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Lui & Lei

L,isola anti stress


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
03.04.2024    |    4.588    |    3 9.8
"Giunto al limite l'avviso e cerco di uscire ma lei mi pianta le unghie nella carne:”vieni amore, vieni, voglio sentire i tuoi schizzi che mi allagano il..."
“Depresso,stressato ?
Concediti una vacanza fuori dal mondo,dove esisti solo tu.
Una magnifica isoletta tropicale tutta per tè, non esistono telefoni e internet,solo pace ,cocchi e splendide spiagge.
L'isola è collegata alla terraferma una volta ogni dieci giorni,dispone di ogni confort per una vera vacanza di relax.
Non pensare a nulla e affidati a noi”.
Rigiro tra le mani la locandina, sembra fatta apposta per me, nell'ultimo anno la compagna mi ha piantato in asso e il lavoro mi ha impegnato una media di dieci ore al giorno,il progetto è finito ma ora sono completamente scarico.
Un isoletta praticamente deserta lodge, cuoca,infermiera e nient'altro , quello che in questo momento mi ci vorrebbe ,dieci giorni da passare solo con me stesso e un paio di buon libri.
Mi decido e contatto l'agenzia,una settimana dopo sono in volo, all'arrivo mi attende un viaggio in motoscafo di circa un'ora e finalmente arrivo nel mio piccolo angolo di paradiso.
Mi accolgono due signore,la cuoca e l'infermiera due donne di circa sessant'anni, sono perplesse per la mia presenza,in un perfetto inglese mi dicono che l'isola è già occupata e che probabilmente la mia è a dieci miglia più in là,nel frattempo il motoscafo è ripartito e mi trovo qui isolato dal mondo e con un altro ospite che non conosco.
Chiedo alle donne dov'è il tizio intenzionato a parlargli per trovare una soluzione,mi dicono che è in casa,nervoso trascino la valigia fino allo chalet e entro senza bussare.
La casa sembra deserta,le pale sul soffitto fanno un dolce ronzio,penso che il tipo sia in spiaggia e cerco la camera per posare la valigia.
Una voce di donna urla:”ma tu chi cazzo sei, fuori di qua mascalzone”,sul letto una donna probabilmente nuda che si copre con un lenzuolo,ho perso la mia sicurezza e balbetto delle scuse,nel frattempo arrivano le due che spiegano alla donna la situazione.
Chiedo se si può contattare qualcuno magari via radio,ma mi spiegano che ci vorranno almeno tre giorni per fare arrivare un altro mezzo:”e no bello mio,ho pagato per stare da sola e intendo restarci”,”e secondo lei dormo in spiaggia o con le signore,sono incazzato almeno quanto lei ma calmiamoci e troviamo una soluzione,nel frattempo si può avere un caffè”.
La ragazza, avrà più o meno trent'anni si alza avvolta nel lenzuolo e si chiude in bagno,la cuoca mi prepara un abbondante colazione ma io ho un impellente bisogno di svuotare la vescica e non mi sembra carino farla su una palma.
Finalmente sento aprire la porta del bagno e mi precipitò a espletare i miei bisogni urtando leggermente la ragazza,mi becco del cafone ma penso solo a fare pipì, finito vado a fare colazione nella speranza di dialogare con la ragazza e trovare un modo per convivere questi tre giorni.
I miei tentativi sembrano naufragare,la tipa è acida e cattiva come l'aglio,con pazienza esamino la situazione,nella sala c'è un divano,non certo comodo ma per tre notti può andare bene.
“Non ci siamo presentati,mi chiamo Aldo, potremmo limitare al minimo di darci fastidio,io sono mattiniero e l'intenzione è di godermi la spiaggia e il mare in compagnia di un buon libro,quindi visto che l'isola è abbastanza grande ci incontreremo solo per mangiare, per il bagno si può trovare un compromesso, tipo non intralciarci,non sono contento neanch'io della situazione ma bisogna fare buon viso a cattivo gioco “,il suo viso ora è un po' più disteso, direi che è una bella donna,non altissima ma con tutto al posto giusto, capelli corti rossi e uno sguardo che quando non ti fulmina e dolce, rimango impressionato dagli occhi, grandi e di un grigio ceruleo come il cielo d'inverno, nell'insieme una donna che inviterei volentieri a cena e dopocena.
“ D'accordo hai ragione, non è il caso di rovinarci il fegato ma non fare il cascamorto,con me non attacca, comunque mi chiamo Debora “,”sei sicuramente una bella donna ma non offenderti,non ho fatto dodici ore di volo e prenotato un isola deserta solo per conquistarti”, finalmente la vedo sorridente, quando sorride il viso si illumina, è bella al naturale senza bisogno di orpelli:”ok qua la mano, sigliamo il patto di non belligeranza “,ora la sento finalmente ridere alla mia battuta,mi tende la mano e la stringo.
