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TRAMONTO DELLA PRIMA SERA IN GRECIA


di Alvertn
09.12.2015    |    8.028    |    4 9.6
"Il pensiero di essere suo e sentirlo in me, dentro, tutto, desideroso di riempirmi, di godere, di farmi godere con il suo godimento..."
Segue a “viaggio verso la Grecia” e “arrivo in Grecia 1° campo”


Arriviamo e ci sediamo, facendo finta di nulla chiacchieriamo fra di noi quando arriva e in inglese “ciao, che fate?
“Appena fatto il bagno, acqua calda e stupenda.”
“si vero, vi ho visti rientrare, tutti belli nudi, avete dei fisici da invidia, mi siete piaciuti molto”
Lo osservo con aria sorpresa e dubbiosa. Non sono scemo e mi sa che tira a partecipare a sesso con noi.
“anzi mi spoglio anche io così non vi sentite in imbarazzo.”
Immediatamente si toglie la camicia aperta da cui già si notava il vello che lasciava lo spazio alle due aureole con due capezzoli belli turgidi e grossi, i corti pantaloncini mostravano le gambe robuste e forti, ma togliendo tutto il corpo rimaneva sorprendentemente interessante. Un pube peloso ma curato e corto, su cui risaltava un bel cazzo semi morbido di discrete dimensioni, sia lunghezza che grossezza, e non era in tiro
Si a stima saranno 19-20 cm con un diametro di 3 dita, 6-7cm, direi un cazzo importante e difficile da gestire. Si penso che in tiro si ingrossi ancora e si allunghi. Per le donne in figa diventa una cosa faticosa da ricevere e che fa male, in bocca ti riempie oltre modo e devi stare attento a non farti soffocare. In culo penso sia come in figa ma forse si dilata di più. Ma sempre una trave che ti entra e rovista.

Si risiede e per rompere il ghiaccio, anche all’insistenza dei nostri sguardi sul suo sesso, chiedo
“vuoi una birra , non sarà freschissima ma si lascia bere?”
”si, grazie, mi va proprio una buona birretta”
Mi alzo e vado alla cassa delle bevande, mi piago a 90° senza pensarci e cerco la bottiglia di birra, è da un litro. Rovisto e la trovo. Alzandomi e girandomi mi rendo conto che il contadino si è rifatto gli occhi sul mio deretano. Cazzo che stupido, proprio una vera provocazione la mia. Speriamo che non abbia frainteso.
“trovata, ora prendo i bicchieri e l’apri bottiglia”
Mi sposto nella zona fuochi, guardo sul piano superiore, ma non trovo nulla. Mi ripiego a 90° e guardo sotto, bicchieri e apri in mano
Mi giro e vedo che i suoi occhi sono illuminati da pensieri … diciamo sessuali. Lo capisco da come mi stà mangiando con gli occhi
Passo un bicchiere a lui ed uno ad Alessandro, Il mio in mano con la bottiglia nell’altra.
Mi avvicino a lui e verso la birra nel suo, “dammelo qui che te lo tengo così versi senza problemi.”
“grazie” e dopo averglielo dato verso nel mio poi in quello di Alessandro.
Appoggio la bottiglia sul tavolino da campeggio e mi siedo.
I suoi occhi mi seguono nei movimenti, mi ha puntato e sta cercando qualcosa, un appiglio per poter lanciare il suo attacco, la sua battuta per rimorchiarmi. Alessandro non lo guarda, no gli interessa, almeno per ora, ma ad Alessandro vedo che interessa il suo bel cazzo perche non smette di fissarlo con i suoi occhi vivi.
Sorseggiamo le nostre birre parlando di tante cose , di noi dei nostri posti e della zona dove siamo ora. Di amicizie di sogni di programmi.
Riverso la birra a tutti e rimetto la bottiglia sul tavolo. Continuiamo a parlare
Chiede “vuoi altra birretta o basta?”
“per adesso va bene così, grazie”
Mi alzo e prendo il suo bicchiere, sono vicino a lui e ruoto su me stesso, mi piego e allungo per mettere i due bicchieri sul tavolo. Il mio bel culetto è vicino a lui, lo vede apparire fra le chiappe che si aprono nel movimento, lo vede e lo desidera.
Non ho il tempo di rialzarmi
Lui si è fiondato con la bocca sul mio culo, con le grosse e ruvide mani stringe i glutei e allarga per leccarmi meglio.
