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Prime Esperienze

Pubertà - Secondo Racconto - La figlia del sindaco.


di Mesx
28.03.2017    |    18.277    |    4 9.7
"Sto spesso in cortile!" "E come mai conosci R?" "Siamo amiche di infanzia, siamo praticamente cresciute insieme!" "Oh, capito..."
Ed eccoci al secondo racconto su quattro.
Oggi, vi parlo di C.
C prende il terzo posto in questi racconti principalmente per un solo motivo:
Non era così bella da meritarsi di stare al posto di una delle altre due ragazze che arriveranno.

C era la figlia del sindaco del paesino in cui vivevo prima di trasferirmi. Sarò sincero, mi capitò di vederla solo una volta nella sua fase pre-adolescenziale, non ho proprio ricordi di lei.
Descrivendola tramite le parole di una sua amica (che tra l'altro sarà presente nei prossimi racconti) C si può ridurre a: "Una ragazza dalla vita agiata ma con dei genitori che non l'hanno mai compresa appieno."
Entrai in contatto con C quasi per caso. Accompagnai la mia amica a scuola e scoprii così che si conoscevano...ma a darmi dialogo con lei fu il fatto che frequentava la mia stessa scuola.
Ho frequentato un istituto tecnico, popolato principalmente da maschi. Lei faceva parte del corso socio-sanitario, ovvero il più recente inserito nell'istituto. Insomma, era uno dei pochi fiori tra mille api, un classico di quella scuola. Iniziò proprio quella mattina il nostro "dialogare".
"Quindi frequenti la mia scuola e non me ne sono mai accorto...buffo!"
"Si beh, nonostante abbia amici non sono una che gira molto per i corridoi...sto spesso in cortile!"
"E come mai conosci R?"
"Siamo amiche di infanzia, siamo praticamente cresciute insieme!"
"Oh, capito." Collegai un paio di cose, capii che era lei, la figlia del sindaco.
Ci salutammo una volta entrati a scuola, ognuno per la sua.
Da quel giorno ci salutavamo solo se capitava di beccarsi nei corridoi, ci fermavamo a fare due chiacchiere...solite cose insomma. Tuttavia, man mano che ci conoscemmo un po' di interesse si fece vivo nell'aria. Lei mi diede il suo numero e ci ritrovammo a mandarci messaggi frequentemente.
In totale onestà, so cosa mi attirava di lei...il modo in cui era fatta.
C era quella che si può definire "gnocca tascabile".
Alta 1,50 e con un fisico da far invidia ad una ragazza allenata. Quarta di tette, culo scolpito chiuso sempre in pantaloni attillati.
Uno stile particolare, riusciva ad essere elegante, ma anche rozza...molto difficile da spiegare.
Il suo difetto? Il viso.
Se il suo corpo era una bomba, il suo viso purtroppo lasciava parecchio a desiderare. Ce la metteva tutta per essere carina ma insomma, i visi belli erano altri. Per esprimere bene il concetto si può dire che C è il tipo di ragazza che guarderesti in costume da bagno più che da vestita. Triste ma vero.
Tornando a noi...
Tra un messaggio e l'altro capimmo che il nostro interesse era comune, volevamo scopare e basta. Non fu così diretta come cosa, ma mille allusioni e paroline al momento giusto lasciarono intendere.
Fu poi in quel periodo di 2 giorni che viene definito "Cogestione" che mettemmo in atto tutte quelle allusioni, più precisamente il secondo giorno.
Essendo io all'ultimo anno in quel periodo, ero stato incaricato di tenere un corso che, tuttavia, non mi occupava tutta la mattinata...avevo le prime ore libere e potevo fare un po' ciò che preferivo, vantaggi dello staff.
Sapevo che C alle prime ore si era iscritta a "Ballo" detto anche "il corso in cui i maschi vanno solo per cercare di rimorchiare una ragazza." Quando mi presentai li lei ne fu molto felice.
"A, che bello vederti! almeno ho con chi ballare e non mi sale l'ansia!" Così fu effettivamente, e fu anche ciò che scaturì i primi pensieri sconci tra noi, tutto quello strusciarsi tra i vari balli caraibici scaldò l'atmosfera.
"Sai...ora come ora non mi dispiacerebbe stare un po' sola con te..." disse lei mentre ballavamo stretti.
"Hm...neanche a me sai?" le risposi avvicinandomi molto, quasi baciandola.
