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Gay & Bisex

DECISIONE IN UN BAR-RISTORANTE


di Alvertn
19.04.2016    |    11.784    |    3 8.5
"Finito il pranzo si va alla cassa ed ogni uno paga il suo..."
Sono in ascensore con Andrea, ed i suoi due amici Stefano e Giuliano. Stiamo andando a casa di Andrea. Entrati Andrea preme il pulsante del piano, ma io non lo osservo, sono a rimeditare quanto successo poco prima e non sono del tutto convinto di aver preso la decisione giusta.

Ero seduto al tavolino del bar ristorante. Diciamo uno di quei tanti bar che per economia si son riversati a produrre piatti caldi per i pranzi dei lavoratori.
Era la mia pausa pranzo e spesso vado li per mangiare qualcosa di leggero e ben fatto. Il personale ormai mi conosce e scherziamo volentieri fra noi. Entrando avevo detto alla Rita che prendevo il solito e quindi mi ero seduto al mio solito tavolino. Mi porta il piatto con quanto ordinato e una minerale piccola non da frigo, poco gassata.
Ringrazio e mi metto a mangiare con tranquillità.
Ripenso a stamattina quando mi hanno ricordato che pomeriggio l’ufficio rimane chiuso per volontà del capo. Ed io che ero arrivato con i mezzi pubblici che non hanno un buon orario per il rientro alle ore del pranzo. Che cazzo avrò avuto in testa.
Il locale si riempie velocemente. Io arrivo circa 10 minuti prima della massa e quindi posso fare le cose con calma.
Rita arriva al mio tavolo e mi chiede se puo fare accomodare con me 3 suoi amici che gli hanno fatto una sorpresa.
Nessun problema e li ha accompagnati e ci siamo presentati.
Andrea un 40enne ben piazzato castano riccio, viso ovale sorridente
Stefano forse un po più giovane, fisico slanciato, magro, e alto, viso allungato e baffi
Giuliano di stazza orsetto, ma non flacido, direi solido.
Finite le presentazioni si siedono e ordinano a Rita quanto desiderano.
Poi scambiamo opinioni varie, e riprendo il mio pasto.
Loro nell’attesa parlano di sesso, scopate fatte assieme tutti e tre e a coppie e da soli. Non fanno mai riferimento a chi è l’oggetto della scopata, ma parlano di come si son divertiti fra pompe e scopate, fra sborrate in ambo i buchi. I racconti mi stimolano anche se faccio finta di essere interessato al cibo e non a loro. Si interrompono quando Rita porta il pranzo e il bere.
Riprendono raccontando che si erano divertiti a riempire a turno bocca e buchetto, svuotandosi dentro senza preservativo, e mentre i due riempivano gli accessi il terzo leccava e succhiava il centro del gioco.
Il cazzo mio era ormai duro e fremeva.
Il racconto interrotto solo da una forchettata e l’altra per mangiare, mi lasciava incuriosito, voglioso e desideroso di partecipare a quanto dicevano.
Poi Stefano prosegue “ricordate Marco? Che goduria con lui. Una vera Troia, Troia con la maiuscola”
Aguzzai le orecchie per capire di cosa parlasse in che senso, che cosa aveva fatto per essere considerato così bravo o ..

Poi finalmente mi arriva l’illuminazione, il tutto quando “l centro del gioco era Matteo, ricordate?”
Mi si apre un orizzonte infinito. Raccontano di un incontro di sesso con maschio centrale e loro tre che se lo sbattevano piacevolmente a turno.
Il mio cazzo era ormai pietrificato. La voglia che mi hanno messo infinita ma non volevo ancora sbilanciarmi.
Ma il mio interessamento indiretto non passa inosservato e i particolari ed i commenti su quanto accaduto iniziano ad aumentare ed ad essere molto piccanti.
