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conoscenze a scuola 14 ( Angelica )


di chiara94
12.04.2016    |    3.368    |    5 9.9
"Diego distolse subito lo sguardo da lei, e lo rivolse nuovamente a me..."
Filippo ci stava osservando , battendo nervosamente le nocchie delle dita sul divano. Sembrava quasi la locomotiva di un treno, dalle sue orecchie usciva il fumo come al fischio dell’annuncio partenza.
Diego, avvicinandosi all’ amico, disse “ Tano, andiamo in cucina a farci due panini . E poi li mangiamo in camera sua. “
Ormai stavano facendo come se fossero a casa loro. Ci mancava solamente che mi avessero mandata a fare la spesa. Dissi loro “ Vi accompagno alla porta, faccio finta che andate via, prendete l’altro corridoio, alla prima a sinistra girate ed entrate in cucina. Uscite dall’ altra porta della cucina e prendete le altre scale, la mia camera e’ la seconda a destra. “
Ormai ero completamente soggiogata, stavo accettando di tutto, in piu ‘ ero io a suggerire le cose. Come ero cambiata nel giro di qualche settimana.
Misi in atto il mio piano, e li accompagnai verso la porta. Diego mi disse “ dammi il cellulare “Io glielo passai e i due ragazzi si allontanarono verso la cucina.
Tornai dai Filippo, e sentendo la mia spiegazione, tiro’ un sospiro di sollievo. Non poteva immaginare della pugnalata alle spalle. Finsi un forte mal di testa, e gli chiesi di prendere le redini della festicciola. Salutai tutte le mie compagne, e corsi in camera mia.
I due ragazzi erano stravaccati sul mio letto, intenti a consumare due panini. Il copriletto era pieno di briciole, il galateo era stato esiliato da quelle quattro mura. Chiusi la porta a chiave, non potevo rischiare che arrivasse il mio ragazzo, per vedere come stavo. Diego mi disse “ Ho scritto a Sabrina facendo finta che fossi te, le ho detto di tornare “ L’ avrei strozzato, io l ‘avevo mandata via e lui, senza neppure consultarmi, l’avrebbe fatta tornare. Cosa aveva in mente quel ragazzo?
Gaetano inzio’ a fare apprezzamenti su qualcosa, e Diego convenne. Stavano scorrendo le mie foto sul cellulare. Mi avvicinai, ne stavano guardando una , dove ero sdraiata sulla sabbia. Le mie braccia erano tese sopra la mia testa, e le gambe leggermente piegate. Era una foto in una posa sexy, foto che mi era stata fatta da mia sorella, per gioco.L' avevo fatta solamente vedere a Filippo. Indossavo un costume giallo limone, una leggera abbronzatura era in contrasto con il colore del due pezzi. Diego disse “ le tue tette ce lo fanno diventare duro “ Io preferi’ non rispondere. Passarono alla seguente, ero su una roccia, con un cappello che mi proteggeva dai raggi solari, a tesa ampia di color avorio. Quella volta avevo un costume nero, sempre due pezzi, e la fotografa era ancora mia sorella. Mi accorsi , troppo tardi, che avevano girato le foto ai loro cellulari. Stavo accettando di tutto, dovevo iniziare a reagire. Altrimenti un burattino avrebbe avuto maggiore personalita’.
Diego aggiunse “ il suo fidanzatino si fa le seghe su queste foto, visto che lei non si fa vedere nuda da lui” e l’amico rispose “ non ci credo, e’ la verita’ Angelica? Il tuo ragazzo non ha mai visto le tue tette?” la mia pelle bianca stava diventando come la buccia di un peperone, il cuore mi batteva a mille.Balbettai, dicendo “ sono affari miei, io sono una ragazza seria “ e Diego mi fermo’ “ non riuscirei mai a stare con una ragazza come te, ogni momento con te mi darebbe i nervi. Puttana si diventa, non si nasce. Pero’ tu sei un caso perso “ Riusci’ solamente a dire “ Io….” quando Diego disse “Io cosa? La prima notte di nozze devo aspettare per vedere le tette della mia ragazza? Il tuo ragazzo e’ veramente un coglione, vi siete proprio trovati. La tua bellezza e’ pari alla tua stupidita’ “.