Il corso di ballo era aperto tutta la mattina, in quanto prendevano un'insegnante esterno per tenerlo...noi facemmo le prime tre ore, che erano anche a quelle a cui si era iscritta. Passarono svelte, c'era così tanta voglia tra me e lei che il tempo volò un ballo dopo l'altro.
Dopo la pausa scesi alla classe che era destinata a tenere il corso che dovevo gestire. Avevo un erezione da paura e purtroppo sapevo che lei era iscritta ad altro.
Fui molto sorpreso di vederla fare capolino sulla porta.
"Ehi A, senti...ero iscritta a film, però danno roba noiosa...ti va bene se sto qua?"
"Certo, spero solo che non ti annoi la roba da Nerd."
"Nah tranquillo, da piccola giocavo spesso con la Playstation!"
Si avvicinò lentamente a me e mi appoggiò una mano sul petto, accarezzandomi.
"Sinceramente parlando però non sono molto interessata a giocare in questo momento..." mi disse con fare seducente.
La abbracciai e le misi le mani sul culo, stringendo, dopodiché ci baciammo subito con foga.
Gli iscritti al corso erano molti e ne conoscevo la maggiorparte..oltre che già dal giorno precedente gli avevo concesso un po' di "libertà" come fumare dalla finestra, cosa assolutamente vietata. Mi piaceva si essere al comando, ma erano bravi ragazzi, sapevo che non avrebbero fatto storie.
Inoltre a gestire il corso con me c'era un altro mio compagno di classe...meglio di così.
Continuammo a baciarci come se nulla fosse...lei si faceva più focosa ogni istante che passava.
Andammo verso il fondo della classe, dove c'era meno luce.
"Ragazzi, voi non avete visto niente ok? Mike, te fammi da vedetta che se arriva il prof ci incula."
Mi sdraiai sul banco mettendomi la giacca dietro la testa e lei salì sopra.
Continuammo a baciarci a lungo, con lei che si muoveva sul mio pacco, facendomi eccitare ancora di più.
Dopo un po' sentii il mio compare farmi un fischio, ci risistemammo un po' e facemmo finta di nulla.
Il prof passò a vedere come andavano le cose.
"Caspita ragazzi, devo complimentarmi con voi! Il vostro corso è molto popolato e sta completamente nelle regole...avete anche una ragazza, mai avrei pensato che i videogiochi potessero ottenere tanto successo anche in questo istituto."
Prese da parte a me e al mio compagno: "Quanto a voi, riceverete qualche credito extra all'esame...ve lo meritate!"
Ringraziammo, dopodiché il professore si allontanò soddisfatto.
"Menomale che vi ho avvertiti...altrimenti qua era educazione sessuale tra poco."
Risi e ringraziai Mike. Mi sentii chiamare con uno schiarimento di voce, era lei. Parlai nuovamente con il mio compare.
"Senti, coprimi ancora un po' che vado a castigarla un attimo...se qualcuno chiede dove siamo, di che si è sentita male e che l'ho accompagnata al bagno ok?"
Mi batté una mano sulla spalla. "Sfondala."
Presi C e mi avviai per i corridoi.
"Dove stiamo andando?" mi chiese.
"Laboratorio di saldatura."
"C'è un laboratorio di saldatura in questa scuola?"
La voce comune dell'istituto diceva che il laboratorio di saldatura era zona franca. Inutilizzato da una vita, pareti insonorizzate e la chiave era sempre al solito posto, accessibile a tutti.
Non fui sorpreso di trovare la porta aperta e di sentire qualche gemito provenire da essa.
Un'altra coppietta aveva anticipato le nostre mosse, avvisai prima di entrare che non c'era da preoccuparsi.
Chiudemmo bene la porta a chiave e ci mettemmo nell'altro angolo della stanza.
Lei non esitò, prese subito le redini e mi sbottonò i Jeans per poi tirare fuori il cazzo dai boxer...si inginocchiò e lo prese in bocca. Era decisamente brava! Le spinsi più volte la testa giù e lei non fece la minima piega.
Non volle nemmeno essere ricambiata, si sfilò subito jeans e mutande e si sedette a gambe aperte sul bancone.
Controllai nella mia tasca di fiducia ed ecco il panico...non avevo il preservativo.
"No A, senza preservativo niente...sicurezza prima di tutto." mi disse lei.
Buttai un rapido occhio all'altra coppietta che ci dava dentro nella stanza.
"Scusate se vi interrompo, avete un preservativo che vi avanza?"
Si fermarono e lei prese la borsetta, dalla quale tirò fuori un preservativo e me lo lanciò.
