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Cugini - Parte Quinta - Il ritorno a casa.


di Mesx
07.03.2017    |    13.526    |    2 9.7
""Ti sei eccitato perché te l'ho appoggiato sul culo?" Gli leccai il collo..."
Mai fui più contento di quel giorno di tornare a casa.
Volevo usare nuovamente il mio computer, giocare con le mie console e dormire nel mio amato letto.
Non sembra, ma quando stai distante per un po' da casa e sei in una situazione non troppo comoda, la mancanza si fa sentire velocemente.
Recuperai le mie cose, mentre mio cugino prese le sue per quel paio di giorni che saremmo stati a casa mia.
Il viaggio verso casa sembrò interminabile.
Quando entrammo in cortile salutai il mio cane che tanto mi era mancato e mi fiondai in camera mia ad abbracciare il mio letto.
Era orario di cena.
Mangiammo qualcosa tutti insieme, io M e i miei genitori.
Si, menziono che li ho entrambi, soltanto che in quei giorni non sarei potuto rimanere a casa in quanto mio padre sarebbe potuto tornare dal lavoro come avrebbe potuto dormire fuori.
Non è un uomo che ha molta voglia di fare una volta tornato a casa...ciò implicava che, se fossi rimasto con lui, avrebbe dovuto cucinare per due e così via...capisco la sua mancanza di voglia dato il lavoro che fa.
Dopo mangiato andammo in salotto.
Finalmente potei parlare nuovamente con i miei amici distanti tramite Skype, mentre mio cugino tranquillamente giocava con la playstation.
Era tutto tranquillo, finalmente.
La notte dormimmo, non accadde nulla.
Questo perché eravamo davvero stanchi dalla nostra piccola avventura con Cassandra.
Il giorno dopo iniziò con un normalissimo risveglio, colazione e cose varie.
Casa mia di quel tempo era su due piani.
Di sotto vi erano cucina e salotto open space ed un bagno.
Al piano di sopra vi erano invece un altro salotto (quello dove passavo più tempo), le camere da letto e un altro bagno, bellissimo e grande.
Mia madre ci avvisò che sarebbe stata via un'oretta o più per commissioni in paese.
Noi ci spostammo nel salotto a giocare a vari videogiochi per passare il tempo.
Giocammo un po' di tutto, ma fu su un gioco di lotta che le cose iniziarono a farsi bollenti.
Oddio, si fecero tali per mia decisione.
La mia mente perversa non si risparmiava mai, nemmeno quando giocavo.
"Senti, facciamo una sorta di Strip-Poker. Ogni round perso, ci togliamo un pezzo. Chi rimane senza nulla per primo, ha perso."
"Beh, in questi giorni abbiamo fatto di peggio! ci sto dai." Rispose M.
Iniziammo a giocare.
Io persi qualche pezzo solo nei momenti in cui non mi impegnavo per nulla. Per il resto, ero decisamente più abituato di lui a giocare.
Resi comunque la cosa interessante, facendo si da rimanere in mutande entrambi.
Il round dopo diedi il meglio per segnare la sua sconfitta.
"Forza, via le mutande, perdente!"
Se le tolse, rimanendo nudo sul divano.
"Non avresti vinto se non fosse stato per *nome personaggio*"
"Vuoi fare un altro round? Ma ti avverto, ogni volta che perdi ti faccio fare di peggio."
"Tipo?"
"Beh, ti concedo altri 3 round in cui non userò *nome personaggio* tuttavia..."
"Dai taglia corto!"
"Se perdi il primo, mi succhi le palle. Se perdi il secondo, lo prendi in bocca per un po'...se perdi il terzo invece te lo fai appoggiare tra le chiappe."
Una cosa che non vi ho detto è che, nonostante tutte le porcate fatte nei giorni precedenti, M era comunque stato restio a spingersi oltre. Anche solo il pensiero di farselo appoggiare vicino al culo gli dava fastidio.
Nonostante ciò, accettò. Troppo orgoglio da parte sua.
Primo round perso. Mi succhiò le palle come da accordo. 5 minuti di lingua sui testicoli mi fecero diventare il cazzo marmoreo. Decisi di rimanere senza mutande per comodità.
Perse anche il secondo round. Ai pompini ci ero abituato ormai. La sua lingua girava allegra contro la mia cappella.
Ed infine...perse anche il terzo. Non esisteva pietà da parte mia, volevo vincere.
"Ahi ahi...sdraiati girato di culo caro."
"Non farmi male..."
"M, te l'ho detto mille volte, non posso farti male appoggiandotelo."
Lui si stese col culo un pochino più in alto, ed io procedetti a strusciargli il cazzo tra le chiappe del culo.
"Lo senti, M...?"
"Si..."
Spostai leggermente il cazzo verso il buco del culo.
"E...ti piace...?"
Rimase un attimo in silenzio.
"...Si."
Mi tolsi da sopra di lui e mi rinfilai le mutande. Andai poi a spegnere la Playstation.
"Dai, per stavolta chiudiamo così."
Andai al mio computer, a girare un po' su facebook.
"Io vado un attimo al bagno." disse lui.
Passarono circa 10 minuti.
Non sentivo mezzo verso o mezzo rumore provenire dal bagno. Le due stanze erano vicine, strano.
Passarono altri 5 minuti. Iniziai seriamente a preoccuparmi.
Andai al bagno e trovai M che si segava davanti allo specchio, girato di schiena rispetto alla porta.
