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Una vista dall'armadio


di Mesx
13.01.2024    |    156    |    0 9.0
"Ci fu un attimo di incertezza da parte di entrambi, poi, preso dall'eccitazione mi feci strada dentro di lei..."
La storia che andrò a raccontarvi include quattro personaggi ovvero:
A, che sono io
La mia amica F
Il mio amico G
La mamma di G, L

Era una settimana come altre nella nostra ridente cittadina, io, F,G ed altre persone siamo ormai un gruppetto consolidato di amici e ci piace uscire spesso e volentieri.
Nell'ultimo periodo G aveva anche trovato una ragazza con la quale si frequentava e andava a letto nell'ultimo periodo, giustamente con F gli avevamo lasciato il suo spazio ecc.
Tuttavia, col passare dei giorni (si parla alla fine di qualche mese o poco più) G ha liquidato questa ragazza e da quel momento è stato anche meno disponibile ad uscire.
Io e F non eravamo nuovi al frequentare casa di G, essendo già andati diverse volte sapevamo anche un po' le abitudini di casa sua, dove teneva la chiave di riserva ecc.
Un giorno quindi, dubbiosi del perché G uscisse ormai veramente poco, avevamo deciso di fargli uno scherzo/sorpresa nascondendoci nel suo super-spazioso armadio che teneva nella sua camera.
G vive ancora con sua mamma, una bella donna sui 50 rimasta sola dopo la morte del marito quando i figli (G e la sorella) erano ancora in tenera età e che si è sempre mantenuta in forma e attiva nella sua vita tra una registrazione in radio, un evento comunale o altre mille peripezie.
Una donna giovanile che ha sempre saputo reinventarsi e che, per rispetto dei figli, non si è mai risposata.
A detta di G sua madre aveva solo compagni occasionali ma che raramente si era permessa di portare a casa qualcuno, 90% delle volte in cui l'ha fatto solo lui non c'era o avvertiva prima.
Noi tutti come amici di G abbiamo sempre adorato sua madre, oltre averla sempre ritenuta una bella donna, ma la cosa è sempre stata secondaria alla gentilezza e la familiarità che ci offriva nell'accoglierci.
Tornando a noi, io ed F, assicuratici che G fosse temporaneamente fuori casa per delle commissioni, ci siamo introdotti di nascosto nell'appartamento al primo piano in cui eravamo già stati tante volte.
"F secondo me la prenderà molto male questa roba, sai?"
"Ma va dai, è uno scherzo innocente A...e poi sinceramente voglio anche capire se ci sta nascondendo qualcosa, è troppo strano che sia sparito così."
"Ok ma tecnicamente ci stiamo anche infilando in casa sua di nascosto, se mai oggi aprisse l'armadio per un qualsiasi motivo siamo fottuti nonostante sia spaziosissimo."
"Vabbè senti, abbi fiducia in me. Lo conosco bene e su alcune cose anche molto meglio di te e degli altri, perciò sento che andrà tutto per il verso giusto."
Non obiettai ulteriormente e procedemmo col piano.
Lo scopo era appunto di nascondersi nell'armadio e saltare poi fuori successivamente.
Una volta presa la chiave ed entrati nell'appartamento io ed F ci siamo fiondati immediatamente nel nostro nascondiglio, dove c'era tutto lo spazio necessario e la solidità strutturale per nascondersi assieme su uno dei ripiani.
"Ok...e adesso?" le sussurrai.
"E adesso aspettiamo, con l'anta leggermente aperta abbiamo visione quasi completa della stanza."
Circa 15 minuti dopo G rincasò e sentimmo entrare anche sua mamma qualche minuto dopo dalla porta di ingresso, chiamandolo a gran voce per far sapere che era tornata come al suo solito.
Si salutarono, si parlarono brevemente del più e del meno e poi la madre disse un "tra poco arrivo eh, così giochiamo un po'."
Sua madre tra le altre cose è sempre stata molto di supporto nei confronti del figlio e delle sue passioni, ovvero la musica e i videogiochi...ci aspettavamo che appunto avrebbero approcciato un videogioco assieme per passare del tempo di qualità in famiglia.
...
Ma fu li che cominciammo a comprendere come mai G era sempre stato un po' restio ad averci in casa quando c'era sua mamma in giro.
Circa 5 minuti dopo quella frase sentimmo nel corridoio adiacente alla stanza un rumore piuttosto accentuato di tacchi.
Quello che vedemmo una volta che la madre varcò la soglia della camera ci sconvolse e ci fece cambiare idea sull'uscire da quell'armadio.
