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Lui & Lei

Il Culo di Niky


di Mesx
26.12.2018    |    4.059    |    1 9.8
"" "E' quello che voglio se non si fosse capito..."
Niky è la storica amica della mia ragazza.
Conosciuta come la ragazzina sfigata che nessuno si cagava di striscio perché bruttina, Niky è una di quelle fanciulle che si è fatta in quattro per guadagnarsi il suo posto nel mondo delle ragazze attraenti.
Un posto che ora come ora si merita nonostante alcuni piccoli difetti che, se prima si notavano, ora sono un semplice contorno.
Niky è una ragazza bassina, con i capelli lunghi castani e ricci naturali.
Un visino un po' tondo, un naso a patata e un sorriso sempre stampato sul volto, contornato da un sacco di lentiggini.
Ma non siamo qui certo per parlare di visi e capelli.
Prima del suo cambiamento Niky era decisamente sovrappeso, troppo per una ragazzina della sua età.
Questo purtroppo la resa vittima di bullismo e la fece finire in una relazione malsana dove lui, molto più grande di età, si approfittò di lei in tutti i modi possibili e non solo sessualmente parlando.
Niky fu la prima ad accogliere la mia ragazza quando si spostò in città, il divenire compagne di classe fece metà del lavoro.
Divennero sin da subito ottime amiche, supportandosi nel corso degli anni scolastici.
Quando la conobbi, fu subito gentile e simpatica nei miei confronti, divenendo quindi anche mia amica, indirettamente.

In quelli che furono gli ultimi anni scolastici, Niky, col supporto della mia ragazza e di poche altre amiche, cominciò a riscattare la sua vita.
Uscì con non poca fatica dalla sua relazione e, tramite le sue passioni, cominciò a crearsi una strada tutta sua.
Dopo la fine della scuola e mentre che seguiva questa sua strada, Niky cominciò anche a lavorare su se stessa...o meglio, sul suo corpo.
Nel giro di alcuni mesi di palestra e dieta ferrea, quelli che erano rotoli di ciccia di troppo si tonificarono in due fianchi formosi e asciutti...la pancia si ridusse notevolmente (portando tutte le complicazioni di chi perde molto peso, per la quale si fece operare) e ultimo, ma assolutamente più importante di tutto il resto, fece un sacco di esercizi per far risaltare la parte migliore di se...il culo, il quale andava a compensare l'assenza di un seno prosperoso.
Una volta che i risultati iniziarono a vedersi, Niky non tardò a trovare un fidanzato che fosse realmente attratto da lei e dal suo modo di essere.
Questo fece si che, di li a poco, la mia ragazza iniziasse a raccontarmi ciò che lei le raccontava.
In quella ragazza alta poco più di un metro e 50 si racchiudeva uno spirito da vera troia, con perversioni belle spinte e voglie sempre più particolari.
Questi racconti motivavano allo stesso tempo lei e noi, che talvolta provavamo di nostro pugno alcune delle cose che l'amica faceva, senza mai spingerci troppo oltre la soglia dei nostri piaceri.

Passarono mesi, il corpo di Niky si faceva sempre più elaborato e le foto sui suoi social, sempre più succinte o provocanti.
Ogni foto che passava sui social allettava sempre più la mia fantasia, che cominciava a sognarla sul letto con il culo in alto pronto ad essere schiaffeggiato et simili.
Giocai una carta rischiosa con la mia ragazza che purtroppo non diede gli effetti sperati.
Le chiesi inizialmente un Threesome, e successivamente uno scambio di coppia col suo ragazzo, rinomato per avere un uccello veramente enorme.
Entrambe le risposte furono negative, con esiti piuttosto disastrosi che ci fecero litigare svariate volte.
Purtroppo per un povero ragazzo come me non restavano che le foto, la fantasia, ed una mano amica.

Tempo dopo, decidemmo di organizzare una piccola festa tra amici a casa di Niky (e del suo ragazzo) in quanto, per svariati motivi, ci vedevamo ormai pochissimo.
Quello fu il giorno in cui Niky, a mia insaputa, era pronta a soddisfare i miei desideri perversi.
La sera della festa ridemmo e scherzammo con tutti gli invitati, ma il mio sguardo cadeva fin troppo spesso sul culo della padrona di casa.
Indossava dei jeans attillatissimi neri che facevano risultare quel culo paradisiaco ed un dolcevita bordeaux.
Drink dopo drink, il mio sguardo era sempre più fisso su quelle chiappe sode.
Ad un certo punto mi sedetti sul divano e, dopo averla osservata ancora, lei si mosse in mia direzione, sedendosi per un attimo accanto a me.