Lo sbilanciamento mi fa poggiare le mani al tavolo e rimanere in quella posizione. Il mio cazzo si erge velocemente e in un attimo è duro.
Mi preoccupo del suo, se si ingrossa e cresce sono guai per me , o meglio dolori sicuri. Ma intanto lasci fare questa leccata, la lingua che prova ad entrare e piano entra, piano la sento dentro.
Alessandro guarda divertito la scena e filma il tutto con il cellulare, senza che noi ce ne accorgessimo
Stacca la faccia e Gioca con le dita, le fa scorrere girare, dita grosse e ruvide, poi il suo medio prova a forzare e entra. Due o tre penetrazioni, sento che e ruvido ma piacevole sentire maggiormente l’entrata e il dentro. Esce ed entra con due dita. Scopa e ruota, scopa e ruota.
Riesce e entra ancora, sono sempre due dita ma qualcosa di strano, si adesso capisco. Sono i due medi che sono entrati assieme, E lo capisco perche li usa per aprirmi di più tirandoli in direzioni opposte e continuando a cambiando posizione nel mio buchetto, o buco ormai. Ma sicuramente stà preparandomi per il suo palo. Intanto mi godo queste mani, questa forza che gioca con il mio ano.
Tenendo le dita dentro si riabbassa e mi lecca e sputa dentro, sistema con le dita sempre tenendo in tensione la pelle. Poi riunisce le dita e le riallarga, procede così saggiando le direzioni.
Si rivolge a Alessandro “dai che ti succhi questo bel cazzo del tuo amico mentre io lo sbatto, lo apro lo riempio. Forza”
Alessandro si sposta e si sdraia, “e si un 69 così assisto a questa messa in culo, non posso perdermela.” Lui si fa una risata e mi sospinge a pecorina sopra Alessandro. Mi posiziona la testa sul cazzo e “dai succhialo”
Io mi metto subito di gran lena a leccarlo succhiarlo e palparlo.
Alessandro si dedica al mio, spostato indietro per vedere il mio buco, con la curiosità suo di vedermelo aprire.
Lui si dedica nuovamente al mio buco, leccandolo e dilatandolo con le dita. Sento l’eccitazione e la curiosità di Alessandro che prima mi pompa con la bocca variando la velocità e poi si ferma mentre osserva cosa mi stà facendo.
E sento il suo cazzo che vibra e si rilassa per tornare a vibrare.
Alessandro si toglie il cazzo di bocca “madonna che roba, un cazzo così non lo avrei neppure immaginato, è…è…è grande grosso, lungo… gigantesco, bellissimo, un sogno incredibile”
Io resto perplesso e preoccupato, non posso girarmi a vedere, tanto non lo vedo ugualmente. Mi rilasso l’ano, scarico interiormente tutte le tensioni e rilasso il corpo. Sento la cappella umida appoggiarsi, scorrere, tornare e cercare l’ingresso. Si ecco lo ha trovato. Inizia una pressione, lenta regolare, tranquilla. Leggere pressione e ritorno, di nuova sempre. Pianissimo sento che entra, pochissimo ma sta entrando, e mentre entra comincia a capire le dimensioni e l’esclamazione del mio amico. Io sto pompandogli il cazzo per mantenermi tranquillo e concentrato, lui ha smesso e credo sia in prima fila con la mia messa in culo.
Il movimento lento e costante stà producendo un avanzamento della cappella ma non è ancora entrata e l’ano è già in tensione. Mi godo questo strano movimento, quest’allargamento piacevolmente lungo.
Alessandro gode, ma non so se della mia pompa o di quanto sta vedendo, ma il suo cazzo si bagna e diventa sempre più duro.
Recepisco che le dimensioni sono enormi, Solo ora sento la cappella che entra, mi ha allargato e teso più di un tamburo, mi da fastidio ma sono contento perché entra, e avevo dubbi.
Appena passata la cappella l’ano si restringe sull’asta dura, Il bordo della cappella è notevole e l’asta rientrerà di mezzo centimetro.
Adesso l’avanzamento seppur lento è costantemente in avanti.
Arriva a fine corsa perche sento le palle sul culo, sento il palo ma palo duro nello stomaco, sento tutto teso, pieno, una senzazione stranissima, mai provata e quasi di TROPPO pieno.
