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VACANZA A SORPRESA -


di Alvertn
13.02.2018    |    14.974    |    6 9.1
"Come primo impatto direi che è stato bello, provocante, piacevole e profondamente sentito..."
Vacanza a sorpresa

Ho preso una settimana di ferie. Ho pensato molto a dove andare e cosa fare. Nella mente i ricordi di gioventù, i viaggi fatti in autostop. Tanti bei ricordi.
Da folle, pensando che alla fine non fosse cambiato gran che, decisi di girare in Italia facendo autostop
La meta era Napoli, ma sarei andato dove capita.
Preparato uno zainetto con un cambio completo di vestiario, due di intimo, due costumi da bagno, due asciugamani, uno per tutti i giorni ed uno da spiaggia, oltre alle cose per lavarsi e altre cosette.
Chiaramente un pò di soldi liquidi, bancomat e carta di credito.
Arrivo al casello autostradale, cartello con scritto Napoli, metto lo zaino a terra e faccio autostop.
Passano diverse macchine, i conducenti mi osservano rallentando poi tirano dritto.
Passano alcune ore, comincio ad essere deluso, ma ripensando allora si aspettava anche mezza giornata
Arriva un camper, rallenta, davanti due uomini della mia età, dentro non vedo. Si ferma alcuni metri dopo di me.
Non so se per caricarmi o per cose loro. Non mi muovo.
Lo sportello di destra si apre, una testa sporge, viso sorridente, "allora che fai? Vuoi un passaggio?"
Prendo lo zaino e mi avvicino, "vado a Napoli"
"Noi ci fermiamo prima. Ma intanto un pezzo di strada lo hai fatto"
"Ok, vengo con voi"
"Sali da dietro, Luigi ti apre"
La porta dell'abitacolo si apre, un terzo con corporatura grossa, non ciccio, solido, sul 165, viso ovale con occhi marrone, cappelli corti.
Mi prende lo zaino e lo poggia dentro, nel ruotare osservo il pacco chiuso nei pantaloni.
Un gran bel bitorzolo. Deve essere fornito di un gran cazzo penso fra me. Salgo e mi siedo sul divanetto, mi cinturo e Luigi al mio fianco fa lo stesso. Ambedue con il volto in direzione di marcia.
Il viaggio parte bene, sono in un bel camper con in fondo un letto quasi matrimoniale fisso, un box chiuso che credo sia il bagno, la zona cucina al mio fianco e 3 uomini della mia età, allegri e simpatici.
Passiamo il tempo a parlare delle notizie dell'ultima settimana, sia politica che di cronaca.
"Attraversiamo l'appennino seguendo la vecchia statale, così vediamo i paesaggi ed i borghi antichi" mi comunica il guidatore, mettendo la freccia ed uscendo dall'autostrada.
"Per me va bene, ho una settimana di ferie e nessuno mi aspetta a Napoli e nessuno mi cerca per questa settimana."
I tre si guardano e sorridono.
"Allora puoi stare con noi. Ci divertiremo un sacco con te"
"Si ma vorrei arrivare a Napoli, per vederla, girare e vedere musei, strade, quartieri... tutto quanto posso nel tempo che ho"
Solo al rientro capisco cosa nascondevano quelle parole, ma non avevo motivi per dubitare.
Scavalcare l'Appennino con il camper è un percorso che viene fatto a velocità moderata a causa delle strade tortuose e dall'attraversare borghi con punti stretti. Sostiamo ogni tanto nei paesi più interessanti e belli, facendo il giro nel centro storico, molto piccolo, e bevendoci caffè o altro.
Le soste e i giri sono momenti in cui i tre si parlano isolandomi o uno parla con me e gli altri due confabulano assieme scambiandosi poi le posizioni con me.
Ripartiamo e ci rifermiamo in altro borgo. Belli interessanti piacevoli. Decidono che ci si ferma in un posto tranquillo, in mezzo alla natura, così nessuno ci disturba.
