tradimenti
LA CARTOMANTE ( CAP 47)

10.07.2025 |
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"Io chiedero' il divorzio, e ti rovinero'!"
Mio padre riprende a cinghiarla, e mia mamma torna a piangere..."
Lascio il ristorante, dirigendomi verso casa.Ma, dopo pochi minuti, decido di tornare indietro.
Non voglio rientrare nel locale; voglio semplicemente osservare dalle vetrate, rimanendo all'esterno del locale.
Mi appiccico alla vetrata, e mi accorgo che; mia mamma e mio papa', stanno piacevolmente chiacchierando, con Giulia e la sua famiglia.
Mia madre sta parlando con i genitori di Giulia, mentre Giulia intrattiene mio padre.
Vedo mio padre che parla con Giulia; che lo ascolta, quasi rapita.
Sono certo, al mille per mille, dell'integrita' morale di mio padre.
Dunque in se', la cosa non mi infastidisce.
Pero' Deborah mi ha messo il dubbio: questa situazione potrebbe incidere, sulla psiche di mia mamma?
Ma no, mia mamma sa, come e' mio padre.
Mio padre non cadrebbe mai, in una simile trappola.
Butterebbe via tutto quello, che ha faticosamente costruito.
Per cosa?
Per scoparsi una ragazzina?
Un attimo ,pero': non sarebbe la prima volta che, uomini tutti d'un pezzo, cadono nelle grinfie di una ragazzina.
Perche', nel momento in cui si finisce nella sua ragnatela, e' praticamente impossibile uscirne.
Giulia e i suoi genitori, riescono gia' a ricattare me, solamente per mio padre.
Figuratevi, cosa potrebbero fare, se mio padre si scopasse Giulia.
Giulia prende il suo cellulare, e fa vedere qualcosa, a mio padre.
Addirittura si alza, e va a sedersi accanto a lui.
Mio padre guarda, con interesse; cosa Giulia gli sta mostrando, sul cellulare.
Mia mamma si accorge della cosa e, ogni tanto, gira la testa, a guardarli.
Anche se mi sembra che, mia mamma non dia molto peso alla cosa.
Io sono lontano; quindi non posso sapere esattamente, cosa stia succedendo.
Pero' ripenso alle parole di Deborah.
Diverse persone, agli altri tavoli, stanno fissando mio padre e Giulia; scambiandosi qualche commento, a bassa voce.
Devo andare via, devo smetterla di farmi suggestionare, dalle parole di Deborah.
Quella strega e' riuscita a mettermi un tarlo in testa.
Cosi' decido di allontanarmi , e di tornare a casa.
Mi sono dimenticato di dirvelo; ma il giudice ha accolto il ricorso, concedendo la sospensiva, per acquisire maggiori informazioni.
Posso cosi' tornare a scuola.
Giulia non lo sa ancora, lei pensa che io possa solamente fare colazione con lei.
Ho voluto evitare di dirglielo; per evitare un nuovo terreno di scontro.
Sicuramente mi avrebbe pesantemente criticato.
E, quando lo scoprira', lo fara' certamente.
Torno a casa, e mi metto a guardare la televisione.
Un'ora dopo, sento aprire la porta di casa.
Scendo giu'.
Voglio affrontare mio padre.
Ma, appena arrivo in salotto, trovo solamente mia madre, che mi dice:" Papa' e' dovuto tornare un attimo in ufficio; ha dimenticato una cosa. Fra un'oretta, e' a casa!"
Io le chiedo:" Mamma, e tu come sei tornata?"
Lei mi risponde:" In taxi!"
Mi rivengono in mente le parole di Deborah:" Giulia e' in grado di scardinare qualsiasi sistema di difesa!"
Domando a mia mamma:" e Giulia e i suoi genitori?"
Mia mamma mi risponde:" Valerio; credo che siano andati a casa. Non li ho seguiti!"
Io torno in camera mia, pensieroso.
Non ho assolutamente voglia di dormire.
Circa un' ora dopo, arriva mio padre.
Decido di non scendere.
Sara' stanco, e non avra' voglia di parlare.
E poi, di cosa potrei accusarlo?
Mio padre e' stato perentorio, sul discorso del ballo.
E Giulia e' stata furbissima.