"Ehi, tutto bene? Ti stai divertendo?"
"Si, assolutamente! ci voleva proprio questa festa...anche se forse ho bevuto un po' troppo."
"Senti, potrei parlarti per un secondo in privato?"
"Ehm...ok!"
In quel momento pensai mi stesse portando altrove per parlarmi del regalo alla mia ragazza, dal momento che di li a breve sarebbe stato il suo compleanno.
Una volta raggiunta la camera da letto, chiuse la porta dietro di se a chiave.
"Senti A...se pensi che non me ne sia accorta ti sbagli."
"Ehm...cosa?" Ero un misto tra il non capire e il non voler capire.
"E' tutta la sera che mi guardi il culo...e negli ultimi 20 minuti non hai schiodato lo sguardo ogni volta che mi giravo...ti ricordo che nella sala c'è anche la tua ragazza, come pensi la prenderebbe?."
In quel momento mi sentii imbarazzatissimo, ma l'alcool mi impedì di filtrare adeguatamente le parole.
"Niky oddio, perdonami. Il fatto è che hai un culo troppo bello per non guardarlo."

Dentro di me pensai un istante dopo "MA CHE CAZZO DICI? SEI CRETINO?"

Il suo viso prese una smorfia compiaciuta.
"Lo pensi davvero?"
Una cosa non era cambiata in Niky nel corso degli anni, la mancanza di fiducia in se stessa.
"Si, ci hai lavorato tanto, e sei diventata una bella figa, quel culo poi...è arte."
Continuavo a mancare di tatto, mi sentivo un emerito coglione.
"Capisco...e a questo dimmi Mr. Sincerità, ti sei mai segato pensandomi?" disse passandosi le mani sul corpo e guardandomi con aria perversa...mi sa che dopotutto non ero l'unico ad aver bevuto troppo.
"Si...diverse volte...ed è stato molto piacevole immaginare di scoparti da dietro." Ormai non cercavo nemmeno più di trattenermi.
Lei sorrise beffarda e si avvicinò a me.
"Beh, sai da sempre che a me piacciono le persone sincere..." disse accarezzandomi le braccia.
"Quindi...potrei accontentarti un minimo..."
Si girò e iniziò lentamente a strusciarsi col culo contro il mio cazzo, che gonfiava i jeans.
"Hmmm, sento un bel rigonfiamento qui..."
"Beh, ma tu sarai abituata meglio, considerando la fama di M..."
Lei rise leggermente.
"Si...è grosso quanto il mio avambraccio, non entra nemmeno tutto sai?" disse strusciandosi più forte.
"Beh...il mio entrerebbe sicuramente tutto..." mi stavo sminuendo, ero completamente andato.
"Probabile, ma non posso fare questo a C...se solo mi vedesse in questo momento probabilmente mi odierebbe già."
Nel frattempo, mi fece mettere le mani sui suoi fianchi e continuò a strusciarsi sempre più energicamente.
"Niky, però così mi vengo nelle mutande di sto passo..."
Lei si fermò.
"Allora tiralo fuori, mica voglio farti sporcare come un bimbo..." mi disse con tono perverso.
Il rischio era tanto, ma non ci pensai due volte.
Mi aiutò a sbottonare i Jeans e a tirare fuori il cazzo, turgido.
"Ah però...beh, non sarai M ma sei comunque ben messo eh?"
Si girò nuovamente e riprese a strusciarsi, facendomi provare l'attrito della cappella contro i jeans...era fastidiosamente bello.
Andammo avanti per alcuni minuti.
"Ti piace A...?"
"Si...è così...arrapante..."
"Cosa? La situazione...?" si spinse forte con il culo contro il cazzo "Oppure il mio culo...?"
"Entrambe...non penso reggerò ancora molto Niky..."
"Sono contenta che il mio culo ti faccia godere così tanto..."
Aumentò il ritmo.
"Non trattenerti..."
"Ma così ti sporcherò i Jeans..."
"E' quello che voglio se non si fosse capito...ricopri i miei jeans con la tua calda sborra A..."
La afferrai per i fianchi e presi a strusciarmi più forte.
"Così, bravo...come se mi stessi scopando nel buco del culo A...dai, più forte!"
Nel giro di 30 secondi il bianco fiotto partì dal mio cazzo, sporcandola come tanto desiderava.
"Oddio..." sospirai.
"Hmmm, sei proprio un porco A...guarda che casino..." disse schiaffeggiandosi nella zona sborrata.
"Sembra proprio che dovrò cambiarmi."

