Racconti Erotici > Gay & Bisex > DA SOTTO LA PIOGGIA IL NUOVO RACCONTO
Gay & Bisex

DA SOTTO LA PIOGGIA IL NUOVO RACCONTO


di Alvertn
10.12.2014    |    6.458    |    2 7.7
"Ripresi tutti e tre, fa stendere lui, vi monta a cavallo si infila in figa il cazzo e inizia piano a scoparselo, con piacere dal quanto vedo dal suo viso..."
DA SOTTO LA PIOGGIA IL NUOVO RACCONTO

Segue i precedenti racconti.

Ci sistemiamo e mettiamo le mantelle, gli ombrelli aperti e di nuovo fuori a controllare. Sempre le stesse coppie. Il controllo viene fatto minuzioso e con molta attenzione. Ritorniamo al telone e poi giù verso il paese seguendo il nostro tratto da verificare.
Si torna su al telone e si verifica il livello segnato dai paletti. L’acqua aumenta ancora ma non con velocità. Il flusso a monte è maggiore ma non violento quindi per ora non vi è l’allarme. Comunichiamo alla sede operativa il nuovo rilevamento, attendiamo se ci sono ordini particolari, ma nulla per ora. Risistemiamo il tutto
Togliendoci le mantelle e piantando gli ombrelli con la punta nel terreno per stare ritti in piedi a sgrondare.
Torniamo a sederci sulle casse fredde, ma asciutte, nell’umidità di questa notte buia, piovosa e rumorosa per il mormorio forte delle acque.
Tocca a me adesso raccontare. Resto in silenzio concentrato e poi mi si apre un bel ricordo. Che il mio sia vero e quello degli altri anche ma non lo so.
“Ero a casa e ero entrato in chat in una stanza locale, letto i presenti non avevo trovato nulla di stimolante. Lasciandola attivo mi ero messo a leggere alcuni messaggi sul cellulare. Amici che mi raccontavano in sintesi i loro amori o problemi. Sintesi che a tutti gli effetti comunicava l’esistenza di un piacere o un problema o una sofferenza ma poco si capisce per la brevità e la contrazione delle parole. Alzo gli occhi e noto una chiamata in chat. Apro, mi sta cercando Incontro. Nick molto originale vero, ma era questo.
Rispondo con il solito ciao come va? E le solite varie considerazioni, incontro a questo punto scopre le carte, mi dice che è in coppia con una bella donna che vorrebbe fare sesso a tre e vorrebbe la doppia penetrazione, che lui è bsx e se mi va può interessarsi anche a me. Di rimando gli dico che io sono etero e che di bsx non sono disponibile, ma siccome vi è la donna che fa da centro del programma se vuole farmi una pompa mi rendo disponibile. Una bocca è sempre una bocca che sia di donna o uomo. L’incontro avverrà a piazza duomo al bar indica, mi descrive la sua persona e mi lascia un numero di cellulare che dice sia il suo. All’ora stabilita, ben vestito e pronto mi presento al bar, non faccio fatica a riconoscerli, dentro vi è un maschi al bancone che si beve un boccale di birra rossa, e opposto seduta al tavolo una ragazza giovane con una tazza da tisana o te che probabilmente aspetta qualcuno. Al centro nella rientranza del locale, nel tavolino d’angolo con due panche e una sedia vi è la coppia. Lei bionda colorata, bel viso ovale, occhi tagliati lungo leggermente truccati sopra, una maglietta con un profondo “V2 che mostra non solo l’attacco dei seni ma ben di più e i capezzoli turgidi tendono ad uscire dal tessuto, li vedi chiaramente. Sotto non si vede coperto dal tavolo. Lui sulla quarantina e qualcosa, bel viso
Corpo da torello, non grasso un pochino tozzo ma piacevole. Mi siedo sulla sedia che è posizionata vicina alla lei. Ci si presenta e si ordina. Proseguiamo la conoscenza e beviamo chi un caffè chi una birretta chi un buon bianco.
E lei che decide di spostarci ma prima mi mette la mano sulla coscia e risale veloce sulla patta e soppesa. Io le dico subito che è si in movimento ma non in grande reazione. Mi sorride e decide che è ora di spostarsi.
