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Oh zietta cara...


di Mesx
13.04.2017    |    59.512    |    3 9.5
"Mia nonna dormiva profondamente, io non riuscivo a chiudere occhio per via del mio bisogno di abbracciare qualcosa mentre dormo..."
Era notte.
Quella sera fui costretto a fermarmi a dormire da mia nonna...al tempo nella stessa casa abitava mia zia, ancora single.
Mia nonna dormiva profondamente, io non riuscivo a chiudere occhio per via del mio bisogno di abbracciare qualcosa mentre dormo...è un vizio.
Decisi quindi di avviarmi verso camera di mia zia, dove sapevo di poter trovare dei vecchi pupazzi. La porta stranamente era aperta e la piccola lampada da comodino accesa. Mi avvicinai silenziosamente, sentendo suoni provenire dalla camera.
Quando riuscii a sbirciare all'interno quello che vidi inizialmente mi turbò, per poi farmi tutto un altro effetto.
Mia zia era nel letto, ma le coperte erano abbassate e lei era completamente nuda che si masturbava con un grosso cazzo di gomma viola.
Non era una campionessa di bellezza, ma la visione mi attirò un sacco.
La sua figa era pelosa e le sue tette enormi...non l'avevo mai vista così, e notai che il suo corpo appariva differente senza i vestiti...persino più "magro" di quello che normalmente sembrava.
Era focosa, spingeva quel dildo dentro di se con tutta la forza che aveva e con entrambe le mani, soffocando i gemiti di goduria.
Il mio cazzo divenne duro, lo sentivo spingere dai pantaloni del pigiama.
Iniziai a toccarmi da sopra i pantaloni, palpandomi bene cazzo e palle, guardando la mia zietta che si fotteva con quel grosso membro viola.
Tirai leggermente giù i pantaloni, il mio cazzo saltò fuori e la mia mano lo strinse con forza...morivo dalla voglia di segarmi.
Più lei si scopava forte con quel dildo, più io mi scappellavo velocemente...e fu proprio quella velocità a tradirmi.
Accidentalmente sbattei con l'altro braccio contro la cornice della porta, facendo rumore.
Lei si voltò di scatto ed io cercai di nascondermi, senza successo.
"A! Vieni qua!" disse lei con tono poco rassicurante.
Mi affacciai dalla porta, avevo rimesso il cazzo nei pantaloni per miracolo.
"Mi hai spaventata...da quanto eri li?"
Non risposi.
"Entra e chiudi la porta." disse lei con tono autoritario. Eseguii senza discutere.
"Cosa stavi facendo?"
"Io...ecco..."
Lei notò il grosso rigonfiamento nei pantaloni del pigiama.
"Sei un pervertito! fare certe cose guardando tua zia!"
Calò un silenzio imbarazzante, fu lei a spezzarlo dopo un po'.
"Avvicinati." Lo feci.
Lei prese entrambi gli elastici e tirò giù insieme pantaloni e mutande, il mio cazzo si era ammollato un po' ma era ancora abbastanza duro.
"Porca...troia..." disse lei sorpresa.
Iniziò a toccarmi le palle.
"Zia ma...che fai?"
"Sssh..."
Con l'altra mano tirò giù le coperte, scoprendo nuovamente il suo corpo nudo e la sua figa pelosa. Al rivederla, il mio cazzo tornò di pietra e lei se ne accorse.
"Quindi ti piace vedere la zia nuda eh?"
"Zia...per favore...è tutto così sbagliato..."
Lei si arrabbiò e si alzò in piedi dinanzi a me.
"Ah è tutto così sbagliato ora? Però farti una sega mentre mi guardavi masturbarmi non era sbagliato eh?!?"
Mi spinse sul letto.
"Ora vedi di fare quello che ti dico e di lasciarmi fare se non vuoi che lo dica a tua madre."
Si inginocchiò e lo prese in mano, scoprendo la cappella che scese facilmente per via del pre-cum.
Lo strinse forte e iniziò a fare su e giù, poi ci si gettò avidamente sopra con la bocca.
"Oddio zia..." Era brava in ciò che faceva.
Andò avanti per un po', poi si sedette sul letto a sua volta.
"Ora tocca a te...forza. Sono sicuro che sei capace a leccarla."
Non avevo scelta, ma non mi sarei tirato indietro a prescindere, ormai eravamo in pista e si ballava.
Mi posizionai tra le sue gambe e iniziai delicatamente. La sensazione dei peli fu un po' strana, non ero un granché abituato.
Lei mi spinse giù la testa.
"Forza, fammi sentire sta lingua!"
Feci del mio meglio, il buon odore che emanava mi spingeva a darci come se avessi dovuto mangiarla per davvero. Lei non tolse la mano dalla mia testa finché non venne una prima volta.
Tirai su la testa, ero senza fiato.
"Bravo il mio nipotino...ma non abbiamo ancora finito..."
Mi spinse nuovamente giù.
"Ora il buco del culo...forza..."
Mi schifai al pensiero, ma poi notai grazie alla poca luce che era pulitissimo. Glielo leccai un po' e lei mi lasciò poi tornare su.
Mi fece alzare in piedi e me lo prese tra le sue grosse tette. Fu una spagnola niente male, ma ormai desideravo di più.
"Zia...posso scoparti?
Lei mi tirò uno schiaffetto sul culo. "Ma guarda che impertinente! Te l'ho fatta leccare e ora vorrei anche scoparmi?!?"
"Scusa..."
Lei rise leggermente. "Ma che scusa, non vedo un cazzo da anni, secondo te rifiuto quando ne ho uno bello grosso a portata di mano?" disse sdraiandosi.
"Dai, vieni a far felice la zia." Non me lo feci dire due volte, mi infilai tra le sue gambe e feci per entrare ma lei mi fermò.
"E le precauzioni?"
"Beh, ne hai?" le chiesi con tono piuttosto ironico.
"Effettivamente no..."
"Allora zitta." E spinsi per entrare.
"Oooh, zitta a me non lo dic...aaah!" La goduria ebbe la meglio.
Assunsi sin da subito un ritmo spinto. Lei godeva un sacco e fui costretto a tapparle la bocca.
Lei mi guardò arrabbiata quando lo feci.
"Piantala zia, tanto ti piace fare la puttana e stasera sei la mia...quindi godi e vedi di non fare troppo rumore." Ormai ero sicuro di me e lei non si oppose.
La feci girare e la penetrai nuovamente stringendo tra le mani il suo grosso culo. Il rumore del mio ventre che sbatteva contro le chiappe era ipnotico.
"Ti piace eh zia?"
"Si che mi piace, cazzo! sfonda la zia, sfondala tutta!"
Quando fui sul punto di venire la feci girare di nuovo e mi sfilai, per poi finire con la mano e sborrare sulla sua folta peluria della figa. Lei ne prese un po' e se la mise in bocca.
Ci guardammo per qualche istante.
"Non una parola con nessuno" disse lei.
"Tranquilla."
Mi rivestii e poi prima di uscire ci pensai un attimo.
"Posso restare qua a dormire?"
"Oh caro...se resti qua sappi che non dormirai poi molto."
"Mi va più che bene."
Così fu, restai nella stanza e facemmo sesso altre due volte più qualche preliminare. Dormimmo davvero poco.
Mia nonna il giorno dopo mi chiese come mai ero in camera di mia zia, le dissi semplicemente che il letto era più comodo.
Da quel giorno non accadde più nulla e quella notte divenne il nostro piccolo segreto.
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