Lui & Lei
Melissa 3
di Curioso917
23.11.2023 |
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"Quando Agata esce dal bagno, vado a fare una doccia, “amore nel mobiletto c'è una crema lenitiva”..."
A ottobre si pone un problema, Lucia è di sei mesi ,una gravidanza tranquilla ma non riesce a seguire la fabbrica come prima, riceviamo una telefonata da Carlo:” Ermanno ti sto per chiudere molto e anche a te Melissa,il commerciale può andare avanti benissimo senza di te figlia mia, ora è la nostra creatura che necessita della tua presenza, Ermanno sono informato delle tue capacità sarebbe bello che voi due vi trasferite a Padova,in tre potreste condurre l'azienda a livelli mai raggiunti, prendetevi il vostro tempo ma una decisione in tal senso ci farebbe felici, la mamma insiste che te e Lucia state insieme,la villa è piena di camere e un aiuto in più per il nascituro sarebbe una manna”.Non è facile lasciare la città,gli amici,i genitori,il lavoro, ma tutto si supera per amore ,Lucia era preavvisata e sperava che accettassimo.
Per giorni ne parliamo valutando i pro e contro, sono contento di poter vedere sempre il figlio che nascerà,ma è un salto nel buio se perdo Melissa perdo anche il lavoro, naturalmente Melissa è per accettare la proposta, egoisticamente non ha niente da perdere , è la prima volta che abbiamo contrasti,se devo perderla o accettare la scelta è chiara, imparerò il dialetto veneto, di veri amici ne ho pochi,vivo solo da anni i miei abitano a Carmagnola, in fondo Natale e Pasqua ci si può incontrare,con mia sorella c'è poco rapporto e più vecchia di dieci anni,a conti fatti nessuno mi lega qua.
Ok amore si va a Padova, Melissa è contenta mi riempie di moine.
“Sei un tesoro, capisco le tue paure,ma le affronteremo insieme,a Padova ho molti cari amici, gli risparmio un viaggio per il matrimonio”.
“Matrimonio? “ ,” se lo vuoi ancora sono pronta, non è il pezzo di carta che conta,ma sono ultra convinta di voler passare la vita con te,e poi rendo felici i miei”.
“E mi chiedi se lo voglio, è la realizzazione di un sogno”.
Ci baciamo con impeto e rotoliamo a letto, forse non è mai stata così calda,in una notte vengo quattro volte mai capitato.
Mettiamo in vendita le case ammobiliate, le svuotiamo delle nostre cose e le spediamo a Padova .
Arriva il nuovo amministratore delegato, Melissa lo segue per una settimana,è un tipo con esperienza, poi arriva il giorno della partenza.
Ci mettiamo in auto con un minimo di bagaglio, Melissa ridacchia non capisco perché,ho avviato il motore e vedo dal retrovisore una donna carica di valigie che corre verso l'auto.
“Heii aspettate”, Melissa ride di gusto, quando la donna si avvicina è tutto chiaro.
‘Ermanno ti presento la nostra nuova segretaria”, c'era da aspettarselo è Agata:”senti socia il personale lo scegliamo insieme, ha qualche referenza?” Agata mi forza le labbra con la lingua, “bastano capo”, “ok sei assunta".
Penso sarà dura Melissa, Lucia Agata, spero mi regga il cuore.
Il viaggio scorre veloce, facciamo sosta in autogrill, Melissa non nota nulla,ma io ridacchiò divertito :” e allora che hai da ghignare?” ,”Non noti nulla di questo autogrill?” ,” No perché che ha di diverso dagli altri”, faccio la faccia triste , il viso di Melissa si illumina:” come ho fatto a non ricordarmi”, mi dà un bel bacio, Agata ci guarda e non capisce :” tesoro è qui che ho conosciuto la mia anima gemella”, “ già e non eri di buon umore” , “è vero ma ringrazio il caprone che mi ha mollata sul piazzale”.
