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Luoghi di incontro in zona


di Alvertn
22.11.2021    |    13.890    |    8 8.8
"Mi sento quasi una troia in calore ma in calore lo sono davvero..."
Guardo il sito dei luoghi d’incontro della mia zona, mi segnalano 3 luoghi in sequenza, cioè un mega parcheggio, proseguendo un parcheggio piccolo isolato e andando avanti si segue la strada a una sola corsia che percorre la sponda del fiume con una serie di rientranze per scambio di viabilità in caso di incontrare un’auto in senso contrario, ma che termina con un grande piazzale e poco prima uno spiazzo con un boschetto e una stradina.
La cosa mi incuriosisce. Ho voglia e mi eccita provare questa ebrezza di cercare o essere cercato da sconosciuti e fare sesso con chi capita. Mi sento quasi una troia in calore ma in calore lo sono davvero. Rileggi bene e il mega parcheggio è chiarissimo e conosco ma andando di giorno non si nota nulla. Gli altri due luoghi non sono cero di dove siano ma la strada è chiara, semplice ed unica, quindi non si può sbagliare. Mi preparo dopo una bella doccia calda, e mi avvio all’auto. Mi avvio al mega parcheggio. Arrivo, ci sono molte macchine parcheggiate. Le istruzioni del sito dicono di fermarsi e lasciare le posizioni accese. Faccio un giro piano a vedere se trovo qualcuno. Le auto ferme con qualcuno a bordo sono intente a telefonare o a “giocare “con il cellulare. Mi fermo ed aspetto con le posizioni accese. Un paio di macchine mi girano in torno e poi proseguono. Non so se cercano sesso o se aspettano qualcuno o qualcuna. Mi stufo di aspettare. Rifaccio il giro e in una zona molto buia vedo una macchina parcheggiata con uno dentro. Mi incuriosisce e mi avvicino parcheggiando ad un paio di metri da lui dal lato del passeggero. Il sedile lo vedo piegato bene all’indietro e una sola persona dentro. Guardo spudoratamente e lui mi vede, sorride e mi fa cenno con la mano di andare da lui. Esco e chiudo l’auto, apro la portiera e salgo. Lo saluto e vedo che ha i pantaloni abbassati, il cazzo in mano, un cazzo in crescita. “ciao, ti va di succhiarmelo tutto?” Mi apro la giacca per essere comodo, la sua auto ha la consol fra i sedili e rende scomodo per me distendermi per raggiungere quel cazzo. Sono scomodo ma ci arrivo e lo prendo subito in bocca. Un sapore da schampo doccia, intenso ma pulito. Impiego tempo per toglierlo e finalmente sentirne il sapore. Mi piace, e mentre succhio cresce in bocca e si indurisce. Mentre continuo lui ansimante mi dice che ha giocato a tennis e che è venuto qui per sborrare. Io mugolo per acconsentire e comunicare che ho capito. Che ha fatto la doccia a fine partita. Mi pone una mano sopra la testa cercando di bloccarla e mi scopa lui con movimenti del bacino, ma la partita lo ha sfiancato e poco dopo toglie la mano e “continua ti prego” Riprendo a succhiarlo e leccarlo. Mi fa male il fianco per quella posizione assurda in cui sono messo ed accelero per potermi rialzare. Ansima, sospira “si continua… siiii dai non fermarti siii…. Dai…. Siiii ecco si troia sto per sborrate, ti riempio la bocca si eccooooooooo”
E mi manda schizzi caldi che assaporo, degusto ed ingoio. Buona ma poca. Probabilmente è cotto dal tennis. Bevo tutto e pulisco bene la cappella e risucchio eventuali rimanenze. Poi mi sollevo, si fatico a recuperare la postura per quella posizione infame. “tutto ok” gli chiedo. Lui ansimando ancora “si, grazie…. Bellissimo e sono stanchissimo ora. Grazie “ “alla prossima se ti ritrovo, ciao” “si volentieri ciao, speriamo sia senza tennis… “ “ si meglio sarebbe “ gli sorrido, aprendo la portiera ed uscendo Risalgo sull’auto. Mente lui accende il motore, fa retromarcia e parte piano salutandomi con la mano, ed io ricambio il saluto manuale. Mi fermo a meditare. Strano ho spompinato uno sconosciuto, ci siamo salutati senza tanti convenevoli, abbiamo dato disponibilità reciproca, io a succhiarlo lui a darmi il suo cazzo, senza conoscerci e con il cuore che mi pulsava dentro per l’emozione ed il rischio di un “no grazie”. Tante emozioni e tanti pensieri si sono accavallati per spegnersi o diminuire con l’inizio del pompino.
Riparto e lentamente mi rifaccio il giro del parcheggio. Ma non vedo nessuno, forse è presto, sono le 22.
Decido di andare a vedere il secondo parcheggio, quello piccolo ed isolato. Percorro la strada ai 30 km/h guardando dove è. La strada è pochissimo frequentata, almeno in questo momento. Poi vedo il cartello del parcheggio, si sale sulla sinistra al piazzale per una quindicina di auto. Ce ne sono sei parcheggiate più un fuori strada col muso in direzione dell’ingresso, posizionato nell’angolo opposto, con la portiere del passeggero aperta a fare da schermo chiudendo il passaggio con il muro di contenimento del terreno a monte. Delle altre sei solo tre hanno una persona Tutti seduti fermi, a chi a guardare il cellulare chi a guardare me che arrivo.