Nonostante il jet lag decido che è meglio riposarsi in spiaggia per evitare altre sfuriata della bella Debora,crema abbronzante, zainetto, telo mare e siamo pronti tutti e due a uscire per goderci il pomeriggio di sole,sulla veranda ci stringiamo ancora la mano poi lei a destra e io a sinistra.
È solo un modo per scherzare,con una passeggiata si percorre il perimetro dell'atollo,mi fermo in una graziosa spiaggetta di sabbia bianchissima,mi ungo bene mi tolgo il costume e mi godo il sole,dopo un quarto d'ora il caldo mi consiglia un primo bagno,le acque sono cristalline e a pochi metri c'è la barriera corallina,un sogno che sono felice di vivere.
dopo il bagno e qualche pagina di lettura mi sto finalmente assopendo,ad un tratto sento urlare, accorro verso la voce e trovo Debora in uno stato pietoso,ha messo il piede su qualche tipo di riccio e per giunta e' caduta infilandosi altri aculei sulle chiappe.
Arrivo di corsa trafelato ma vedendo la scena mi scappa da ridere:”cosa ridi deficiente, sono piena di aculei e in questi mari potrebbe essere velenosi,chiamo col walkie talkie in dotazione l'infermiera e nel frattempo inizio a toglierne alcuni dal piede, facendo ben attenzione a non lasciare residui, ha un piedino piccolo e affusolato, proprio come piace a me,a ogni aculeo che estraggo Debora caccia un urlo,mi fai male animale o altre frasi gentili,nel frattempo accorre Miriam l'infermiera.
In due con le pinze finiamo di togliere tutte le spine dal piedino, Debora è distesa sulla pancia, soffre la poveretta ma è solo l'inizio,con fare deciso l'infermiera le sfila lo slip, lei caccia un urlo disumano,le sue chiappette sembrano un puntaspilli insanguinato,trova il coraggio di gridare alla donna di mandarmi via:”senti bellezza,quel che c'era da vedere l'ho visto,in due facciamo prima,se vuoi me ne vado e vi lascio sole,così ti godi minimo un quarto d'ora in più di sofferenza”,”scusa,scusa,continuate,non so quanto riesco ancora a resistere.
Ha una vulva ricoperta da un morbido vello rosso come i capelli,il fratellino già provato dalla bellezza del piedino scatta sull'attenti,mi getterei anima e corpo a leccare quella splendida topina ma devo concentrarmi nel togliere le spine , l'infermiera guarda l'artiglieria e sorride compiaciuta ,in un attimo abbiamo finito, il sederino è rosso come un peperone,mi sa che si è beccata una bella infezione.
Debora si gira su un fianco e mi guarda:”ma che cazzo,sei nudo”, “embè ho prenotato un isola deserta e non posso neanche sentirmi libero,prova anche tu ti conviene,il sole e l'aria fresca ti dà una sensazione meravigliosa e soprattutto ti distende i nervi”.
Si gira inorridita ma ogni tanto da una sbirciatina:”dai appoggiati a me che torniamo in casa, è meglio che ti metti a letto, presto ti salirà la febbre e togliti il pezzo di sopra tanto sei senza mutandine”,solo ora si rende conto di essere nuda , arrossisce e bestemmia come una scaricatrice di porto:” volevo gustarmi venti giorni in santa pace e mi trovo qui, ferita e in compagnia di un uomo nudo, cazzo che jella”,”bhe' ,tutto sommato poteva capitare di peggio,non sono un adone,ma neanche da buttare “,”stai buono maschio Alfa,se vuoi raffreddare i bollenti spiriti ti puoi fare una sega ,non sperare in un avventura “.
“Lascia perdere , mettiti a letto su un fianco che Miriam ti medica,io vado a fare un bagno e una sega,così non corri il rischio che ti violenti nel sonno “,”bravo ,è meglio che vai all'inferno e non torni”.
Esco ,dovrei incazzarmi ma infondo mi sto divertendo , Debora è un osso duro ma anche una bella figa, rientro al tramonto lei dorme, doccia e mi appresto a mangiare qualcosa, Alida la cuoca è in gamba e la cena deliziosa, lascio un piatto nel caso che si svegli Debora e poi preparo il divano per dormire.
Mi sono appena messo a letto che sento un lamento sommesso,mi alzo vado da lei e le tocco la fronte con le labbra, scotta e si agita nel sonno,bagno una pezzetta e raffreddo la fronte, apre gli occhi e mi dice grazie.