Gaetano lo stava guardando con la faccia meravigliata, forse si aspettava la mia reazione. Forse si aspettava che li avrei buttati fuori dalla mia camera. Forse si aspettava un urlo da parte mia. Ma non avvenne nulla di tutto questo. Le mie uniche parole furono, a bassa voce e poco convinte “ Un ragazzo come te io non lo vorrei mai “ Un suono attiro’ l’attenzione di tutti. Era un messaggio di Sabrina. Era sottocasa.
In modo cauto, percorsi le scale, senza fare rumore, per avvicinarmi all’ingresso. Ero a casa mia, eppure mi spostavo con passo furtivo. Le apri’ e le dissi di seguirmi in camera.
Come in precedenza, fu sempre Diego ad aprire le danze “ perche’ non ci fate uno spogliarello?” Io lo guardai stranita, iniziai a tremare. Ma che richiesta era? Poteva prendere che mi spogliassi davanti ad altre tre persone? Pensai che stesse scherzando, non era possibile una richiesta simile. Sapeva la mia pudicita’, sapeva il mio pensiero legato al sesso dopo il matrimonio, eppure era uscito con una sparita simile ? Senza pensarci troppo, dissi “ Io non ci penso neanche a spogliarmi “ e guardai Sabrina, che resto’ in silenzio. Non cerco’ neppure di appoggiarmi, dove era finita la solidarieta’ femminile?
Diego continuo’ “ quando esci, chiudi la porta “, guardando verso di me. Mi stava cacciando da camera mia? Era incredibile fin dove potesse arrivare la sfacciataggine di quel ragazzo. Era piu’ la gelosia a rendermi inquieta piuttosto che le richieste, al che dissi “ non esco , questa e’ camera mia, se volete potete andarvene via voi. Diego, sei una delusione come ragazzo “ e lui “ Io e il mio amico volevamo guardarvi mentre vi spogliavate a vicenda e limonavate inginocchiate qui sul letto “.
Cosa? Voleva che io andassi con una ragazza? Era una cosa contro natura. Assolutamente mai. “ Sei un porco “ e usci’ sbattendo la porta. Andai a buttarmi sopra il letto di mia sorella , delusa da quel ragazzo, che tanto mi incuriosiva.Ma la gelosia dentro di me stava crescendo, volevo sapere cosa stava succedendo in quella camera, e nel giro di pochi minuti ritornai sui miei passi.
Bussai alla porta e la apri’ leggermente, senza aspettare la risposta. Misi la testa dentro, e vidi che Sabrina era seduta tra i due ragazzi. Le loro mani erano penetrate sotto la parte superiore della tuta della ragazza, alla ricerca di quella quinta abbondante. Sabrina aveva gli occhi chiusi , respirava a bocca aperta, si vedeva che apprezzava molto quelle mani. Apri’ gli occhi e inizio’ a fissarmi, mentre i ragazzi non volevano saperne di togliere le mani da li sotto, sebbene fossi entrata.
Diego si alzo’ e usci’ dalla camera. Mi chiese “ Cosa c’e’? “ E io, colpendolo con i pugni sul petto, dissi “ Non puoi trattarmi cosi’, mi fai stare male.
Lui mi guardo’ e mi sorprese “ Vuoi che messaggiamo durante il giorno? “ e io risposi “ Si “
Diego rilancio’” Pero’ ti fai crescere i capelli “
la mia risposta fu “ va bene “, seguita da un sorriso.
Non contento mi disse “ Ti vestirai sempre da suora?”e io con la testa feci segno di no.
Diego mi prese la mano con molta tenerezza e mi condusse in camera. Io mi lasciai guidare, nonostante fossi consapevole della presenza di altre due persone, che non stavano sicuramente parlando.
La scena che vidi’ fu rivoltante. Gaetano si era tolto la maglia ed era rimasto a petto nudo. Chili di lardo che si ammassavano nell’addome, creando un enorme rigonfiamento. Reso ancora piu’ orrendo dalla folta presenza di peli, la cui crescita denotava una scarsa cura da parte del ragazzo. Anche in prossimita’ dei capezzoli , i peli crescevano come erbe selvatiche, mentre nella zona circostante, la peluria svaniva. Le zone pelose erano a chiazze, rendendo la cosa ancora piu’ sgradevole alla vista.
Sabrina era intenta a baciare quella zona del suo corpo, indistintamente. A lei non interessava se la cosa fosse schifosa o meno, il suo scopo era dare piacere a quel ragazzo. Le sue labbra si appoggiavano a ventosa sulla pelle del ragazzo, per poi chiudersi lentamente. Usava anche i denti, per morsicare leggermente quella ciccia. A Gaetano piaceva molto, ripeteva come un disco inceppato “ continua “.