“ma la cena si potrebbe andare al ristorante o pizzeria o qualcosa di simile” dico io
“ma no siamo ben forniti, ci aiuti e ripaghi in natura.”
Mi toccherà lavare i piatti e padelle. E va bene dai non è un grande sacrificio.
Abbandoniamo la vecchia statale e andiamo per stradelle interne. Vediamo un laghetto con una radura parcheggio. Non ci sono case d abitazione in zona, un posto tranquillo.
Arriviamo al piazzale e piazzano il camper. Sistemano tutto mente io faccio due passi in riva al laghetto.
“ceniamo dentro ma mettiamo fuori le sedia per stare comodi” sento che si dicono i tre.
Torno sui miei passi e li raggiungo. Luigi prepara le cena e i due, Franco e Martino, seduti fuori Arrivo vicino a loro e mi invitano a sedermi con loro. Il posto libero è fra loro due, ed io mi ci siedo. Comode le poltroncine ripieghevoli.
Si mettono a parlare di amici loro, alcuni gay, che poi non capisco dove vogliano arrivare.
“si Giorgio è gay anche se dice di essere bsx, sarà più di due anni che non tocca una donna ma si sbatte o si fa sbattere da una infinità di maschi” Dice Franco. “ma si, che vuol dire, possono piacerti donne e uomini ma hai periodi in cui preferisci più un sesso all’altro no?, a te non succede?” incalza Martino
“Vero, ma se ti piacciono anche le donne ci vai, meno frequentemente d’accordo, ma ci vai. Giorgio neanche c pensa di andarci ma neanche pensa alle donne, vuole solo maschi”
Ok, ho capito che i due sono bsx, sia uomini che donne. Come piace a me. Sono bei maschi tutti e tre e .se ci scappasse anche sesso non mi tirerei indietro. Basta che non sia solo io a prenderlo, sarebbe dura con tre. Si dura ma fantastica.
I due si rivolgono a me ” tu che ne pensi?“
“a dire il vero sono arrivato che la conversazione era già iniziata e ho solo la parte finale. Si se Giorgio non ha scopato una donna da un paio di anni vuol dire sicuramente che le donne non lo interessano o che lo hanno deluso profondamente, o che il sesso con i maschi lo stimola e lo fa godere molto di più. Poi son due modalità di fare sesso totalmente diverse. Uno più di cuore ‘altra più di passione e sesso.”
I due mi guardano un pò sbigottiti. “ottima analisi” dice Franco “ma come fai a dire che son due modalità di sesso diverso?”
Mi son fregato da solo, adesso provo ad arrampicarmi sugli alberi per vedere se mi salvo “sai ho anch’io amici gay e bsx. Loro mi dicono che son due modi di affrontare il rapporto sesso in modo totalmente diverso. Io gli credo e esprimo quanto mi hanno raccontato”
Sorridono entrambi guardandomi fisso negli occhi. Un lungo silenzio che mi mette in imbarazzo e che mi fa non mi fa sostenere il loro sguardo indagatore.
“ma va, non dire cazzate, sei bsx o gay anche tu, lo sospettavamo da dopo averti caricato, dai giri nei paesi. Ma è una bella cosa, qui siamo tutti e tre bsx, possiamo divertirci.”
Resto un attimo in silenzio, con gli occhi bassi a guardare a terra, da ottimo attore fingo d riflettere. “benissimo, mi fa piacere, allora possiamo divertirci. Io sono bsx versatile e voi?”
Luigi è l’unisco solo attivo, Io e Martino versatili ma ci piace di più metterlo che riceverlo, ma ci adeguiamo. A te piace prenderlo?”
“se fatto bene si, mi piace e molto. Ma con dolcezza e passionalità. Sborrate molto?”
“bella domanda, Ti piace la sborra allora, si tutti e tre sborriamo molto, poi farti delle bevute da sogno”
“ok capito…”

Martino si porta davanti a me.
