Lui & Lei
Maddalena "un nuovo sentimento"


19.04.2025 |
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"Dopo cena ci sediamo su una panchina sotto le stelle e parliamo un po' di noi, non ho difficoltà a raccontargli un po' del mio vissuto del resto quando mi ha conosciuto ero tutt'altro che una santa,..."
Certo il lavoro è soddisfacente, mi commissionano un progetto importante, è quello che ho sempre voluto ma in città non conosco nessuno, giro i locali ma non c'è niente di interessante, un vero mortorio.Provo anche al paesello ma peggio che andar di notte, ormai non conosco più nessuno, le amiche di scuola si sono fatte una vita altrove e di uomini papabili per qualche avventura nemmeno l'ombra.
Per evitare che si formino le ragnatele devo ricorrere a Willy il nomignolo che ho dato al mio vibratore preferito ,per la maggior parte delle persone l'astinenza non è un problema ma per chi come me ha fatto del sesso una ragione di vita è dura.
Una sera raggiungo un paesino sulla costa, programma ,godermi il tramonto sul lungomare e strafogarmi di pesce,
La serata è perfetta,aria tiepida, una leggera brezza e qualche piccola nube all'orizzonte,quando il sole tramonta tutto si tinge di rosso ,sono appoggiata alla balaustra quando mi sento chiamare per nome.
“Maddalena !” Mi giro e vedo un pezzo di marcantonio , pur sforzandomi non riesco a riconoscerlo :”ciao,sei sempre una favola,ti ricordi di me?”.
Per quanti sforzi faccio non mi ricordo,del resto quando facevo sesso per vivere ho conosciuto il mondo, però è strano,il ragazzo e bellissimo come faccio a non ricordarmi di lui.
“Ok capito non sai chi sono,ti dice niente Ludovico,ho speso tutte le mie mancette per te e mi sono anche fatto beccare con le mani nel portafoglio di mamma.
Un flash, ora mi ricordo, Ludovico un ragazzotto cicciottello che spendeva tutti i suoi soldi per vedermi nuda e farsi segare, finché i suoi l'hanno beccato a rubare e non l'ho più visto,in verità mi cercava ma da buona puttanella senza soldi non si faceva nulla,non l'avrei mai riconosciuto di è fatto un pezzo d'uomo, fisico scolpito e sorriso accattivante.
“Adesso ricordo chi sei, Ludovico,bei ricordi, stavamo bene insieme”,”già,ti morivo dietro ma quando i miei mi hanno lasciato all'asciutto sei sparita dal mio orizzonte”,”hai ragione ero imperdonabile ma lo facevo per uno scopo, ora ho realizzato il mio sogno sono diventata ingegnere, come vedi ho fatto fruttare le tue paghette”.
Si mette a ridere,una risata coinvolgente:”bhe' che ne dici se per rinverdire i bei vecchi tempi ti invito a cena”,”volentieri ma per farmi perdonare stavolta pago io”.
Ottima serata,il cibo è buono,la compagnia ancor di più, sveglio, spiritoso e con uno sguardo magnetico, mentre parla gli guardo le labbra,devo sforzarmi per non baciarlo.
Dopo cena ci sediamo su una panchina sotto le stelle e parliamo un po' di noi,non ho difficoltà a raccontargli un po' del mio vissuto del resto quando mi ha conosciuto ero tutt'altro che una santa,lui mi guarda e ride divertito alle mie avventure,poi chiedo di lui ,della sua vita.
Nonostante l'età ha già alle spalle un matrimonio naufragato,non mi stupisco,conoscevo l'ex moglie,già da ragazza era una smorfiosetta abituata ad avere il mondo ai suoi piedi,per fortuna non hanno avuto figli anche se deve passargli il mantenimento nonostante l'abbia beccata con un altro nel letto matrimoniale.