Sabrina, tolse per un secondo le labbra dalla zona lardosa, lasciando cadere molta saliva. Appoggio’ le sue guance alla pancia del ragazzo, per strofinarsi e allo stesso tempo distribuire la saliva lungo tutta la superficie. Si giro’ a guardarmi, la faccia era completamente bagnata dalla saliva. Stava facendo la troia, per dare spettacolo a Diego sicuramente. Non credo gli potesse piacere uno come Gaetano, era uscita sempre con ragazzi decenti.
Dopo che ebbe impiastricciato i peli del ragazzo con la sua saliva, non contenta, inizio’ a passarci la lingua. Lentamente. Molto lentamente. Si giro’ a guardarci, con la lingua di fuori. Dei peli si erano depositati su di essa. Sorrise , chiuse la bocca e degluiti’ . Li aveva ingoiati. Per eccitare Diego.
Sarebbe stata una rivale molto pericolosa. Fisicamente non poteva competere con me, ma lei era veramente una zoccola. A Diego piacevano le zoccole , non le suore. Forse mi sarei dovuta arrendere, non avevo speranze. Accettare inesorabilmente che il mio carattere e il mio modo di essere non erano compatibili con quelli di Diego.
All’ improvviso Diego si giro’ e mi guardo’ dicendomi: “ ha una pancia molto grossa, gliela dovevate leccare assieme. L’avreste fatto impazzire “ E torno’ a guardare la scena, non lasciandomi mai la mano.
Con quel gesto io mi sentivo protetta, non mi interessava se mi aveva portata ad assistere due che stavano facendo petting. In quel momento ero la principessa di Diego. Non mi interessava se aveva paventato l’idea della doppia leccata. Diego con un piccolo gesto era riuscito a farmi dimenticare tante cattiverie nei miei confronti. Questo era il suo potere piu’ incredibile.
Mi fece segno che saremmo potuti uscire, e la sua mano mi porto’ fuori dalla stanza. Io lo guardai e iniziai “ Prometti di fare il bravo, da oggi in poi?”
e lui “ Ti prometto che ti scrivero’ spesso su whatsapp e che le attenzioni aumenteranno”
Io gli sorrisi e gli diedi una carezza sulla guancia, guardandolo negli occhi.
Continuando, disse “ Rimane il problema che tu hai il fidanzatino e dunque non posso corteggiarti. “
Era chiaro che mi stesse prendendo in giro, pero’ volli pensare che fosse serio e ribattei :” Importante che non esageri davanti a lui se no poi diventa pesante con me e devo sopportare le sue scenate”
Ma come stavo parlando del mio ragazzo? Lo stavo definendo un ragazzo noioso e da tenere alla larga. “ Altrimenti dovrai risolvere il problema “ mi disse , facendomi l ‘occhiolino
. Risposi con l’occhiolino , dicendogli “ agli ordini “ e lui “ avrei preferito sborrare segandomi, ammirandoti mentre ti fossi spogliata e limonata con Sabrina, piuttosto che farmelo succhiare da lei”
Anche se erano parole da maniaco, le apprezzai. Diego preferiva me, era quello che contava. La mia insicurezza svani’. Voleva cose molto perverse, pero’ le leggende metropolitane del liceo raccontavano che tutti i ragazzi chiedevano alle proprie tipe questo genere di cose. Diego non era diverso dagli altri ragazzi, era forse solamente un po piu’ porco. Le mie amiche accontentavano i propri ragazzi, non volendoseli lasciar scappare.
Decisi di sorridergli. Gli dissi “ io mi faccio crescere i capelli e cambio look, pero’ tu mi scrivi di piu’ e mi giuri che chiudi con Sabrina “ e lui “ Siamo pari, al cinema eri stata tu a fare la troia con il fidanzatino; oggi sei stata tu la spettatrice “
Io mi misi a ridere e concordai.
“ hai visto piu’ scene porno oggi che in tutta la tua vita “ aggiunse.
Improvvisamente mi guardo ‘ in modo cupo e disse “ Prima hai detto che un ragazzo come me non lo vorresti mai “
io lo tranquillizai subito “ ero arrabbiata, scusa “
Sabrina usci’ dalla camera , e si avvicino’. Apri’ la bocca , guardando Diego. Una sostanza bianca e densa le riempiva completamente la bocca. Doveva essere il seme di Gaetano. Chiuse la bocca e ingoio’.