Andiamo in un appartamento, un mini, ma credo che venga utilizzato solo per questo tipo di incontri. E’ tutto perfetto in ordine pulito, nulla fuori posto, nulla di vissuto.
In piedi mi fermano in mezzo al soggiorno cottura ed iniziano dolcemente a spogliarmi, in pezzo per uno sino a lasciarmi nudo davanti ai loro occhi, occhi che mi scrutano e che sento taglienti.
E’ lui che inizia soppesando i testicoli e palpando il cazzo mentre lei si spoglia velocemente. Prende il posto del compagno e si lecca tutto, pancia pube, cappella asta balle. Ovviamente ormai duro e ritto il mio palo della bandiera si lasciava sopraffare dal quella voglia e attendeva con ansia di sentirsi mangiare, e poco dopo fu accontentato con un bel pompino. Li si era messo dietro a lei e le leccava dalla viga al culo e ritorno, giocando da quanto vedevo con le dita infilandole e togliendole da entrambi gli orefizi.
Alzandosi e dicendo di spostarsi sul letto, mi portava di là tenendomi per il cazzo come fosse un guinzaglio. Sul lettone mi fece sdraiare, si sistemo sopra di me infilandosi in un sol movimento il mio cazzo tutto dentro di lei, mentre lui ora leccava le mie palle, il po di asta che entrava e usciva dalla figa, e il di lei culo. Ora il movimento mio e suo si stoppa per permettere che anche il secondo cazzo possa piantarsi in lei, nel suo culo, e appena questo fu fatto, riprendemmo la scopata con il ritmo incasinato dai desideri di tre che non riuscivano a trovare un sincronismo, ma il piacere e il pensiero di scoparla ambedue assieme ci stimolava a divertirci e goderci quel momento, e lei con due cazzi tutti per lei godeva ininterrottamente con gemiti, gridolini , sospiri e urla soffocate anche dai miei baci. Infine noi de maschietti venimmo quasi assieme riempiendola con grandi getti di sperma calda. Io sotto, con lei sopra che si era accasciata per riprendersi dai piaceri simultanee e continui, e anche lui ora si stava appoggiando con peso sul culo e anche su di me.
Si sfilo Lui, lei si alzo e bacio prima uno poi l’altro, Prese il cazzo del compagno e cominciò a giocarci con le mani e la bocca, seguito subito da lui che allungandosi verso di me si prendeva il mio giocando come lei con le dita sulla cappella, menandolo, leccandolo e succhiandolo per bene.
Godevo di questo Pompino. Bocca è bocca, ma non è vero
Quella dell’uomo sa dove e cosa fare esattamente millimetro su millimetro. Prima duro poi turgido poi esilerante poi pulsante ed infine irrorante. Una sborrata lunga copiosa piena di voglia e di piacere in quella bocca sapiente e vogliosa, che non perse una sola goccia assaporandola e bevendola con un gusto da intenditore.
Penso che anche lei abbia avuto lo sperma perché qualcosa usciva dalle labbra e subito andava a recuperarlo con la lingua mostrandola coperta dal bianco succo.

Ora respiravo tranquillo, disteso sul letto, con gli occhi chiusi. Lei arrivo da me, mi bacio forzando le labbra e il bacio con un forte sapore dello sperma appena ricevuto, un attimo di ribrezzo subito abbandonato dal piacere della sua lingua. Lui giunto anche lui su di me si era messo a succhiarmi i capezzoli, succhiare e mordicchiare, lei tornò alle mie palle e leccandole e succhiandole, prendendole tutte in bocca, ed infine tenendomi le gambe aperte scende con la lingua al culo e cerca il mio buchetto. La lascio fare un attimo poi la prendo dolcemente tirandola a me per farla smettere. Allora si mette alla pecorina e mi dice di sbatterla. Mi posiziono alla pecorina anche io, con le mia gambe all’esterno perché lei lo vuoi dentro e sentire stretto nella sua calda figa, e inizio a montarla con dolcezza, piano e piacevolmente, con passione. Lui arriva dietro, si sistema e si mette a leccare figa e cazzo, figa e palle, figa e cazzo, con gli mori che escono umidi fradici. Riesce a prendermi tutto in bocca una palla facendomi quasi smettere il ritmo, ma la rilascia quasi subito. Passa a leccarmi le palle, ed io continua e mi piace sentire quella bocca calda umida che cerca di giocare con i testicoli. Poi sale anche lui mira al mio buchetto, lo lecca avidamente mentre sto sbattendola e sono quasi pronto a venire mentre ancora lei intensamente viene. Non mi rendo conto che mista trattando il culo, lo lecca e ci gioca passando le dita, ed io sento che fra un attimo esplodo e sono tutto concentrato li, e prova a infilare un dito, nell’umido lubrificante della abbondante saliva che mi aveva lasciato m penetra e mi scopa lentamente mentre nello stesso istante vengo quasi urlando di piacere, sborrando in lei con getti forti contrazioni quasi violente e molteplici, con l’ano che si chiudeva sul dito ad ogni contrazione e godendo indirettamente di quanto lui faceva.