L indossava un completino intimo estremamente succinto in pizzo, con un reggiseno che lasciava volontariamente scoperto il seno, ed indossava una minuscola vestaglia di raso che copriva a malapena il culo decorato da un tanga.
"Allora amore della mamma, pronto? Oggi è stato molto stressante per entrambi, rilassiamoci un po'..."
F mi sussurrò all'orecchio.
"Oooh merda A, dimmi che non è vero..."
G non sembrava troppo entusiasta al primo acchitto. Il suo sguardo era si quello di un ragazzo eccitato, ma allo stesso tempo sembrava molto abbattuto.
"Mamma, sei sicura che questa cosa sia una buona idea? V (la ragazza con cui si frequentava) è scappata a gambe levate quando hai cercato di partecipare al nostro momento intimo e ci ha definiti "pervertiti e malati."
La madre si sedette accanto a lui sul letto con fare in parte provocante ed in parte consolatorio.
"Ooooh amore di mamma...è lei che non capisce. D'altronde T(la storia ex di G) ha fatto sesso con noi per 6 anni prima che vi lasciaste per altri motivi, no? Era anche molto brava..."
Noi più sentivamo quel discorso e più avremmo voluto gridare "COOOOSA?!?" ma ci limitavamo a tenera la bocca chiusa e coperta, strabuzzando gli occhi mentre osservavamo la scena.
"Lo so mamma, ma con chiunque parli di incesto dice che è roba da malati e che è contro natura...sinceramente non sono più così convinto che sia giusto farlo."
"G, è da quando hai fatto 18 anni che lo facciamo, mi ricordo ancora quanto eri stranito ma felice quella sera mentre ti davo il tuo "regalo di compleanno" sul letto della mia camera per la prima volta. Ora magicamente pensi che la mamma non abbia scelto il meglio per te dopo tutti questi anni?"
Per quel poco che potevamo osservarci l'uno con l'altro, io ed F avevamo la faccia completamente sconvolta dagli eventi a cui stavamo assistendo. Ci stringemmo più vicini e lasciammo proseguire la scena.
L si fece molto provocante e mise una mano sulla patta dei jeans del figlio.
"Dai...ora tira fuori il giocattolino preferito della mamma" gli disse mentre gli mordicchiava un orecchio.
"Nessuno sa farti godere come me e lo sai..."
G ci mise un po' a lasciarsi andare ma poi iniziò ad ubbidire alle richieste della madre.
Tempo di tirare fuori l'uccello dai pantaloni (un bel membro oltretutto) che la madre ci si fiondò sopra con la bocca, avida come la peggiore delle puttane affamate di cazzo.
"Cazzo A non ci voglio credere...lo sta veramente succhiando a suo figlio!"
"Eh già...ed è pure brava..." esclamai di istinto.
F mi tirò un colpo. "Ma sei cretino?!? Un nostro amico sta ricevendo un pompino da sua madre e te ne esci così?!? sei proprio un idiota!" mi disse alzando leggermente la voce ma abbastanza da non farsi sentire.
"Sssh F, guardiamo fino a che punto si spingono." Ero genuinamente curioso di vedere sarebbero arrivati.
G era ormai molto convolto ed eccitato, si alzò in piedi e si tolse i vestiti con la madre ancora attaccata a succhiare.
Dopodiché le afferrò la testa con entrambe le mani e la spinse più giù.
"Si succhiamelo tutto troia che non sei altro..."
"Mmmh si bravo, insulta la mamma...lo sai che la rende tutta bagnata."
"Oh lo so...zitta e succhia zoccola..."
Nel farsi insultare sua madre godeva davvero di più e si toccava energicamente la figa.
Io ormai ero un misto tra lo sconvolto e l'eccitato.
F che sino a qualche momento prima era stata così fortemente restia era ora molto presa dalla scena a sua volta.
L si staccò dal cazzo per fare un po' di mano e per poter parlare liberamente:
"Dai metti i video come al solito in TV tesoro..."
La TV, piazzata poco distante dal letto, era nel giusto posto per permetterci di vedere a nostra volta.
I due si misero seduti sul letto e L abbracciò G da dietro, pronta a segarlo.
"Cazzo si guardano anche i porno assieme? Dio mio..." esclamò F.
Ma se fino a quel momento non eravamo rimasti abbastanza shockati, quello che partì sulla TV fu ciò che ci sconvolse al punto tale di rischiare di farci scoprire.
