazzola e si danno il cambio. Si sveste velocemente lo vedo arrivare nudo pelle chiara, pelosetto un bel cazzone grande e di diametro cospicuo già bello in tiro. Io sono disteso sul letto che lo guardo. Mi prende le gambe e mi fa girare, mi mette alla pecorina a bordo letto e lui in piedi mi pianta la cappella fra le chiappe. Non attende mi entra di slancio e grazie allo sperma ancora dentro scivola allargandomi spaventosamente le viscere. Mi sembra di scoppiare con quell’arnese dentro, ma lui se ne frega e mi scopa subito con un ritmo costante. Mi prende per i capelli e mi tira la testa indietro facendomi inarcare la schiena e lo sento dentro, tutto dentro che mi apre e distrugge. Penso che anche lui goda dell’inarcamento perché non molla i capelli ed io la posizione.
Continua a sbattermi in quella posizione, lo può fare perché siamo in autostrada e il percorso non presenta curve importanti.
Esce, mi sculaccia con forza, “spostati in su e girati” obbedisco mi monta a cavalcioni e mi mette l’asta in bocca e mi tira la testa su e giù a scoparlo. Fatico per la posizione e per le dimensioni. Fortunatamente il gioco dura poco, si sposta in giù, mi divarica le gambe si posiziona in mezzo mi tiene alto il culo e mi fa girare le gambe dietro a lui. Poi entra diretto, ma ora è ben dilatato e aperto Mi piace sentirlo dentro e mi scopa lentamente mentre mi masturba. Io incrocio i piedi dietro a lui emi tiro verso di lui penetrandomi con il suo movimento. Lui accelera il ritmo e la masturbazione e sborriamo assieme. Sento il suo caldo liquido entrare dentro di me oltre il suo cazzo grosso e caldo.
Godo sborrando con schizzi che mi arrivano sul petto e quasi in viso.
Riposa un attimo poi si sfila e si pulisce, mi passa da pulirmi e dal mio ex buchetto mi esce quasi un fiume bianco….
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