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Gay & Bisex

l'attesa....


di Alvertn
20.10.2014    |    6.033    |    3 9.6
"Poi alla pioggia che mi ha sorpreso nell’ultimo tratto del percorso, che pensavo mi avrebbe rovinato la splendida giornata e poi l’arrivo di questo che mi..."
DAL BAITO RIENTRO A CASA prosegue


Mentre ritorno verso casa, tranquillo e cotto per le fatiche, ripenso al percorso fatto, ai sentieri splendidi che si inerpicavano nel bosco di conifere, larici pino nero abeti, poi nei mughi che piano sparivano lasciando il posto ai prati fioriti. Negritelle, genzianelle qualche stella alpina o edelvaiss dir si voglia attiravano il mio sguardo, soffermandomi ad annusare lo splendido profumo di cioccolato rilasciato dalle negritelle, ma senza coglierle, si quasi disteso sul prato.
Poi riecco nella mente i panorami, le valli sotto di me con i paesi come piccoli puntini lontani, le cime dei monti attorno e le catene lontane.
Poi alla pioggia che mi ha sorpreso nell’ultimo tratto del percorso, che pensavo mi avrebbe rovinato la splendida giornata e poi l’arrivo di questo che mi soccorre togliendomi dal diluvio. E un incontro fortuito, grande per quanto mi ha dato, sia nel senso fisico con tutto quello che è successo ed abbiamo fatto, ma anche dall’aspetto interiore, senzazioni cariche di stimoli, affettività dolcezza amore nel senso più ampio del termine.
Ora, solo in auto guidando verso casa ripenso, rivivo, rifletto e tiro conclusioni o supposizioni.
E’ stata una giornata splendida, in tutto, in ogni istante e ho una gran voglia di rivederlo.
Si di già, penso.
Credo ci sia un vero feeling, qualcosa di strano e collegato i pensieri.
Si, suona il cellulare, lo cerco nella giacca a vento, apro la cerniera e arrivo a prenderlo, rispondo “pronto”
“ciao, come va il rientro? Tutto bene?” E’ lui, io lo pensavo e ora è lui al telefono
“ciao, stavo pensando a te, rivedevo i l nostro incontro, i nostri momenti, i nostri piaceri. Sono veramente felice, piacevolmente soddisfatto, realmente esausto. Mi hai consumato tutto, energie, corpo e mente.”
“ti ho chiamato perché stavo ripensandoti. Mi sei piaciuto, sei stato fantastico, proprio, assecondare i miei desideri, un po’ troia come piace a me, un po tanto troia direi. “
“Si?? Grazie, anche per me è stato una cosa splendida e mi piacerebbe ripeterla.”
“Sicuramente, era quanto volevo dirti, il dove e il quando? Tu ospiti? Io posso solo al Baito, in paese troppi occhi indiscreti.”
Si posso ospitare, ma verresti in città? È quasi un ora di auto”
“be se è un ora ad andare, un’ora a tornate almeno per due ore sarai mio. Per il viaggio nessun problema, poi sarai tu a venire da me al baito, ok?”
“certamente, se vieni, e sempre se vuoi poi fermarti anche a dormire da me, così non saranno solo due le ore ma tutte quelle che vorrei.”
“perfetto. Sei proprio una gran troia, me lo stai facendo drizzare al solo pensiero. Cazzo si potrebbe essere tutta la notte. Sarebbe una notte senza sonno, senza sosta senza riposo.”
“ si per me sarebbe un sogno riaverti con me. Ma quando pensi?”
“lasciami il tempo di ripensare, ti chiamo fra un oretta o due. Così ti confermo quando arrivo. Ok?”
”ok attendo tue notizie allora”.
“Si a dopo . ti chiamo ciao e buon rientro”
“grazie aspetto la tua chiamata, bacio”
Chiudiamo la conversazione. Ripongo il cellulare nella tasca della giacca a vento e sorrido, penso che gioia riaverlo, il cazzo si stà indurendo. Sono felice, so che siamo in perfetta sintonia, io che lo pensavo e lui che subito mi chiama e che mi propone quello che più desideravo ora, oltre la telepatia. Veramente una cosa straordinaria che mi stimola ed è duro!
Si ora penso a quando mi richiamerà stasera. Penso e ripenso a tutto, all’incontro, al sesso fatto, alle dolcezze, alla telefonata, ai sogni per il nuovo incontro. Fantastico e creo situazione… ed eccomi arrivato a casa.
Scendo prendo tutto, zaino e attrezzatura, apro e salgo.
Entro, metto a posto le varie cose, metto in lavatrice le cose bagnate e sudate, mi spoglio e nudo vado in doccia, nuovamente ripensando a quanto successo e alla doccia fatta lassù, dopo tanta ginnastica.
