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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 32 (l'autista)


di chiara94
27.09.2023    |    2.624    |    64 8.4
"" Non era vero, ma Francesca, voleva dare rassicurazioni, al suo ragazzo..."
Io le risposi:" Francesca, ma ti stai rendendo conto, di cosa stai dicendo?
Francesca mi rispose :" Certo, Giulio. E ti faccio anche un esempio pratico. Una sera andiamo al cinema, tutti assieme. Io e le mie amiche, tu e Salvo o Riccardo, e qualche nostro amico. Ovviamente, io mi siederei vicino a Salvo o Riccardo. Vedremmo il film . Poi, finito il film, tu porteresti a casa me e Salvo o Riccardo, e lasceresti entrambi, a casa mia."
Io , ridendo per disperazione , le dissi:" Francesca, ma ti rendi conto, di cosa stai dicendo? Salvo o Riccardo, potrebbero palparti al cinema, davanti le tue amiche, oppure farsi segare in sala, durante la proiezione. Per non pensare peggio. Lo saprebbero tutti"
Francesca mi disse :" No , Giulio, perche' con la persona che sceglieremo, io saro' molto chiara. La cosa dovra' essere riservata, perche' noi due ci dobbiamo sposare e dobbiamo concepire figli.
Io le risposi:" Francesca, chiamala riservata come vuoi, ma nei cinema , ci sono i bagni , e uno ti porta li', se vuole un pompino da te, o altro. Ma te ne rendi conto? O se lo fa fare in sala , durante la proiezione, ti mette il giubbotto sopra la testa. Ma tutti capirebbero"
Francesca, iniziandosi ad arrabbiare, mi disse :" Giulio, i bagni hanno comunque le porte chiuse a chiave. Noi non sappiamo, cosa fanno tutte le persone che vanno in bagno, e non possiamo pensare, che tutte quelle che vanno nei bagni ,ci vanno per quello. E poi tutte queste idee strane? Non e' che vedi troppi film porno, su internet?"
Io , arrabbiato , le risposi:" Francesca, ma veramente, tu ti faresti portare, nei bagni dei cinema?"
Un'altro schiaffo mi colpi'.
Francesca disse:" Gulio , basta, sei tu che mi stai accusando di tutto. io ti sto lasciando parlare , ma c'e' un limite a tutto. Se non la smetti subito, esco dalla macchina, e ripensero' al nostro rapporto"
Io le risposi:" Ti prego, Francesca. Non puoi chiedermi una cosa simile. Io non posso uscire con te e con un gruppo di altre persone, e poi, a fine serata, la mia ragazza va a scopare con un altro"
Francesca mi tiro' un'altro schiaffo e mi disse:" Ripeti cosa hai detto, ed e' finita, Giulio"
Io, per sfidarla, le dissi:" Francesca. Vuoi lasciarmi ? Lasciami. Cosi' te la vedrai da sola, coi tuoi corrteggiatori."
Francesca, con aria di sfida, mi disse :" Ok , lasciami pero' il numero di Riccardo. "
Indeciso sul da farsi, comunque, non potevo non darglielo. L'avrebbe recuperato, sicuramente, in altro modo. Glielo dettai e Francesca mi disse :" Ciao Giulio" e scese dalla macchina.
Ero pietrificato. Mi aveva veramente lasciato.O ero stato io a lasciarla? Come erano andate veramente le cose?
Tornai a casa, senza riuscire a prendere sonno. Il giorno dopo, mi vesti' in tutta fretta, e decisi di andare al bar , dove faceva colazione Francesca.
Arrivato li, mi accorsi di un'amara verita'. Non c'erano ne' Francesca, ne' i suoi colleghi, eppure mancava mezz'ora, all'inizio del lavoro.
Ero disperato. Il mio intuito, pero', mi disse di dirigermi, verso il famoso appartamento della " parrucchiera".
Mi misi a correre e in cinque minuti arrivai li'. Questa volta suonai a tutti i citofoni, dicendo:" Buongiorno, mi scusi. Sono Giulio. Posso parlare con Francesca?" Una decina di inquilini, mi risposero che non c'era alcuna Francesca, altri non mi risposero proprio. Non mi sembro' neppure pero', che mi rispose una parrucchiera, altrimenti avrebbe chiesto il nome alle clienti. Mica poteva saperli tutti.Ormai rassegnato, mentre me ne stavo andando, una voce maschile mi disse :" Sali. Quarto piano"
Ma cosa stava succedendo? Che posto era quello? Era veramente una parrucchiera? Iniziavo ad avere i miei dubbi.