Parcheggio in linea con il fuori strada e spengo l’auto. Guardo i tre ma nessuno si muove. Decido di prendere l’iniziativa, esco e chiudo l’auto. Mi fermo ad un metro dalla mia macchina e mi guardo intorno, nessuno esce dalle vetture, solo quello in piedi davanti alla portiera aperta, si volta e mi guarda. Vado verso di lui, mi vede e torna a guardare quanto ha in mano. Credo sia un cellulare. Giro da dietro per non restare bloccato dalla portiera, e mi avvicino, lui si gira, ha il cazzo in mano e si sta segando lentamente mentre con la sinistra tiene il cellulare che mi mostra con un filmato di tre maschi che si scopano e succhiano, una libidine. Poi i tre si sdraiano e si spompinano a catena. Stupendo. Lui mi guarda, lascia il suo cazzo, sorride, mette la mano sulla mia testa e la leggera pressione per farmi abbassare mi fa capire subito il suo desiderio. Penso fra me, trovo due e tutti e due vogliono solo un pompini, cavoli speravo in una bella inculata. Mi abbasso e prendo a leccare cazzo e palle. Ad ogni passata sospira ma non smette di guardarsi il porno al cellulare. Apro bene la bocca e mi prendo la cappella, scendo subito giù sino al pube e qui lo sento sobbalzare e sospirare. Mi guarda e sorride, ma è un breve momento e torna al suo film. Inizio a pomparlo con velocità variata, veloce per una decina di discese, poi lentissimo assaporando i suoi liquidi lubrificatori e preparatori. Mi accarezza i capelli ma quando aumento il ritmo e sfondo sino in gola, abbandona il cellulare sul sedile e si guarda la scena. Uno sconosciuto che lo sta lavorando per svuotargli le palle. Ansima, sussurra parole che non sento, poi si irrigidisce pulsa trema ed esplode in gola, sborrate calde che mi arrivano mentre porto la cappella in bocca, per poter meglio gustare il suo nettare. Si svuota bene, cerca di uscire dalla bocca ma lo fermo tenendolo per le palle, una succhiata, poi lecco la cappella e l’asta a scendere sino alle palle che prendo in bocca una alla volta e la risucchio facendolo sospirare e godere ulteriormente. Lo libero e mi alzo. Lui mi sorride “grazie, bellissimo pompino.”
“grazie a te bel cazzo e ottima sborrata, mi è piaciuta molto” “sai, io sono del veneto ma ogni tanto devo venire qui per dei lavori di manutenzione contrattuali. Mi piacerebbe ritrovarti e … svuotarmi” “ottimo va bene, sai quando tornerai?” “no decide l’azienda a seconda delle richieste del cliente.” “ ok se ci troviamo qui allora “ “e se ci scambiassimo cellulare? Cosi ti avviso e … “ “per me va bene” gli do il mio numero e lui una volta scritto mi chiama sia per verificare che sia corretto sia per lasciarmi il suo. Ci salutiamo, io giro ripercorrendo a ritroso il cammino e vado all’auto. I tre in macchina mi guardano, non so se hanno capito che abbiamo fatto dal poco che permette la loro visuale. Il fuoristrada accede il motore e parte lentamente e va via.
Ma che bello. Sono eccitatissimo. Prima volta qui e già due incontri con persone piacevoli e due bei cazzi saporiti. Si d’accordo sono due pompini che ho fatto, ma ho svuotato due bei cazzi, i due hanno goduto del mio lavoro ed io dei loro cazzi e mi sono pappato il loro prezioso nettare Mi sembra che questo non conoscerci, il cercare sesso, ci accomuna, abbiamo titubanza, paura ma troppa voglia e … si conclude. Credevo di essere timido, di non essere in grado di presentarmi ed offrirmi per sesso, quasi una puttana, no la puttana si paga, una troia vogliosa, una vacca in calore, mi eccita spaventosamente e mi dà una forza mostruosa.
Arriva una macchia, fa il giro del parcheggio, si ferma vicino a me, mi guarda e lo saluto. Abbassa il finestrino e lo faccio anche io, “ciao, ti va di scopare? Cerco bocca e culo da riempire, sei interessato?” Rispondo subito, finalmente penso fra me, “si mi piace prenderlo, ma non qui,” lui sorride “ovvio non qui, mi segui o vuoi salire con me?” per essere tranquillo ed eventualmente tagliare la corda se necessario gli rispondo “ti seguo ma non correre” Alza in finestrino e partiamo, io dietro a seguirlo

Usciamo dal parcheggio e andiamo verso nord. Una lunga retta che ci porta nel centro del borgo, la chiesetta con la piccola piazza, poi una stretta serpentina fra le case ed infine arriviamo all’argine del fiume, ancora prendiamo direzione nord, risaliamo il fiume. La strada è ad una sola corsia con frequenti piazzole lunghe e larghe per permettere il passaggio dei mezzi in ambo le direzioni. Procede piano e mi guardo attorno. Bel paesaggio ed il fiume che scorre lento in direzione contraria. Vedo in una piazzola una macchina parcheggiata con dentro qualcuno che ci guarda con voglia mentre passiamo lenti vicino a lui. Passiamo dei capannoni ed alle fine di essi si ferma a sinistra. Io parcheggio dietro a lui.
Usciamo dalle macchine e ci avviamo, lungo una sterrata che segue la recinzione dell’ultimo capannone. La zona non è illuminata e si vede poco. Fatto una cinquantina di metri si incrocia la strada che prosegue lungo la direzione del lato opposto a dove lasciato le auto e segue il margine del bosco. La zona è bella scura, ideale per appartarsi e difficilmente visti se non da breve distanza. “spogliati” lo guardo sorpreso, “dai che non arriva nessuno, o se arriva qualcuno è per sesso” Mi spoglio rimanendo in scarpe e calzini
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