Il ricordo ci mette di buon umore, prima di mezzogiorno siamo alla villa, ci viene incontro Lucia , come è dolce col pancione. “Benvenuti nella vostra casa”,le sorelle si baciano ma Melissa ha paura di stringerla:” heii non sono mica di cristallo,ciao papà mi dai un bacino anche tu?” “Certo mammina la gravidanza ti dona”,”ruffiano ho le caviglie come pali della luce, guarda guarda ci sei anche tu cara amica dovevo aspettarmelo, dai venite dentro Maria ha già messo in tavola”.
Povera Lucia è impedita nei momenti e continua a andare in bagno,ma ha una splendida luce negli occhi,le ragazze le stanno accanto, devo dire che Agata è molto d'aiuto,la gravidanza procede bene ma è il caso che resti a riposo.
Ho iniziato a prendere confidenza col lavoro, Melissa è in gamba e tutti la rispettano,per ora Agata sta vicino a Lucia.
In un mese ho preso dimestichezza ho qualche idea innovativa, Melissa mi appoggia in pieno,di giorno lavoriamo la sera è tutta per noi, conosco tutti i suoi amici, devo dire che da subito mi trovo bene con loro,in Piemonte siamo più musoni qui amano divertirsi.
La sera ci diamo il cambio o noi ho Agata teniamo compagnia a Lucia, nell'ultimo mese arriva mamma Ornella per stare vicino alla figlia, Carlo è favorevolmente impressionato dai cambiamenti in azienda.
Un giorno esordisce dicendo, “Melissa tè e tua sorella siete in gamba,ma questo ragazzo non dobbiamo perderlo, è ora che fissi la data delle nozze”, Melissa l'abbraccia:”presto papà presto”.
Sono giorni di trambusto , Agata diventa la mia segretaria,la sera frequenta i locali della movida, quando svolazza tra i maschietti, non ce n'è per nessuna, Ornella è una mamma amorevole,un grande aiuto.
Un pomeriggio rientriamo dal lavoro,i genitori sono da amici, sentiamo degli ansimi provenire dalla camera di Lucia,ci avviciniamo preoccupati, restiamo a bocca aperta, Lucia si sta tormentando il clitoride, un dito scorre nel culo.
Lucia ci vede:” non c'è la faccio più, devo godere”, non servono parole Melissa si attacca ai seni cresciuti a dismisura, mordicchia e succhia i capezzoli, Lucia si agita come una biscia, mi inginocchio tra le sue cosce,la vulva appare gonfia,il clitoride è rigido come un cazzetto,le passo la lingua a spatola e succhio il centro del piacere,ha un sapore più acidulo ma gradevole, emette miele dalle labbra, ormai è prossima all'orgasmo,mi schiaccia il viso sulla figa e urla vengo vengo.
Ho il viso completamente impiastricciato,ma continuo a leccare,dalla bocca di Lucia esce solo hoo, hoo ,hoo, sta scaricando tutta la tensione.
Stremata si abbandona sul letto :
“povero caro a te ci penso io,impugna la verga e inizia un pompino che solo Melissa sa fare,non resisto molto, appoggia la cappella alle labbra in attesa della sborra che puntuale arriva,le riempio la bocca, qualche goccia le imperla il mento. Si sposta e si avvicina alle labbra di Lucia, lei apre la bocca e si scambiano il mio seme da brave sorelline, per Lucia è la prima volta ma le piace,le lingue schermano Lucia sorseggia la sborra,poi pulisce quello che resta sul viso di Melissa
È troppo eccitante ,mi ritrovo ancora in tiro :”heii non ne hai mai basta ,vieni qui la mia micia ti aspetta”.
Lucia ci sorprende :”posso fare io?ho paura per il bambino,ma nel comodino c'è del lubrificante”,hai capito la lesbichella prima si gusta il seme e poi vuole essere sodomizzata.
Melissa le sorride:” è tutto tuo ma te lo ricordo solo in prestito, Ermanno è solo mio”, la fa mettere a pecora cosparge di gel il pertugio e lo lavora con le dita: “vieni amore è pronta”.
Strofino la cappella sulla vagina,il cazzo e lucido di umori,lo appoggio al tenero buchino e entro, la cappella oltrepassa lo sfintere è morbida come burro, lentamente lo infilo finché i coglioni toccano la sua figa, lo estraggo quasi completamente e poi affondo,
“dai così inculami forte si, si ,si, rompimi il culo, ansima ,scodinzola,la cavalco per un tempo infinito,sono ormai al capolinea :”dai ,dai vienimi dentro voglio sentire la sborra”, è troppo grugnisco come un maiale e le riempio l'intestino,mentre urla vengo, vengo.
