Lui & Lei

Ti odio.


di Mesx
08.03.2017    |    5.668    |    0 8.9
"" Io la sbattei contro il muro e la baciai..."
Conobbi F ad una serata tra amici, in un particolare "Pub" all'aperto, durante l'estate.
Si presentò come una ragazza abbastanza solare e disponibile.
Era molto carina, capelli lunghi rossi (ahimè tinti) raccolti in una moltitudine di trecce incrociate tra loro.
Viso particolare, con un naso molto pronunciato, occhi scurissimi. Fisicamente tonica e snella, con poco seno ma un gran bel culo.
Non apprezzavo granché il suo modo di vestirsi, ma era una cosa estremamente secondaria.
Quella sera andammo li proprio perché un mio amico si stava sentendo con lei. Non volevo incappare nel classico "porto la mia amica" lui fece che portare me ed un altro amico.
La sua amica era sinceramente molto più solare di lei e anche molto più simpatica, ma F mi attirava molto di più.
Vige la regola non scritta di non provarci con la stessa ragazza con cui un tuo amico ci sta provando, regola che rispettai.
Passò un po' di tempo, qualche settimana, prima che il nostro amico ammettesse che le cose non erano andate un granché con lei.
"Diciamo che non si è dimostrata esattamente ciò che vuole sembrare, è anche parecchio stronza."
Conoscendo lui, probabilmente gli aveva mandato una foto del cazzo per chat; non era esattamente un tipo fine o dai metodi elaborati...sfruttava nella maniera più ignorante i suoi 20 cm di cazzo.
Decisi quindi di farmi coraggio e contattarla per conoscerla un po' meglio.
Lei sembrò già meno disponibile di quella sera, ma decisi di non demordere.
Passarono alcune settimane in cui lei si faceva sempre più stizzita e maleducata.
In uno di quei giorni ero nel cortile della sua scuola per fare chiacchiere con amici e lei mi accusò di "stalkerarla".
Conobbi una sua amica quel giorno, con cui ci fu molta più confidenza.
Amaramente decisi di mollare poco per volta la presa su F, che ormai mi rispondeva solo se le andava, nonostante io fossi sempre stato gentile e disponibile con lei.
Mi concentrai più su questa nuova ragazza, uscendoci spesso e concludendo in qualche bacio. C'era decisamente molto più feeling.
Ci fu un giorno che, dopo essere stato con lei, incontrai F lungo la strada verso il parcheggio dove avevo lasciato la macchina.
La salutai, lei non rispose, ma quando mi passò accanto mi disse "Sei davvero patetico."
Mi dispiace cara mia, ma hai beccato la persona sbagliata con cui fare l'altezzosa.
Mi voltai e la fermai.
"Un momento. Si può sapere chi cazzo ti credi di essere? Prima mi snobbi e poi mi insulti a caso per strada?"
"Non ti insulto a caso, sei davvero patetico e lo credo fino in fondo."
"Ah si? Beh anche io penso che tu sia una stronza patentata e figa di legno, ma non mi sembra di averti mai insultata prima d'ora."
Lei si chiuse in un'espressione ancora più rabbiosa di prima.
"Sei proprio un coglione." E se ne andò.
"Ma guarda te questa" pensai tra me e me.
Ripresi poi il mio cammino.
Il giorno dopo, andai a prendere la ragazza con cui ormai uscivo sotto scuola.
Uscì a braccetto con F e non mi cagò di striscio.
Ok, sapevo già con chi sarei dovuto andare a prendermela.
Contatta prima lei nel pomeriggio, con scarso successo. Al che, contattai F.
"Cosa le hai detto?"
"Non sono cazzi tuoi"
"Si che lo sono dal momento che usciva con me."
"Ah beh, rimanine convinto, tanto non ho alcuna intenzione di risponderti."
Fortunatamente, avevo amici anche in classe con loro, e riuscii a ottenere le informazioni che cercavo.
Non mi stupii del fatto che la poverina non mi parlasse più dopo ciò che le aveva detto, dal momento che erano cose orribili sul mio conto e completamente false.
Il giorno dopo aspettai F fuori dall'istituto, la presi per il braccio e la trascinai lontano dalla folla.
"Tu sei pazza, lo sai?"
"Io? E tu che mi trascini via tipo maniaco allora?"
"Almeno io non racconto cazzate sul conto della gente mandandogli a puttane possibili relazioni come fai tu!"
"Ooooh possibili relazioni! Ma se fino a qualche giorno prima di conoscerla ci provavi spudoratamente con me!"
"Ah quindi essere gentili con qualcuno è provarci? Questa mi mancava sul taccuino della cazzate!"