Lui però non si accorse di me.
Mi tirai leggermente giù le mutande ed iniziai a segarmi pure io, cercando di non fare rumore.
Riuscii a resistere ben poco, poi lo afferrai da dietro, mettendogli una mano sul petto ed una sul cazzo.
Si spaventò ma non disse nulla.
"Mi stavi facendo preoccupare e invece ti stavi solo smanettando eh?" continuai a segarlo io.
Lui godeva in silenzio guardando la mia mano fare il lavoro per lui.
Mi avvicinai al suo orecchio.
"Ti sei eccitato perché te l'ho appoggiato sul culo?" Gli leccai il collo.
"S...si..." Ansimava di piacere.
Io tolsi la mano dal petto e gli spinsi la punta del mio cazzo contro le sue chiappe.
"Ti piace sentirlo...vero?"
"Si...tanto.."
"M..."Mi avvicinai nuovamente all'orecchio per sussurrarglielo...
"Vuoi che ti scopo?"
Lui fermò tutto e si girò a guardarmi per un attimo.
Mi toccò poi il cazzo e lo segò per un poco.
"Farà...male?"
"Beh...un po' di sicuro. Farò comunque quello che posso per non farti sentire male."
Lui ci pensò un attimo...poi si girò di culo e si piegò contro il mobiletto del bagno.
"Ok allora...fallo."
Io lo afferrai per il braccio.
"Non qui, caro."
Tornammo nel salotto e lo feci mettere a pecora sul divano.
Presi un preservativo dalle mie scorte avanzate in camera e lo indossai.
Allargai le sue chiappe. Il suo buco sembrava davvero molto stretto. Beh, era normale.
Sputai un po' e glielo inumidii. Non avevo vaselina purtroppo.
Poi con le mani mi aiutai a farlo entrare. Piano piano.
"Ahia cazzo, fa male!"
"Rilassati, altrimenti è peggio."
Piano piano riuscii a far entrare la cappella. Il grosso era fatto.
"Oddio fa malissimo...ma è anche piacevole..."
Iniziai quindi a muovermi avanti e indietro. Lo stavo lentamente scopando.
Non era certamente piacevole quanto la figa di Cassandra, ma era comunque godibile.
Ad un tratto, preso dall'entusiasmo, glielo affondai dentro. Lui gridò tantissimo.
"Scusa non volevo farti male."
"Vaffanculo lo volevi eccome...ormai finisci." A quanto pare gli piaceva nonostante il male.
Uscii ben prima di sborrare. Il preservativo era un po' sporco ma non mi importava, lo levai.
Lui era dolorante.
Io mi stesi sulla schiena e allargai le gambe. Un po' come farebbe una ragazza pronta a prenderlo.
"Dai, tocca a te."
Lui si girò stupito.
"Tocca...a me?"
"Si. Proprio come hai fatto con Cassandra, dai."
Il mio buco era un poco più allenato dato che spesso mi piaceva provare la stimolazione della prostata in quel periodo...presi inoltre della vaselina restante dal preservativo per aiutarmi.
Lui si posizionò e il suo cazzo entrò senza difficoltà. Le dimensioni ridotte aiutavano.
Era una bella sensazione. Un po' più grande di un dito, ma non troppo.
Lo provocai un po'.
"Dai, forza, fammelo sentire."
Lui prese confidenza in se stesso ed iniziò a scoparmi con la forza che aveva in corpo.
Non sentivo molto, ma era comunque piacevole. Mi segavo velocemente nel frattempo.
"Oooh A, sto per venire!"
Lo fermai, lo feci uscire. Fortunatamente non aveva resti strani sul cazzo.
Ci mettemmo inginocchiati di fronte l'uno all'altro sul divano.
Prendemmo ognuno il cazzo dell'altro e ci segammo velocissimo.
Ci lasciammo andare a mille versi di goduria e poi...il culmine.
Fu un fiume in piena di sborra che schizzava sui nostri corpi e sul divano. Un vero disastro.
Eravamo sfiniti.
"Allora, come è stato? hm?" gli chiesi.
"Sinceramente? La figa di Cassandra era molto meglio" disse ridendo.
"Beh sai li è naturale metterci il cazzo" risposi ridendo a mia volta.
Sentimmo il cancello fuori muoversi.
Mamma era tornata.
In fretta e furia ripulimmo il divano come meglio riuscivamo e ci fiondammo nel bagno.
"Ragazzi, tutto bene li su?"
"Si Ma! tutto apposto!" risposi con tono rassicurante.
Ci fiondammo nel bagno ridacchiando e pulendoci dalla sborra.
Non accadde più nulla fino a sera un po' tarda, quando ci fu quella sensazione di deja-vù.
Io mi stavo segando con un porno davanti al pc.
Lui mi beccò in flagrante, proprio come la prima volta.
Lo guardai in silenzio.
Stavolta lui non sbraitò, ma si sedette accanto a me.
Mise una mano sulle palle, io lasciai il cazzo.
Mi fece sborrare nella sua bocca spompinandomi mentre guardavo il porno.
La notte stessa mi chiese di scoparlo di nuovo, senza volermi scopare in ritorno.
Quei due giorni insieme passarono in fretta tra le varie porcate.
Mia zia venne a prenderlo verso sera...ci salutammo come se nulla fosse.
Quello strano periodo era giunto al termine.


"Ehi, ma è stata solo una settimana! non doveva essere un mese?"
Si beh, diciamo che il grosso di quegli eventi avvenne tutto in una settimana, per concludersi poi alla fine di quel mese. Ma in ogni caso...


Continua nella sesta ed ultima parte.
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