Sono sotto il getto caldo, insaponato e mi godo questo piacere, sento il culo, il buco è pressochè chiuso e normale, ne dubitavo, e ne sono contento. Squilla il telefono, cazzo proprio adesso porca….
Chiudo l’acqua, prendo l’asciugamano e mi asciugo le mani e lo lego in vita, a piedi nudi mi sposto e prendo il telefono “pronto” quasi scocciato.
“Pronto, ciao sono io, come promesso ti chiamo. Io domani sera potrei essere libero o dopo domani anche sul tardo pomeriggio. Per l’intera notte non so dirtelo. Sarà una sorpresa del momento. Quando preferisci?”
Sto grondando sul pavimento, ma cazzo che gioia sapere che è lui, lui disponibile per un nuovo incontro, lui che verrebbe da me, lui che mi chiede quando… tutte le volte che vuole… cazzo si anche tutti e due i giorni penso.
“per me va bene uno o l’altro o entrambi, come preferisci e sei più comodo, decidi tu quello che ti va meglio”
“Allora arrivo domani, parto verso le 18 e un oretta massimo sono giù, dammi indirizzo, se poi ho problemi ti chiamo al cellulare, ok?”
“Benissimo. L’indirizzo mio è via Matteotti, quando sei arrivato chiama che ti apro. Ti attendo con gioia.”
“benissimo allora a domani sera, bacio”
“A domani ciao”
Chiudo la comunicazione con gioia immensa, chi se ne frega se ai miei piedi ora vi è una bella pozza di acqua, LUI domani è qui da me, forse dorme con me, fantastico mentre torno in doccia a risciacquarmi, asciugarmi, poi andare a asciugare la pozza fatta.
Preparo cena, ceno, lavo e metto a posto, un po’ di TV e a letto presto.
Il pensiero che Lui arriverà domani mi eccita in modo anormale, per nessuno avevo mai provato questa senzazione. Non fraintendiamoci, non intendo dire che sono innamorato, ma che è stato bellissimo e sapere che si ripete è entusiasmante. Con questo pensiero fisso nella testa faccio fatica ad addormentarmi ma la stanchezza e spossatezza alla fine prevalgono. Mi sveglio con il suono della sveglia nei timpani. Normalmente mi alzo prima che suoni, ma si vede che ero veramente stanco. Spengo e mentre mi alzo il pensiero ritorna invadente e voglioso. Mi si rizza al pensare a quello successo al baito, a tutto quanto provato e goduto. Una bella doccia balda mi rilassa e poi colazione. Via di corsa al lavoro.
Devo dire che è una giornata scarsamente produttiva per il mio lavoro, mi perdo nei ricordi e nei sogni di cosa non fatto e che potrebbe succedere. E seppur cacciandolo dalla ma mente più e più volte, riuscendo a trovare per poco tempo la concentrazione sul lavoro, che con un movimento diverso, uno squillo del telefono o altro, subito mi crollava e ritornava immediato lui dentro di me
La giornata scorre lenta ma quando arriva quasi l’ora di uscire ecco che d’incanto corre, come corrono i miei pensieri su come organizzarmi. Ceniamo a casa assieme, arrivando a quell’ora è ovvio che si dovrà mangiare qualcosa. Poi chissà come si evolve. Ma intanto pensiamo a cosa fare da cena. Penso a gamberetti saltati, una pasta spaghetti allo scoglio, sgombro al forno.
Si dai, tutto abbastanza leggero e non dovrebbero esserci problemi. E cazzo se poi non piace il pesce?
Niente torniamo sul tradizionale, cerne salada cruda con linone, pasta corta al pomodoro e olive, involtini di maiale. Si dai niente di eccezionale ma va bene.
Faccio la spesa e mi fiondo a casa.
Preparo il tavolo, apparecchio, un buon rosso sopra in bella vista. Poi in cucina a preparare il tutto.
Man mano che preparo ho il batticuore e continuo a guardare l’orologio, ma da un’occhiata all’altra passano pochi minuti. Attendo trepidante la sua chiamata ed il tempo sembra essersi fermato.
Finalmente arriva lo squillo al cellulare, definisco dove deve arrivare e attendo che compaia alla porta.
Arriva un bel maschio, un vero figo, ben vestito seppur sportivamente, non con gli indumenti di lavoro con cui ci siamo conosciuti, un leggero profumo di muschio, annuso e osservo percependo tante novità
.Dopo i saluti lo accompagni e gli faccio vedere la casa, cucina con tutti i suoi profumi, soggiorno apparecchiato, camera, bagno e altra camera.