Lei si imbronciò ancora di più. Ma stavolta non la lasciai andare via.
"Si può sapere cosa hai contro di me F? Non ti ho fatto nulla di male se non tentare di conoscerti!"
"Hai mollato, come fanno tutti."
Mi diede uno spintone e tentò di allontanarsi, ma la fermai di nuovo.
"Ho mollato? Si può sapere cosa vuol dire?" Non che io fossi molto sveglio quel giorno.
Lei mi diede un bacio.
"Vuol dire che sei un coglione, e ora lasciami andare o mi metto a gridare." Mi spinse di nuovo e andò via.
Quindi era questo che intendeva. A quanto pare, secondo lei, avevo mollato troppo presto.
Come se fosse normale un comportamento isterico del genere. Secondo lei era giusto che io dovessi farmi trattare di merda per dimostrarle che ci tenevo. Mamma mia che testa calda.
Ovviamente non la contattai, ma lo fece lei nella serata.
"Lo vedi? Ti ho baciato e a te non frega un cazzo! sei proprio un'idiota!"
"Tu sei pazza F, ma ti sembra normale come ragioni?"
"Vaffanculo."
E ovviamente, non rispose più.
Nel frattempo ripresi i contatti con l'altra ragazza, spiegandole che tutto ciò che F le aveva detto erano solo bugie, che ci tenevo ecc...solite cose.
Passò una settimana in maniera piuttosto tranquilla, F non si faceva sentire e con la tizia le cose si erano fatte più bollenti, con tanto di sexting e foto hot.
Quando le cose sembravano essersi sistemate, ecco che il giorno dopo F tornò all'attacco nuovamente per chat.
"Oltre che coglione sei anche un porco, mandi le foto del tuo cazzo alle mie amiche, fai proprio schifo."
"Oddio ma tu sei veramente fuori di testa F, ma lei lo sai che hai spiato il suo telefono?"
"No e non le interessa. Io e te dobbiamo parlare, domani al parco alle 15."
Ormai temevo per la mia incolumità ad essere onesto. Una con una mente del genere sarebbe stata in grado di presentarsi con un coltello per farmi fuori.
Ad ogni modo, mi feci trovare al luogo di incontro a quell'ora.
La vidi arrivare da lontano circa 15 minuti in ritardo.
"Oh, non con troppa fretta principessa!"
Lei non disse una parola, mi prese per il braccio e mi trascinò in un punto nascosto del parco.
Mi baciò, iniziammo a limonare intensamente...baciava davvero benissimo.
"F ma che cazzo..."
"Zitto."
Mi spostò le mani sul suo culo da favola, io glielo strinsi forte.
"E' questo che vuoi tanto no?"
Ci buttammo a terra e passammo un'altra mezz'ora buona tra palpate e baci.
"Così mi piaci un po' di più sai?" le dissi.
"Non dirlo." replicò lei con tono stizzito.
Di li a poco guardò l'ora.
"E' tardi, devo andare." Senza nemmeno salutarmi se ne andò. Certo che porca troia era davvero instabile quanto le montagne russe. Andai a casa senza farmi troppe domande.
Non le scrissi, sapevo già come sarebbe andata.
Mi scrisse poi lei...dove scrisse è un eufemismo.
Mi mandò una sua foto con una cannottierina e un paio di mutandine addosso che rivelavano un tatuaggio sul fianco.
Me ne mandò poi un'altra molto più incentrata su quel bellissimo culo.
"Domani mattina, *indirizzo di casa sua* salto scuola, vieni a prendermi."
Susseguì l'assenza di risposte, sembrava un cazzo di gioco ad enigmi.
Ad ogni modo preparai un preservativo, meglio prevenire che curare.
Il giorno dopo fui puntuale, e stavolta lo fu anche lei a rispondermi al citofono.
"Sono io."
"Terzo piano."
Andai al terzo piano e la trovai sulla porta di casa, in pigiama.
Entrai senza dire una parola.
Lei chiuse la porta, poi prese subito a baciarmi.
"Andiamo in camera..." Era un tono ben più dolce del solito quello nella sua voce.
Non fu gentile nei modi, ma non era stato nel suo stile fino a quel momento.
Mi gettò sul letto e salì a cavalcioni per baciarmi ancora, io le afferrai il culo.
Poi scese più giù e sbottonò i pantaloni. Me lo tirò fuori ed inizio con una sega decisa.
Io non mi opposi, sapeva ciò che faceva e lo faceva molto bene.
Scese poi ancora e lo prese in bocca, in un pompino come pochi ne avevo ricevuti.
"Oddio F, sei proprio brava..."
Lei si fermò.
"Smettila."
"Di fare cosa?"
