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Lui & Lei

Tutto così velocemente...


di Mesx
14.02.2017    |    5.583    |    0 9.9
"Le proposi di ricambiare, e lei non esitò "non sono un granché brava, ma farò del mio meglio..."
Andò tutto così velocemente con lei, che ancora non me ne capacito.

La conobbi tramite amici, il suo nome era G.
Ci incontrammo per viaggiare tutti insieme, destinati ad una piccola vacanza al mare.
Non ci eravamo mai prefissati una data di arrivo ed una di ritorno, il che ci permetteva di fermarci ad ammirare il mondo come andrebbe fatto almeno una volta nella vita.
Infatti così facemmo.
Erano le 6 del mattino, e ci avventuravamo sulle mura di una città abbastanza nota del centro Italia.
Io sinceramente, non sono mai una persona entusiasta di camminare, ma ciò mi permise di avere il primo contatto, abbastanza spensierato, con lei.
Si fermava spesso per scattare fotografie del paesaggio, gli altri continuavano a camminare e nessuno la aspettava. Ma non sono il tipo per queste cose.
Al che decisi di fermarmi con lei, ad ammirare cosa fosse in grado di fare con quella macchina fotografica.
Era davvero brava.
"Sei molto brava G. davvero! studi per questo?"
"No, in realtà è solo un hobby...anche se mi sarebbe piaciuto essere fotografa. Ma si sa, non c'è molto futuro per queste cose, almeno che tu non abbia molta fortuna."
G. era una ragazza, piccola di statura e dai lunghi capelli dorati.
Occhi azzurro chiaro facevano capolino da dietro i suoi occhiali da vista, con la tipica montatura da "Nerd".
Un viso semplice ed un fisico altrettanto semplice, ma snello.
Camminavamo con calma, infondo che fretta avevamo?
Di li a poco ci fermammo tutti ad un bar, e fu probabilmente una delle più belle colazioni mai fatte.
Tranquillità, nessuno in giro, nel cuore di una città bellissima.
Decidemmo di fermarci fino al pomeriggio, per poi ripartire verso la nostra destinazione, ovvero casa al mare di uno degli amici presenti.
Viaggiavamo durante la notte, ci fermavamo spesso e, a volte, facevamo anche cambio alla guida.
Prima di quella sosta, lei dormiva abbastanza profondamente.
Una volta giunti all'autogrill di turno, scendemmo per vari bisogni, chi quello di caffeina, chi quello di svuotare la vescica.
Lei era li, in quell'autogrill, un po' spaesata e infreddolita.
Mi avvicinai.
"Ehi, tutto ok? ti vedo un po' persa..."
"Si, ho solo tanto freddo, dovevo prendere la giacca, stupida me. ahaha"
Mi sfilai la giacca e gliela misi sulle spalle.
"Tieni."
Lei rimase un attimo interdetta, ma poi prese la giacca e mi ringraziò con due occhioni enormi.
Sino a li avevo guidato io, era quindi il mio turno di riposo.
Mi misi nei posti posteriori, accanto a lei.
Non appena ripreso il viaggio si addormentò. E lentamente me la ritrovai dormiente sulla spalla.
Una situazione estremamente tenera.
Ma andiamo un po' più avanti col tempo.
Nei giorni seguenti, una volta giunti alla casa del nostro amico, spesi moltissimo tempo con lei. Ci trovavamo bene a parlare, passavano le ore come fossero minuti.
Spesso gli altri uscivano, noi stavamo anche tranquilli a bere una birra in veranda guardando il mare.
Fino a quella sera in cui andammo a fare una passeggiata a tarda notte, solo io e lei.
Ci sedemmo sugli scogli, e di li a poco scattarono i primi baci.
Ci sdraiammo per come possibile, io ero su di lei. Le nostre lingue si intrecciavano senza mai fermarsi.
Feci poi scivolare una mano tra le sue gambe. Lei non mi disse di no, ma la sentivo più agitata.
Poco per volta, tra le palpatine, mi feci strada fino a dentro le sue mutandine, dove sentii un po' di peli, ma anche tanti fluidi.
Iniziai a toccarla delicatamente, lei era ancora più agitata, quindi mi fermai.
"G. è tutto ok? se non vuoi smetto..."
"Si, è tutto ok...solo che...io sono vergine..."
La baciai.
"Tranquilla tesoro, non intendo certamente spingermi troppo oltre qui, sugli scogli..ahaha"
Lei rise e mi baciò. C'era moltissimo feeling nell'aria.
Ma ripresi a fare ciò che stavo facendo. E lei era ora molto più tranquilla.
Scivolai dentro la sua figa con un dito, e poi con due...
Lei era estremamente presa dalla situazione, e mi agevolò i movimenti tirando più giù gli shorts e gli slip...
Le proposi di ricambiare, e lei non esitò
"non sono un granché brava, ma farò del mio meglio..."
La sua mano si muoveva un po' impacciata sul mio cazzo, e tirava giù la pelle scoprendo la cappella.
"Beh dai, non te la cavi male..."
Andammo avanti per 15 minuti sempre più decisi.