Finito, sfinito, ansimante mi sdraio su di li, le sue tette contro i miei seni, i suoi capezzoli piantati nella mia pelle sudata e calda, e solo ora mi accorgo del dito, che vado a togliere con la mia mano prendendo la sua.
Mi lasciarono respirare per una decina d minuti, mentre loro giocavano a leccarsi e baciarsi. Ed ecco che vuole una nuova doppia penetrazione, ora a me il suo culo. Dico ok dopo tanta figa un bel culetto ci stà bene.
Immaginate le battute di loro due su me.
Una bella galoppata, lunga, perché essendomi svuotato più volte, il venire si prolungava nella temporalità. Era un piacere scivolare in quel culo caldo e ancora contenente la sborrata del compagno. Sborrata che permetteva di scivolare dentro in modo perfetto e quindi un ritmo continua con aumento e calo di velocità. Il cazzo sempre più grosso, il cazzo che ad ogni penetrazione faceva uscire un po di liquido dal culo, e quando comincia a pulsarmi sento che sta per sparare ancore, i mie colpi sono più lunghi e profondi, più forti e si fermano spingendo in fondo per tornare in dietro e di nuovo in fondo violentemente e velocemente ed ecco che con uno sbuffo lungo e profondo comincia a fuoriuscire la mia sborra, la sento percorrere tutto il cazzo, la entro compressa in esso nelle pareti dell’ano, e poi esplodere uscendo e riempiendo lo spazio che si formava con in ritiro, ma che poi scappava lateralmente quando rientravo, e mescolata con l’altra anch’essa usciva dal buchetto, che ormai era ben allargato.
Sborrai e subito dopo venne anche lui. Per lei nessun problema. Godeva da quando abbiamo iniziato ad entrare in lei dalla sue due porte.
Piano mi sfilo e mi sdraio di lato, lei si gira passa sopra e s sdraia al mio fianco e dall’altra il compagno ansimante.
Riposiamo per un tempo imprecisato, poi tutti e tra in doccia a lavarci, con lui che riprova a giocare con il mio culo, ma gli lascio solo palpeggiarmi le chiappe. Poi rivestiti. Prima di salutarci un buon caffè fatto da leu tutta nuda, ci scambiamo i numeri del cellulare. Un bacio appassionato con lei uno doveroso e obbligato a lui. Poi via.
Una volta fuori, con gioia riflettevo a quanto era andata bene quell’inaspettata chat. E poi ora ci si troverà ancora, per altre esperienze piacevolmente stimolanti. Bella figa davvero, lui una bocca divina, si un pompino che è da ricordare per l’eternità.”

Finisco il racconto con un bel sorriso rivolto agli altri.
“ma perchè non hai lasciato libero di giocare con il tuo ano il compagno?, sarebbe stato più bello per entrambi”
“io al tuo posto mi sarei fatto sbattere mentre mi scopavo lei. Sai che bello con uno dentro e il mio al caldo.”
“ma che occasione persa, sei un coglione, non si lasciano queste opportunità.”

Quasi aggredito da tutti e tre, che avrebbero voluto che il mio culo fosse sfondato. Ma io non ho intenzione….