“con quel culo così caldo, voglioso e avvolgente il mio cazzo mi sembrava un salcicciotto, godevo al passaggio per quanto il suo accogliente buco me lo teneva stretto. Splendido e poi quella bocca calda e vogliosa con la lingua che passava ovunque pur di avere un cazzo”
Poi Andrea si rivolge direttamente a me
“e tu che ne pensi, una bella orgetta “
“a dire il vero non ho seguito quanto dicevate, si a tratti ma ero concentrato sul mangiare. Di un’orgia con più persone la cosa mi attizza, ma spiegami meglio cosa intendi, dove e quando ovviamente.”
“ecco, riepilogo velocemente. Ci stavamo raccontando di quando abbiamo rimorchiato Marco in spiaggia e cirquendolo con dolcezza ce lo siamo portati a casa, spogliato e messo al centro dei nostri desideri. Riempito bocca e culo da tutti e tre e godeva come una troia. Non voleva più che smettessimo.. Ora la proposta la faccio a te Vieni con noi a fare il centro?”
“l’idea non mi dispiace ma quando? E dove si va?”
Stefano e Giuliano sorridono… Una mano arriva sulla coscia e quella di Giuliano sulla patta. “ha un palo” dice sommessamente a bassa voce.
Sorridono tutti e tre. “allora la risposta è si. Sarai il nostro centro. Finiamo di pranzare e poi andiamo a casa mia, è la più vicina.”
Sorridendo anch’io” non vedo l’ora”
Il pranzo procede normalmente, nessuno accelera ed io perso fra me: che culo ragazzi. Proprio oggi che ho pomeriggio libero altrimenti avrei dovuto dire di no. Sai che delusione avere tre maschi così che ti usano, e se avessi dovuto rinunciare mi sarebbe proprio dispiaciuto. Ma forse se organizzavano per una sera forse … ma dei forse non esiste realtà
Meglio così che si concretizza.
Finito il pranzo si va alla cassa ed ogni uno paga il suo.
Poi si esce e ci si avvia a piedi
“casa mia è a circa 300metri da qui.”
Giuliano “mi raccomando lo vogliamo vedere duro come l’ho sentito prima.”
“sicuramente ma poi stà a voi mantenerlo come desiderate”

Ora sono in ascensore con Andrea, ed i suoi due amici Stefano e Giuliano.
Stiamo salendo a casa di Andrea.
L’ascensore rallenta e si ferma, le porte si aprono ed il mio cuore comincia a battere all’impazzata. Paura o voglia non capisco, Non ho mai fatto incontri con tre oltre me, massimo in due, lui e me.
E’ il primo che per quanto mi stimoli e voglio farlo, mi incute paura e timore, timore di non resistere a tre o non farcela o dover urlare basta.
Andrea infila le chiavi nella toppa, il rumore dei 3 giri di scrocchio risuona nel vano scala, e si apre la porta. Andrea entra seguito da Giuliano, poi Stefano mi fa spazio e mi accompagna con una mano sul culo, ed infine entra lui. Appena dentro mi dico son qui e adesso si balla. Un attimo dopo il cuore è di nuovo normale, nessuna paura nessuna angoscia..
Andrea pero mi gela, “benissimo è in casa il mio compagno”
“e adesso che dice?” sommessamente gli chiedo.
Ho il cuore di nuovo impazzito, ma salivazione alle stelle e non so che fare.
Stefano e Giuliano sono tranquillissimi, Andrea pure.
Cazzo che situazione di merda…
Esce dalla camera il compagno, un bell’uomo sui 40, è totalmente nudo e con il cazzo duro, un bel cazzo in tiro che sarà some la lattina del redbool, scappellato e cappella bella rossa ed umida.
Va incontro ad Andrea, “ ciao a tutti siete i benvenuti, ciao Stefano, ciao Giuliano, e tu ?”
Il tu sarei io, che un pò imbarazzato rispondo presentandomi.