Ora...avete presente quei rari momenti in cui la situazione e le palle sono così cariche che si può andare immediati per un secondo round? Ecco.

Niky si tolse i Jeans per metterli a lavare... maquando vidi quel magnifico culo con solo un paio di mutandine addosso impazzii.
Mi avvicinai e la presi da dietro, toccandole il piccolo seno e baciandola sul collo.
"Che fai?!?"
"Ti voglio troppo Niky..."
Lei mi spinse via.
"Se pensi di scoparmi ti sbagli, è già troppo quello che ho fatto per farti sfogare...non potevo mica continuare ad avere addosso il tuo sguardo tutta la sera."
"Niky ti prego, mi sento come se non avessi nemmeno sborrato...non lo vedi?"
Si girò a guardarmi e notò da se quanto il mio cazzo fosse effettivamente pronto per un altro giro di giostra.
Venne faccia a faccia, per quanto la sua altezza le permettesse.
"A, ti sei bevuto il cervello?!?"
"Niky dai...ormai il danno è fatto, divertiamoci un po'..." ero troppo preso e ubriaco per ragionare lucidamente.
Il suo sguardo si fece nuovamente perverso e rise leggermente.
"Allora tu vorresti sborrare di nuovo?"
"Si."
"Ok...ma sappi che ti farò venire fino all'ultima goccia, e lo farò come dico io."
"Prendo il preservativo." dissi rovistandomi nelle tasche.
Lei si voltò con faccia meravigliata.
"Ho detto come dico io! Non penetrerai nulla di me, nemmeno la bocca."
"Niky ti prego..."
Si avvicinò con fare minaccioso, nonostante la sua piccola statura.
"Zitto, o ti prendo a calci nelle palle finché non ti viene moscio, e poi sarai tu a dover spiegare a C perché sei sdraiato sul pavimento di camera mia col cazzo di fuori e dolorante, preferisci così?!?"
Il suo fare da dominatrice mi stava facendo eccitare ancora di più, ma lei questo non lo sapeva.
"Va bene..." risposi.
Si tolse le mutande dinanzi a me.
"Ora sdraiati sul pavimento."
Obbedii.
Lei si sedette col culo sulla mia faccia.
"Spero tu sappia come si fa...tranquillo, è pulito, con M facciamo un sacco di anale."
Per la prima volta in vita mia feci un Rimjob ad una ragazza...Non mentiva quando disse che era pulito, non sentii gusti strani.
Il suo respiro si faceva ansimante, le piaceva.
Afferrai le sue cosce carnose e le strinsi mentre con la lingua andavo più energicamente sul suo buco del culo.
Lentamente cercai di farla scivolare per leccarle la figa, ma lei mi colpì sullo stomaco e si alzò di scatto.
"Ho forse detto che puoi averla? Non mi pare, e sembra proprio che dovrò punirti."
Appoggiò il piede sulle mie palle.
"Però piano...dopotutto mi sta piacendo."
Fece un po' di pressione fino a farmi sentire un po' di male diverse volte...ma si fermò li, ed io godevo come un matto senza motivo.
"Ti piace che ti calpesto i coglioni eh? sei un porco proprio come il mio ragazzo."
Mi fece alzare e si girò di culo dinanzi a me.
"Ora fallo scorrere tra le chiappe..."
Mi apprestai ma mi fermò.
"EHI. Capiamoci. Se sento anche solo la minima pressione su uno dei due buchi desidererai non essere mai entrato in questa stanza. CHIARO?"
Il suo tono era piuttosto convincente e considerato il dolore provato nella leggera punizione, decisi di non farla arrabbiare ulteriormente.
Tornò in posizione e cominciai a sfregare il cazzo tra le sue poderose natiche.
"Dio Niky, sembra quasi di scopare talmente sono calde e morbide..."
"Mi fa piacere, perché non avrai i miei buchi stasera."
Iniziai a sfregare più forte, convinto che le cose sarebbero andate come prima coi Jeans.
Lei mi fermò.
"Nonono...non è ciò che ho in mente."
Si inginocchiò dinanzi a me e con la lingua partì dalle palle fino ad arrivare alla cappella.
"Dai piccola, succhiamelo..."
Lei si fermò, e con una mano mi strizzò le palle fortissimo.
"Come scusa?!? Piccola succhiamelo? CHI E' CHE CONDUCE IL GIOCO QUI?"
Mi fece malissimo e stava stringendo sempre più forte. "Tu, TU!"
Mi mollò e mi diede uno schiaffo alle palle.
"Bravo."
Mi fece sedere sul letto.
Nei 5 minuti successivi continuò ad andare su e giù con la lingua, illudendomi tutte le volte che lo avrebbe preso in bocca e facendomi sperare in un glorioso pompino con ingoio.
All'ennesima leccata di cappella sentii la sensazione dell'orgasmo in arrivo.
"Niky ti prego..."
"Cosa? vorresti sborrare?"
"Si...non ce la faccio più."
Lei sbuffò.
"Che noia...e va bene, mi prenderò in maniera diversa la mia soddisfazione."
Afferrò le mutandine che indossava prima e le avvolse attorno al mio cazzo, dopodiché iniziò a segarmi molto velocemente.
"Aaah, oddio Niky sto per venire!"
Lei si fermò, provocandomi un forte edging e mi strinse forte le palle di nuovo.
"Non ancora..."
"Niky ti prego, mi fai male!"
Mollò la presa.
"Supplicami."
"Ti supplico..."
"Supplichi per cosa? Non capisco, sii più chiaro."
"Ti supplico Niky, fammi venire..."
"Non basta, sii più convincente, fammi sentire cosa vuoi davvero.
La afferrai per il collo dato, disperato, quasi urlandole in faccia.
"Ti prego Niky, fammi sborrare...FAMMI SBORRARE!"
Lei strinse forte le mutandine sul mio cazzo e lo afferrò con entrambe le mani, segandomi furiosamente.
"SBORRA PER ME PORCO CHE NON SEI ALTRO!"
Ebbi un orgasmo così forte da gridare ed il mio caldo sperma si riversò all'interno di quelle dannate mutandine.
Sorrise compiaciuta.
"Bravo...dovresti provare a farti dominare da C ogni tanto...non è così male, no?"
Si allontanò e mi diede la botta finale, indossando le mutandine in cui avevo appena sborrato.
"Hmm, sono calde...direi che mi basta come ricompensa. Sarà un po' difficile da spiegare ad M, ma sono sicuro che apprezzerà il fatto che un anonimo mi abbia fatta divertire...è un po' sottomesso sai?"
"Oddio Niky,è così perverso..."
"Rivestiti, anche se ti tornasse duro non ci sarà un terzo round...C ti starà cercando, è passata più di mezz'ora."
Io mi rivestii, pensando solamente al fatto che la migliore amica della mia ragazza stava per tornare da lei con le mutande piene della mia sborra.

