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Prime Esperienze

La porta socchiusa.


di Mesx
19.04.2017    |    12.808    |    0 9.2
"La mia mano invece eseguiva un delicato su e giù..."
Casa di amici, festa con tanto di grigliata.
Uno splendido pomeriggio di sole, nel pieno del post-pranzo.
"Ragazzi, vi va di giocare a qualche gioco di società?" Chiede il padrone di casa.
Il si è generale.
"Bene dai, io ed E andiamo a prendere qualcosa."
Il tempo scorre, proprio come l'alcool e i mille discorsi...e sono passati circa 10 minuti.
"Ma dove sono finiti?"
"Boh, speriamo che nessuno dei due si sia sentito male"
"Massì sarà andato al cesso!"
Annebbiato dall'alcool, mi avviai al piano di sopra a cercare una risposta che coprisse tutti i dubbi, anche se in un cuor mio sapevo già cosa aspettarmi.
Una volta giunto dinanzi alla porta della camera da letto, ecco che sento i primi rumori.
La porta era socchiusa, buttai un occhio dentro.
La posizione era tipica, lei in ginocchio davanti a lui e lui in piedi...vidi la cosa da dietro la schiena di lui.
Il tipico rumore soffocato usciva dalla bocca di lei, mentre qualche verso di goduria usciva da quella di lui.
Distolsi lo sguardo e feci per tornare di sotto, non avrei mai osato disturbare un amico intento a darci.
Però poi tornai indietro mosso dalla curiosità e guardai di nuovo attraverso quella porta socchiusa.
Ora lei iniziava a spogliarsi, rivelando quel fisico che tanto mi piaceva scrutare ogni tanto senza farmi notare.
Il reggiseno era andato, la sua terza abbondante era libera. Lui si piegò, in quanto più alto di lei, a succhiarle le tette amorevolmente. Lei era molto meno silenziosa di lui.
"Ssssh, altrimenti ci sentono tesoro" le disse lui mentre con una mano si toccava il cazzo e con l'altra stringeva una tetta.
Lei tirò giù i suoi leggings, mostrando un bel paio di mutandine che tolse con altrettanta tempestività.
Si sedette sul letto, e lui si buttò tra le sue gambe a leccargliela. Lei si sdraiò mentre con le mani teneva i suoi capelli, spingendolo avidamente contro di se.
Il mio cazzo era duro, durissimo. Lo toccai dai jeans, mi palpai per bene le palle, che si indurivano poco per volta.
Lui si tirò su, ed in maniera molto autoritaria la spinse a ricambiare, facendoglielo succhiare ancora. La faccia di lei era impagabile, amava ciò che stava facendo, tanto.
Ad ogni "Gh gh gh" della gola che reagiva alla presenza dell'uccello, il mio cazzo si agitava.
"Dai, fottila..." dissi nella mia testa, e fu come se mi sentì.
Prese il preservativo dal comodino, mentre lei giocava con le mani sul suo cazzo aspettando l'apertura della carta...poi fu lei a metterglielo, con la bocca.
Lui poi si sdraiò sul letto, e in quel momento riuscii ad ammirare pienamente il corpo di lei mentre saliva, pronta a diventare una cowgirl.
Non resistetti, sbottonai i jeans e presi il cazzo in mano, ma attesi i loro movimenti per cominciare i miei.
I fianchi di lei si muovevano sinuosamente tra le mani di lui, mentre la voce lasciava i tipici versi di piacere, delicati.
La mia mano invece eseguiva un delicato su e giù.
Lui fu paziente, ma cominciò a farsi più vivo quando la mise sotto, per la sempre-verde missionaria.
Le gambe di lei si strinsero sulla schiena di lui e a questo gesto lui reagì aumentando il ritmo in maniera decisa, facendola gridare di piacere.
Aumentai anche io il mio ritmo, per sentirmi più parte di quella fantastica scopata che stavo così segretamente spiando.
Lei si fece più porca, gli chiedeva di fotterla forte, di non smettere.
Ma poi ecco il colpo di scena. Mi accorsi che qualcuno stava salendo le scale ma fu troppo tardi per non farmi beccare.
Infondo al corridoio un'altra delle invitate, anche lei piuttosto inebriata dall'alcool. Mi guardò stranita, ma non parlò. Riuscii a farle segno di fare silenzio, per poi seguire chiedendole di avvicinarsi. Guardò dentro la porta anche lei, si coprì la bocca con la mano, poi mi sussurrò all'orecchio.
"Ma li stai spiando!"
"Ssssh, sono sicuro che devono ancora dare il meglio."
Lui godeva più intensamente ora, lei gridava, immersa nel piacere.
La mia amica si sbottonò i pantaloncini e si infilò una mano nella mutandine.
"Posso farti compagnia?"
"Certo...ma sssh."
Ora eravamo in due a spiare quella scena che i due poverini credevano intima e sicura.
Lui era ora seduto, lei a cavalcioni su di lui che saltava ritmata. Lui faceva scorrere le mani sulla sua schiena, stringendola e guardandola negli occhi.
Noi fuori eravamo sempre più coinvolti. La mia sega era ormai intensa, mentre dai pantaloncini della mia amica proveniva quel piacevole suono di dita che entrano in una figa bagnata.
"Sono così presi..."
"Già..."
E poi ecco il piatto forte.
Lui la piegò a 90, si mise dietro di lei e entrò senza preoccupazioni...lei reagì a quel primo affondo con un grido di piacere...ma lui aveva appena iniziato. La prese per i capelli e poi per la gola, scopandola con forza e vigore.
Io e la mia amica, ormai arrapatissima, ci scambiammo i ruoli, finendo in una frenetica masturbazione reciproca.
Lui era ormai pronto a venire, e lo fui anche io.
Quando la sborra di lui incontrò finalmente la faccia della felicissima lei, la mia sborra colò tra le mani della mia amica. Trattenni ogni possibile gemito, non potevo sputtanare tutto.
"Cristo amore, ci abbiamo messo un sacco, chissà cosa pensano gli altri..."
"Beh dai, alla fine lo sanno che siamo attivi eh, poi scusa...è casa mia, se permetti scopiamo quando vogliamo."
Si baciarono col viso di lei ancora sporco di sborra e si scambiarono un "Ti amo."
Io e la mia amica ci fiondammo al bagno dove io finii il lavoro con lei e ci demmo una mossa a ripulire le prove del nostro crimine.
"Cristo, se ci scoprono è la fine..."
"Beh tranquilla, fortunatamente non è caduto nulla per terra."
Tornammo al piano di sotto veloci e uscimmo nuovamente all'esterno.
5 minuti dopo ci raggiunsero con il famoso gioco da tavolo.
Facemmo svariate battutine alle quali risposero con un sorriso.
"Mi sento più leggero disse lui."
Ci credo, aveva svuotato le palle sullo splendido viso di lei.
"Allora, giochiamo?" chiesero.
"Va bene!"

FINE.
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