Le resto vicino a accudirla controllando che la febbre non si alzi ulteriormente prendo un catino e lo riempio di acqua fresca per tenere bassa la febbre,le accarezzo i capelli come a una bambina,nel sonno ogni tanto si scopre per il caldo restando completamente nuda,dopo poco batte i denti e io la copro, passo la notte al suo capezzale fino all'alba, più volte ho l'impulso di baciarla ma mi trattengo sicuramente se si sveglia mi morde,quando arriva Miriam,sto dormendo seduto con la testa appoggiata alla sua spalla,il rumore la sveglia:”che fai allontanati”, sono troppo stanco per ribattere:”guardi signora che il signore l'ha accudita tutta notte, dovrebbe ringraziarlo,ha fatto quello che poteva per abbassare la febbre”, questa volta mi dà del tu:”scusami ,ha ragione Miriam, svegliarmi nuda con accanto un uomo mi ha messo in agitazione e ho reagito male”,”scuse accettate,e devo dire che vederti come mamma ti ha fatto tutta sudata è un bello spettacolo,ma tranquilla non mi approfitterei mai di una povera malata “,ha la febbre ancora un po' alta ma sta meglio,si siede su un fianco sul letto e consuma la colazione, probabilmente non si è resa conto di essere ancora nuda e io mi guardo bene di dirlo.
La saluto e vado in spiaggia a dormire,non prima di ungermi per bene per evitare insolazioni,il sonno è agitato vedo sempre il suo corpo e sogno di possederla,mi sveglio con la verga durissima, l'unica è farmi una lunga nuotata,se nuoto a dorso sembra la pinna di un pescecane.
Ormai è quasi mezzogiorno, rientro,il pranzo è una scusa, voglio vedere come sta,o forse solo vederla, questa volta indossa camicetta e culotte, devo dire che anche da vestita fa la sua porca figura,mi avvicino guardingo e la bacio sulla fronte,quasi scontato mi becco dello scemo:”ho dormito tutta notte con tè accanto,mi sembra normale darti un bacio,non sono il tipo da una botta e via”,”ma allora la tua è un ossessione,non hai capito che non mi interessi,non sei certo il mio tipo”,”così mi offendi posso essere chi vuoi tu”,”ma allora sei proprio tonto,mi piacciono le donne,le donne capito,ti è chiaro,sono lesbica”.
Per un attimo rimango di sale,una lesbica, sono finito in un isola solitaria con una lesbica che mi è entrata nel sangue,la sfortuna con le donne continua a perseguitarmi, vorrà dire che sarò l'amico di una lesbica,a giudicare dalla parlata è delle mie parti e per quanto mi sforzi di ignorarla mi piace veramente.
“Adesso che hai capito che non c'è trippa per gatti possiamo mangiare,ho ancora qualche linea di febbre ed è meglio che mi rimetta subito a letto”,”un euro per tutte le donne che mi sono piaciute e non me l'hanno data e sarei più ricco del Berlusca,dirai che sono strano ma adoro le donne acide ,lesbiche e bellissime, quindi o mi cacci a pedate o diventeremo amici “.
Ora sorride ,quando non è arrabbiata il suo viso è dolcissimo,darei non so cosa per un bacio,mi tende la mano e con movimento lesto la bacio, sembra incazzarsi ma poi si addolcisce:”mi sono resa conto che sei un brav'uomo, chiunque al tuo posto non si sarebbe comportato così come te,se devo essere sincera mi piaci ma non farti illusioni,non ho mai fatto l'amore con un uomo e non dirmi neanche tu con una lesbica se no ti prendo a schiaffi, tutto sommato sei una piacevole sorpresa e a dirla tutta la tua presenza mi fa' stare bene”,”mi ha mandato il comitato dei maschi alfa per farti cambiare idea, tranquilla gli dirò che è impossibile, rimarrà un nostro segreto”.
Da quel momento tutto cambia tra noi, durante la giornata stiamo insieme,stessa spiaggia e lunghe nuotate uno accanto all'altro, come previsto siamo di città vicine,c'è molto in comune ci piacciono anche gli stessi autori e la stessa musica,tutti e due abbiamo l'abbonamento nello stesso teatro, insomma quasi due vite parallele e da non crederci anche lei è architetto.
Domani rientra il motoscafo dal giro degli atolli, non ho più voglia di andarmene:”Debora,non ho voglia di andarmene,ho ancora una settimana e tè dodici giorni, che ne dici di ospitarmi,ti pago la differenza,se accetti di vivere a contatto col Neanderthal”,mi centra il naso con la boccetta del solare:”non la smetti mai di provarci,ma si,mi piace la tua compagnia ma tu non sei stanco di dormire sul divano “, “appena riparte il motoscafo , pretendo il possesso di una parte del lettone , magari in comproprietà, sempre se ti fidi,chiedo alle donne se hanno dello spray al peperoncino,così se mi vengono strane idee puoi tenermi a bada”,”ci devo pensare,tu russi?”,”io no,ma ogni tanto ti fai delle vere sinfonie e sai che amo la musica classica “,questa volta mi becco in viso l'intera borsa da spiaggia ma Debora ride divertita.