Sento la lingua che lecca le mie palle e le sue, quel porcellino di Alessandro non ha resistito a volerle assaggiare.
Ora inizia a scoparmi, il ritmo e normale, il fastidio sparisce e il suo palo scorre in me facendomelo sentire tutto, in ogni sua vena e movimento. E’ racchiuso dentro di me, strizzato dentro, forte e duro resiste e combatte per allargarsi una via, e vince, allargando me dentro, e mi piace mi piace e godo di quanto ricevo, di quel troppo pieno che scorre e che gode di me, dentro di me e per me.
Alessandro “mamma mia che cazzo, ma è entrato tutto, non so come tu possa averlo preso è incredibile, mi immagino di essere io a prenderlo e godo per te, per la fortuna che hai”
Lui lo sento godere, sento il suo respiro, sento il suo inarcarsi per ficcarlo dentro tutto, e ancora di più, oltre il tutto. Le sue mani sui miei fianchi, le mani ruvide dal lavoro dei campi, le mani forti e possenti che mi stringono e su cui fa perno per scoparmi, quelle mani che mi tengono vincolato a lui, quelle mani che mi urlano che mi vuol, che sono suo e il suo grande cazzo elefantiaco che scorre in me, mi fa sentire felice e godo, godo di tutto. Alessandro a ripreso a pomparmi, il mio cazzo è duro come il suo, quasi marmorei
Il ritmo del gioco aumenta, impercettibilmente ma aumenta, ora sento che quel palo pulsa, sento il sangue scorrere dentro, sento il suo cuore pulsare in quel cazzo bellissimo e pulsa dentro me. Il pensiero di essere suo e sentirlo in me, dentro, tutto, desideroso di riempirmi, di godere, di farmi godere con il suo godimento.
Sto sballando con i pensieri e i piaceri
Sto godendo come non mai. Adesso si, adesso lo sento come fosse mio, come parte di me, si lo sento pulsare veloce, contrarsi spasimare e … siiii sento i getti copiosi lunghi caldi che mi spara nell’addome, “siiiii, troia, siii ti riempiotutto daiiiiii, cazzo si , cazzo è bellissimo…”
E continua a innaffiarmi dentro, e piano arretra perché non ha più spazio per la sua sborra e deve arretrare se vuole sborrare con i getti.
Arriva sino a lasciare dentro la cappella. Alessandro si è spostato indietro per vedere meglio e assiste, ammira, gode e mi sborra in gola mentre sto godendomi i getti del contadino .Ma non perdo una sola goccia del mio amico anzi gli succhio fuori l’anima per farlo felice come sono felice io di questa scopata indimenticabile. il cazzone sborra ancora e quando la cappella esce dal mio culetto ormai sfondato aperto mi lancia 3 fiotti sulle chiappe.
Lui li spalma e poi va al leccarla facendomi venire i brividi lungo la schiena dal piacere.
Con una pacca affettuosa sulla chiappa si alza e si va a sedere, Io sono ancora a pecorina, ed il culo lo guarda. “Un culo splendido, sodo, elastico, profondo. Ti ho goduto meravigliosamente, ma è la prima volta, quindi un po di emozione c’era”
Intanto comincia ad uscire lo sperma dalla voragine che mi ha aperto. Alessandro si sposata e mi masturba velocemente ed in un attimo gli sborro sul petto un buon quantitativo bianco caldo.
Si sfila e mi passa dello scotex per pulirmi, poi al contadino e a lui.
Io mi sposto alla tanica e mi lavo bene e profondamente, quanta sborra che esce dalle mie viscere.
Ritorno dai due e mi siedo con un asciugamano sotto, non si sa mai.
Alessandro ci offre una birra e Beviamo piacevolmente.
“Guarda che domani lo faccio a te il culo. Poi vi dico chi lo ha meglio per il mio cazzo. “Guardando negli occhi Alessandro.
“sarà un piacere,” scherza l’amico, ma vedo negli occhi un attimo di paura.
Finita la birra il contadino si alza “ ora vado, è stato molto bello e ho fatto bene a lasciarvi piantare la tenda. Così ho potuto conoscervi ed ora apprezzarvi, a domani buona notte, Cali nigta”
“notte ma dicci il tuo nome”
“sono nicolais passerò domani quando potrò. Notte”
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