Diego distolse subito lo sguardo da lei, e lo rivolse nuovamente a me. Aveva mantenuto la promessa. Stavo vincendo io contro quella troia. Si diresse verso il bagno per sciacquarsi.
Diego mi disse “ Anche adesso vedi, avreste dovuto limonare “ Era la prima volta che tra me e Diego iniziavano ad esserci dei discorsi piu’ seri, eppure i riferimenti a luci rosse non mancavano mai. Che cosa schifosa voleva che facessi.Baciare una ragazza, oltretutto dopo che aveva ricevuto il seme maschile. Bleah.
Le mie amiche l avrebbero fatto? Dovevo confidarmi con qualcuna di loro? No, sarei morta di vergogna. Pero’ avrei dovuto affrontare le mie paure. Altrimenti Diego si sarebbe allontanato subito. Almeno parlarne.
Decisi di rispondere “ vedi troppi film vietati “ e risi. Arrivo’ un messaggio. Era Filippo. Sbuffai. Non lo visualizzai, feci finta di essere addormentata. Ma c’era il rischio che sarebbe venuto a controllare. Con tristezza , dissi “ Ora forse e’ meglio che andate, il mio ragazzo potrebbe salire. Non posso nascondervi in altre camere, non so a che ora tornano mia sorella e i miei genitori “
Diego rispose “ D’accordo, pero’ vieni in camera e ti togli la felpa, almeno le tette con la maglietta sopra, ce le devi far vedere “. La sua mano non si era mai staccata dalla mia, e non riusci’ a reagire alla sua minima pressione di seguirlo.
Entrata in camera, Diego ando’ a sistemarsi vicino a Gaetano sul letto. Diego scelse una canzone sul cellulare e la mise. Mi chiese di ballare. Era la colonna sonora di nove settimane e mezzo.
Pur con molto imbarazzo, iniziai a muovere il bacino e le braccia, per accontentare i due ragazzi. Da dietro, senti’ due mani che mi stavano accarezzando le spalle. Mi voltai leggermente. Era Sabrina .
Le sue mani scesero verso i miei gomiti e arrivarono alle mie mani, per posizionarsi infine sui miei fianchi. Era attaccata a me da dietro, e cercava di guidare il movimento del mio bacino, affinche’ gli spostamenti dei corpi risultassero sincronizzati.
Sabrina prese i lembi della mia felpa e li alzo’ leggermente, per poi insistere, fino ad alzarmi la tuta fino ai seni. Alzai le braccia per facilitare i suoi movimenti, e molto lentamente e sensualmente mi sfilo’ la felpa.
Avevo fatto cosa aveva ordinato Diego, mi ero fatta togliere la parte sopra della tuta. Avevo una maglietta bianca, che usavo per gli allenamenti. Anche se non aderente, non riusciva a nascondere i miei seni.
I due ragazzi intanto si stavano massaggiando in modo volgare le patte dei jeans, commentando la scena. Parole volgari, ma non mi interessava nulla. La situazione era particolare, Diego si stava divertendo, e presi il suo “ continuate troie “ come un complimento.
Sabrina ,sempre molto lentamente, mi fece girare e inizio ‘ a stringermi, per continuare il ballo vicine vicine. I suoi occhi erano puntati sui miei, sembrava volesse perforarmeli. La sua bocca distava meno di dieci centimetri.
Le sue mani si spostarono dai miei fianchi, indietreggiando, andando a posizionarsi sui pantaloni della mia tuta, in prossimita’ del mio sedere. Per la prima volta le mani di un altro essere umano si stavano posizionando sul mio corpo. Ed erano quelle di una ragazza. Mi stava letteralmente accarezzando le natiche.
Diego disse “ Angelica, toglile la felpa “ Guardai prima Diego,e poi Sabrina. Senza mai smettere di ballare. I loro sorrisi mi diedero coraggio. Sfilai la felpa a Sabrina, che rimase con una maglietta meno larga della mia, e con la sua quinta abbondante che sembrava scoppiare al suo interno.
Intanto le mani di Sabrina continuavano a tastarmi il sedere, stringendomi forte a se. Sabrina inizio’ a piegarsi leggermente sulle ginocchia, iniziando a muovere in modo osceno il bacino contro il mio, sfregandolo vertiginosamente. Mimava l’atto sessuale.
Diego ci incito’ “ Brave troie “.Sabrina mi stava continuando a fissare e la sua bocca era ormai a cinque centimetri dalla mia. Ripensai a qualche minuto prima, quando Sabrina era stata riempita dal seme di Gaetano. Lo stomaco mi arrivo’ fino in gola. Diego non poteva essere cosi' cattivo da pretendere anche questo.