Alida e Miriam tifano per me',ogni tanto mi fanno degli sguardi di incoraggiamento, mercoledì mattina passa il motoscafo,comunico al pilota la mia decisione,lui riparte scusandosi ancora dell'inconveniente .
La sera piacevole cena in veranda al lume di candela, Alida si è superata è tutto buonissimo, chiacchieriamo piacevolmente sorseggiando un Cognac sotto un cielo stellato.
“Peccato che al mio posto non c'è una bella donna, è una serata romantica,se non mi tiri le posate ti confesso che se dovessi scegliere con chi passare una serata simile sarebbe solo con tè “, Debora sorride:”e dimmi questa tattica funziona,quante son cadute nella rete”,”mentirei se ti dicessi nessuna,ma l'ultima mi ha piantato per un poeta di successo, quindi a romanticismo faccio schifo”,”non buttarti a terra, poche donne riescono a creare questa atmosfera, sarà sicuramente il luogo ma tu ci metti del tuo”. finito il liquore ci soffermiamo fino a mezzanotte a guardare le stelle e poi rientriamo per la notte.
“Io dormo in slip, spero non ti dia fastidio “,”ma allora dicevi sul serio,ok ,mettiti buono buono dalla tua parte ,la mia parte è off-limits, chiaro “,”certo padrona come lei desidera,ma chiedo troppo per un bacino su una guancia come vecchi coniugi?”,” Ok,ok,ma dopo si dorme, chiaro “,le do il primo bacio,certo solo a fior di labbra ,ma vaglielo a dire al fratellino, è una vera sofferenza,il profumo della sua pelle mi arriva dritto al cervello,ma una promessa è una promessa,quindi sto buono buono.
Addormentarsi è una fatica, Debora si addormenta per prima, è girata ma vedere il suo culetto mi azzera la saliva,ma dopo poco mi addormento,i miei sogni non sono casti e lei è l'unica protagonista.
Quando riapro gli occhi è abbracciata stretta a me,la sua manina è di fronte ai miei occhi, normalmente sarei già alzato e a dirla tutta la vescica protesta,ma non rinuncio al calore del suo abbraccio,sento il suo fiato sul collo e mi godo il momento.
Dopo un'oretta apre gli occhi e trasale:”devi pagare pegno,hai passato la notte appiccicata a me come fossi una delle tue amanti”,si toglie di dosso immediatamente:”scusa, probabilmente è stata la febbre,di solito nel sonno non mi agito”,”impossibile ti ho baciato la fronte tutta notte ed eri fresca come una rosa,dai alzati pigrona,colazione e poi una bella nuotata nella laguna “,fa cenno di sì con la testa,ma arrossisce come un bambino scoperto a fare una marachella .
Maledetto m'è dovevo andare in bagno prima, ora ho la vescica che mi scoppia,sono quasi al limite e busso alla porta,per fortuna col bagno ha finito mi precipito dentro urtandola come il primo giorno:”ma che modi sei proprio un maschiaccio”,la porta è aperta e la sorprendo a guardarmi lì con un certo interesse.
La prima notte insieme e tutto sommato non è andata male, non è successo nulla di particolare ma ho goduto del tepore del suo corpo, maledetto m'è,mi sto forse per la prima volta innamorando e di una come lei.
Dopo una lunga nuotata ci stendiamo al sole:”puoi dirmi di farmi i fatti miei,ma sei sempre stata…. insomma sei andata a letto solo con donne “,”sai cos'è un rapporto saffico, dolcezza e passione e no, sono stata con un uomo , che possa marcire all'inferno,quel porco era mio zio, mi ha violentata che avevo quattordici anni e ora che dici,che ti spiace,che non tutti gli uomini sono così,dillo a quelli che da ragazzina mi davano della puttana dopo che io l'ho denunciato, già chissà come lo provocato il brav'uomo”,i suoi occhi si inumidiscono e si alza per andarsene:”non trattarmi così non me lo merito,la mia era una domanda normale di un uomo che prova un sentimento verso una donna,non ti farei mai del male, ripeto sto bene con tè e si, vorrei fare all'amore,non sesso, amore,ma se è impossibile fa niente,non puoi impedirmi di provare quello che sento per tè”.
“È già quattro giorni e ti sei innamorato,forse desideri solo una preda irraggiungibile a costo di promettere mari e monti”,prende la sua roba e se ne va con le lacrime che le rigano il viso, vorrei fermarla ma ho paura di ottenere l'effetto contrario, passiamo i momenti comuni senza che mi rivolge una parola,da parte mia cerco di essere gentile e di non importunarla,maledetta curiosità, spero che si calmi e che torni la Debora degli ultimi giorni,una ragazza favolosa che mi fa battere il cuore.
La sera subito dopo cena vado in veranda, nella speranza che lei mi segua,ma dopo il quarto Cognac ho capito che non è aria,mogio mogio preparo il divano e cerco di dormire, anche se la mia testa esplode.