Siamo disfatti :” è la prima volta che raggiungo l'orgasmo senza masturbarmi non pensavo di godere così con un uomo”.
Melissa si accorge che la sborra comincia ad uscire dall' ano dilatato:”dai Ermanno aiutami, non sciupiamo questo ben di Dio”.
Lucia è stravolta,due lingue leccano e succhiano suo culo, si strizza il clitoride e lancia un altro urlo “godo, godo amori miei”.
Per fortuna ancora nessuno è rientrato, Maria è una tomba abituata alle amanti di Lucia.
La sera a cena, Lucia ha il viso disteso e sereno, Ornella le dice:”come sei bella oggi amore mio”,” si mi sono proprio riposata”, facciamo fatica a non ridere.
Un giorno mi telefona Ornella,non riesco a trovare Melissa,si sono rotte le acque,la stiamo portando in ospedale, sono agitato come uno scolaretto , Agata mi dice vai ci penso io a cercare Melissa,corro attraverso il corridoio l'ufficio di Melissa è socchiuso vedo delle ombre, sicuramente è al telefono,mi sembra di vedere un uomo con lei,ma non ho tempo di aspettare, mi precipitò in ospedale.
Sono in sala d'attesa sto tremando, Ornella mi tiene la mano, Carlo passeggia su e giù per il corridoio,dopo venti minuti arriva Melissa col fiatone, “scusatemi ero in riunione”, penso strano l'ho vista in ufficio,ma ho altro a cui pensare, siamo in trepida attesa, finalmente esce l'infermiera:” tutto bene è un maschietto”, che sollievo non posso urlarlo ai quattro venti è nato mio figlio.
Tutti si accalcano al capezzale della puerpera, Lucia mi sorride è strizza l'occhio.
L'arrivo del bambino anima la casa,non perdo occasione per spupazzarmelo, Lucia si sta riprendendo lentamente, ovviamente come da accordi ho riconosciuto il bimbo.
Qualcosa non va con Melissa,una sera l'affronto :” senti tesoro qualcosa non va?”
“Perché va tutto bene”, “ultimamente ti vedo tesa e non parlo di lavoro, qualcosa non va tra noi? “ ,“Ma che vai a pensare sono solo nervosa”, “se lo dici tu,mi sembra che dal giorno del parto qualcosa è cambiato tra noi”.
“Senti ragazzo posso sempre fare a meno di tè,credi sia la tua schiava?se mi fai incazzare ti mando affanculo”.
Ho il cuore a pezzi ma con voce calma le dico:”non ti ho mai obbligata a nulla,il nostro rapporto è basato su sincerità e rispetto,se non ti sto bene per ora vado nella prima pensione che trovo,poi mi cerco una sistemazione”.
“Sempre che non ti licenzi”, “fai come ti pare,mi ha assunto tuo padre parlane con lui,se vuoi vedermi mi trovi sul lavoro” ,riempio una sacca e esco di casa, mentre Melissa mi lancia insulti.
Mi sento arido dentro, vorrei solo capire,mi dedico al lavoro, non dico niente neanche ad Agata anche se lei ha mangiato la foglia.
Per tre giorni non vedo nessuno della famiglia,poi viene nel mio ufficio Ornella:” Ermanno cosa è successo”, “ vorrei tanto saperlo , fino a una settimana fa andava tutto bene,ora a quanto pare non le vado più”.
“Melissa non ci parla,si è chiusa in sé stessa,non parla neanche a Lucia”.
Le racconto la discussione:” non riesco a capire la sua reazione, volevo solo spazzare le nubi che oscuravano il nostro rapporto,mi ha chiesto lei di fare un figlio con Lucia,io amo tua figlia ma non sono il suo giocattolo” .
Agata non può fare a meno di sentire :”senti amico non puoi buttare tutto alle ortiche,con te Melissa è rinata”,” perché pensi veramente che per me è un gioco,quella donna la seguirei fino all'inferno,ma non posso obbligarla ad amarmi”.