A essere riprodotti sullo schermo non erano porno normali, ma amatoriali e oltretutto non amatoriali qualunque... bensì registrati da loro in cui era presente anche la ex di G mentre se la faceva leccare da L. Oltre a quello ci furono altre scene sessuali che si possono ben immaginare in un threesome...l'unico problema erano appunto i componenti.
Tappai in tempo la bocca ad F che stava per esclamare un sonoro "OMMIODDIO!"
Si fermarono per un attimo come per ascoltare se ci fosse stato qualche strano rumore, ma poi ripresero la visione come se nulla fosse...G si godeva la sega da parte di sua madre guardando beatamente ciò che era stato il passato.
"Certo che T era proprio brava, mi faceva venire come niente con quella linguetta!" esclamò L
G, perso nella goduria mugugnò un "Si era proprio brava...hmmmm"
Mi sentivo fortemente sconvolto, ma nonostante quella sensazione ero arrapato da morire, pertanto iniziai a palparmi dai pantaloni.
F, vedendo il chiaro movimento mi guardò.
"A ma sei serio...?"
"F è pur sempre sesso, non ci posso fare niente è fisiologico..."
Quel primo porno amatoriale si concludeva con una ripresa POV di G che sborrava sul viso della mamma e della sua ex.
I due, finiti il video limonarono, dopodiché si sdraiarono e la madre iniziò a cavalcare il figlio, godendo ad alta voce con totale disinteresse del vicinato.
Sentii il respiro di F farsi pesante e accaldato.
"Dici tanto a me ma ti stai eccitando anche tu eh?" le dissi all'orecchio mentre mi toccavo.
"Fatti i cazzi tuoi!... tanto ormai la situazione è degenerata senza rimedio direi."
"Hai ragione" risposi, dopodiché iniziai a baciarla sul collo e a toccarle leggermente il seno.
"Ah così proprio...senza complimenti." ma nonostante tutto mi lasciò fare.
Effettivamente eravamo in una situazione alquanto estrema.
Effrazione, incesto, voyeurismo, porno amatoriali incestuosi con altre persone coinvolte...per me ed F che non ci eravamo mai realmente cagati prima, in quel momento quello che succedeva tra noi era l'ultimo dei problemi.
Nel frattempo, il nostro show privato continuava.
G aveva preso sua madre a 90 e se la stava sbattendo forte.
"A CHI APPARTIENI EH? PUTTANA!"
"A te figlio mio, hmmm, solo a te!"
Io ed F ormai ci masturbavamo a vicenda nell'armadio dandoci qualche limone di tanto in tanto, ma non volevamo perderci lo show.
Raggiungemmo il finale praticamente tutti nello stesso momento: G fece inginocchiare sua madre con la forza tirandole i capelli e sborrandole poi in faccia.
Io nel mentre sborrai sulle mani di F mentre le tappavo la bocca limonandola, impedendole di fare uscire i gemiti della sua goduria per le mie dita.
Non ce ne fregò niente di sporcare i vestiti presenti sotto di noi, ci ripulimmo cercando di non fare rumore ed attendemmo il momento propizio per fare l'unica cosa sensata: filarsela di li.
Loro si coccolarono per un po' sul letto, circa 5-10 minuti.
"Oooh amore di mamma, non smetterò mai di dire che sei bravo quanto lo era papà."
"E tu mi fai godere come nessun'altra ragazza."
Noi dentro l'armadio eravamo abbastanza schifati dalla scena, un po' come quando sborri e ti schifi del porno che stavi guardando perché ti è scesa l'eccitazione.
Di li a poco L si alzò ancora con la faccia sporca dello sperma del figlio.
"Vado a ripulirmi tesoro...tu perché non prepari qualcosa da mangiare e poi vieni in camera della mamma? Oggi ti vedo carico e secondo me un bel secondo round me lo reggi..." gli disse ridendo.
Lui accettò senza opporsi e si alzò a sua volta, rimettendosi giusto le mutande.
"Secondo round? Seriamente?!?" Esclamò F.
"Beh sarà la nostra occasione di andarcene..." le dissi, ed effettivamente era l'unica opportunità fino a chissà quando.
Non appena G uscì dalla stanza e sentimmo i fornelli accendersi io ed F ci catapultammo fuori dall'armadio.
"Ok, andiamocene subito!"
Da lontano sentimmo la voce di L di nuovo.
"Sai cosa G? Ho cambiato idea, la mamma è troppo arrapata oggi!"
Ci fermammo di colpo prima di entrare nel corridoio, un passo in più e saremmo stati scoperti.
Affacciandoci discretamente dalla porta della camera di G guardammo verso la cucina che stava proprio in fondo al corridoio.