La luce della camera è accesa, forse legge un libro o si è addormentata,mi sistemo su un fianco e chiudo gli occhi,non so quanto è passato, forse minuti o forse ore, sento una mano che mi scuote delicatamente:”Aldo non vieni a dormire?”,”mi sono appisolato, credevo che non mi volevi più tra i piedi “,”e tu dai retta a una donna arrabbiata, dai vieni di là,mi piace stare nel letto con tè,ma solo il bacio della buona notte,ho bisogno di pensare “,non chiedo a cosa,la curiosità oggi ha già fatto danni,prendo la mano che mi tende e la seguo in camera.
Si stende sul letto e mi guarda mentre mi spoglio,trovo la cosa di un erotismo sconvolgente,tanto che ho difficoltà a tenere a freno la bestia nei boxer,quando mi stendo accanto a lei,si avvicina e mi dà un bacio a fior di labbra.
“Scusami per oggi,ho avuto una reazione spropositata a una normale curiosità, forse perché un po' mi piaci e né ho paura,non è facile rivoluzionare un'esistenza fatta passo per passo,se mi vuoi un po' di bene devi avere pazienza con me,se ti fa piacere saperlo,non ho nessuno a casa che mi attende, anch'io sono venuta qui per dimenticare una brutta storia e pulirmi la mente e ora mi trovo a affrontare una situazione ignota”,”ssst,fai silenzio,se deve succedere succederà, quello che posso garantirti è che non sei un'avventura,ho imparato a amare tutto di tè, anche le tue intemperanze e quando ti arrabbi,ora cerchiamo di dormire e lo dico a malincuore, voglio che se deve succedere sia spontaneo e desiderato da tutti e due, però ti prego,fammi sentire il calore del tuo corpo”.
Debora si rannicchia accanto a me', sento il suo cuore battere forte, vorrei baciarla e farla mia ma non voglio rompere la magia,se succederà sarà la mia donna per sempre.
Mi abbandono a un sogno agitato , facciamo l'amore ma dopo fugge e la vedo con le sue amanti, sono terrorizzato al pensiero di perderla , eppure la conosco da pochi giorni,il sogno e vivido e quando mi sveglio so di amarla veramente.
Quando si risveglia si stiracchia mi bacia la fronte e gli sfugge un”ciao amore”, subito si rende conto delle sue parole e si alza per andare in bagno,in questo momento scopro la vera felicità.
Quando esce è allegra,ha già indossato il bikini:”su preparati,oggi ti do la biada,da punta a punta della laguna,chi perde paga pegno”mi preparo il un lampo, mentre facciamo colazione ci scambiamo sorrisi sotto lo sguardo sornione di Alida.
Oggi picnic sulla spiaggia, rientreremo solo in serata, durante la notte si è scatenato un temporale tropicale, l'aria è frizzante e il sole rabbioso,come promesso facciamo la gara,non voglio prenderla in giro e mi impegno,lei ci mette l'anima e vinco solo per due bracciate.
Usciamo dall'acqua trafelati e crolliamo tenendoci per mano sul grosso telo,i nostri petti sobbalzano per il respiro affannoso, restiamo immobili fino a riacquistare le forze.
“C'è lo messa tutta,mi hai battuta per un pelo,vuoi sapere quale era il pegno?”,”spero che era lo stesso mio,mi avvicino al suo viso chiudo gli occhi e appoggio le labbra sulle sue ,il cuore batte forte ma la mia speranza si avvera,apre le labbra e le nostre lingue finalmente si conoscono.
Ci baciamo con trasporto senza mai staccarci, assaporiamo ogni angolo delle nostre bocche, quando ci stacchiamo per riprendere fiato lei sorride ,mi prende la testa e mi cattura in un altro bacio che sembra eterno.
La mazza si impenna, vorrei strapparle il costume e godere del suo corpo, è lei a spogliarsi e gettarsi in mare,cerco di togliermi il costume mentre corro verso di lei,inciampo e cado in maniera ridicola, lei mi aspetta acqua e ride a crepapelle.
Facciamo la guerra schizzandoci acqua come bambini,ma non perdiamo occasione per baciarci,mi salta a cavalcioni e si stringe al mio petto, è praticamente seduta sulla verga,sento il calore della sua fighetta,faccio scorrere il pene tra le labbra carnose, evitando di fare quello che desidero, Debora si lascia andare al piacere,lo sfregamento le stimola il clitoride, è un gioco bello e carico di eros che anche lei sembra, anzi gradisce, continuo fino a esplodere in una sborrata di cui non ho ricordo.