“scusate, mica devo farmi scopare, sfondare il culo solo perché lo volete voi, o a voi piace. CAZZO! Mi volete bsx come voi ma io non lo sono, o almeno non lo sono ancora. No, non credo di riuscirci, si è vero che mi avete attizzato con i vostri racconti gay, che mi si è mosso qualcosa dentro e non solo, ma da un fantasticare a una realtà ne passano di cose”
“ ma va, di cose ne passa una sola, un bel cazzone duro, infilato piano e sino in fondo nel buchetto e se poi uno te lo trovi in bocca che ti chiude la parola spingendotela in gola, e una calda bocca che gioca con il tuo, allora si che saresti in estasi e non avresti più a fare rimostranze. Anzi alla fine ne vorresti ancore e ancora, si almeno da fare il giro di tutti e tre i cazzi.”
“Ma che sati a dire, solo perché è un tuoi piacere pensi per proprietà transitiva sia anche un piacere per me? Ma non funziona la proprietà transitiva per l’uomo, dai smettetela di dire cazzate”
“Provare per credere” è Marco, che subito guardo con occhi a chiedere da che parte stà?
“ma si dai, non sa ancora cosa perde e ha paura di scoprire un nuovo mondo che lo porta a essere un altro. Ma un altro sempre se stesso. Si dai ci arriverà con un tempo prolungato. Come a scuola, sei un ragazzo molto intelligente, molto dotato, ma non si applica. “Alberto scherzando e sorridendomi.
“e del molto dotato dovremmo almeno verificare, altrimenti non vale” Alberto.

Sono pronto a ribattere a entrambi quando Luciano “boni, tranquilli. A calmarvi ci pensa la pioggia. Pronti per la nuova ispezione? Dai prepariamoci che torniamo a verificare. Le torce indicano che l’acqua si è alzata rispetto ai paletti di controllo. Vediamo dai”
Rimesse le mantelle, presi gli ombrelli, tutti e quattro verifichiamo il livello sugli empirici segnalatori da noi piantati. L’acqua si era alzata notevolmente copriva il precedente rilievo di quasi una spanna. Eravamo quasi a metà dei 50 centimetri che avevamo dal livello estremo per l’abbandono della sorveglianza e per l’allarme ROSSO reale.
Posizioniamo un altro paletto al nuovo limite dell’acqua e poi ci si divide nelle solite coppie per verificare. In effetto il livello era salito e lo si vedeva bene a monte. L’acqua scorreva veloce con mulinelli e gorgoglii, con un rumore forte e variato, il limite dell’argine ora sembrava quasi raggiunto, si vedevano ancora 40-50 cm, ma con questa quantità faceva impressione e paura.
Rientrati percorremmo il tratto a valle. L’argine teneva bene ma si avvicinava il rischio reale del tracimo. Non era pensabile di mettere sacchetti di sabbia per diversi chilometri lungo l’argine per alzarlo, troppi e sempre con il rischio che cedessero in una parte rendendo inutile tuto il lavoro.
Trenati al telone, con la pioggia ora battente che arrivava, parzialmente inzuppati, contattiamo la stazione e comunichiamo la nuova situazione avvisando che il pericolo poteva essere imminente.
Luciano una volta tolte le mantelle e piantati gli ombrelli apre la sua borsa e tira fuori una termos, svita il tappo bicchiere e ne versa un po. “forza che vi scaldate, ma lasciatene ance per me.”e passa la termos e bicchiere a Marco. Beve tutto d’un fiato, e subito diventa paonazzo, e tossisce. “cazzo ma è grappa, cazzo credevo una bevanda calda. Puttana un bicchiere così mi fa fare la balla. Potevi anche dirlo”
“ma che voi che possa immaginare che uno trangugi un bicchiere senza neppure annusare, dai marco sei il solito …”
Marco passò poi il bicchiere a me, poi mi versa un mezzo bicchiere che bevo a sorsi, e sento ogni volta che scende il caldo che da dentro si sprigiona.
Passo a Alberto, e marco versa un altro mezzo bicchiere, e lo beve lentamente ma tutto, poi Luciano che fa altrettanto.
Marco riprende il bicchiere, anziché chiudere, si versa un altro bicchierone. Poi lo sorseggia. Si ferma “chi mi da una mano a finirlo, ne ho versato troppo.” E lo allunga a me. Lo prendo e ne bevo da riempirmi la bocca, tenendola li passo il bicchiere, che prosegue il giro, Tenendola in bocca e lasciandola scivolare piano mi sento riscaldato ma nel contempo sale l’alcool alla testa.