Le spiego il cambiamento di umore il giorno della nascita, Agata è pensierosa :” senti quando sei corso in ospedale ho cercato Melissa,ma non mi rispondeva, sono andata nel suo ufficio, parlava con un uomo mai visto dal forte accento calabrese,mi sembrava molto tesa”.
Ornella ci dice che Lucia le ha raccontato che nel territorio ci sono infiltrazioni della ndrangheta, speriamo non vogliamo niente da noi.
“Senti mamma, se è questo, è una cosa da affrontare insieme, se cedi alle loro richieste, puoi dare addio all'azienda, mio padre ha lavorato per anni all'antimafia ora è in pensione, però mia sorella è ispettore in Polizia.
È una cosa troppo grande da affrontare per il più amore, dobbiamo metterla con le spalle al muro e farla parlare, sempre che mi accettate come uno di voi,io tua figlia la voglio sposare e sono preoccupato anche per mio figlio”.
“Caro io ti considero di famiglia e anche Carlo ha stima di te, hai perfettamente ragione , dobbiamo affrontare la cosa tutti insieme fra quattro mura, ne parlo con mio marito, Melissa ha sempre avuto timore di suo padre, vedrai che si sbottona”.
Dopo neanche un'ora mi telefona Carlo:” Ermanno vieni per cena, ho sentito mia moglie e la penso come tè, ho cominciato dal nulla, ma sempre nella piena legalità, piuttosto di avere a che fare con quella gente chiudo l'azienda”.
Arrivo puntuale, Melissa ancora non c'è, cerca di evitare il più possibile la famiglia,ma Carlo pretende che se non ci sono impedimenti si cena tutti insieme. Gioco un po' con il piccolo Luca,tranquillizzo Lucia, che è stata informata dai genitori.
Alle 20 30 puntuale arriva Melissa, ha gli occhi bassi, quando mi vede impallidisce.
“Cosa fai qui Ermanno ci siamo lasciati”, “non mi ricordo che abbiamo rotto il fidanzamento, al dito porti ancora il mio anello, non riuscivo a capire perché ti sei comportata così, ora per noi è tutto chiaro, siediti e parliamo”.
Fa per ribattere ma interviene Carlo :”senti figlia ribelle, e ora che ci dici tutto, Agata ti ha visto con quel brutto ceffo, se ci sono problemi parla”.
Melissa cerca ancora di negare,si arrampica sugli specchi :” amore smettila non puoi affrontare certe cose da sola, te lo dico adesso di fronte alla famiglia ho ti fidi di me o è veramente finita, guardarmi in faccia e dimmi che non mi ami più”.
Melissa crolla e racconta tutto.
“Quel bastardo che ha visto Agata è un emissario di una famiglia della ndrangheta, ha messo gli occhi sulla nostra azienda per riciclare in maniera pulita i loschi traffici, tramite società fittizie vogliono entrare nella nostra azienda, mi ha fatto chiaramente capire che se non accetto ne va di mezzo sia la fabbrica che la famiglia,ho quindici giorni per decidere.
Papà tu hai rischiato di morire, Lucia ha appena partorito, credevo di poter affrontare la cosa da sola”.
“Senti scemotta sei sempre la solita bambina che vuol fare di testa sua, adesso bacia quell'uomo e vediamo insieme come uscire dal cul-de-sac”.
Piangendo si butta tra le mie braccia :”perdonami ancora una volta ho tradito la tua fiducia, ma giuro che l'ho fatto per non metterti in mezzo”, la bacio con passione sotto gli sguardi divertiti della famiglia sulle sue gote scendono lacrime.
“Sentite voi due, prima di darmi un altro nipote decidiamo cosa fare”.
L'atmosfera si rilassa un po', telefono in vivavoce a mio padre spiegandogli ogni cosa,parlerà con Silvana mia sorella,ci rincuora.
“Avete fatto la cosa giusta,una volta presi di mira la cosa non finisce lì, informo subito Silvana , sicuramente vorrà esserci “.
Ringrazio papà , Melissa mi stringe le mani, ora siamo pronti a sederci a tavola,ma ancora qualcosa mi rode.