“È sì caro Ludovico a volte noi donne sappiamo essere infingarde”,”non tutte tu non illudetevi nessuno,la cosa brutta è quando ti parlano d'amore e poi scopri che ha l'amante già prima di sposarsi,ho pagato il prezzo del benessere,io cercavo l'anima gemella,lei il pollo che la manteneva ma cambiando discorso lo sai che in tutti questi anni ti ho sempre pensata“,”sono lusingata ma se cerchi la compagna fedele per tutta la vita caschi male, l'intenzione e divertirsi finché possibile a tal proposito ti andrebbe di venire da me'?”,”dipende se è per bere qualcosa sono già a posto se per fare l'amore considerami già li”, mentre lo dice mi avvinghia in un abbraccio e ci baciamo,per un attimo sento come una scossa dalla passera al cervello: “dai vieni,segui la mia auto,se ci perdiamo questo è l'indirizzo”.
Mentre guido penso a quanto successo, è impossibile che mi innamori ,poi mi dico che sarà l'astinenza forzata, Maddalena non fare cretinate,non illuderlo è un brav'uomo.
Arriviamo insieme,lo stesso desiderio,il tempo di entrare e siamo già sul letto,ci spogliamo a vicenda, l'uccellino che ricordavo si è trasformato in un aquila,siamo ambedue in fregola non è il momento per i preliminari ci sarà tempo più tardi.
Scopa benissimo, affondi lenti e profondi che mi fanno sbrodolare la passera,mi inarcò a succhiargli un capezzolo e la cosa è gradita.
“Maddalena sei unica”,”la più troia di tutte?”,”non per me' ,lo sai ho un debole”,e troppo che non faccio sesso in meno di mezz'ora vengo un imprecisato numero di volte,tanta è la voglia che non tengo il conto.
Ludovico resiste pur stringendo i denti dalla voglia di sborrare,sono io a incitarlo,le pianto le unghie nella schiena e gli grido di venire,due forti affondi e riempie il preservativo,quello che temevo si avvera tra i grugniti si sente chiaramente una parola,”ti amò”.
Mi blocco lui capisce e nonostante la venuta prende a montarmi come un toro,siamo tutti sudati e ansanti è il momento che preferisco,mi sfilo da sotto le tolgo il preservativo e imbocco la nerchia pulendola perfettamente.
“Maddalena mi fai morire ma è una dolce morte tra le tue braccia “,cerco di ribattere non voglio farle del male ma le sue labbra si impossessano del clitoride e io mi lascio completamente andare.
Una notte di fuoco come non ci fosse domani,ci siamo solo noi rinchiusi in un mondo tutto nostro,voglio sentirlo a pelle e vengo più volte accontentata,facciamo sesso fino a crollare esausti e soddisfatti.
Mi sveglio tardi,sono già le nove,per fortuna che sono il capo se no mi beccano una bella ramanzina,a occhi semichiusi allungo la mano e lui non c'è, è giusto così,ci siamo divertiti meglio finirla qui.
Sono in bagno quando squilla il campanello,penso ai soliti venditori rompiballe ma il campanello continua a suonare,esco seminuda e incazzata e come una furia apro la porta pronta a maledire lo scocciatore.
È lui Ludovico con un vassoio con cappuccini e croissant:”spero di aver indovinato i tuoi gusti ,se ben ricordo ti piace il cappuccino con molta schiuma”,lo tiro dentro e mi attacco alle sue labbra come una sanguisuga :”attenta cade tutto “,il tempo di appoggiare il vassoio e torniamo a baciarci.
Per oggi niente lavoro,finiamo di nuovo tra le lenzuola,la sete di noi non passa, nonostante la nottata si comporta come il migliore degli stalloni, ma usando la mazza come una piuma,mi domando perché la stronzetta l'ha tradito è da tempo che non trovo uno che tromba come lui.
A mezzogiorno mi alzo per preparare qualcosa, Ludovico mi segue in cucina e si mette a ridere :”lascia stare,non è così che si prepara la gricia”,si mette a spignattare mentre lo guardo a bocca aperta.