Finito il giro si chiude e Luciano mette via nella borsa.
Marco riprende il racconto.

“Come raccontavo prima siamo discesi velocissimi anche se il percorso era molto scivoloso e faticoso, ma i tempi per il rientro erano ormai strettissimi. La cena è tassativamente fissata per le 19.00, e le 19.00 era l’ultimo orario che aveva concesso a noi dopo tanta contrattazione. Altrimenti sarebbe stata alle 18.00 in punto. Siamo entrati in pensione alle 18.26, subito in camera, spogliati e messo all’aria sul balcone quanto indossato, nudi in doccia assieme. Sotto l’acqua calda, fra baci, carezze palpate menate di cazzi e spompinate veloci, non avevamo tempo per dedicarci ai nostri desideri ed ancora con i cazzi eretti e duri ci asciughiamo e torniamo a vestirci per la cena. Arriviamo con 5 minuti di anticipo e la signora ci sorride soddisfatta.
Devo ammettere che la cena è stata veramente buona e cucina casalinga con prodotti freschi del loro orto e con un vinello gradevolissimo.
Per finire una fetta di torta al grano saraceno, meravigliosa ed un buon caldo caffè accompagnata dall’ammazza caffè. Una buona grappa distillata in luogo. Cenato, restiamo seduti al tavolo a chiacchere e la signora si ferma con noi. Si parla di un po di tutto, simpatica e tranquilla parla anche dei suoi amori di gioventù, che poi non è molto più vecchia di noi, saranno 4 – 5 anni supponiamo.
Noi contraccambiamo con le nostre avventure con donne ovviamente, e ogni tanto qualche piccante particolare, a provocare la reazione o a fare i galletti con lei. Non so quale delle due sia la reale giustificazione.
Ci chiede se andiamo a letto subito o ci spostiamo nel salotto per gli ospiti dell’albergo.
Senza dubbio ci fermeremo nel salotto, ma prima un salto in camera per lavarci i denti le diciamo, e lei avvisa che poi passerà così potremmo continuale la nostra conoscenza, o approfondirla.
Sorridendo si alza e si allontana.
Poco dopo anche noi torniamo in camera, a turno per lavarci i denti e poi, poi ovviamente ambedue ci cerchiamo, desideriamo l’altro il suo corpo, il suo calore, la sua bocca, la sua lingua, il sesso, il culo. Tutto.
Cadiamo sul letto avvinghiati in un bacio voglioso e passionale, e senza smettere di giocare con le lingue ci spogliamo a fatica, ma con pazienza ci riusciamo restando nudi e con i corpi che si avvinghiano, con i cazzi che si induriscono e che ci muoviamo come se stessimo scopando poggiando il membro sul corpo dell’altro.
Poi staccandoci ruota lasciandomi disteso e si mette sopra di me, alla pecorina portandomi con la sua mano in cazzo verso la bocca, ed abbassandosi quando crede di avere le labbra alla giusta altezza. Contemporaneamente si infila il mi in bocca e lo gusta succiandolo e scendendo sino in fondo, sino al pube, tutto fino in gola sua. Mi spompina scopandomi con la bocca e con le labbra chiuse, ogni tanto lo fa uscire e circonda la cappella con la lingua scende leccando sino alle palle e anche quelle. Risale nello stesso modo e riprende a spompinarmi. Io faccio lo stesso e segui il suo insegnamento, non lesino nel succhiarlo e nel leccarlo. Un 69 fantastico di piaceri reciproci. Lo lascia fuori passandoselo sulle labbra, sulle guance, sul naso, poi si allunga per raggiungere le palle, e le lecca con impegno e desiderio, e ora continua, mi tira il cazzo indietro in modo da farmi inarcare e che il mio culetto possa essere raggiunto da lui. Io non mollo la bocca dal suo cazzo e pur scomodo continuo instancabile e succhiare e leccare. Lui arriva finalmente al mio buchetto con la lingua, dopo averla passata su tutto quanto ha trovato sin li. Mi forza ancora col tirarmi il cazzo ed io porto il mio buchetto alla sua bocca che con lingua e labbra sento che mi stà facendo impazzire di desiderio. Che bello sentire il fiato caldo ansimante, la lingua bagnare l’ingresso, sentirlo sforzare, sentire che piano cede al suo desiderio a quella lingua appuntita che vuole, vuole essere protagonista ed entrare, e piano riesce a violare l’accesso e io godo di quanto mi stà regalando. Il cazzo stretto nella sua mano che mi sega con molta lentezza perché interessato a entrarmi, ed io godo di quella mano forte che mi impugna con decisione e di quella lingua che è in me.
