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Una famiglia tutta speciale - Racconto 1


di Mesx
26.04.2018    |    35.961    |    3 9.3
"" Mi prese la mano e mi fece avvicinare..."
(Fantasia? Realtà? Sta a voi.)

Per tanti anni ho vissuto in campagna, accanto ad una famiglia composta da genitori e due figli. I due figli, nonostante ci fosse un buon margine di età, erano gli unici amici che avevo in quello schifo di posto.
Premetto che purtroppo questo racconto non mi vede protagonista, ma più come uno spettatore. Di tutto quello che andrò a raccontarvi l'unica persona della famiglia con cui ho avuto esperienze personali è stata la figlia, nonché membro più giovane.

Passavo moltissimo tempo a casa dei miei vicini, dal momento che i miei genitori spesso lavoravano...ma ci vollero anni a realizzare quanto io, effettivamente, fossi spettatore di scene incestuose ripetute e di un certo calibro.
Una famiglia malata, i cui membri erano possessivi e ossessionati l'uno dall'altro e che, spesso, facevano cose decisamente discutibili, anche al di fuori dell'ambito sessuale.
Ma andiamo con ordine.

Quando scrivo che mi ci vollero anni a comprendere la situazione, non mento. Frequentai l'allegra famiglia sin da quando avevo all'incirca 8 anni.
Di quegli anni ricordo poco, se non che spesso, quando mi ritrovavo a casa loro per non restare da solo, venivo semplicemente relegato dinanzi alla televisione, e che non potevo fermarmi a cena. Non comprendevo il perché spesso si chiudessero nelle camere senza darmi possibilità di entrare, ma non mi ponevo domande.
Ma facciamo un grosso balzo in avanti, più precisamente a quando presi coscienza delle grosse maialate a cui assistevo.
Il giorno che smosse le acque fu quello della mia prima esperienza personale con la figlia, di cui non scrivo nemmeno l'iniziale.Lei rispetto a me era quella più vicina alla mia età, in quanto ci passavamo solo due anni.
Ero un totale imbranato, ma lei, nella sua "ninfomania" se così vogliamo definirla, si prese cura di me.
Un giorno ero in camera sua, in quanto il fratello non c'era. Non era niente di nuovo dopotutto, passavo molto tempo anche con lei, ed era una brava ragazza, per quanto un po' "sfigata".
Lei quel giorno però mi propose di fare una cosa nuova, dopodiché chiuse la porta e coprì il vetro di quest'ultima con una maglia.
"Allora, facciamo un gioco. A turni, ci togliamo un indumento, il primo che ride ha perso".
Io ingenuamente accettai, ma una strana sensazione mi pervadeva comunque.
Quindi iniziò lei, e poco a poco ci spogliammo, fino a rimanere completamente nudi.
Dopodiché lei si sedette sul letto e allargò le gambe.
"Ti piace? è la mia patata..."
Io ero imbarazzatissimo ma nonostante tutto ebbi un erezione sincera.
"S..si..mi piace!"
La sua voce si fece più perversa: "Lo noto...il tuo amichetto è diventato tutto duro..."
Mi prese la mano e mi fece avvicinare.
"Toccala dai...non ti morde mica." disse con una leggera risata.
Fu la prima volta in cui toccai una figa...era bagnatissima e mi faceva quasi senso.
Lei mise una mano sul mio cazzo e lentamente tirò giù la pelle.
Lasciai andare qualche versetto di piacere insieme a dei brividi.
"Ti piace? A me piace tanto che mi stai toccando..."
Io ero tutto un brivido. "Si...si mi sento strano..."
"Dai, ora dammi un bacio..."
Improvvisamente si sentì bussare forte alla porta. Era il padre, la cercava.
"Rivestiti, svelto!"
In un attimo rimisi i pantaloni della tuta e la maglietta, fortunatamente faceva caldo e avevo pochi vestiti.
Quando la porta si aprì lui ci guardò entrambi con aria sospettosa.
"Tutto bene ragazzi?"
"Sisi papi, tutto ok..."
La guardò con uno sguardo meno convinto.