Usciamo dall'acqua felici,non c'è bisogno di dire quello che proviamo l'uno per l'altra, quello che è successo ci ha messo appetito divoriamo i panini,lei si riempie il corpo di briciole che si attaccano alla pelle bagnata,la guardo implorante di non respingermi e con le labbra tolgo le prime briciole ,lei si lascia completamente andare,si distende sul telo mentre mangio quelle sulle braccia ,passo a dedicoarmi a ripulire le sue gambe poi è solo la lingua a giocare con il suo corpo stupendo, quando raggiungo i capezzoli Debora si lascia andare e inizia a ansimare,con la mano le accarezzo il vello,la sua natura è completamente bagnata e non di acqua di mare.
Succhio un capezzolo come a strapparle la vita,lei ha un primo forte orgasmo,le uniche parole sono un sì continuamente ripetuto ,mi dedico con la bocca all'altro capezzolo,strizzandole dolcemente il primo,lei si impossessa del mio pene e inizia una disordinata masturbazione, all'esperienza sopperisce con il desiderio e l'asta torna dura come roccia,ora desidero solo il sapore della sua tana profumata,non pretendo almeno per ora di violare il suo nido,ci sarà tutto il tempo del mondo per noi e tremo al ricordo dei brutti momenti della nostra storia.
Sembra leggermi nel pensiero,si scoscia in maniera oscena e accompagna la mia testa a nutrirmi di lei,mi getto a leccarla come un bambino il suo gelato preferito,lei è pervasa di tremore e piccoli orgasmi,mi dedico a un lungo cunnilingio,fino a farle esplodere uno squirt che mi allaga il viso ,nonostante il sentore di urina non ho mai assaggiato niente di così buono.
Continua a secernere miele e io a nutrirmene,mi accorgo che per la prima volta in vita mia sto sborrando senza toccarmi ma imperterrito continuo a leccare fino a farle raggiungere un ultimo orgasmo che la lascia completamente svuotata .
Mi metto accanto a lei a guardare delle piccole nubi, sempre tenendola per mano,non sono mai stato romantico ma con lei tutto è poesia,ci addormentiamo godendoci gli ultimi raggi di sole,solo a tramonto inoltrato rientriamo al cottage, Alida e Miriam capiscono al volo, servita la cena si dileguano .
Mangiamo allegri,ogni tanto ci imbocchiamo, ogni tensione è allentata,nei suoi occhi si è accesa una scintilla e farò di tutto per tenerla viva,la notte è calma e le stelle sembrano così vicine da poterle toccare.
“Non so spiegarmi il perché ma è successo e non voglio che finisca, è difficile che cambio il parere sugli uomini ma tu sei diverso, spero non sia un inganno,ne morirei”,”Debora amore, perché è quello che sento per tè, nulla finirà tra di noi dopo la vacanza,i poeti dicono che esiste l'anima gemella e io l'ho trovata in un isola sperduta nell'oceano indiano,il mio lato maschile vorrebbe che ti possedessi in ogni modo,ma quello che ho provato oggi è amore ,con un altra avrei tentato il tutto per tutto a costo di perderti,ma con tè è diverso, certo vorrei fare l'amore e fonderci in un unico corpo,ma è giusto aspettare i tuoi tempi “.
“Vieni Aldo in questi giorni è stata un'agonia anche per me ,sei il primo uomo che desidero,il tempo dell' attesa è finito “,mi prende per mano e andiamo in camera,si toglie gli abiti e mi appare ancora più bella , in confronto a me' è piccina,senza tacchi mi arriva al petto,mi mordicchia un capezzolo e impugna con energia la mia mazza a riposo, nonostante la sorpresa lo sento crescere nella sua mano,si mette in ginocchio con l'uccello a pochi palmi dal viso;”è giusto che ti restituisca il favore”e così dicendo mi dà un bacio sulla cappella,il pene reagisce e si impenna alla massima misura,mi palpa delicatamente i testicoli gonfi e lentamente lecca l'asta.
Ho il corpo pervaso da fremiti,non sarà la regina dei pompini ma la desidero troppo,la sua boccuccia si impegna a ricevere la cappella violacea,inizia un lento movimento aggiungendo abbondante saliva,lo impugna con la manina e fa sparire il resto in bocca, chiudo gli occhi godendo di quel servizio fatto con passione,ormai il pene scorre nella boccuccia chiusa a cuoricino,ogni tanto affonda al velopendulo a costo di strozzarsi.
“Amore,distenditi sul letto e godiamo del piacere delle nostre bocche”,in un attimo siamo al classico 69, ci alterniamo per aumentare il godimento,ormai sono quasi al limite e l'avverto,non vorrei che si schifi, Debora ignora le mie parole,aumenta la masturbazione e affonda la mazza il più possibile:”non resisto,sto per….”non finisco la frase e gli allago la gola,ingoia e tossisce ma non si ferma,da mio pari aumento lo stimolo del clitoride e mi gusto il suo orgasmo ferino.
L'impulso è subito baciarsi,ci scambiamo con libido i nostri sapori, Debora sembra indemoniata frulla la lingua nella mia bocca, è un diesel che quando si scalda non lo fermi più.