Di corsa feci le scale e arrivai al quarto piano, davanti un portone . Un collega di Francesca mi apri' e mi condusse in un salottino privato. C'erano Salvo e Francesca, che stavano facendo colazione . il cuore quasi mi fermo'. Ma cosa stava succedendo?
Rimasi impietrito , senza dire nulla.
Parlo' Salvo:" Ciao Giulio, vuoi fare colazione?"
Io rimasi impietrito , non riusci' ad aprire bocca. Salvo e Francesca si guardarono, e con un cenno di intesa, Salvo disse :" Forse e' meglio, che vi lasci da soli, a parlare"
Salvo usci' dalla stanza.
Io mi sedetti per terra, non riusci' a raggiungere la sedia. Ero troppo scosso. Francesca mi guardava , senza dire nulla.
Dopo essermi un attimo ripreso, dissi:" Francesca, questo non e' un salone di parrucchiera "
Francesca , rimanendo seduta al tavolino, mi disse :" No, Giulio. Questo e' l'appartamento di proprieta' , del capo della nostra societa' di revisione. Ce lo lascia, per fare alcune volte colazione, quando lui e' all'estero, oppure per alcune feste, come l'altra sera , dopo il cocktail, in onore di Salvo"
Le dissi:" Ma Francesca, perche' tu quel giorno eri venuta qui?"
Francesca , sorridendomi, mi disse :" Giulio, ma e' semplicissimo. Non c'era nessun mio collega al bar e li ho raggiunti. E poi tu mi avevi appena lasciata, e in quel momento, ero libera di fare cosa volevo, non credi?"
Le chiesi:" Ma cosa hai fatto ,quella mattina, in questo appartamento?"
Francesca , nuovamente ridendo, mi disse :" Giulio, se ben ricordi, avevi suonato a tutti, ed ero scesa subito. Non mi ero tolta neanche la giacca "
Le chiesi:" Ma cosa eri venuta a fare?"
E lei mi rispose :" Ero venuta a dire a Salvo, che avrei preso una settimana di ferie, come ho fatto "
Le chiesi:" Ma eravate solamente voi due?"
Lei mi disse :" No, ovviamente no. Sai, dopo una festa, c'erano abbastanza coppie, che si erano date da fare"
La incalzai:" E Salvo con chi era? con chi aveva scopato?"
Francesca, sorridendomi, mi disse :" Il mio ragazzo non ha scopato con nessuna. Li ha raggiunti per fare colazione, anche perche' ,poi sarebbero dovuti andare tutti a lavorare"
Le dissi:" E tu, stamattina, cosa ci fai qui?"
Francesca, mi guardo', seriosa:" Giulio, non ti ricordi piu'?Ieri sera mi hai lasciata. Sono venuta a fare colazione con i miei colleghi e, al termine, avrei detto, al mio ragazzo, della novita'"
Le dissi:" Francesca, gli avresti detto, che ci siamo lasciati?"
Francesca mi rispose:" Certo, Giulio. Al mio ragazzo, non direi mai bugie "
Francesca continuo':" Pero' non capisco , Giulio. Perche' sei qui?"
Le dissi, piangendo:"Francesca, ma sentendo una notizia simile, ti avrebbe scopata subito"
Francesca mi rispose :" Giulio, lasciandomi, non sarebbe stato un tuo problema. E non capisco, perche' me ne parli. "
Le dissi:" Ma , Francesca, fino ieri sera ero il tuo ragazzo e...."
Francesca mi fermo':" E' vero, Giulio. Come Salvo, e' il mio ragazzo dell'ufficio. Poi tu hai voluto che io flirtassi anche con Riccardo e il Signor Vincenzo, per valutare chi dei tre scegliere, per un rapporto sul medio lungo termine. Io ho detto la mia idea, tu ,senza confrontarci, come facevamo in passato, hai iniziato a darmi della puttana "
Le dissi:" Francesca, ma io ero agitato, ero destabilizzato da cosa avevo visto "
Francesca mi rispose :" E questo ti autorizza, a trattarmi come una puttana?"