“ottimo, hai portato compagnia per divertirci allora. Io sono di la con un bel ragazzo 25enne che stavo sbattendomelo. È versatile, quindi a disposizione per la causa, per tutti . Lui?”
Il lui sono sempre io
Andrea “lui è qui per fare il centro, se poi volete giochiamo tutti assieme, lui ci stà anche se dicesse di no.”
Io resto interdetto e non riesco a spiaccicare parola, l’atteggiamento di Andrea e il mettermi a disposizione di tutti senza chiedermi nulla mi ha letteralmente spiazzato.
Cazzo, già con 3 avevo paura e problemi di resistenza, ma ora sono cinque, cinque da soddisfarsi su di me. Ma forse il giovanotto mi porta via qualche cazzo, speriamo.
Poi esce il giovanotto. Un bellissimo ragazzo, biondo, capelli lunghi sino alla spalle, magro che quasi si leggono le ossa della scatola toracica. Ma anche lui con un gran bel cazzo duro. Non è grosso, direi normale ma lungo e con la cappella grossa che sborda abbondantemente dall’asta. Stimola al solo vederla, e mi rendo conto che sarà dura, saranno tutti su di me….
Andrea, Stefano e Giuliano iniziano a spogliarsi mentre il compagno e il giovanotto arrivano su di me e mentre l’uno mi bacia l’altro mi spoglia scambiandosi il lavoro.
In men che non si dica sono nudo anche io e con il cazzo durissimo anche se il cuore batte forte e un po di terrore mi prende.
Poi mi sono tutti addosso, a baciarmi sulla bocca, le tette, palparmi ovunque, cercare il buchetto con mani e dita, trastullarlo.
Questa situazione, queste carezze e coccole mi rilassano e mi concentrano su tutti i piacere che mi portano ad ogni parte del mio corpo, tante mani, tante bocche tante voglie e tutte su me…
Avere tante mani che passano è come se il corpo avesse una mano gigante che lo prende quasi ovunque. Bello e piacevolissimo.
Dita che penetrano scambiandosi di mano in mano, bocche che succhiano capezzoli, mani che palpano cazzo e palle, a volte una a volte più.
Frenesia di passaggi e dolcezza nei movimenti.
Mi godo questa novità gustando tutto e tutti e mi lascio libero di soddisfare le volontà altrui.
Sono in estasi, il piacere pervade tutto me stesso, corpo anima e mente, tutto si fonde in un piacere e dolcezza unica e splendida.
Sono vagante che fluttuo nella realtà che ormai non distingua, che mi trovo uno dopo l’altro abbandonano il mio copro sia a avere la mano per mano del compagno che mi porta con il codazzo di maschi, in camera da letto e mi piazza sul lettone.
MI posiziona a borde del letto alla pecorina, culo verso l’esterno, culo per lui, mi impugna il cazzo e inizia a leccarmi il culo con lingua aperta su e giù per il solco, tirandomi e menandomi il cazzo
Davanti mi si piazza l’amico con quel bel stafiletto di cazzo, si distende mettendomelo vicino alla bolla, braccia incrociate sotto la testa e guardandomi, “dai succhiamelo tutto mia dolce troia”
Ed io abbasso la testa e lecco asta e palle per un po, poi senza preavviso lo prendo tutto in bocca, tutto non proprio, troppo lungo per me. Andrea scivola sotto di me entrandomi di fianco e strappa dalle mani del compagno il mio cazzo e lo lecca ed inizia a farmi un bel pompino.
Poi si infila un altro ma non ho visto ci che si posiziona su un capezzolo e si mette a mordere tetta e capezzolo, Mi fa male ma non riesco a esprimere nulla bloccato dal cazzo in bocca e da quello che mi si stà posizionando sul buchetto con le mani ben piantate sulle chiappe per non farmi muovere.