Quando tornammo dagli altri invitati giustamente ci chiesero tutti dove eravamo spariti.
"Oh, abbiamo solo avuto una lunga discussione sul regalo di C...il tempo vola quando progetti idee!" disse lei tutta simpatica ed allegra.
Dopodiché corse ad abbracciarla.
"Abbiamo qualche ideuzza per il tuo compleanno..." si voltò a guardarmi "Un trattamento speciale da parte sua, oltre ad un super regalo... vero A?"
"Si...assolutamente."
"Vieni un attimo con me in cucina a prendere due cose!"
La seguii.
"Sei stato un bravo schiavo...se fai il bravo la prossima volta potrei farti un pompino."
"P...prossima volta?"
Lei sorrise maliziosa.
"Chi lo sa, potrebbe capitare ad un'altra festa." disse ridendo leggermente.
Si avvicinò con fare provocante, guardando che non ci fosse nessuno.
"Chi lo sa...la prossima volta un pompino, poi magari la figa..."
Io sentii il cazzo sussultare nelle mutande.
"Ma il culo no. Quello è solo per il mio ragazzo sai...è il piatto forte."
Mi diede delle teglie di pizza.
"Dai, andiamo, non facciamo aspettare gli ospiti ulteriormente."
La seguii in silenzio.
Non sapevo cosa dire, le redini erano in mano sua di quel gioco perverso.
Però non era affatto male come sensazione.


Fine.
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