Mi ha decisamente fregato.
Sicuramente lei e i suoi genitori avevano pianificato di dire cosi', per mettermi con le spalle al muro.
Mio padre crede, che io sia geloso di lui.
Si e' gia' arrabbiato una volta; se lo accusassi di qualcosa, senza prove; perderei ogni possibile credibilita'.
Piu' provo a mettere in difficolta' Giulia, piu' lei diventa forte.
E soprattutto, piu' provo ad alzare la testa, piu' Giulia e famiglia diventano spietati.
Giulia ha fatto il teatrino, di essere preoccupata, per il mio ritorno al tavolo.
Invece il suo scopo era proprio di farmi scoppiare, non facendomi sospettare nulla.
E ha trovato una giustificazione assurda, sapendo che io l'avrei coperta.
Perche'?
Perche' io sono innamorato.
E Giulia ne approfitta di questo.
Altrimenti lei e i suoi genitori non sarebbero cosi' forti.
Non riesco a dormire.
Continuo a pensare.
Mio mamma avra' accennato qualcosa, a mio padre, del suo comportamento?
O avra' fatto finta di niente?
Facendo molto piano, mi alzo e vado dietro la porta della camera, dei miei genitori.
Sento mia mamma lamentarsi:" Ma cosa hai, stasera? Sono mesi, che non lo facciamo!"
Lui e' inflessibile:" Zitta, ho voglia di scopare!"
Lei lo accusa:" Cos'e'; quella ragazzina te l'ha fatto diventare improvvisamente duro?"
Sento un rumore, tipo un ciaf.
Mio padre deve aver tirato uno schiaffo, a mia madre.
Mio padre la riprende:" Zitta; ho il cazzo duro, e basta! Apri le gambe, e fatti chiavare!"
Mia madre lo accusa:" Cos'e'; quella puttanella non te l'ha data?"
Mio padre alza la voce:" GIRATI IMMEDIATAMENTE, E METTITI A NOVANTA GRADI!"
Mia mamma non gradisce:" Basta; non ne posso piu', di subire le tue umiliazioni!"
Altro ciaf.
Mio padre deve averle tirato un altro schiaffo:" HO DETTO A NOVANTA GRADI!"
Mia mamma gli dice:" Bastardo; me la pagherai molto cara!"
Sento un altro strano rumore.
Mia mamma si lamenta:" Ahia! Ma vuoi farmi male? Era proprio il caso, di strapparmi le mutandine? Mi fa malissimo! Con il tuo gesto, hai fatto pressione sulla mia fessura"
Mio padre la redarguisce:" Ti fa malissimo?Ed allora ti accontento, in un altro modo!"
Sento uno strano rumore, ma non riesco ad identificarlo.
Pero' seguono degli ciaf ciaf, con mia mamma che inizia a piangere.
Mio padre la sta sculacciando o cinghiando.
Mia madre, mentre piange, gli dice:" Ti piacerebbe cinghiare quella puttanella, vero?"
Lui alza nuovamente la voce:" ZITTA!"
Mia mamma , con una voce soffocata:" MA SEI PAZZO, A STRINGERMI IL COLLO? DOMANI CHIEDERO' IL DIVORZIO, SE NON LA SMETTI!"
Mio padre le dice:" abbassa la voce; Valerio potrebbe sentire!"
Lei ribatte:" Ho visto, come ti sei comportato prima. L' hai punito, solamente per mandarlo via. Volevi stare da solo con Giulia, vero?"
Lui le risponde:" Stai zitta!"
Lei insiste:" Quella puttanella ti ha provocato tutta la sera,e tu te ne sei accorto. Vuoi buttarmi via, per gustarti carne giovane? Non ci riuscirai. Io chiedero' il divorzio, e ti rovinero'!"
Mio padre riprende a cinghiarla, e mia mamma torna a piangere.
Dopo una decina di cinghiate, mio padre le dice:" ed ora prendi la mia minchia, a novanta gradi! Voglio godere!"
Mia mamma alza la voce:" BASTARDO! PENSI A ME, O A QUELLA PUTTANELLA?"
Mio padre la zittisce:" Goditi la mia minchia, e stai zitta; oppure torno a cinghiarti!"
Mia mamma gli risponde:" Ho il sedere, che mi brucia; mi hai colpita troppo forte!"