“Fammi capire,bello, benestante,scopi da dio e sai pure cucinare, chi sei un marziano?”,”gira gli occhi mostrando solo il bianco,non so come faccia ma mi fa impressione:”si mi hai scoperto, presto di porterò in una galassia lontana”,”dimmi e là sono tutti come tè ,ok rapiscimi”.
Mangiamo in allegria la pasta è buonissima ,sul più bello ricevo una telefonata dall'ufficio, purtroppo c'è un problema col progetto devo andare.
Ci scambiamo un bacio carico di passione:”Maddalena possiamo rivederci? Questo e il mio numero non voglio stolchizarti,lo so che non ti leghi mai ad un uomo ma se ti va di rivedermi ne sarei felice”,”vedremo, però lo ammetto ti meriti un dieci,che ne dici di sabato,ho l'intera giornata libera “,”wow, stavolta vieni da me ,ho la piscina e un bel prato,al pranzo ci penso io”.
Nei tre giorni che mancano a sabato cambio idea mille volte,non è per la parola amore che gli è scappata durante l'amplesso, è che ho paura di me stessa,una storia con lui mi piacerebbe ma temo che alla prima occasione gli volterò le spalle e Ludovico non lo merita.
Tanta indecisione ma sapevo già come andava a finire, puntuale suono il campanello della villetta,viene ad aprire una gnocca da paura con un costume che le lascia scoperti tette e chiappe, mi abbraccia e mi bacia a fior di labbra:”ciao tu devi essere Maddalena,io sono Annarita,ha ragione mio fratello sei speciale,vieni Ludovico è in giardino alle prese con il barbecue”.
Gli vado incontro,per un attimo molla tutto e mi bacia :”ehi, lumacone pensa alla carne, c'è tempo per pomiciare,dai Maddalena vieni facciamo un tuffo mentre lo schiavetto cucina”,”non farci caso Annarita è così,ti sei ricordata di portare il costume mal che vada te ne presta uno Annarita”,”ma dai bigotto,la siepe è alta tre metri,non dargli retta spogliati lo faccio anch'io”, mentre lo dice si toglie il costume striminzito, è chiaro le piacciono le donne,spero che Ludovico approvi,ci metto un secondo a spogliarmi sotto lo sguardo arrapato dei due , Ludovico sorridente fa un gesto:”non è giusto io a lavorare e voi a divertirti ma almeno mi rifaccio gli occhi,stai all'occhio Annarita è lesbica se la conosco bene il bagno è una scusa”.
Sfoggio lo sguardo da ammaliatrice :”lo sai sono bisex,non direi mai di no a una bellezza come tua sorella,ma se non vuoi sono tutta per tè”.
Un altro punto a suo favore :”ehi sorellina non esagerare,se la stanchi troppo vado in bianco”, almeno una cosa è chiara non è geloso delle donne, magari lo fa per mettermi alla prova ma se vuole una storia con me' deve accettarmi per come sono.
Per fortuna la maggior parte della carne e delle verdure sono già pronte,se no si rischiava di saltare il pasto,tempo di fare due vasche e Annarita dice di essere stanca,si siede a bordo piscina a gambe spalancate mettendo in mostra le grandi labbra spalancate e il clitoride pronunciato,un chiaro invito da cogliere al volo ,guardo Ludovico che mi sorride,ok è un po' che non mi faccio una bella lesbica.
Devo dire che ha una bella patata,ma prima faccio il solito giochino che fa impazzire le donne :”wow che piedini fantastici,mi sembra di essere tornata ai tempi del negozio,le prendo i piedi e li massaggio al punto giusto, difficile che una lesbica resista,difatti tempo zero inizia a ansimare.
Mi guarda vogliosa credo non se l'aspettava, chiude gli occhi,una mano scende in mezzo alle gambe a sollecitare il clitoride con l'altra si tormenta un capezzolo è cotta a puntino,sento lo sciacquettio delle dita infilate nella tana,e ora di gustare i suoi umori.