Spostai il viso verso la parte opposta ai ragazzi, facendo diminuire la carica sessuale. La canzone fini’, i ragazzi volevano il bis, ma io fermamente mi rifiutai.
Dovevo farmi togliere la felpa, i patti erano quelli. Gaetano disse che doveva andare, aveva un impegno, e lo accompagnai. Mi dava fastidio lasciare Sabrina e Diego soli in camera, pero’ non avevo scelta. Avevo fatto come voleva Diego, non avrebbe potuto tradire la mia fiducia. Sarebbe stato un mostro. Mi aveva fatto una promessa.
Passai dalla sala, per vedere come stava procedendo la festa. Filippo venne subito a sincerarsi delle mie condizioni, e lo ringraziai per la pazienza. Mi abbraccio ‘ e mi diede un bacio. Dopo una decina di secondi, si stacco’ e mi disse “ C’ e’ qualcosa che non va?” e io gli dissi un’altra bugia “ Scusa, colpa del mal di testa “.
La verita’ era che in testa avevo un altro ragazzo. Meglio definirlo un diavolo.
Tornai in camera mia, e aprendo’ la porta, vidi cosa non avrei mai voluto vedere. Sabrina era completamente nuda, e Diego era sopra di lei, e stavano facendo l’amore. La testa inizio’ a girarmi, il respiro’ si fece piu’ affannoso, e corsi via. Iniziai a piangere e singhiozzare. Andai in camera di mia sorella.
Diego mi raggiunse dieci minuti dopo. Inizio’ dicendo “ Avevo il cazzo troppo duro, mi faceva male, mi avevate eccitato molto. Dovevo sfogarmi, non potevo tornare a casa cosi’ “.
Allora eravamo state brave. Aveva gradito molto il nostro ballo. Sicuramente era colpa di quella donnaccia che l’aveva tentato. Si, doveva essere andata cosi’. Diego mi aveva fatto una promessa, e l’avrebbe mantenuta, se non fosse stata colpa di quella donnaccia. E poi, in fondo era anche colpa mia, del fatto che fossi fidanzata con un altro ragazzo e che fossi pudica.
Lo abbracciai e gli chiesi “ Mi prometti che dopo cena mi messaggi?” e lui annui’.
Mi chiese :” Sei stata carina con Gaetano?” io gli risposi che ero andata a parlargli come aveva voluto , e che avevo ballato davanti ad entrambi.
Diego si stacco’ e disse “ Devi essere molto piu’ carina con lui, hai capito? Questa sera messaggerai con entrambi, chiaro?” Io lo guardai e annui’. Dissi “ E se non mi scrive?” Rispose “ Lo cercherai tu”
Mi arrivo’ intanto un messaggio di mia sorella. Stava tornando a casa e aveva dimenticato le chiavi. Diego lesse il messaggio e disse “ Sabrina e’ bruttina, vorrei vederti lesbicare con Beatrice “.
Neanche una palla di cannone avrebbe potuto fare piu’ disastri. Era gia’ una cosa improponibile chiedermi di andare con una ragazza , addirittura con mia sorella ora.
Gli risposi “ Diego, e’ una cosa contro natura, non voglio piu’ sentirti dire una cosa del genere”. Diego mi guardo’ con due occhi pieni di odio e rispose “ Sei quella che va in chiesa,non sai che tradire il proprio fidanzatino e’ infrangere un comandamento? E’ ora fai la squallida moralista?” E io , alzando la voce “ Non l’ho tradito e non lo tradiro’ mai “
Rise, e dopo un po rispose “ Non l’hai tradito, pero’ hai ballato con una ragazza facendo la troia, per eccitare due ragazzi. Non e’ da porca?”
Aveva ragione, pero’ non lo volevo ammettere. Cercai una via di uscita, cambiando discorso. “ Non deludermi piu’ , ti prego “
Diego mi bacio’ sulla guancia e si fece accompagnare alla porta. Sabrina intanto era sparita. Probabilmente aveva paura della mia reazione. E aveva ragione.
Dentro di me ero sicura che Diego non mi avrebbe piu’ delusa, che mi avrebbe rispettata. Solo molto tempo dopo scopri’ che, appena uscito da casa mia, si diresse alla macchina, dove c’era Sabrina, seduta sul marciapiede, ad aspettarlo.
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