Ha uno sguardo da porcello, si avvicina e con le man mi apre la cintura, poi piano i pantaloni. Io lo guardo e sorrido, fa per toglierli ed io mi alzo per lasciarmeli sfilare, lui ne approfitta subito e a scendere non sono solo i pantaloni ma anche lo slip.
Sono mezzo nudo
Si ferma e mi guarda … il pisello si muove e va verso l’erezione. Mi sfila ma maglia e la canottiera. Sono nudo del tutto.
“cazzo che bel fisico che hai. Luigi…” Chiama con voce forte “Luigi vieni a vedere.”
Franco si è alzato e smanetta attorno alla patta dei pantaloni. Luigi abbandona per un attimo la cucina e si affaccia alla porta del camper. “cazzo, ci siete riusciti, lo avete spogliato, siete delle gran brave troie. Dai alzati e girati piano che possa vedere la beltà che sei.”
I sorrido, mi alzo e mi avvicino, non troppo, che possa vedermi bene, poi giro lento davanti a lui mentre il mio cazzo è ormai duro e ritto sull’attenti.
“cazzo devo finire di preparare la cena… poi…” e lascia la frase a metà rientrando ai fuochi.
Franco e Martino si avvicinano e mi baciano palpando ed accarezzando il mio corpo, soffermandosi sulle palle, il cazzio le chiappe il buchetto, la pancia la schiena i capezzoli.
Franco si sposta dietro di ne e insalivate le dita bagna e lavora il buchetto passando con un dito per poter entrare. Martino davanti a me mi succhia il cazzo. Il passaggio del secondo dito in culo sancisce l’approssimarsi della scopata. “ha proprio un bel culetto, caldo strettino ma elastico, si passa e ti avvolge” dice a Martino.
Sento la cappella che ha preparato bagnandola con diversa saliva. MMMM bella senzazione. Non so che dimesioni abbia, vediamo se riesco a capirlo dalla cappelle che avanza lentamene. La cappella avanza ma non è ancora tutta dentro, l’ano ha la pelle tesa e il cazzo è grosso. MI piego in avanti per aprirmi meglio e dargli un miglio accesso, e nel contempo con le mani prendo le mie chiappe e allargo il buco. Martino si stacca, ha pensato che il mio movimento indietro per offrire il culo fosse un abbassarsi per prendere in bocca il suo di cazzo e si piazza davanti con un bel cazzo di 19 centimetri e grosso normale. Lo prendo in bocca volentieri così mi distraggo dalla paura dell’entrata di quel cazzone in culo. La cappella entra finalmente e subito scivola dentro tutto il cazzo. Grosso e direi lungo almeno 2-3 cm in più di questo che succhio.
Sospiro di piacere nel sentirmi riempito di quel membro possente e anche Franco sospira di piacere per essere dentro di me. Inizia a scoparmi piano, prende con le sue mani i miei fianchi e mi scopa aumentando di pochissimo il ritmo ad ogni affondo, sempre con colpetto e spinta per farmi entrare tutto il cazzo e vorrebbe anche le palle.
Succhio il cazzo, un buon sapore, ogni tanto umidificato da pre sborra, di tanto in tanto mi blocca la testa con le mani alle tempie e mi scopa lui con forza piantandomelo in fondo in gola e fermandosi un attimo, poco per non farmi vomitare o soffocare. Mi piace il suo sapore, mi piace come mi usa per farsi piacere, mi piacciono i suoi affondi violenti ma curati per non farmi star male, trovo molta attenzione a me e al suo piacere. Mi piace e godo. Godo di questi due cazzi che mi pompano. Io nudo al centro piegato a 90° gradi e Franco con i pantaloni a mezz’asta sino ai ginocchi che mi scopa, sento le sue palle che sbattono sulle mie e mi fa sballare, mentre Martino con i pantaloni alle caviglie si fa succhiare quel bel cazzo da sogno.