"Di trattarmi bene."
Oh. A quanto pare era questo il punto di tutta la situazione.
Le presi la testa e la spinsi sul cazzo.
"Succhiamelo allora, troietta."
Il pompino si fece più energico e profondo. Funzionava a quanto pare. I tempi li decideva ancora lei però.
Smise di succhiare e si spogliò, lasciando canottiera e mutandine come in quella foto che mi aveva inviato.
Riprendemmo coi baci, ma presi finalmente iniziativa e la buttai sotto di me, infilandole una mano nelle mutandine.
"Ora godi per me."
La sua figa era bagnatissima, riuscii a entrarci tranquillamente con 3 dita. Godeva davvero tanto.
Le sfilai le mutandine, lasciando dinanzi a me una figa ben depilata e con un tribale nella zona del pube.
Lei, si sfilò anche la canottiera. I suoi capelli erano così lunghi da coprirle alla perfezione i seni. Mi spogliai anche io.
Presi il preservativo che mi ero portato e lo indossai, mi apprestai ad entrare nella sua figa ma lei mi fermò mettendosi la mano davanti.
"No."
"Cosa no?"
Si girò di culo.
"Mi sembrava di essere stata chiara con la foto di ieri, ma a quanto pare ti ho sopravvalutato di nuovo."
Tolse la mano, mi apprestai ad entrare ma mi fermò di nuovo.
"Allora sei proprio stupido. NEL CULO PER L'AMOR DEL CIELO."
La afferrai per i suoi lunghissimi capelli e mi feci strada nel suo buco. Entrò senza troppa fatica.
"Sei abituata a farti sfondare, eh puttanella?"
"Se tu scopassi quanto parli a quest'ora sarei venuta un paio di volte."
Che stronza. Mi divertivo un sacco però, lo ammetto.
Glielo spinsi a fondo senza alcun preavviso, lei fece un verso di dolore.
"Zitta."
La scopai con violenza, tirandole schiaffi forti sul culo senza sosta, fino a farle diventare le chiappe rosse.
Nel frattempo lei si infilava due dita in figa come meglio riusciva, per una sensazione di doppia penetrazione.
Decisi però, che era ora di prendere le redini del gioco.
Mi sfilai, le spostai la mano e più veloce che potevo glielo infilai nella figa.
Lei rise.
"Finalmente ti sei deciso eh?"
Di risposta, mi sfilai nuovamente, la presi di peso e la gettai sul pavimento, ora eravamo faccia a faccia.
Lo infilai nuovamente nella figa, e le misi una mano intorno al collo, senza stringere ma giusto per farla sentire posseduta.
"Di che sei la mia puttana!"
"Sono la tua puttana!"
"Ora urla che vuoi la mia sborra!"
"Voglio la tua sborra!"
"Più forte."
Lei lo disse più forte.
"PIU' FORTE!"
Lo urlò così forte che probabilmente ci sentirono in tutto il palazzo.
Diedi tutto quello che avevo, la sentivo tremare e volevo farla venire in maniera esplosiva.
Andavo velocissimo e con l'altra mano le stimolavo fortissimo il clitoride.
I suoi urli di piacere si fecero sempre più spezzati, fino a quando inarcò la schiena, pronta a venire.
Si mise una mano sul clitoride e squirtò mentre ancora la scopavo. Gridava come non aveva mai fatto.
Io mi sfilai il preservativo.
Salii a cavalcioni su di lei e la afferrai per la mandibola, stringendo in modo da farle aprire la bocca.
"Fammi sborrare, veloce!"
Lei prese il cazzo con entrambe le mani, mentre ancora si contorceva per la potenza dell'orgasmo.
Sborrai prendendola tra faccia e capelli per lo più. Purtroppo solo una minima parte andò in bocca.
Scesi da sopra di lei e mi misi con il cazzo all'altezza della sua bocca dove, senza fiato, le ordinai di pulirlo con la lingua.
Non esitò minimamente, nonostante la mancanza di fiato anche da parte sua.
Rimanemmo per 10 minuti a fissare il soffitto, poi ci alzammo e ci demmo una sistemata prima di rivestirci.
"Beh, è stato bello comunque" le dissi.
Lei si fermò, mi venne vicino, e mi abbracciò.
"Non ti illudere. Io ti odio e lo farò sempre."
Io la sbattei contro il muro e la baciai.
"Tranquilla, ti odio anche io."
Ripresi le mie cose e andai via, ma lei mi salutò dolcemente, per quanto stesse odiando di farlo.
"A presto...forse." Le dissi.
"Già..."
Scesi le scale, mi infilai gli occhiali da sole e uscii all'aperto.
Certo che era proprio una ragazza strana F.
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