"Grazie!"
"Figurati, è il minimo!"
Indossai il preservativo mentre lei si toccava la sua bella fighetta bagnata e senza peli.
Fu un po' complesso entrare dentro di lei per via dell'altezza del bancone. Ovviai al problema poco dopo, tenendola in braccio e facendola saltellare. Faticoso, ma decisamente piacevole.
Lei godeva come una matta, sovrastando quasi del tutto i gemiti dell'altra ragazza nella stanza, fortunatamente le pareti erano insonorizzate.
La scopai così finché riuscii a tenerla in braccio, poi la feci mettere a 90 appoggiata a uno dei banconi una volta che fui stanco.
Il suo culo era stupendo, tremava nel modo giusto ad ogni colpo di cazzo che entrava e reagiva subito arrossendosi agli schiaffi di cui la stavo riempiendo.
Ormai lei si sarebbe fatta fare di tutto. Ci fu anche un divertente dialogo tra le due fanciulle nella stanza quando gli altri due finirono.
"Fidanzati?" le chiese lei.
"Macché, ci siamo conosciuti un paio di settimane fa!" rispose C.
"Beh dai, se è buon sesso perché no?" le disse l'altra ragazza pulendosi.
C faceva fatica a rispondere però faceva del suo meglio.
"Ha un cazzo enorme, è difficile farcelo stare!" disse tra una risata e mille moine di piacere.
Glielo affondai per farmi figo dinanzi a loro.
L'altra coppietta si preparò ad uscire, gli dicemmo di chiudersi la porta dietro e basta, tanto la chiave l'avremmo girata poi noi.
Ci fermammo un attimo solo per chiudere a chiave, poi la feci sdraiare sul bancone dove erano prima gli altri due e salii sopra con lei per darci con la classica missionaria. Approfittai della posizione per scoprirle le tette, sembravano scolpite.
"Scopami, scopami! non ti fermare ti prego..."
La misi a pecora e la afferrai per i capelli.
"Oh si,si! Scopami come una cagna!" altro che V, lei si che dava soddisfazioni.
Andammo avanti per almeno altri 20 minuti, fu bello intenso. Poi finalmente, il momento sacro.
Mi sfilai il preservativo e mi misi seduto sul bancone, lei ci arrivava giusta con l'altezza.
"Devi sborrare?" mi chiese segandomi.
"Si, ti prego non dirmi che non la prendi in bocca..."
"Non la prendo in bocca...però..."
Mise le mani dietro la schiena, e dopo aver giocato con la lingua attorno alla cappella si infilò il cazzo dritto in gola. Il modo in cui andò giù mi fece sborrare sul colpo. Ne sentii davvero molta uscire, lei non esitò minimamente.
Quando si tolse era tutto risolto...recuperò fiato.
"Non la prendo in bocca ma la prendo in gola direttamente."
La baciai intensamente nonostante qualche residuo sulla lingua, poco importava.
Lei si stiracchiò e si toccò le chiappe, arrossate dagli schiaffi che le davo.
"Aaah, non scopavo così da un sacco! cristo mi fa male il culo...sei stato un sacco violento!"
"Hehe, scusami..."
Si girò mostrandomi il culo "guarda, mi hai fatto la bua..." disse facendo una finto faccino triste e agitando il culetto.
"Piantala che poi mi viene voglia di fotterti ancora..."
Lei mi baciò. "Se avessimo avuto un altro preservativo stai tranquillo che ti davo anche il culo." mi disse sorridendo maliziosamente.
"Prossima volta?" le chiesi.
"Prossima volta."
Mi vibrò il telefono, messaggio.
"La prof F vi sta cercando, l'ho dirottata al terzo piano, muovetevi a tornare subito."
Ci rivestimmo di fretta e furia, cercammo di lasciare meno tracce possibili e tornammo di sopra.
"Lasciami fare" la presi sulle spalle.
Tornammo verso la classe, e trovammo anche la professoressa.
"Dove eravate finiti voi due?!?"
"Si è fatta male, non riesce a camminare e l'ho accompagnata fino all'infermeria..."
"Devo aver fatto qualche mossa sbagliata durante ballo prof..."
Ci guardò, eravamo un po' accaldati.
"Dai, andate in classe" e andò via.
Riuscimmo a farla franca, ma sicuramente non si bevette la nostra scusa.
Scopai con C solo un'altra volta, in cui mi feci dare il culo come promesso...poi ci perdemmo quasi subito di vista.

Così si conclude il secondo racconto...C fu decisamente meglio di V.
Al terzo racconto ;)



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