La cavalcata procede bene I ritmi aumentano esento i due bei calibri aumentare, ingrossarsi, pulsare… Ci siamo si ora mi godo il loro nettare. Sbuffando entrambi come treni al vapore in corse, emettendo gridolini soffocati, parole senza senso e “Godo, sto per venire, dai che ti riempio “e cose simili quasi assieme mi schizzano e riempiono bocca e culo. In culo i godo le pulsazioni, i getti, lo sperma caldo che mi riempie e i movimenti a stantuffo dapprima sempre più forti ora in diminuzione sino a sospendersi. In bocca invece oltre a tutto quando percepisco in culo mi gusto, assaporo degusto la sborra che mi viene offerta in grandi quantità e getti copiosi. La assaporo come un buon vino e bevo, bevo tutta e lecco la cappella mentre mi sborra sulla lingua che la accarezza, poi tutto si quieta, e la lingua toglie le ultime essenze e … nulla più.
Il dolce aspro sapore della sborra in gola, mi piace e mi ha fatto godere molto. La scopata eccezionale con quel cazzo gigante che ora posso vedere, effettivamente sarà sui 23 cm con un diametro di 6. Un mostro che mi avrebbe spaventato se visto prima di averlo tutto dentro. Sono ancora dietro a queste lucubrazione quando Luigi chiama che la cena è pronta.
Mi pulisco alla bell’e meglio e mi sto rivestendo “no dai, Resta così, rende più stimolante la cena e reale il dopo cena”. Mi dice Franco subito seguito da Luigi “dai. Non vorrai che come cuoco non ti possa assaggiare anche io? Vero?”
Salgo nudo e mi danno un asciugamano su cui sedermi. Buona parte della sborra l’ho buttata fuori accucciato e spingendo, poi pulendomi bene con salviette. Prima ovviamente mi lavo un pochino il culo, le mani e la bocca. Poi mi siedo a tavola internamente con Luigi al mio fianco lato uscita movimento. Mentre mangio scherzando con gli altri rifletto a quando dicevano che avrei pagati in natura… si riferivano senza dubbio a questo, sesso e sesso.
Come primo impatto direi che è stato bello, provocante, piacevole e profondamente sentito. Ho goduto e anche i due si sono divertiti. Fra poca dovrò soddisfare anche Luigi, che sarà la prova del 9, poi sono tranquillo e posso essere libero di tutto, nel sesso e nel resto.
Cena deliziosa, semplice ma molto gustosa. Un buon caffè fatto da Martino per digerire e per risvegliarsi dalle fatiche del sesso di poco prima.
Stiamo a chiaccherare dopo cena comodamente seduti, poi Luigi propone di stare di fuori a continuare ….
Ci spostiamo di fuori sulle sedie pieghevoli ed io mi porto l’asciugamano, che noto con sorpresa non essersi bagnato di sperma, quindi fra prima e poi in bagno mi son lavato bene.
Mentre chiaccheriamo Luigi mi palpa partendo dal ginocchio, salendo alla coscia e poi sul ventre, sale ai capezzoli e li stringe forte. Io ormai non ascolto più, pur facendo finta di seguire la discussione. Poi Luigi si avvicina con le labbra all’orecchio, “vieni a farmi un pompino.” E dicendolo si apre i pantaloni e lo tira fuori dalle mutande, boxer. Un gran bel cazzo, a vista sui 22cm, grosso anche il suo direi anche lui sui 6 cm, venoso e già semiduro.
MI alzo e mi inginocchio davanti a lui, impugno il suo cazzo che è cresciuto ulteriormente ed ora è durissimo. Lo meno, e poi me lo prendo in bocca, leccandogli la cappella e gustando il suo sapore. Mi piace e lo succhio alternando l’uscita per leccargli le palle e l’asta intera. Martino abbandona il dialogo e si piazza dietro di me “voglio provare questo bel culo e vedere se Franco ha ragione.”