Si stacca, sento che sputa sul culo e sposta lo sputo sull’ingresso, lo spalma bene intorno e poi vi entra con un dito, credo sia il medio perché entra un bel po in me.
Riesce e sputa nuovamente e rientra a palmare, ma anziché uscire sento che prova ad entrare con un secondo dito. Godo succhiandolo e sentendo il pulsare di voglia del suo cazzo, e sento in esso il battito veloce del suo cuore. Una senzazione meravigliosa. Ma nel contempo ero sensibilmente attento ai piaceri del mio cazzo e del mio ano. Il secondo dito entra, lento ma entra. Si fermano entrambe le dita, capisco che sono di due mani, perché il mio cazzo è lasciato libero, su ambo le chiappe sento le dita. Sento che lento ma costante le dita si spostano in direzione opposta, mi stà allargando cazzo, penso fra me. Si ferma e avvicina la bocca per sputare e fare centro nel buco dilatato e aperto. Sputa un paio di volte poi rilassa e torna con le dita a toccarsi e poi ripete allargando il mio culo sempre un po di più, e sempre con lo stesso modo.
Ora si sposta si gira e mi si piazza dietro allargandomi le gambe. Si posiziona vicino al culo tenendomi per le caviglie le gambe aperte, per poi passarle sulle spalle spingendosi in avanti per farmi alzare il culo dal letto e impugnando il suo membro lo posiziona preciso sul buco. Sento la cappella, grossa e dura, umida della mia saliva premere selle pareti e i bordi, preme e sento che piano cede, ma a sorpresa mia con un colpo ben assestato di reni mi sfonda fiondandosi dentro con tutto quanto può passare e facendomi fare un urlo di dolore. Cosi piantato dentro di me, mi allarga le gambe e scende sino a appoggiare le sue labbra alle mie che le stanno cercando e mentre ci baciamo, inizia a fottermi con un desideri profondo, se non lo sapessi, avrei creduto che non faceva sesso da anni.
Mi scopa con forza, con voglia, con desiderio, con violenza e dolcezza. La sua pancia scivola sul mio cazzo e il bacio non viene interrotto. Lo sento improvvisamente contrarsi ma non smette ne il ritmo me il respiro. Lo sento sborrare in me con fiotti caldi e forti, contrarsi nelle pulsazioni del suo cazzo in me e facendomi felice di aver goduto di lui e lui di avermi fatto suo.
Finito di sborrare, abbandona il bacio e senza uscire da me si porta con la schiena in posizione retta. Sento il suo cazzo duro che allarga le pareti e pulsa ancora notevolmente mentre mi impugna il cazzo e mi sega torturandomi il capezzolo con l’altra mano.
Rumorosamente vengo anche io con lunghi getti che arrivano al mio mento, e vengo contraendo involontariamente o meno i muscoli del buco del culo e vedo che gioisce di questo piacere.
Mi sono inondato il torace di schizzi, si sfila da me, ed io distendo le gambe dopo quella scomoda posizione, anche se molto piacevole dall’altra visione.
Si sposta al mio fianco, si abbassa e mi lecca lo sperma e lo risucchia in bocca. Poi con le labbra chiuse si posiziona sulle mi e piano le apre tenendole premute e mi apre la bocca con la lingua. Ci baciamo nel mio sperma, ci baciamo appassionatamente ed io in sballo per questa unione fatta di seme. Piano mi ripulisce tutto il torace passandomela e continuando a baciarci.
Stanchi per la camminata e per il gioco rifacciamo una veloce doccia e ci spostiamo nel salone.