“Scopami ora,scopami prima che cambi idea,non aspetto altro,le appoggio le gambe sulle mie spalle,spennello il membro sulla viscida entrata è do una leggera spinta,la cappella entra senza trovare troppa resistenza,Debora ha solo una leggera smorfia di dolore ma subito inizia a ansimare di piacere.
Entro e esco e ogni volta più in profondità,fino a toccare il suo ventre piatto,le dò colpi profondi ma non violenti che lei sembra apprezzare,nella stanza si sentono solo ansimi e mugolii, è lei a chiedermi di accelerare,di scoparla forte,da troppo la desidero,sono imbufalito e la scopo come un toro,ormai sono prossimo al traguardo ma voglio ritardare il più possibile l'inevitabile , vorrei stare sempre dentro di lei,questa femmina mi ha stregato.
Giunto al limite l'avviso e cerco di uscire ma lei mi pianta le unghie nella carne:”vieni amore, vieni, voglio sentire i tuoi schizzi che mi allagano il ventre,dai,dai..”, non posso andare oltre e scarico nella sua topina tutto il mio piacere,lei da colpi col bacino come per impossessarsi anche dell'ultima goccia.
“Aldo ho toccato il paradiso, credevo impossibile godere così e mai e poi mai con un uomo,sei la mia droga,ti amo,ti amo”,la bacio con tutta la passione e il trasporto,lei risponde al mio amore,una notte di coccole e di sesso, crolliamo tra le braccia di Morfeo che già albeggia.
Ancora due giorni,due giorni in questo paradiso con la donna che so d'amare e mi sento corrisposto.
La mia mente è un vulcano,ma la paura è di fare i conti senza l'oste, l'ultima mattina affronto il toro per le corna:”Debora l'idea di starti lontano mi distrugge,dirai che sono un debole ma voglio averti vicino “,”abitiamo a quaranta chilometri, possiamo incontrarci quando vogliamo e stai tranquillo che non ti mollo,sei il primo e l'ultimo della mia vita “,”lavori in uno studio e sicuramente sei brava,io ho uno studio tutto mio al centro di Milano,ti propongo la convivenza nella vita e nel lavoro,prendi tempo,ma voglio che tu sappia che è quello che desidero “, Debora ammutolisce,per un attimo temo di aver rovinato tutto:”c'è tempo per parlarne ora godiamoci gli ultimi giorni, intendo qui sull'isola, stai certo che di tè non mi stanco”,si alza e corre verso il mare,la seguo e giochiamo tra i flutti come bambini,dopo pranzo facciamo l'amore in camera sotto la frescura delle pale, Debora sembra evitare il discorso di stamane ma con lei tutto non è quel che sembra,questa sera pretendiamo di mangiare tutti e quattro è giusto cenare con le nostre angeli custodi, tutte due ci guardano con affetto,quasi fossimo i loro figli,una serata simpatica che si protrae anche grazie a un ottimo liquore fatto da Alida.
Ultimo giorno di mare,quando rientreremo sarà pieno inverno,ci godiamo al massimo la giornata, sfruttiamo gli ultimi raggi per una abbronzatura integrale da fare invidia,rientriamo a malincuore al tramonto ,un'ultima cena sull'isola è notte d'amore ,in questa casa che ha visto nascere il nostro sentimento.
Al mattino sveglia presto,salutiamo le nostre ancelle con baci e abbracci sul piccolo molo,poi inizia il lungo viaggio di rientro,ma con lei è meno noioso,il trasferimento in motoscafo è piacevole anche se il rumore ci impedisce di parlare.
Il volo di rientro prevede l'intera notte in volo, è la prima notte dopo una settimana che non facciamo sesso , però ci addormentiamo accanto stringendoci le mani, l'atterraggio è previsto per le dieci,alle sette sveglia e lunghe code alle toilette ,poi è ora della colazione che quasi ci fa' rimpiangere il caffè dell'isola:”amore!”,”dimmi Debora”,”si”,mi vede perplesso:”si voglio vivere con tè e se me lo fai ripetere mi metto a piangere, darò le dimissioni e poi saremo noi,che dici”,non servono parole , sono i baci a suggellare la nostra unione.
Atterriamo puntuali,ho la macchina in garage,lei era venuta in navetta, carichiamo i bagagli:”vieni a casa mia, pardon, nostra?”,”prima accompagnami a casa” ,parto in direzione Vigevano,lei abita in una graziosa villetta in periferia, scendiamo dall'auto, lei mi prende per mano e suona il campanello ,una bella signora con i capelli rossi apre la porta,non ci sono dubbi assomiglia alla figlia:”ciaoooo mamma sono arrivata le due si scambiano un abbraccio carico di affetto, per un attimo mi credeva il tassista,poi si accorge che ci stringiamo la mano e mi guarda interrogativa:”scusa mamma sono maleducata,ti presento Aldo il mio presto futuro marito”, mamma Ada ha un mancamento ma subito si riprende e i suoi occhi sono pieni di felicità:”ti prego entra, fatti conoscere “, ovviamente siamo quasi obbligati a pranzare da lei, è doveroso fargli i complimenti per l'ottimo pranzo:”Debora non è da meno ,ha saccheggiato tutti i miei segreti,non è solo bella è una donna eccezionale “”lo so signora,lo so”.