Luigi “ok ma fra poco è mio. Quando sono bello spompinato me lo faccio io il suo buchetto, lo apro e lo sfondo bene, riempio di sborra e tanta anche.”
Martino “ho, quando vuoi te lo lascio libero, intanto me lo gusto io”.
Io ascolto e mi godo la loro disputa del mio culetto. Martino non aspetta tempo e mi infilza come un pollo allo spiedo. Il buco è ancora dilatato e non mi fa male, ma lo sento tutto dentro e mi piace. Inizia subito a cavalcarmi con passione, voglia e forza, ogni colpo mi fa avanzare di alcuni centimetri mente pompo il cazzone di Luigi facendomi godere da ambo i lati.
La piacevole cavalcato con le palle che sbattono sulle mie o sulle mie chiappe, che mi godo ogni millimetro di entrata ed uscita, viene interrotta dalla voce di Luigi
“ora è mio” imperativo e perentorio.
Martino lo guarda e a malincuore esce e abbandona il caldo posto. Il mio buchetto si contrae e non è contento di quell’abbandono repentino e veloce. Sento l’aria fresca entrare in me da quel voto, ma subito si chiuso quando luigi appoggia la cappella. Maestosa cappella mi si fissa nella mente l’immagine, cazzo mi farà male… Lui è bravissimo, o in parte la dilatazione dell’ano per i cazzi presi prima collabora molto, spingendo ed avanzando pianissimo, il buchetto si apre lentamente lasciandosi sfondare piano e stringe la cappella, che piano avanza, poi si richiude al passaggio attorno all’asta, arretrata di mezzo centimetro, e comincia a scivolare dentro e lo sento così grosso, cosi duro, cosi dentro di me che quasi mi sembra che tocchi lo stomaco, ma è solo senzazione, piacevole senzazione. Sono impalato, letteralmente. Un palo grosso e duro dentro che mi tiene bloccato e che godo tutto.
Martino ci guarda, menandosi il cazzo, attendendo di poter rientrare in me, tornare nell’accogliente buco caldo.
Luigi prende ritmo, il cazzo scivola bene dentro di me e lo percepisco perfettamente ogni suo movimento, ogni sua pulsazione ogni suo capriccio.
Il ritmo aumento, aumentano i sospiri, aumenta il respiro. Mi piace essere suo, sentire che gode dentro di me, perché ci sono io che lo sto prendendo, si vero che se ci fosse un altro sarebbe uguale per lui ed il suo cazzo, ma preferisco pensare che goda per me, per il mio culo, per il mio corpo, per il mio atteggiamento passionale, per tutto me.
Sento che è ormai allo stremo, ormai non riesce più a controllarsi “siiii, vengo, vengoooooooooo, sborro, dai tutto dentro , tutto tutto dentro il tuo culo….” E inizia a sborrare a fontana, sento i suoi getti come fossero all’esterna ma sono dentro di me, bellissimo, getti lunghi, getti pieni, getti di sospiti e godimenti e sborro anche io di questo piacere reciproco
Stantuffa ancora dentro di me, il ritmo direi che è spento, esce e sbatte la cappella umida, bagnata sulle mie natiche. Respira profondamente per riprendere il fiato consumato per me.
“cazzo che bello, hai un culo fantastico, te lo ho riempito bene, ora sei pieno zeppo, tracimi. Ho goduto come e più di una troia e tu”
“bellissimo, non pensavo di poter ricevere un cazzo come il tuo, ma sei stato bravo ad entrare e fantastico a scoparmi. Mi hai fatto godere moltissimo”
Luigi guarda Martino “dai che ora è tuo, occhio a non affogare che è inondato”
Martino con il cazzo duro e che lo sta menando da un bel pezzo non si fa ripetere l’invito e si piazza dietro a me ed entra subito. Il canale è abbondantemente lubrificato e largo per il suo cazzo ma si adatta contraendosi ed andando velocemente a stringerlo ed accoglierlo dentro. Entrando la sborra di Luigi esce e a ogni penetrazione qualcosa continua a colare. Ma non ci facciamo caso nè io ne Martino, lui vuole solo godere e lo si capisce dal ritmo forsennato che ha imposto alla scopata. Ovvio che se ha atteso menandoselo la voglia di sborrare è all’apice. Due colpi forti, violenti e ben assestati “siiiiiiiiii, godooooooo” e inizia a sborrare anche lui dentro, ma la quantità fa uscire la sborra che ho in me, e cola ad ogni getto ne esce diversa, cola lungo la fossa sulle mi e palle e da li a terra.