Lui le risponde:" Peggio per te, che non ti sei fatta i cazzi tuoi!"
Mia mamma alza la voce:" mi stai scopando; ma con la testa, pensi a quella puttanella! Me lo sento!"
Mio padre le dice:" Ancora una decina di colpi, e vengo. Cosi' non mi romperai piu' i coglioni!"
Mia madre lo avvisa:" Me la pagherai molto cara!"
Mio padre ansima e viene.
Mia mamma lo redarguisce:" Mi fai schifo. Sei venuto fuori. Hai paura di mettermi in cinta? Anche con la puttanella, ti farai tutti questi scrupoli?"
Lui le dice:" Meglio che dormi! Me ne vado!"
Mia madre torna ad alzare la voce:" scopata e lasciata qui, come una mignotta!"
Mio padre si mette a ridere.
Mi sposto subito, dietro la parete.
Mio padre esce dalla camera, e va in bagno.
Chiude la porta.
Io guardo attraverso il buco della serratura.
Mio padre prende il suo cellulare.
Ed inizia a scrivere.
Sento un bip.
E' una risposta.
Mio padre sorride e si mette a rispondere.
E cosi' per almeno un'ora.
Giulia e mio padre si sono scambiati il numero di telefono, e stanno messaggiando?
Ad un certo punto, mio padre mette due dita sullo schermo del cellulare.
Credo che abbia ingrandito una foto.
La fissa in continuazione.
Appoggia un attimo il cellulare,e poi si abbassa pantaloni e mutande.
Con una mano, tiene il cellulare, continuando a fissare la foto; con l'altra si sega, furiosamente.
Ad un certo punto, esclama:" OHHHH!"
Smette un attimo di segarsi e rifa il gesto di prima.
Deve aver ricevuto un altra foto e la allarga.
E riprende a segarsi.
Non ci voglio credere.
Ci sara' sicuramente una spiegazione.
Un attimo.
Posso scoprirlo subito.
Vado in camera mia.
Apro whatsapp.
Giulia e' fissa on line, su whatsapp.
Non riesco a resistere:" Giulia; con chi stai messaggiando, a quest'ora?"
Giulia e' sempre on line, ma non visualizza.
La spunta rimane grigia.
Insisto :" Giulia; vuoi rispondermi?"
Ma nulla.
Dieci minuti dopo, mio padre esce dal bagno.
E finalmente Giulia visualizza:" Valerio; stavo pensando alla buonanotte, da mandarti. Non stavo messaggiando con nessuno. Ho scritto e cancellato mille frasi; decidendo, alla fine, di scriverti solamente:" Buonanotte, Valerio mio!"
Cioe', dieci minuti per scrivere questa banalita' assurda; e lei si aspetta pure, che io ci creda?
Non le rispondo neppure.
Basta essere preso per il culo.
Ma, dopo due minuti, ricevo un'altro messaggio da Giulia:" Valerio; ha detto, che sei molto bravo, come fotografo!"
Io le domando:" ma chi?"
Giulia mi risponde:" chi ha ricevuto la foto, che mi hai fatto!", mettendo tante faccine, che ridono.
Io le domando:" Giulia; ma mi stai pigliando ancora per il culo?"
Lei ribatte:" Valerio; ha ragione. Hai fatto veramente una bella foto."
Io le dico:" Ma non avresti dovuto dirmi, il destinatario della foto? Avevamo un patto!"
Giulia mi risponde:" No, Valerio. Ho deciso di non dirtelo. Per evitare nuove discussioni!"
Io la minaccio:" Giulia; io non ho paura. Sono pronto, ad andare davanti l'universita'!"
Lei mi risponde:" E ti massacreranno. Cesare non e' Ferdinando!", aggiungendo tante faccine, che ridono.
Io le chiedo:" ma tu non hai detto a mio padre, che domani farai di tutto, per risolvere il problema?"
Giulia mi risponde:" e' vero, Valerio! Ma non e' ancora domani!" , continuando a mettere faccine, che ridono.
Io le rispondo:" Guarda bene l'orologio!"
Lei mi risponde:" Hai ragione, che sbadata. Non ti preoccupare, Valerio. Quando ti sveglierai domani, faremo subito pace"
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