Guardo negli occhi Lucia,mi fa cenno di si.
“Signor Carlo non sono completamente stato sincero con lei “,” non dire altro, non sono uno sprovveduto ,ti ho osservato in sala d'attesa,tremavi dalla paura, Ornella ha votato il sacco, non approvo del tutto, ma almeno so chi è il padre”, mentre dice questo mi abbraccia, Melissa e Lucia si stringono a noi, Ornella ha in mano il bambino e piange commossa.
“Dai la cena si fredda”, l'ho dice con gli occhi umidi, passiamo un fine serata tranquillo, alle undici ci ritiriamo nelle nostre camere, Melissa si getta su di me,mi mordicchia i capezzoli, quasi mi strappa pantaloni e boxer,lambisce la cappella,la verga guarda il cielo,ingoia in un colpo l'asta fino al pube e inizia un su e giù carico di saliva,emetto versi di godimento,le mani sulla sua testa, è brava il mio amore lecca e affonda,un dolce su e giù che presto aumenta di ritmo,la interrompo per non venire, lei capisce e si gira, sento il profumo della figa, allargo le grandi e le piccole labbra e mi disseto di lei ,dalla sua vagina esce miele, è la mia droga.
“Scopami amore è troppo tempo che aspetto”,la faccio mia in tutte le posizioni, siamo fradici di sudore, per Melissa è un susseguirsi di orgasmi.
Sulla porta appare Lucia,ha un dito in bocca,ci guarda trasognata, Melissa la vede,vieni sorellina fatti leccare.
È un groviglio di corpi,le ragazze urlano , sbrodolano,si baciano come impazzite, sono al limite vengo con uno tsunami di sborra.
Lucia si butta a berla dalla fonte,ha la bocca tutta impiastricciata, sono uno spettacolo di libidine.
La porcellina si avvicina alla mia bocca e fa colare gocce del mio seme, mentre Melissa fa rinvenire la verga.
“brava amore stai diventando una vera puttanella, Ermanno te la senti di sfondare il culo alla madre di tuo figlio?” Non servono parole,lecco quel piccolo fiore,lo lavoro con le dita, Melissa è sotto di lei che le lecca la micia, guaisce di piacere,ormai è pronta affondo lo sfintere cede,con due colpi sento la sua fica sui testicoli, Melissa lecca La passera e l'asta quando esce. Lucia urlando si abbandona all'orgasmo un attimo prima del mio.
“Ha però sorellina lesbica, prima in figa e oggi in culo, non è che vuoi fregarmi Ermanno?”
Ansimando mormora :”no cara ma avevi promesso di prestarmelo”, ridiamo a crepapelle, è fantastico l'amore con queste due Erinni.
Lucia torna dal piccolo,noi ci consumiamo fino a crollare addormentati.
Lunedì mattina arriva mio padre con Silvana, la presento a Melissa, parlano per più di un ora, mio padre partecipa e dà saggi consigli , poi arrivano i suoi colleghi. Silvana mi dice:” e bravo fratello non te la sei trovata solo bella “, “si è una persona meravigliosa”.
Gli agenti piazzano microfoni e telecamere, Silvana e papà istruiscono Melissa per la recita.
Il mio amore non ha titubanze è decisa ad andare fino in fondo.
È il momento , l'emissario della mala si fa annunciare, entra in ufficio spavaldo :”allora signora Melissa ha deciso?”,” Ho paura a impegnarmi con voi non so neanche chi siete e cosa rappresentate”, “senti troia mi sto spazientendo siamo la famiglia Giordano, se fai la brava ti arricchisci e salvi te e tutta la famiglia,ho saputo che hai un nipotino, sarebbe un peccato….”
“No ,no per favore non fategli del male”, “dipende solo da tè,qui ci sono i documenti delle società che diventeranno socie dell'azienda,vedi di firmare,ho anche una valigetta piena di contanti regalo della famiglia”.
“E se non firmo? La vedi questa
Estrae una pistola e la mette sul tavolo:”firma che ti conviene”.