Le raccontiamo dell'isola sorvolando i particolari troppo piccanti,un po' ride,un po' si commuove:”quindi vi siete appena conosciuti e già si parla di matrimonio?”,”veramente è la prima volta che glielo sento dire,ma sua figlia mi legge nel pensiero, è vero ci conosciamo da poco ma per me' è la vita stessa e l'aria che respiro”,mi abbraccia commossa:”o sei il più bravo dei millantatori o la persona meravigliosa che voglio vedere accanto a mia figlia”.
Debora sale in camera sua a preparare una prima valigia,prima di andarcene Ada le ridà lo smartphone, penso che anche il mio è rimasto a casa e chissà quante telefonate,baci e abbracci e poi verso casa .
In auto la vedo presa e pensierosa a leggere i messaggi whatsapp :”che c'è ,pentita,la tua ex ti tormenta?”,”no non è per quello è che ci siamo lasciate male e la cosa mi dispiace “,”arriviamo a casa, sbagliato prima in trattoria perché nel frigorifero c'è il deserto e gli telefoni,se veramente ti vuole bene capirà,se no hai fatto bene a lasciarla,si dice che il sogno di ogni uomo è fare l'amore con due donne,non sono un bigotto e mentirei se ti dicessi che la cosa non mi intriga,ma se avete bisogno di spazio per voi non c'è problema, hai tanto da dare e so che mi ami,non sarei geloso, s'intende di una donna,se no cavalleria rusticana, voglio vivere ogni attimo con tè,come dice il prete nella buona e nella cattiva sorte”,non finisco la frase che lei mi bacia felice,ci gustiamo una cena all'italiana, anche se a dire il vero Alida preparava dei manicaretti da leccarsi i baffi,poi mettiamo piede nella sua futura casa,una mansarda con ampie vetrate .
Lei gira ogni angolo della casa con fare professionale,io preparo i drink e l'aspetto sul divano, torna si siede accanto a me' e beve un sorso di gin tonic,bello c'è spazio a sufficienza,ho già un'idea ma poi guardiamo insieme dove fare la camera per il bambino e ricavare un bagnetto, quasi mi strozzo.
“Balbetto tu,noi,bambino,ho la testa che mi gira”,mi accarezza il viso:”credevi forse che ero protetta?dai sciocco da cosa dovevo proteggermi,se non sono rimasta incinta sarà il prossimo mese, niente in contrario?”,”contrario? neanche per idea,tu e un figlio,dopo potrei anche morire la mia vita è realizzata”,”ti prego non dire sciocchezze, voglio invecchiare accanto a tè, prendere il sole su una panchina nel parco a ottant'anni,circondarmi del affetto dei nipoti e se mai dovessi lasciarmi per un altra,ci sarebbe mio figlio a ricordare il nostro amore,ma stai attento hai visto il risvolto del mio carattere,se ti becco con un altra cavo gli occhi a tutte due”,lo dice sorridendo ma non credo che scherzi.
Non disfiamo neanche le valigie,in un attimo siamo a rotolarci sul futuro talamo,questa notte mi dona l'ultima verginità rimasta, è una scelta tutta sua,ma sarebbe da imocrita dire che non lo desideravo, credevo di fare chissà che fatica,ma il suo culetto era avvezzo a ricevere dildi di tutte le misure ma una mazza di carne ha una altro effetto ,forse è il desiderio di essere completamente mia,raggiunge l'orgasmo anale senza toccarsi.
È solo il primo round di una notte d'amore la prendo in ogni modo e in ogni buco, l'amo per quella che è, una femmina vera, bella, intelligente ,a volte dolce come il miele, a volte irruenta e scontrosa.
Dopo quindici giorni già lavora con me e apprezzo le sue capacità anche se spesso ci scontriamo ma solo sui lavori,io sono più perfezionista lei creativa,ogni volta troviamo la quadra e in breve siamo lo studio più richiesto in città.
Non si vede ancora la pancia ma il figlio è in arrivo, quando ci sposeremo il viaggio di nozze sarà sulla nostra isola,un piccolo atollo ricco di amore.
Dimenticavo , Guendalina la sua ex ora è la nostra migliore amica e sarà la testimone di nozze, litigavano spesso perché lei è bisessuale e si incontrava di nascosto con un ragazzo che ho scoperto essere un mio amico, piccolo il mondo,ora è in attesa di cinque mesi,se riprenderà la fiamma si vedrà,di sicuro il nostro amore è saldo come una roccia.


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