Distolto dai morsi sulla tetta, sento solo che la cappella è ormai posizionata giusta per iniziare l’allargamento. Un morso mi fa sobbalzare e resto senza fiato. Con colpo deciso il cazzo mi entra tutto aprendomi senza una dilatazione tranquilla. Un male boia che mi fa contrarre l’ano, e percepisco che quel cazzo deve essere una bestia, grosso e lungo più del normale.
Arrivato a fondo corsa si ferma e muove pochissimo dandomi sberloni sulle chiappe che sembrano suonare come tamburo. Il mio sussulto ha fatto piacere ai denti che continuano la presa mentre la lingua gioca con il capezzolo.
Il pompino che faccio diventa faticoso. Mi blocca la testa e mi scopa la bocca mentre io cerco di evitare che entri tutto mentre lui lo vuole tutto dentro
Andrea che mi pompa e mi lecca le palle mi fa piacere e godo di tutto questo insieme
Il dolore al culo cala e inizia a scoparmi con forza e vigore, mi sbatte sempre più veloce mentre il mio anco continua nelle contrazioni..
Gode a sentire che il mio culo lo stringe, a tratti ma continua a farlo. Una mano mi prende la mia la porta ad un uccello duro, grosso ma corto, un vasetto di marmellata, ma lungo 13-14 cm
Lo impugno a fatica, non ci faccio il giro con la mano ma comincio a segarlo.
Sento la pressione aumentare, il cazzo che si ingrossa, che pulsa in modo anomalo, eccitato e che capisco stà per esplodere, lo stafiletto ora mi riversa sperma calo sino in gola, con flutti costanti e schizzi , mi riempie tutta la bocca e con il cazzo in quella posizione non riesco a degluttire. Dalle labbra mi esce e cola vero il mento il bianco caldo liquido
Arretra con quel cazzo pulsante che continua a sborrare e riesco a assaporare il gusto di questo caldo dissetante, non molto dissetane, ma piacevole e posso degluttire e mandare giù
Mi piace, un sapore acre ma con retrogusto dolce e la quantità Industriale che arriva mi permette di assaporarla come un grande intenditore.
Il capezzolo masticato, morso, succhiato mi fa male e, seppure stia bevendo il nettare caldo, le senzazioni mescolate di piacere e dolore mi pervadono e la cavalcato del mio ex buchetto, ormai alesato dall’amico che mi stà sbattendo, mi piace da morire, abbinato al pompino che mi sta facendo e alla sega che faccio con quel bel grande membro nella mia mano.
L brusca accelerata del compagno con l’aumento incalzante del ritto, con le sue palle che sbattono su di me, ni eccita ancora oltre modo, e già sono fuori da tutto per quando stà avvenendo.
Sento quel bel cazzo che vuole svuotarsi, vuole riempirmi del suo liquido, che vuole scoppiare dentro di me e … siiiiii ecco che avviene con un urlo soffocato e muggito di godimento. Sento gli schizzi dento il mio intestino sento i colpi per godere di più, sento il pulsare, l’ingrossarsi a momenti, il voler emettere tutto tutto dentro, tutto in me e continua a sborrare con un ritmo che da velocissimo ora comincia a calare e diminuire.
In questo piacere che mi porta a non rendermi più conto di dove sono, con chi e cosa stiamo facendo, ecco che inizio a sborrare come una fontana in Bocca ad Andrea che riceve tutto succhiando come un mantice.
Resta li sino alla mia ultima goccia.
Poi si stacca scivola , sposta il cazzo dalla mia bocca, cazzo che inizia ad amosciarsi dell’amico, e mi bacia riversandomi tutto quanto in bocca nella mia.
Una slimonata poi si stacca e “beviti tutta la tua sborra, dai porcellone”
Crollo dalla tensione sino a quel momento.
Il cazzo duro in mano resta chiuso fra le dita e smetto di segarlo.
Afloscando il mio corpo, anche il mio mangiatore di tette si stacca “allora goduto? Ora il cambio”
. io “aspettate un attimo, lasciatemi riprendere per favore.”
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