A questo punto irrompono gli agenti che bloccano il buzzurro,
“ Sei morta puttana”,” Silvana le molla un manrovescio:” deficiente hai lasciato briciole ovunque, vedremo chi farà una brutta fine quando i Giordano vedranno gli esiti della trattativa, guarda ,guarda, società compromesse bei nomi interessante”, lo ammanettato e lo portano al commissariato.
Abbraccio Melissa che trema come una foglia :” è finita cara”.
Per sicurezza ci trasferiamo in Abruzzo nel nostro rifugio dorato,la villa è pattugliata, naturalmente ci portiamo anche Agata, Lucia con lei fa scintille,noi ci dedichiamo al nostro amore.
Per fortuna la banda in breve è sgominata,il tizio ha vuotato il sacco in cambio di protezione.
Potremmo tornare alla vita di sempre, dobbiamo solo decidere dove sposarci, Ornella vorrebbe farlo alla villa, Melissa vicino al lavoro,si stanno alterando,io cerco di non mettermi in mezzo, e tu cosa ne pensi, ormai sono tirato in causa :”direi che possiamo sposarci qui il posto è bellissimo, tu Ornella pensa alla wedding planner, noi torniamo in fabbrica, sicuramente Agata saprà consigliarla per abito e accessori,una settimana prima torniamo da voi”, Melissa sorride, Ornella mi stampa un bacio non troppo casto che mi fa arrossire.
Direi che ho passato la prova a pieni voti, torniamo a Padova , per strada chiedo a Melissa perché la mamma mi ha baciato in quel modo, sorride:” si dice in giro che i miei genitori non sono proprio casa e chiesa,temo che dovrò tenere mamma nei ranghi”,gli amici stentano a credere che Melissa si sposa, ma tant'è devono farsene una ragione.
Agata è un vulcano, in breve hanno girato tutti gli atelier, la sera tornando distrutte,tra lavoro e preparazione al matrimonio non resta tempo per noi.
Non è certo un problema, la avrò accanto per tutta la vita.
La sera prima della partenza,le due si presentano facendo le fusa :” che c'è ragazze” non mi ispirano niente di buono.
Agata con voce mielosa confessa che la sua amica ha un desiderio:” tesoro se vuoi sfogarti con un mandingo non è un problema, l'addio al nubilato è tabù per il marito”,” senti tontolone se voleva scoparsi una tribù di africani lo diceva a te? È te che vuole scopare”, non riesco a capire. Melissa mi dà un bacetto, tiene le mani dietro la schiena. :”sai quel giorno con Agata, mi è entrato nella testa”, ho uno sguardo interrogativo,lei mi fa vedere quello che nasconde dietro la schiena ,e il famoso dildo da paura:” ma scherzi?”,” Ho desiderato possederti da quel giorno ,ma avevo paura di perderti,se non vuoi non se ne fa nulla, è che con le donne ho sempre amato essere attiva,per me vorrebbe dire possederti anche nell'anima”.
“Cara l'altra volta non mi è dispiaciuto, ma tra le due piccole dita e questo mostro, mi vengono i brividi”.
“Lo sapevo è Agata che ha insistito, non ho bisogno di questa prova :” perché ti ho detto di no?” Nei suoi occhi si accende una luce.
Mi stendo sul letto a ammirare le due Erinni,si spogliano con movimenti sinuosi,sono veramente belle,si avvicinano e mi sfilano pantaloni e boxer, Melissa mi strappa la camicia e si attacca ai miei capezzoli,da brava pompinara Agata ha ingoiato il fratellino,un fellatio bagnato.
Sono super eccitato, Melissa mi avvicina il giocattolo mentre Agata ha mollato il mio cazzo per dedicarsi alla sua topa.
Guardo lo strapon ,un dildo rosa di 15 centimetri,delle cinghie e una bestia nera realistica di almeno 25 centimetri.
Melissa è pervasa da fremiti,la lingua di Agata la fa sbrodolare,
Mi avvicina alla bocca il dildo rosa :”leccalo tesoro, voglio la tua saliva nella mia passera,lo baciò in punta lecco l'asta insalivando bene”.
