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Cugini - Parte Terza - Nel buio di una camera da letto.


di Mesx
03.03.2017    |    21.171    |    2 8.8
""Aaaah dio, quanto mi era mancata questa sensazione..."
Ebbi un solo pensiero trovandomi ancora una volta davanti alla porta di casa di mia zia.
"Che palle."
Mi mancava casa mia, avevo bisogno delle mie cose, del mio pc, della mia vasca da bagno...di tutto ciò che non vedevo da ormai un bel po' di giorni.
Quella sera ci fu pure la partita in TV. Mio zio è sempre stato un fan del calcio, il mio completo opposto.
Passai gran parte della serata in camera, a suonare una chitarra un po' scordata che mio cugino aveva comprato per scuola.
Mi annoiavo da morire, non potevo nemmeno darmi ai porno.
Mio cugino faceva avanti e indietro dal salotto. La passione del calcio ahimè, gli era stata trasmessa.
La zia fu di parola, ebbi finalmente un letto per la notte. Non dei più comodi, certo, ma comunque un materasso anziché dei cuscini abbastanza duri.
Ci portò anche una piccola televisione per vedere qualche programma alla TV. Più che altro sapeva che avrei dormito ben poco.
In tutto questo, erano ormai giorni che avevo gli stessi abiti addosso. Non ne potevo davvero più, credetemi.
Andai a farmi una doccia, ma prima di ciò chiesi a mia zia se aveva qualcosa da prestarmi almeno per la notte.
Lei mi prestò un paio di pantaloni e una maglietta...quanto per le mutande beh, mi diede un paio di boxer di M, inutile dire che mi stavano parecchio stretti.
Cercavo di pensare positivo, dopotutto se le cose fossero andate per il verso giusto, l'indomani sarei finalmente tornato a casa.
Passai quindi il resto della "serata" a letto, a guardare la tv. Mio cugino crollò quasi subito. Quel ragazzo mi stupiva. La facilità con cui riusciva a passare da sveglio a morte apparente era pazzesca.
Guardai un paio di film, si fecero all'incirca le 2 di notte.
Del sonno, nemmeno traccia.
Ormai in casa dormivano tutti, ed ero chiuso in stanza con mio cugino.
Abbassai quindi il volume della TV e andai in cerca di quei famosi canali su cui un po' tutti siamo finiti.
Riuscii a trovare un programma di chat erotiche. Niente di nuovo, ma sicuramente stimolante.
Sentii l'erezione prendere piede in quei boxer stretti. Iniziai a toccarmi da sotto la coperta.
Poi la rivelazione. Quei boxer disponevano di comodi bottoncini. Ne approfittai per far uscire il cazzo in tutta comodità. Più o meno si intende.
Quella sera, pur essendo una "trasmissione erotica" le cose si erano spinte bene avanti, lasciando ottime visioni su tette enormi e fighe pelose. Old Style, ma sempre buono.
La mia mano scorreva allegra, facendo muovere la pelle della cappella ad un ritmo costante e piacevole.
Poi un rumore dal letto accanto.
"Merda non dirmi che si è svegliato" pensai tra me e me.
Era voltato verso di me, ma sembrava tutto fuorché sveglio.
Gli schioccai le dita di fronte un paio di volte. Nessun segno di vita.
Dormiva beato con la bocca aperta.
Tornai al programma, e poi tornai nuovamente a lui.
"Un momento...bocca aperta eh?"
Si, da bravo pervertito la cosa mi fece balenare in testa un'idea.
Iniziai ad avvicinarmi piano, cercando di non cadere tra i due letti.
Portai il mio cazzo vicinissimo alla sua faccia, e gli diedi un colpetto sulla guancia con la cappella.
Nessuna reazione.
Gli mossi un po' la testa per avere un "ingresso" più libero.
Ancora niente, morto.
Piano piano iniziai a passargli la cappella bagnaticcia sulle labbra. Ancora nulla. L'avrei davvero dato per morto se non fosse stato per il respiro.
Quindi mi apprestai a infilarglielo, tra mille scomodità, in bocca.
Entrò. Sentivo la sua guancia contro il cazzo.
Iniziai a muovermi leggermente, andando ad incrementare il ritmo di quello che mi immaginavo come un pompino.
Quando iniziai a spingere più deciso, travolto dalla voglia, ecco che finalmente M reagì.
Si sfilò il cazzo dalla bocca e gridò ad alta voce.
"MA COSA CAZZO STAI FACENDO?!?"
io gli tappai la bocca.
"Ssssh, vuoi svegliare tutti?"
"Ma sei scemo? Me lo hai messo in bocca mentre dormivo!"
"Massì dai succhiamelo...ormai c'eri..."
"NO!"
Non accettai di discutere a quell'ora. Lo afferrai per la testa e glielo spinsi in bocca di nuovo, bloccandolo come potevo a farlo succhiare.
"Dai su, fai la brava puttana."
Il pompino si fece manmano meno rigido, divenendo poi spontaneo.
"Aaaah dio, quanto mi era mancata questa sensazione..."
Lo spinsi ad andare più veloce, e gli sborrai dritto in bocca.
Lui si tirò indietro, sputò e rischiò anche di vomitare.
"Mamma mia che esagerato che sei."
"Esagerato?? A momenti mi soffochi!"
"Sisi dai bravo, notte."
Mi misi più giù nel letto.
Minuti di silenzio, poi lo sentii alzarsi.
"No, ora me lo succhi anche tu." Quando mi girai trovai il suo cazzo vicino alla faccia.
Io nonostante la sborrata avevo il cazzo ancora in tiro.
Iniziai a succhiarglielo energicamente. Ogni tanto davo una leccata alle palle per aumentare la goduria.
"Vuoi sborrarmi in bocca anche tu?" Gli chiesi.
"Si." Rispose con tono secco.
Andai sempre più veloce, finché non la sentii salire, e lui confermò con gemiti di piacere a bassa voce.
Mi sparò la sua calda sborra in bocca, non era tanta fortunatamente.
Fu la prima volta che presi della sborra e fu anche la prima volta che la ingoiai.
"Contento ora?"
"Si, buonanotte."
Non fu di molte parole, tornò a dormire.
Io mi segai una seconda volta, sborrando quel poco che restava sulle mutande.
Mi voltai e mi preparai a dormire.
Era piacevole si, ma volevo comunque tornare a casa mia.
"Senti, ma che stiamo facendo in questi giorni? Io non capisco..." mi chiese lui rompendo il silenzio.
"Sinceramente...non lo so M. Stiamo sperimentando, vedila così."
"Sperimentando?"
"Io non avevo mai fatto nulla con un maschio prima di te. Per me sono nuove esperienze...Tu nel frattempo impari qualcosa. Almeno credo."
"E' strano, sono cotto di una mia amica, però nonostante tutto mi piace fare ste cose dopotutto."
"Beh, crescendo capirai cosa ami di più, vedrai."
"Tu cosa ami di più?" Mi chiese.
"La figa, che domande. Però a quanto pare, anche il cazzo ha il suo perché." gli risposi ridendo. "Tuttavia scarseggia in questo periodo di merda."
"Già...vabbè dai, notte."
"Notte M."

Continua nella parte 4.
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