Arriviamo e vi troviamo una coppia che legge ogniuno un libro, nell’angolo, Quattro ragazzi che stanno giocando a carte, e dopo aver ordinato due birre ci piazziamo al tavolo d’angolo seduti in modo da controllare l’entrata della sala e il passaggio esterno nella hall.
Chiacchieriamo rilassati, anzi direi rilassatissimi. Riposiamo cercando di recuperare energie, quelle spese in noi e quelle spese in camminata.
Arriva la padrona, gira uno alla volta i tavoli salutando e scambiando alcune parole co tutti
Arriva al nostro e chiede se puo sedersi. Ovviamente un si scontato e torniamo a parlare in generale dei possibili giri che da li partono per la montagna.
E’ lei che entra nel discorso di rapporti di sesso, di amicizie di voglie. Per noi è andare a nozze. Ripete che una sua esperienza fantastica era stata con due maschi, due assieme sottolinea e noi dopo uno sguardo d’intesa le diciamo che è una bella esperienza, anzi ripetibile se voleva.
Lei non si lascia ripetere l’offerta e conferma l’intenzione con soddisfazione.
Ci si troverà da noi, nella nostra camera fra 15minuti.
Finiamo la birra e salutando saliamo. Decidiamo di presentarci direttamente nudi, sarà una sorpresa piacevole che gradirà senza dubbi.

Poco dopo bussano alla porta e rimanendo coperto dalla porta apro.
Entra e ci vede nudi. Sorpresa ma ci osserva con una voglia che esce dai suoi occhi. “mmmm non mi sbagliavo. Bei maschi e due belle verghe già pronte.” Ci avviciniamo ed insieme la spogliamo. Sotto un reggiseno a pizzo rosso che lascia uscire i capezzoli, un tanga millimetrato che non copre e nasconde nulla, un reggicalze leggero in pizzo anch’esso rosso, che sostiene delle calze velate rosse. Da vera Troia penso fra me. In piedi, la baciamo a turno, le lecchiamo e succhiamo tette e capezzoli, passando poi a toglierle il reggi. Le lingue percorrono tutto il seno e le labbra si soffermano sull’aureola e il turgido capezzolo. Le mani palpano una chiappa per uno, mi abbasso inginocchiandomi dietro a lei mentre lui si inginocchia davanti. Uno bacia lecca succhia pube e figa ed io chiappe e culo. Lei ansima e gode. Sgancio le calze dal reggi calze io la parte dietro e lui davanti, poi via il reggicalze e sfiliano uno ad uno la singola calza dalla gamba passandole labbra e lingua sulla pelle morbida che si scopriva. Ultimo atto via il mini slip. Nuda anche lei.
Ci spostiamo sul letto, distesi sopra il lenzuolo ci fa mettere in contatto con il culo, ambedue a pancia in su, con i due cazzi che sono pressochè attaccati. Lei li impugna assieme e inizia a segarli e succhiarli senza dividerli. Mi godo o meglio ci godiamo questa nuova posizione e con la mano la porto sopra di me e voglioso le lecco la figa, dal clitoride al culo. rovo ad entrare in entrambi i pertugi con la lingua e vi riesco senza quasi forzare e lei si gode ogni mio passaggio ed ogni mia entrata che si ripercuote sui cazzi da lei succhiati con maggior vigore.
Piacevolissima pompa che interrompiamo, io mi distendo, lei sopra di me, infilo il membro in lei, attendo che lui si posizioni in ginocchio dietro, posiziona il cazzo, appoggia la cappella e infila deciso. Ambedue dentro. Seppure fermi lei stà godendo, sarà la senzazione, sarà i pensieri, ma gode. Poi iniziamo a muoversi in modo non unico, quando lui entrava io arretravo e viceversa. Bello scopare sentendo anche un altro dentro oltre il tuo, strana percezione ma piacevole carezza sul cazzo in movimento ed ora che il godimento arrivava forte a noi il ritmo accelerava e la scopata diventa a un solo movimento, ambedue dentro ambedue arretriamo, ma con ritmo sempre veloce e mentre lui si impunta impugnandole i fianchi, io mi attacco con le mai ai seni e gioco con i capezzoli. Lei gode dal primo momento e continua a venire ripetutamente, non so come faccia ma lo fa.