Poi i suoi gemiti aumentarono, la sua schiena si inarcava e, dopo un piccolo aumento di fluidi, il suo buco si strinse. Era venuta. Ma io no.
Mi fermai.
"Spero ti sia piaciuto..."
"Si, sei stato delicatissimo...è stato...wow."
Poi mi guardò.
"Però tu non sei venuto...non ti lascio così, non esiste."
Si tirò su e si mise dietro di me, "abbracciandomi" con le gambe, e stringendo il mio cazzo con due mani.
Proseguì con una stupenda sega a due mani che mi fece sborrare l'anima sugli scogli.
Ero senza fiato.
Il resto furono coccole per quasi un'ora. Dopodiché, tornammo a casa.
Era tardi, gli altri non erano ancora tornati.
Ci buttammo nella grande stanza piena di letti, a dormire.
Inizialmente ognuno nel suo letto, ma poi lei si infilò nel mio quando ormai era quasi mattina.
"Ehi, che fai mi rubi spazio?" le dissi con tono scherzoso bisbigliando.
Lei cercò di infilarsi tra abbracci e gambe incrociate
"Si, ma spero non ti dispiaccia" rispose con tono carino e sempre bisbigliato.
Tardò ben poco prima dei baci passionali, delle strusciatine e delle palpatine.
Lei mi guardò dritto negli occhi, niente occhiali ad ostacolare il nostro sguardo.
"A...io ti voglio. So che con te non sarà sprecata questa mia prima volta."
Io esitai un attimo. Non è mai semplice prendere la verginità di una ragazza senza grosse conseguenze.
"Sei sicura G?"
"Sicurissima, non importa ciò che sarà dopo...se sarà destino per noi, ben venga."
Io, con passo felpato presi ciò che serviva.
Poi mi infilai sotto le coperte di nuovo e, dopo averla preparata con un po' di ditalino e con una bella leccata di figa, indossai il preservativo.
Mentre mi apprestavo ad indossarlo, lei mi fermò.
"Ecco che cambia idea" pensai.
"Lascia che prima ricambi..."
Mi fece sdraiare e si infilò con la testa sotto le coperte, per lanciarsi in un pompino inesperto, ma decisamente gradevole.
Succhiava la cappella che faticava a starle tutta in bocca (Aveva un bocca decisamente piccina!) e leccava le palle.
Quando fui soddisfatto la fermai, e la rimisi sotto di me.
"Pronta?"
"Assolutamente si."
Mi infilai il preservativo e delicatamente entrai nella sua figa bagnatissima.
Lei lanciò un sono gemito, io le tappai la bocca
"Così ci scoprono, stanno dormendo tutti!"
Decisi poi di continuare a tapparle la bocca con i baci, ma era davvero difficile trattenerla.
Al che sento un oggetto colpirmi, al momento non ricordo di preciso cosa fosse.
Il nostro amico, non che proprietario della casa, si era svegliato.
Senza dire una parola ci fece gesto di uscire.
"Tanto c'è l'alba...fatele bene le cose, no?!?"
Ci scappò una risata, ed uscimmo con le lenzuola avvolte addosso. La casa era sulla spiaggia, meglio di così...
Ci sdraiammo vicino al bagnasciuga, con l'alba ad illuminarci.
Dio, il suo corpo era così bello sotto quella fioca luce...
Iniziai a penetrarla più deciso, e lei apprezzava in ogni singolo gemito di piacere, che ora non era necessario trattenesse.
Me la giostrai in diverse posizioni, ma tutte con contatto visivo. Non potevo perdermi il piacere nei suoi occhi.
Non so esattamente quanto durò, ma sicuramente più di un'ora...era sesso leggero, di quello che si regge con tranquillità.
Poi iniziai a vedere lo sfinimento nei suoi occhi e a sentirlo nei suoi movimenti e respiri.
Tirai fuori il cazzo, il preservativo era leggermente sporco di sangue, ma non troppo.
Lei mi guardò.
"Ma non sei venuto..."
"Beh se ti devo fare l'iniziazione al sesso, tanto vale farla bene no?"
Mi misi leggermente a cavalcioni sopra di lei e mi segai rapidamente.
"Arriva G...Arriva!"
Lei strinse le sue piccole tette in segno di accoglimento.
Una bella dose di bianchissima sborra ricoprì il suo corpo.
Mi stesi accanto a lei, e lei appoggiò la testa sul mio petto.
"E' stato splendido...sarà un vanto da raccontare ad ogni amica!"
"Ehi, non raccontarlo a tutti però, altrimenti perde di gusto."
"Tranquillo. Ma vuoi mettere l'invidia delle altre a sapere che la mia prima volta è stata con un ragazzo capace e su una spiaggia? Cioè...tanta roba."
Io accennai una piccola risata e la strinsi a me.
"Sei speciale, G."
"Mi fa piacere che lo pensi..."
Da quel momento decidemmo di goderci le cose per come venivano, e ne uscì una bellissima relazione duratura.
Fu tutto così veloce, che sembra quasi surreale, ma mai penso che troverò definizione migliore a "Colpo di fulmine" di questa esperienza che ho vissuto.
Aaah.
Giulia.
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