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Prime Esperienze

Pubertà - Primo Racconto - La figlia della catechista.


di Mesx
26.03.2017    |    27.159    |    6 7.1
"Io le davo corda tanto per fare, era stato fin troppo semplice arrivare a quel punto..."
Pubertà sarà una serie di 4 racconti.
Questi racconti andranno a raccontare come ho scopato alcune ragazze che, si può dire, ho visto crescere.
Queste 4 ragazze abitavano tutte nello stesso paesino, dove ho vissuto per davvero molto tempo prima di trasferirmi in città. Erano bimbe quando le incontrai per la prima volta...ma a distanza di anni erano ormai ragazze fatte e finite, alcune con precedenti rapporti, altre novizie...ma tutte consenzienti e amanti dell'organo maschile.
Inoltre, tutte "amiche" tra loro, in quanto coetanee e compagne di scuola in passato.
I 4 eventi sono avvenuti separati l'uno dall'altro...e tutti dopo che mi ero già trasferito. E' stato buffo come io le abbia rincontrate tutte.
Voglio fare una sorta di ordine..."crescente". Da quella che ho preferito di meno, alla prediletta.
Parto quindi da V, la figlia della catechista del paese.

V sin da piccina aveva sempre portato un grande sorriso sul suo volto, la cosa le era rimasta anche crescendo.
Capelli non troppo corti e castani, due occhioni scuri e brillanti, un nasino a patata e quell'immenso sorriso. Carnagione scura dovuta alle sue origini del sud, fisico abbastanza insipido, condito solo da una seconda abbondante, per il resto ben poco formoso.
Se vi dicessi che l'ho frequentata per un po' beh, mentirei.
Non ci fu alcun incipit, me la scopai e basta. Era decisamente una ragazza facile, forse anche per questo si è beccata il quarto posto.
Accadde tutto in una sera, ero tornato a quello schifo di paese solo per seguire i miei amici che volevano andare alla "festa". Due giostre, qualche bancarella del cibo e un po' di musica antiquata...chiamarla festa era quasi un insulto per me...però c'era davvero un sacco di gente
Mentre girovagavo tra la gente con la mia birra in mano abbastanza schifato, ecco lei. Rischiammo di scontrarci, ma ci fermammo un istante prima.
In quell'attimo di confusione ci guardammo, e riuscii a riconoscerla.
"Ma tu sei V, la figlia di N del catechismo?"
"Si...tu sei A! caspita mi ricordo di te! Ciao!"
Ci mettemmo a chiacchierare, le feci un sacco di complimenti su come fosse cresciuta bene.
...
Vorrei dirvi che ci fu molto altro, ma non sarebbe vero!
Ok, ci fu qualche racconto sull'ex fidanzato, presente anche lui alla festa e che lei tentava di "ingelosire" prendendomi sotto braccio, qualche battuta...per il resto lei si ubriacò con due birre di scarsa qualità e rideva come una deficiente.
Rimasi abbastanza deluso sin da subito, lo ammetto.
Non passò molto prima che iniziò a provarci dicendomi spesso che ero carino, che si sentiva sola ecc.
Io le davo corda tanto per fare, era stato fin troppo semplice arrivare a quel punto...sapevo già in cuor mio che me l'avrebbe data nell'arco della serata.
Circa 20 minuti dopo eravamo nel parchetto di un bar del paese su una giostra per bambini a limonare. Fu piuttosto strano perché in una serata di festa mi aspettavo di trovare parecchia gente in quel posto e soprattutto il bar aperto, ma non fu così. Meglio per noi.
Baciava bene ed era piuttosto focosa, recuperai un po' di "piacere" nei suoi confronti.
Ci appartammo in un angolo buio del parchetto solo dopo che le palpai le tette e lei rispose afferrandomi il pacco. La strada era spianata.
Una volta ben nascosti da occhi indiscreti lei si inginocchiò e tentò di sbottonarmi i pantaloni, con scarso successo. Le diedi una mano e feci che tirare fuori il cazzo direttamente.
"Ehi! è più grosso del mio ex, complimenti!"
"Si dai, ora succhia da brava..." Non la sopportavo un granché, aveva parlato del ragazzo tutta la sera!
Quando mise la bocca sulla cappella scoprii uno dei possibili motivi per il quale la sua relazione era finita a donnine.
Imbranata da morire, totalmente incapace con la bocca.
"Cazzo V ma dove hai imparato? perdonami ma sei davvero pessima..."
"No è che solitamente non lo faccio ma stasera mi andava di provare!" rispose lei un po' stizzita.
Beh, non era il motivo di rottura a cui avevo pensato, ma era simile.
"Ok dai, vacci con le mani."
Lo prese con entrambe le mani e cominciò a fare su e giù abbastanza decisa, non male. Le feci aggiungere un po' di lingua sulla cappella per rendere l'esperienza più piacevole. Si stancò quasi subito purtroppo.
"Dai V, tira su sto vestitino."
Una volta su, scoprì un paio di mutandine rosse di pizzo molto carine che le feci togliere subito.
Presi un preservativo che avevo con me e lo indossai.
"Me la lecchi un po' prima di mettermelo?"
Richiesta lecita alla quale non mi tiro mai indietro.
La feci appoggiare contro una recinzione li vicino e mi diedi da fare.
Sapeva un po' di pipì. Capita eh, però in quella serata già disastrata, stonò parecchio. Glielo feci notare baciandola dopo.
Entrai dentro di lei senza troppi complimenti. Era stretta ma poco importava, la cosa la fece godere.
Cominciai da subito ritmato, dandole qualche schiaffo sul culo.
"Potresti non schiaffeggiarmi? mi da fastidio..."
Dio santo che noia. Smisi di schiaffeggiarla. Poco dopo, preso dal momento la afferrai per i capelli.
"Ahia! ma che fai?!?"
"Porca troia V ma c'è qualcosa che ti va a genio?!?"
"Si! non essere scopata come una troietta!"
Glielo affondai dentro fino alle palle facendola gridare di piacere.
"Beh cara, sinceramente parlando non è che tu sia stata chissà quanto una brava ragazza stasera eh" dissi fermandomi dopo l'affondo.
Lei non rispose, ripresi a scoparla. Le strinsi per bene le tette, almeno su quello non si lamentava.
Quando fui in procinto di venire le chiesi dove preferiva ricevere la sborra.
"Bocca, tette o culo?"
"Ma non puoi venire nel preservativo?"
NO, OK TUTTO, MA ROVINARMI LA SBORRATA COSI' NO.
"Oh ok" le risposi.
Diedi gli ultimi colpi più veloci, poi mi sfilai e le tirai giù il vestito.
La girai e le sborrai addosso, macchiandola tutta di sborra, in maniera abbastanza vistosa.
Lei era shockata.
"Ma...sei scemo?!?"
Mi risistemai e una volta abbottonati i jeans me ne andai senza dire una parola.
"Vaffanculo stronzo!" mi urlò lei da lontano.
"Ciao eh." le risposi senza darle ulteriormente corda.
Era stata noiosissima...che enorme delusione.
Tornai dai miei amici che mi chiesero dove fossi sparito in quel lasso di tempo. Fui sincero.
"Ho scopato con una, ma se non l'avessi fatto non ci avrei perso." Scoppiarono a ridere e ci avviammo per il ritorno a casa.
Scoprii qualche giorno dopo da un amico in comune che sua madre l'aveva messa in punizione per mesi per le condizioni in cui era tornata a casa...Ubriaca e sporca di sborra.
Mi dispiace V, ma non sei stata affatto una bella scopata.

Questo era il primo racconto. Scusate, so che non è stato un granché da leggere, ma come ho detto, parto dal peggio per andare verso il meglio. Purtroppo non tutte le scopate sono piacevoli, ma anche queste, a volte, vanno raccontate.
Posso garantirvi che C, la prossima di cui vi racconterò, è stata molto meglio di lei. ;)
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