Altri due o tre colpi. Po si ferma, sospira e “anche se te lo ha allargato Luigi, ha risposto benissimo al mio cazzo, mi hai fatto godere bene. Hai un culo eccezionale, elastico” e si sfila.
Io ormai pieno di sborra sul culo, sulle palle, lungo le gambe, on so che fare per pulirmi.
Franco Luigi ed ora Martino guardandomi e vedendo la sborra colarmi lungo le gambe scoppiano a ridere “proprio pieno straboccante il tuo bel culetto” e continuano la risata.
Mi giro e mi metto a correre verso il laghetto. Il culo davanti ai loro occhi che si allontana, e sento gli sguardi su di me e su di lui. Arrivo in acqua e proseguo sino a tuffarmici dentro. Le risate smettono, Uno entra in camper e gli altri due si alzano e vengono verso di me.
Si spogliano e vengono in acqua pure loro. Io intanto mi lavo bene il corpo, le gambe il culo ed il cazzo. Quando arrivano vicino ci baciamo reciprocamente con desiderio e passione. Franco è rimasto a riva e sfoggia sulle mani gli asciugamani per tutti e te.
Usciti dall’acqua es asciugati ci rivestiamo e stiamo seduti a guardare il lago e la luna che si specchia.
E’ Luigi che propone “sentite, potremmo girare il programma nostro. Fare gli appennini e girare zona Perugia verso Roma e Napoli, visitare Napoli con lui così sta con noi . “
“siii, bella idea”
Franco “si ottimo, e poi visto che gli piace tanto il cazzo potremmo vedere se troviamo qualcuno della zona che voglia divertirsi con lui, o con noi, che ne pensi?”
Io penso in silenzio per alcuni minuti “ma per me non è un problema, ogni lasciata è persa, ma se faccio sesso con altri mi resta meno tempo per voi, visto che deviate il vostro itinerario per stare con me e scoparmi. .Questo lo sapete vero?”
Il silenzio ora è loro. Poi Franco “ottimo, esattamente con te ci stiamo bene e ti scopiamo bene. Questo non implica che non possiamo condividerti con altri, a meno che tu non voglia. Ma questi altri li faremo pagare per divertirsi con te. Così è tutto più semplice e regolato. Niente smancerie, solo sesso.”
“o cazzo, devo fare la puttana, la troia? Bella proposta, va bene ma un quarto delle entrate sarà mio personale mentre il rimanente va per le spere di viaggio di tutti. Questa è la condizione mia.”
E’ Luigi che rompe il nuovo silenzio “nessun problema, è giusto e in più non sei neppure esoso. Ok va bene. “
“adesso andiamo a dormire. Ci sono due letti doppi, più piccoli del matrimoniale,” rivolto a me ”quindi si dorme a coppie. Per togliere pregiudizi e litigi, se ti va ben, dormiamo con te una notte per uno. Immagino che la notte sarà movimentate, come ha dimostrato il giorno, non credo” ed io annuisco con la testa. “stasera chi vuoi a dormire con te?”
“ e cazzo devo scegliere io?” “ si altrimenti qui succede il finimondo”
“ok allora giochiamo così, martino oggi, domani Luigi, e dopodomani Franco, poi si riprende il giro. Vi va bene?”
annuiscono tutti e Martino è con un sorriso alle stelle
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