Poi Lo invito a sedersi che la cena è quasi pronta
“lo so che è presto ma così poi non abbiamo interruzioni” Lui mi si avvicina e mi prende la testa, mi piazza le sue labbra sulle mie e mi slimona con voglia e con una mano mi accarezza scivolando giu. Si posiziona sul mio cazzo scende e impugna chiudendo la mano palle e asta assieme. Stringe e mi fa male ma mugolo perché non rinuncio al quel bacio. Ecco che si muove, mi lascia libere le parti basse, poggia le mani sulle spalle e preme leggero verso il basso, l’ordine è chiarissimo e io cercando con la lingua di non lasciare la sua inizio a piegarmi sulle gambe. Mi fermo all’altezza giusta, si appoggio le labbra sulla patta e sotto di esse sento un palo grosso che pulsa. Alito sul tessuto per far arrivare il mio calore sul suo cazzo e lui gradisce. Apro la cerniera lampo, e passo le labbra sul tessuto bianco ansimando e alitando. Mi stacco e con la destra entro e palpo quel meraviglioso cazzo. Palpo per verificare ce i ricordi siano reali ma ora il suo membro mi sembra ancora più meraviglioso, più voglioso e turgido. Salgo alla ricerca dell’elastico, eccolo e lo allargo e vi entro scendendo. Ora finalmente impugno quel pezzo di carne viva pulsante e calda che mi stà portando allo sballo. Lo tiro fuori abbassando lo slip sotto le palle tenendole fuori anch’esse.
Lo ammiro, bello grosso grande maestoso. Poi partendo dallo scroto e risalendo sino alla cappella lo lecco come fosse un buon gelato, anzi ottimo. Arrivato alla cappella mi ci soffermo alquanto. Bagnata e lubrificata, mi gusto questo sapore, godendomelo e cercandolo con la punta della lingua in tutta la cappella. Lui gode del mio operato e mi tiene la testa li. Mi spinge giu e iniza a scoparmi la bocca con forza, spingendomelo in gola contemporaneamente alla compressione sulla testa, mi sento riempito in tutto lo spazio che ho nella bocca e nella cavita della gola. Fatico a riceverlo così forte, duro e violento, ma godo di quella voglia ormai esplosa che è rimasta latente per meno di 24 ore e che è desiderosa di avermi, di possedermi di riempirmi di tutto quello che può essere concepito nella fantasia. Sento che il pulsare aumenta, sento che diventa pietra, sento che corre per affondare tutto e riuscire per riempire nuovamente. Mi stà sbattendo in modo unico, pieno di passione esento che vuole, vuole a tutti i costi venire. Penso che dovremmo esserci, lo percepisco dal respiro suo, dai gemiti suoi, dai movimenti suoi.
“Dai bella troia mia, dai che ti riempio. Al momento giusto lo tiro fuori ma devi, DEVI restare con la bocca aperta, voglio vedermi schizzare dentro la tua bocca, voglio vederla riempirsi di sborra voglio godermi questo momento, Dai, Si Dai, Adessooooo”
Tira fuori il cazzo e lo pone a pochi centimetri dalle mie labbra, lo impugna con decisione direzionandolo, io spalanco e lo guardo in viso. Ora contratto dal godimento e nell’attimo di rilassamento ecco che il caldo liquido arriva. I primi schizzi non sono perfetti, una parte entra, un po arriva al naso, alle labbra al mento alle guance, ma poi si registra e il centro e continuo.
La bocca si riempie, caldo e denso, saporito e delizioso, e quando mi sento quasi pieno degluttisco ingoiandolo lasciando sempre aperto l’accesso al nettare. Resto impressionato, mi sembra un rubinetto aperto che a colpi continua a inondarmi la bocca, una quantità ed un flusso veramente importante. Gusto e degluttisco. Mi sembra di essere un someliè, decusto in bocca ma io poi mando giù non sputo. Anzi, ne vorrei ancora e all’infinito.
Ora il cazzo entra in bocca, io subito chiudo e lo circondo con le labbra. Il flusso diventa debole, le contrazioni diminuiscono sino a sparire, lecco e succhio tutto quello che ancora vi è, la lingua cerca sulla cappella le ultime gocce e le coglie con bramosia, lo passo tutto come se fosse ora lavato e pulitissimo
Con un profondo sospiro lui si sistema, mi toglie il suo membro, mi aiuta a salire, mi fissa negli occhi.
“sei stata splendida”, mi pone un dito sulle labbra, “leccalo”, eseguo, e quando ben bagnato lo passa su di esse ruotandole.
Poi mi da un bacio labbra su labbra tenendomi stretto da farmi male.
Lo guardo fisso. “meraviglioso il tuo cazzo, meravigliosa la tua sborra”
“Grazie, ma tu hai preso l’aperitivo o antipasto, io no ed ho fame ora”
“va bene Siediti a tavola e versa da bere che arrivo subito” e mentre mi avvio verso la cucina con la coda dell’occhio vedo che si sistema il cazzo, lo rimette sotto e chiude i pantaloni.
Ma che stupendo cazzo, che maschi divino che ho trovato. Cazzo che fortunato che sono, se lo sapessero gli amici mi invidierebbero.
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