"Vieni di la, devo parlarti." poi si voltò verso di me "Tu resta qui ok? Gioca pure tranquillo."
La prese sotto braccio e a quel tempo non diedi troppo peso a come le strinse il culo con una mano.
Rimasi in camera circa 5 minuti, però la curiosità quel giorno mi spinse ad andare a vedere cosa stessero facendo.
Notai che la porta non era nemmeno del tutto chiusa, forse per abitudine dato che non ero solito curiosare.
Sbirciai da essa e la scena fu tremendamente eccitante, anche se non potei goderne appieno al tempo.
Lui a pantaloni calati spingeva selvaggiamente la testa di lei per farsi succhiare il cazzo...e lo fece fino a sborrarle in faccia senza tanti complimenti per poi spedirla in bagno a lavarsi.
Avevo assistito a qualcosa a cui non avrei dovuto assistere, ma loro non erano consapevoli di ciò.
Facciamo un altro balzo avanti, di circa un anno.
La mia relazione con la figlia era "maturata" nella sua strana maniera. Mi insegnò a masturbarmi, a masturbarla e mi fece esplorare anche un po' di sesso orale.Tuttavia, era un segreto tutto nostro, infatti spesso con la scusa di una passeggiata ci nascondevamo nel granaio di famiglia e facevamo i nostri giochini indisturbati.
Nel corso di quell'anno non si erano presentate chissà quante occasioni di "spiare" i doveri di famiglia, ma la ricorrenza era quasi sempre tra il papà e la cara figlioletta.
Perché non arrivammo in terza base? Beh, perché fu proprio in quel giorno, durante quel tentativo, che le cose degenerarono del tutto.
Eravamo convinti di essere a casa da soli. La cara figlia si era procurata un preservativo era pronta ad "istruirmi" per la mia prima volta.
La porta non era chiusa a chiave e avevamo messo la musica, sicurissimi di essere soli in casa.
Ero pronto a penetrare la sua fighetta bagnata quando la porta si spalancò ed il padre era dinanzi a noi, in silenzio.
Lei si spaventò moltissimo e cercò di coprirsi come meglio poteva, e lo stesso feci io, nel più pieno imbarazzo.
"Capisco..." disse lui.
"Papà..."
"Zitta." disse lui con tono autoritario, dopodiché diresse lo sguardo su di me.
"Quindi alla fine il bambino è cresciuto eh? Direi che non è più un problema allora."
Iniziò a sbottonarsi i pantaloni.
"Papà, fermati..."
"Nah tesoro, non c'è più bisogno di nascondersi...infondo eravate in procinto di fare sesso no? Ormai è grande..."
Tirò fuori il suo pene peloso e la afferrò per i capelli.
"Ora guarda come si tratta una donna eh." Mi disse senza guardarmi.
Le spinse il cazzo diretto in gola, facendole fare versi di vario genere...e dopo averglielo fatto succhiare per un po' la sbatté sul letto.
Lei a quel punto era ben più disponibile e felice, dato che allargò di sua volontà le gambe e lo invitò a penetarla.
"Ora assisti bene eh, che questo poi devi farlo anche tu!"
La afferrò per le guance con una mano mentre si apprestava ad entrare:
"Perché vedi, la mia cara bambina qui è un'affamata di cazzo!"
Iniziò a scoparla con forza ed io non riuscii a resistere oltre. Pensai di andarmene inizialmente, ma la paura che la prendesse male era tanta, perciò mi lasciai semplicemente andare e mi feci una sega assistendo alla scena, sborrando poco dopo.
La scopò con forza in diverse posizioni, per poi culminare con una bella sborrata sulla schiena.
Soddisfatto si tirò nuovamente su i pantaloni e mi batté una mano sulla spalla.
"E bravo ragazzo, da adesso in avanti non abbiamo motivo di nasconderci!"
E se ne andò come se nulla fosse.
Io mi sedetti sconvolto accanto a lei, ancora sdraiata sul letto sfinita.
"Quindi...questa per voi è la normalità eh?"
Lei rise.
"Non hai ancora visto nulla!"

Questo era solo il primo di alcuni episodi, ve ne racconterò altri.
Al prossimo racconto!
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