Poi veniamo assieme, lui ed io, sborrando fiotti caldi di bianco nettare che vanno a riempire ambo gli antri e con noi viene in modo plateale anche lei, tremando e ansimando colta dal fremito del piacere.
Riposiamo uno sull’altro con lei al centro del sandwich. Riposiamo accarezzando i corpi ove si può arrivare con le mani.
Ripresi tutti e tre, fa stendere lui, vi monta a cavallo si infila in figa il cazzo e inizia piano a scoparselo, con piacere dal quanto vedo dal suo viso. Poi mi chiama con la mano e mi fa mettermi in piedi davanti a lei e si prende il mio in bocca. Io in piedi a gambe aperte che muovo il bacino scopando quella calda bocca. Lei cambia il ritmo sia nella scopata che nel pompino e per vincolarmi a l tempo da lei voluto, almeno credo, passa una mano fra le mie gambe e la apre dietro tenendomi le chiappe, ma poi con il medio scende alla ricerca del mio di ingresso. Lo trova e senza remore lo viola infilandolo dentro tutto, e con il dito e la bocca mantiene il tempo. Io non mi lamento anzi godo di quella pompa e quel dito che migliora il mio piacere. Stranamente anche questa volta lui ed io veniamo quasi assieme, pochi secondi l’uno dall’altro forse eccitati dal momento. Su lei ormai on vi è ritegno. Gode con tutto.
Riempita in bocca non perde nulla, non sputa ma ingoia golosa.
Poi mi guarda, mi interroga ”ma quanti cazzi hai preso?” ed io faccio finta di non capire, “ma dai hai il culo aperto, meno del mio ma diversi ne son passati…. “guarda il mio amico “ e il suo l’ultimo?” A questo punto cedo e le dico di si. Sorride, “ecco ora si fa così, io sotto, tu sopra che ci facciamo un 69 e lui ti scopa, con calma che voglio vedere tutto sino a dalla partenza l’appoggio l’entrata trionfale e la scopata, ma non venirgli dentro, esci che ti bevo io”
Penso fra ma cazzo che richiesta, una porcellina con i fiocchi, ci si fermerà qui altre volte se questa è l’accoglienza.
Distesa son le gambe piegate. Io sopra, mi posiziono e lei subito impugna e mena l’uccello, io lecco la figa sborrata dal mio amico, ma la sua la bevo, e non ho problemi. Lei si tira indietro per vedere il cazzo che scivola sulle mie chiappe, lungo il canale, si ferma sul buco, lei lo impugna e lo posiziona perfettamente, attende la prima spinta e vede che cede e piano entra, abbandona subito la presa e guarda il movimento lento e accademico di quella scopata. Mi sega strusciando la cappella sui suoi seni, ogni tanto va a leccare le palle o l’asta che esce dal culo. Osserva e gode di quanto vede, della lingua che la sta lavando.
La sega fa effetto, sto per venire, le entro con medio ed indice in figa e pollice in culo e la scopo così godendo di queste e del suo massaggio e esplodo fra le tette. Sborro irrorandola e anche lei gode del mio massaggio in ambo le strade e del caldo liquido che le copre tette e pancia. Anche il ritmo dell’inculata era aumentato ed ora sento che esce lasciandomi improvvisamente vuoto e ancora voglioso, lo spinge in giu a cercare la bocca e subito lei ni si attacca come fosse una mammella di mamma e ne succhia voracemente il latte che esce con urla di godimento.
Sfiancati, appagati, soddisfatti, gioiosi, ci spostiamo in doccia lavandoci e palpandoci ancora.
Lei si riveste, non indossa però l’intimo, ci salutiamo con un bacio prolungato e ci accordiamo per l’indomani. Forse viene anche lei in montagna con noi. “
Finisce il racconto che subito l’allarme di Luciano, Verifichiamo immediatamente la situazione, sempre le stesse coppie e sempre lo stesso percorso, sempre con mantelle e ombrello.
Il livello ora è al limite prefissato. Verificato e constatata la situazione avvisiamo la stazione e prepariamo le cose per ritirarci. Il telo lo toglieremo quando possibile. Luciano ci passa la borraccia della grappa da cui sorseggiamo direttamente dalla bottiglia.
Poi via veloci al paese.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per DA SOTTO LA PIOGGIA IL NUOVO RACCONTO:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni