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Lui & Lei

La madre della mia ragazza - Parte 2.


di Mesx
07.02.2017    |    22.866    |    2 9.6
"Eccola che appoggia la mano sul cazzo..."
ATTENZIONE: LA STORIA HA UN CAPITOLO PRECEDENTE, SE NON LO AVETE LETTO, NON POTETE COMPRENDERE QUESTA STORIA. GRAZIE.

Passarono due giorni da quella giornata folle con quella troia della madre della mia ragazza.
Ci sentimmo sporadicamente, ma quanto bastava per mantenere vivo l'entusiasmo e la voglia.
Lei mi scriveva le peggio cose:
"Voglio che mi scopi sul balcone così che tutti possano vedere quanto mi fai godere"
"Rendimi la tua cum-slave" (che per chi non sapesse, significa che la userei solo per sborrare, nemmeno scoparci, solo al fine del bianco getto.)
E molte cose simili.
Decidiamo quindi che è ora di vedersi, anche se non ci è ancora ben chiaro come.
Lei prende le redini della faccenda, dicendo che ha già pensato a tutto.
Il giorno dopo mi sveglio con una sua telefonata
"Oggi pomeriggio fatti trovare pronto, vengo da te."
MOMENTO MOMENTO MOMENTO.
"E se io non fossi da solo?"
"Lo sarai?"
"Si"
"Allora non c'è problema no?"
Cristo, mai fare ragionamenti simili appena sveglio.
"Beh, cosa intendi per pronto?"
"Sono sicura che saprai intendere."
Mette giù.
Cristo, manco nei film le telefonate sono così teatrali.
Mi alzo dal letto e, dopo una colazione adeguata, inizio a sistemare camera ed il resto per accoglierla.
Sinceramente, non so nemmeno cosa aspettarmi.
Faccio anche una doccia, igiene prima di tutto.
Pranzo.
L'orario si avvicina.
Ma lei arriva anche un pochino in anticipo.
Preparo ciò che ho avuto in mente per accoglierla, vado ad aprirle.
Lascio tutto aperto e mi fiondo in camera.
"E' permesso?"
"La camera a sinistra dopo la cucina, chiudi tutto a chiave."
La vedo fare capolino dalla porta.
Vestita di tutto punto e con una giacca un po' lunga capisce finalmente dove sono, e rimane stupita.
"Ciao vaccona mia."
Mi feci trovare con addosso solo la T-Shirt e le sue mutandine da cui spuntava il mio cazzo duro come il marmo.
Vedo la perversione accendersi nei suoi occhi.
Lascia cadere la borsa in terra e si fionda tra le mie gambe, a leccare il sottopalla dalle mutandine
"Mmmmh, sanno così tanto di sborra e sono ancora umide, fantastico"
"Si beh, diciamo che è recente l'ultima sborrata, non volevo di certo deluderti."
Lei sorride maliziosa, ed inizia a leccare la cappella con la punta della lingua.
Io la afferro per i capelli e la spingo giù a succhiarla.
"Che sono sti giochetti? Succhia puttana."
Lei geme col mio cazzo in bocca.
Dopo le concedo un attimo di pausa che, per intenderci, è il tempo che le do per spogliarsi.
Ma anche lei mi stupisce.
A quanto pare erano solo le calze a fare illusione di ben vestita, sotto al giaccone non indossa nulla.
Rimango un attimo a guardare le sue tettone e la sua figa depilata.
Mi tolgo quelle cazzo di mutandine, ho bisogno di libertà di movimento.
Iniziamo a limonare duro palpandoci a più non posso; la afferro per il culo, per la gola, le tiro i capelli...ogni mossa è concessa.
Poi prendo l'iniziativa e le salgo sopra, bloccandola.
"Uuuh, finalmente esce l'uomo eh?"
"Ti sei dimenticata che stavolta gioco in casa. Aspetta un attimo."
Le afferro la mano e gliela metto sulla figa in modo che si masturbi
"Non sia mai che ti asciughi mentre prendo una cosa."
Recupero quindi dal mio nascondiglio il tubo di Gel lubrificante che utilizzo ogni tanto con la mia ragazza.
Glielo faccio vedere.
"Mmmh, interessante, cosa vuoi farci con quello?"
"Beh, solitamente ci scopo tua figlia. Ma oggi ho altre idee."
La trascino col culo al limite del letto, così da essere comodo.
Apro il barattolino, e come prima cosa lo spremo per tutta la lunghezza del suo corpo.
Lei senza neanche pensarci lo spalma tutto sulle tette e sul resto del corpo.
Poi ne metto un po' sulla mano, e, dopo averlo richiuso, lo spalmo sulla parte tonda del tubetto.
Il resto, va sulla figa.
Senza pensarci troppo inizio a spingere col tubo contro la sua figa
"Ehi ehi, piano, così me la sfondi..."
"Come se ti dispiacesse eh?"
Spingo più forte e scivola dentro.
Lei ha un ammanco di fiato. Ma a me non interessa.
Inizio a fotterla col tubetto.
Vado avanti per 3-4 minuti davvero molto decisi, ed ottengo il primo orgasmo.
"Beh. Niente male, R. è durata di meno."
Per inciso, R non è la mia ragazza, è sua sorella.
"Un momento, ti sei fatto anche lei?!?"
Le salgo sopra e la guardo negli occhi
"Certo, è troia proprio come te."
"Non ti permetto di parlare così di lei."
"Ma stai zitta troia, me lo ha raccontato di come le insegnavi a succhiare tramite le banane quando aveva 16 anni."
"Si ma.."
La zittisco mettendole la lingua in bocca.
"E comunque ho appena iniziato con te."
Scendo e la giro di culo, la faccio mettere a 90.
Prendo altro lubrificante e glielo metto sul buco del culo
"Non avrai intenzione di infilarmi il tubetto li vero?"
Neanche il tempo di finire la frase che il tubetto già spingeva.
"Oddio fermati, è troppo grosso..."
Anziché fermarmi, spingo di più, e poi le infilo il cazzo nella figa.
"Sorpresa, vacca."
Il tubetto si è fatto strada
Inizio con la doppia penetrazione.
"Beh dai questo a R non lo ho fatto, si vede chi è la più troia della famigliola."
"Stron..." si interrompe gemendo.
La afferro per i capelli e la scopo con tutta la forza che ho in corpo.
Voglio sborrare. E voglio farlo su di lei.
"Allora? sono forse troppo severo?" le chiedo mentre la monto.
"Beh, peggio di così non puoi essere di certo..."
"Ed è qui che ti sbagli."
Tiro fuori tutto poco prima che lei stia per venire.
Dopodiché la giro e inizio a segarmi davanti a lei.
"no dai che stronzo...rimettilo dentro non lasciarmi così..."
Di tutta risposta io continuo a segarmi. Stavolta il gioco lo conduco io.
Lei allora inizia a scoparsi la figa con 3 dita furiosamente.
Io per concludere in bellezza, le sborro nell'unico punto dove può infastidirla. Sulle calze lunghe che indossa.
Le sue calze colano di sborra, lei tra un godimento e l'altro mi ricorda che sono uno stronzo, ancora una volta.
Le ultime gocce, ancora appese al mio cazzo, le pulisco sul suo buco della figa.
Dopo le do il necessario per pulirsi.
"Allora, ti è piaciuto troia?"
"Si, anche se mi fa incazzare cosa pensi di mia figlia."
"Magari prima o poi ti racconto di come me la sono fottuta ;) "
"Vaffanculo."
Oooh, è arrabbiata la bimba.
Io vado a sciacquarmi il cazzo dal lubrificante, poi torno da lei.
"Pulisciti veloce, non puoi stare qua, tra un po' torna gente."
"Si beh, sono venuta giù in bus, potresti almeno fare il gentiluomo e accompagnarmi a casa dato che te l'ho data, ragazzino."
"Va bene dai, questa te la concedo."
Mi preparo e ci infiliamo in macchina.
Eccola che appoggia la mano sul cazzo.
"Lo sapevo."
"Però ci sei cascato ugualmente."
Si toglie la giacca ed inizia a sditalinarsi, facendomi rischiare di brutto, se ci fermavano era un disastro.
Prendo le vie più larghe per andare verso casa sua, in modo da non fare spiacevoli incontri.
Mi sono anche dovuto fermare al più isolato distributore, dovevo fare benzina e con una milf che si masturba in macchina mi risultava un po' difficile.
Scendo a fare benzina e lei mi provoca
"Mmmh infilami la tua pompa di benzina nel serbatoio daiii" e ride.
Siamo lungo la strada che ci porta nel paese dove vive.
Lei mi palpa di nuovo il cazzo.
"Sto guidando, vuoi farci finire fuori strada?"
"No, voglio succhiartelo, mica morire."
"Che simpatica."
Il fatto è che era di parola, dato che indossavo i pantaloni della tuta è stato anche piuttosto facile per lei iniziare a succhiarmelo.
Con tutta la buona volontà, guidare così è impossibile.
Resisto quanto più possibile e ci fermiamo poi nello spiazzale di un vecchio pub abbandonato.
Nascondo la macchina dietro di esso, e la lascio succhiare con calma.
Però vedere quel culo che ondeggia senza che io possa ammirare la sua figa bagnata...troppo spreco.
La faccio scendere dalla macchina e la faccio appoggiare contro di essa.
Ci diamo quindi ad una semplice sveltina. La scopo avidamente e sborro dentro. Tanto non ci resta, chissene.
Finiamo quindi il viaggio, lei nel frattempo si è risistemata.
Altri 15 minuti di macchina che ormai sono abituato a fare.
Giunti sotto casa
"Beh, è tempo di salutarci cara, è stato un piacere."
"E mi liquidi così?"
"Come dovrei fare scusa?"
"Potresti accompagnarmi almeno fino alla porta di casa...non potremo mica vederci di nuovo dopo oggi."
Sbuffo.
Parcheggio propriamente la macchina e la accompagno fino alla porta di casa.
Lei apre, ci salutiamo dietro la porta per evitare occhi indiscreti.
Limoniamo duro.
"Vuoi il pompino di addio?"
Non so con quale coraggio risposi di si. Ma durai poco e niente, oltre a schizzare quasi nulla.
Ci salutammo definitivamente, ed io tornai a casa.
E qui si conclude la storia su come mi sono scopato la madre di quella poverina della mia ragazza. In ben due incontri distinti.
Però se siete persone attente, è emerso un dettaglio importante.
La mia ragazza ha una sorella.
Alla prossima ;)
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