La lingua di Agata l'ha portata al primo orgasmo, con voce tremante mi dice :”dai infilalo tu cucciolotto”,le entra senza il minimo attrito, Agata le lega le cinghie,poi si rivolge a me :”mettiti a pecora”, obbedisco sono nelle loro mani,sputa sulla mano e mi masturba lentamente la Verga mi fa male da quanto è dura, poi inizia a dedicarsi alla mia rosellina,la sua lingua mi provoca scosse dal cazzo al cervello, entra con la lingua piena di saliva lambendo le pareti interne.
Sputa sul mio ano e infila un primo dito , è solo piacere lo ruota allargando le pareti interne, poi inizia un piacevole su e giù massaggiando la prostata.
Cazzo se è bello, capisco cosa prova una donna, vigliaccamente entra con altre tre dita,caccio un urlo :”smettila mi fai male”, mi sussurra all'orecchio :”resisti piccolo vedrai che tra poco ti piace’.
Ha fuori solo il pollice, Il dolore è fortissimo, ma piano piano si trasforma in qualcosa di diverso, dolore e piacere, poi il piacere prende il sopravvento.
Mi sento squartare sono pieno, mi sta fottendo con furia,ma ora è solo piacere ,un piacere diverso,godo anche se il cazzetto si è ammosciato.
Quando estrae la mano sento una sensazione di vuoto, Melissa impugna il dildo a due mani e si dà colpi nella figa ,poi cosparge il lubrificante e appoggia la grossa cappella al mio ano che ormai grazie al lavoro di Agata è una caverna.
Inizia a spingere,sento lo sfintere dilatarsi per farlo entrare.
Stringo i denti , è tornato un po' di dolore,lei arretra unge ancora e affonda, inizia un lento dentro fuori, ogni volta più in profondità ,io sono un lago di sudore,d'un tratto affonda nelle mie viscere,le palle dì silicone si appoggiano sulle chiappe, è entrato tutto.
Si ferma un po',per lasciare adattatore il budello all'intruso,poi inizia a cavalcarmi sempre più forte, ogni colpo si ripercuote sul pene che ha in figa, mi volto ha il viso stravolto,urla frasi sconnesse, Agata è stesa sotto di noi, ogni volta che la verga esce mi lecca le labbra dell'ano tormentato, Melissa rallenta i colpi,ma da forti affondi,ogni colpo sono versi di godimento,sta per venire ho il cazzo barzotto che eiacula gocce di liquido.
Poi per tutti è due scoppia l'orgasmo, ululiamo come lupi alla luna,le gambe mi cedono,lei mi abbraccia con ancora il mostro dentro di me,mi bacia il collo:”ti amo,ti amo “e crolla come in trans, Agata mi aiuta a sfilarlo sento un senso di vuoto,mi tocco ho una caverna dilatata ma dio come ho goduto.
Melissa pian piano si riprende,io e l'amica ricopriamo il suo corpo sudato di baci :” è stato meraviglioso amore,ti ho sentito veramente mio in tutto”.
Agata ride :” guarda come gli hai ridotto il culo, a questo pover uomo, gli ci vorrà tempo per sedersi composto,e tu bastardo mi hai fatto mangiare merda e domani mi sa che mi tocca guidare”.
Scopiamo a ridere, Agata sa sempre come allentare la tensione :” cara è stato magnifico ma non prendere l'abitudine”, Melissa cerca di scusarsi ma Agata incalza:”non fare l'ipocrita, hai goduto come un maiale,guarda amica che questo ti lascia per un uomo”.
“Adesso è meglio che ci lasci vai a berti una birra,ci penso io a leccarle le ferite e qualcos'altro”.
“Sei scema ormai sono completamente lesbico”, Melissa sorride e allarga le braccia: “senti amica mia tu te lo sei fatto adesso tocca a me sfondarti, togliti quel coso che vado a lavarlo,non profuma di buono”.
È sempre la solita Agata, ma senza di lei non ci sarebbe stata storia, Melissa si sfila il dildo, prima di darlo a Agata,lecco il suo miele, effettivamente c'è un certo odore, non pensavo certo che la giornata prendesse questa piega.
Melissa mi bacia,godo della sulla sua lingua e delle sue labbra,le mani strette come a non volerci più lasciare.
Quando Agata esce dal bagno,vado a fare una doccia, “amore nel mobiletto c'è una crema lenitiva”.