Assistemmo ad L appoggiare la mano sul pacco di G mentre cucinava, girato di schiena.
"Mmmh ma senti che meraviglia, son passati a malapena 10 minuti e sei già di nuovo pronto...sono proprio una mamma fortunata!"
Lui la buttò sul ridere con un tono da gentiluomo: "Che ti posso dire, sono un vero stallone mmmadre."
"Allora monta questa puledra" gli disse lei prima di frapporsi tra lui ed i fornelli per limonarlo.
Dopodiché si inginocchiò e di li a poco sentimmo i suoni del cazzo che andava giù nella sua gola.
"Dovremmo approfittarne ora ed uscire F... Anche se diamine...sono così eccitanti."
Lei non rispose, mi buttò solo un occhiata...dopodiché discretamente ci avviamo verso l'uscita di casa che stava dall'altra parte del corridoio rispetto alla cucina. Dovevamo essere leggiadri, eravamo in bella vista.
Ci guardammo ad un passo dall'uscita.
Avevamo le guance rosse e il respiro un po' affannato.
"Guardiamo ancora un pochino con discrezione?" mi disse lei.
"Facciamo proprio schifo." Esclamai, ma la assecondai.
Lei si mise a 4 zampe per rimanere così nascosta dietro la parte bassa del mobile io, le stavo praticamente dietro...in questo modo avevamo ampia visione sulla cucina e sul nostro porno preferito del momento...Si era rischioso, se mai G si fosse voltato non gli sarebbe stato difficile vederci.
Mentre G sbatteva allegramente sua madre contro la cucina a 90 e lei godeva come una cagna noi due, presi dal calore del momento iniziammo nuovamente a scambiarci effusioni.
Ad un certo punto, avvantaggiato anche dalla posizione in cui F si era messa di sua volontà le tirai giù i pantaloni della tuta di colpo, assieme alle mutandine che indossava.
La sua fighetta era FRADICIA.
Mi guardò per un istante, come a chiedersi che cosa stessi facendo, ma non mi impedì di continuare.
Io senza pensarci troppo appoggiai il cazzo umido contro le sue grandi labbra e cominciai a strofinare la cappella lentamente.
Ci fu un attimo di incertezza da parte di entrambi, poi, preso dall'eccitazione mi feci strada dentro di lei.
Lei si tappò la bocca perché non si aspettava un cazzo così grosso di colpo, io senza pensarci troppo iniziai a montarla con forza ed anche un po' rumorosamente...fortunatamente loro erano troppo presi e di li a poco si spostarono sul tavolo della cucina, uscendo dalla nostra vista.
Colta l'occasione ci spostammo sul divanetto vicino alla porta di ingresso e li F si fece scopare con decisione fino a venire sul mio cazzo, dopodiché si inginocchiò dinanzi a me e si fece sborrare in faccia a sua volta.
Tirammo il fiato un attimo seduti sul divanetto, mezzi spogliati.
Tuttavia ciò che avevamo perso di vista non era solo la scopata sul tavolo, ma anche il fatto che avevano finito a loro volta.
"Fiuuu, che goduria, mi hai veramente spanata. G per favore mi prenderesti le sigarette nella giacca?"
"Si, te le prendo subito."
La giacca, per inciso, era appesa a meno di un metro da noi.
Sgranammo gli occhi.
"Corri" le dissi.
Volammo fuori dalla porta di ingresso senza curarci troppo del rumore e di richiudere dietro di noi, il tempo era troppo poco.
Riuscimmo a risistemarci i vestiti per tempo prima di uscire dalla porta di ingresso del palazzo e scappammo via veloci come mai fatto prima.
Ci fermammo poi in un parcheggio, lontani da casa di G a recuperare il fiato.
La guardai e mi misi a ridere.
"che c'è?!" mi disse lei.
"Sei ancora sporca in faccia."
Lei rise a sua volta.
"Dammi un fazzoletto invece di ridere, deficiente."
Ci prendemmo un attimo per finire di risistemarci del tutto ed F ebbe il tempo di ripulirsi.
"Beh...direi che è stata una giornata ricca di colpi di scena senza dubbio" le dissi.
"Si...non penso onestamente che riuscirò mai più a guardare G in faccia però...cazzo la situazione è grave."
Effettivamente F aveva ragione, avevamo assistito ad una di quelle scene che difficilmente ti scordi e per le quali difficilmente puoi fare finta di niente.
"Poi forse dovremmo anche parlare di ciò che abbiamo fatto, che dici?" continuò la ragazza.
Ma questa, miei cari lettori...è un'altra storia.

Alla prossima!
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