Mordicchio, succhio e lecco i punti giusti, Annarita ha un primo forte orgasmo che la scuote e la fa precipitare in acqua, Ludovico ride :”sorellina hai trovato pane per i tuoi denti”, Annarita esce da sotto l'acqua tossendo,ha bevuto a golate :”oh cazzo mi hai svuotata”,’e adesso che fai ti arrendi proprio adesso che tocca a me godere?” Si fa avanti Ludovico,vieni stenditi sul lettino ci penso io,tu vai a preparare la tavola”, Annarita se ne và confusa, Ludovico mi prende in braccio e mi deposita delicatamente sul lettino,mi allarga le cosce e si butta a gustare la micia.
Cribbio lecca meglio di una donna,la sua lingua entra in ogni pieghetta dandomi piacere,lo incito a farmi godere come una vacca,gli prendo la testa e la guido nei punti più sensibili.
Con la coda dell'occhio vedo sulla porta Annarita con lo sguardo perso e la mano tra le gambe a masturbarsi ,la cosa mi eccita ulteriormente,sono al limite e quando Ludovico mi succhia il clito come fosse un cazzetto,caccio un urlo liberatorio e squirto una serie di schizzi di brodino che beve golosamente.
“Maddalena non mi stancherei mai di tè,guarda che effetto mi fai”, l'artiglieria e una barra di ferro che punta al cielo :”ho poverino ci pensa la tua Maddalena a calmarti”,un pompino coi fiocchi,lecco il frenulo,infilo l'asta oltre il velopendulo, Ludovico inizia a tremare, troppo è il desiderio,da buona maialotta lo porto più volte al punto di non ritorno ma quando sta per venire mollo la presa e stringo lo scroto procurandogli dolore,poi ricomincio a dedicarmi alla mazza,una dolce tortura che porto al limite.
Ludovico non resiste,grugnisce rivolta gli occhi e sborra come un idrante,ne ingoio a quantità poi ne tengo un po' in bocca e mi avvicino alle sue labbra facendogli vedere la bocca piena del suo sperma.
È solo una libidinosa provocazione ma quando sto per ingoiare con la lingua mi forza le labbra,un bacio che mi manda fuori di testa,ci scambiamo la sborra di bocca in bocca fino all'ultima goccia.
Nel frattempo Annarita si è avvicinata e guardandoci sgrana gli occhi stupita da tanta porcagine :”wow Ludovico mi fai impazzire”,”spero di diventare la tua droga,con tè non ho limiti a costo di perderti voglio gridarlo al mondo,ti ho sempre amata e ora che ti ho ritrovata ancora di più, prendimi per bugiardo o pazzo ma per te sono disposto a tutto”.
Oh cazzo ci siamo e adesso cosa faccio? Gli urlerei che lo amo anch'io e in questo momento è quello che provo,ma quale uomo può sopportare le mie intemperanze sessuali,sto per dirgli di smettere,poi mi vengono in mente Lucrezia, Rudolph e il loro grande amore.
Lo fisso negli occhi con dolcezza, Ludovico anch'io nei tuoi confronti provo qualcosa di nuovo di mai provato,non so se è amore,non mi è mai capitato di innamorarmi ,posso solo garantirti che sarò sincera e non ti nasconderò nulla a costo di farti male ma lo sai sono troia nel profondo, adoro il sesso sotto tutti gli aspetti,se le corna hanno rovinato il tuo matrimonio non metterti con me,non cambierei maibla mia natura e dal mio uomo e pretendo lo stesso nei miei confronti “,non occorrono parole per sancire il patto,ci mettiamo a limonare come ragazzini sotto gli occhi trasognati della sorella.
Ci vuole poco a convincermi a trasferirmi da lui,la più entusiasta è la sorella che nonostante ha una relazione seria spesso quando non c'è Ludovico finisce nel mio letto, naturalmente non lo nascondo a Ludovico,il patto tra noi è dirci ogni cosa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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