Resto sotto lo scroscio per un 15 minuti, quando esco dal bagno, Melissa sta cavalcando all'amazzone, Agata mi vede e la tira a sé:”dai smidollato se ce la fai ancora, riempiamo bene la sposina”.
Detto fatto il cazzo schizza all'insù,le lecco un po' quel magnifico culo e provo a entrare,il mostro che ha in figa non agevola, ma al terzo tentativo scivolo nel suo intestino,
Melissa,ha gli occhi girati,urla “ancora,ancora non smettete gooodo”, riusciamo a sincronizzarci quando lei esce io affondo,la possediamo così fino a che urla l'ultimo orgasmo.
Crolliamo sul letto, sembra un campo di battaglia, le lenzuola sono zuppe, intrise dal profumo di lei.
“Ragazzi sono esausta mi fermo qui a dormire,poi quando mi sveglio faccio un salto a mettere le ultime cose in valigia, ci vediamo per le nove”.
Mi sveglio che mi brucia ancora forte il sedere, vado in cucina, Maria ha già preparato la colazione, sorridendo mi dice:” dai rumori che ho sentito stanotte ho pensato di farvi un buon zabaione”, nel mentre entra Melissa quasi nuda :” grazie Maria sei impagabile”, divoriamo tutto come lupi, l'amore mette appetito.
Alle nove arriva Agata, salutiamo Maria pronti a partire.
Appena arrivati, vado ad abbracciare Michelino e la sua mamma, quando il bimbo mi stringe un dito e pronuncia pa'.pa' vado in brodo di giuggiole . non vedo l'ora che Lucia torni con noi,per spupacchiarmi il bimbo.
Sono giorni frenetici, non parliamo delle notti,le tre rischiano di mandarmi al creatore, finalmente arriva il giorno delle nozze.
Sono venuti tutti, amici e parenti, Melissa ringrazia ancora Silvana “ non ho fatto nulla di che,se fai felice mio fratello è la migliore ricompensa e adesso smettila che ti cola il rimmel”.
Agata e Lucia si precipitano ad aggiustarle il trucco.
Silvana mi fa l'occhiolino :”e bravo fratellino falla felice e non farti consumare dalle tre Erinni”.
Già da buona poliziotta a fiutato la verità, la cerimonia è sontuosa,i nostri genitori versano fiumi di lacrime,la festa si protrae fino a notte fonda, nonostante le buone intenzioni niente sesso la prima notte,le ragazze sono off limit si sono scolate il mondo.
Ornella si avvicina e mi sussurra :”sono tutte fuori gioco se vuoi un surrogato”,divento rosso come un peperone, Carlo la prende sottobraccio e mi sorride:”perdonala anche lei qualche bicchiere di troppo,mi sa che domani mi tocca portarla al privè per sfogarsi”.
Ai capito i vecchietti,del resto Carlo è un tronco d'uomo e Ornella una bella signora, trascino in camera Melissa,mi aspetta una bella dormita.
L'indomani partiamo per il viaggio di nozze,15 giorni in Polinesia,15 giorni di amore e relax noi due soli.
È strano non avere quelle due tra i piedi,ne parlo con Melissa :
“Hai ragione ma un po' mi mancano,se penso a certe serate….”, mi sa che la tua famiglia c'è l'ha nel sangue e le racconto della sera del matrimonio,il suo sguardo si illanguidisce:”non è che dopo la sorella?” ,No, no ,ma non sai quante volte ho spiato con mia sorella mentre facevo sesso , è da allora che abbiamo cominciato a masturbarci a vicenda”.
“Sei proprio inguardabile amore,con i tuoi non avrei coraggio ma se ti viene voglia di trasgredire, sono al tuo fianco”.
La bacio con ardore ci rotoliamo nel letto,non l'ho mai vista così partecipe è un vulcano di libidine,quella notte mi svuota completamente, mi sa che ci aspettano altre esperienze, spero non mi proponga di fare la femminuccia con altri uomini,non so negare niente a mia moglie .
Meglio interrompere qui il racconto,se no ,sembriamo la famiglia porno del mulino bianco.
Ciao amici
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