Abbassando gli occhi, le dissi :" scusami , Francesca"
Francesca mi disse :" Giulio , non bastano le scuse. Devi avere la situazione ben chiara, altrimenti, oggi pomeriggio, litigihiamo di nuovo."
Decisi di provare:" Francesca, ma se annullassimo questo gioco, e mandassimo al diavolo, tutti e tre?"
Francesca , guardandomi male, mi rispose :" No, Giulio. Assolutamente no .La cosa, l'hai proposta te, e te ne assumi tutte le responsabilita'. Io ho voluto accontentarti, ero scettica, ma ero consapevole dei rischi. E non sono d'accordo, a prendere in giro le altre persone, o giocare coi loro sentimenti"
Le risposi:" Francesca, ti vogliono solamente scopare"
Francesca ,nuovamente guardandomi male, mi rispose :" Giulio, puo' essere che sia, come dici tu. Ma hai voluto cosi', e ora devo continuare a frequentarli, fino a sceglierne uno, sul medio lungo periodo. Anzi, cosa sto dicendo. Ora sono single. Devo continuare a frequentarli, fino a sceglierne uno, che diventi il mio ragazzo"
Non immaginando una risposta simile, le dissi:" Francesca, ma quella di ieri sera, e' stata solamente una litigata. Anche tu, avevi detto, che avresti capito i miei momenti di gelosia"
Francesca mi rispose:" No, Giulio, i momenti di gelosia sono una cosa, fare il pazzo un altro. Ti sei messo a svegliare un quartiere di notte, hai suonato due volte ad un palazzo, senza sapere chi fossero gli inquilini"
Le dissi, piangendo:" Ma se non l'avessi fatto, adesso Salvo ti starebbe scopando"
Francesca mi rispose :" Giulio, quando il mio ragazzo sapra' la notizia, e' ovvio che prendera' delle decisioni"
Francesca continuo':" E ringrazia che ho insistito per lasciarti salire, e devi dire pure grazie a Salvo, che mi ha appoggiata, contro il parere, di tutti gli altri nostri colleghi"
Piangendo, ancora piu' a dirotto, e con le mani in faccia, le chiesi:"Francesca, ma perche' mi fai questo? Mi odi?"
Francesca, dandomi una carezza, mi disse :" No, Giulio. E' qui che non capisci.Io ero felice di essere la tua ragazza. Io mi sentivo protetta da te, ti vedevo come il mio porto sicuro. Ti avrei dato anche dei figli. Ti avrei sposato. Ma, gli ultimi giorni, ti sei trasformato in un'altra persona, diversa da quella, che piaceva a me"
Io le risposi:" Ma anche tu, sei cambiata Francesca "
Francesca mi rispose:" No, Giulio, io sono sempre la stessa. Non ho mai cambiato una virgola, del mio pensiero iniziale. Solamente che gli eventi progrediscono, e non puoi pensare, che tutto rimanga fermo. A proposito, in pausa pranzo, vedo Riccardo , per dare anche a lui la notizia. E stasera, quando torno a casa, suono al signor Vincenzo, per scusarmi di ieri, e dare, anche a lui, la notizia."
Le dissi:" Ti prego, Francesca, non puoi farmi una cosa del genere o, a fine serata, ti avranno scopata tutti e tre"
Francesca mi rispose :" Giulio, magari nel ruolo del amico, riesci a godere e a non provare gelosia. Vuoi provare il ruolo del mio migliore amico?"
Mi gettai ai suoi piedi, piangendo, e le dissi:" No, ti prego, Francesca. Non farmi questo. "
Francesca mi rispose :" Giulio, tirati su. Non serve a nulla, umiliarti e piangere.Ti do' un' ultima possibilita', ma che sia ben chiara la cosa. Non ne avrai altre. Ora io gestiro' i tre incontri , e tu parteciperai o ascolterai, senza fare il pazzo. Non posso pretendendere, che tu non parli o che non dici quello che pensi, perche', se ti tenessi tutto dentro, sarebbe peggio. "
Le risposi:" Va bene, Francesca. Ci sto "
Francesca mi disse :" Hai presente cosa e' lo speed date?"
IO le risposi che, piu' o meno, sapevo cosa era.
Francesca mi rispose :" Bene, Giulio. Allora, ci saranno tre brevi incontri con tutti e tre, senza che siano uscite . Vediamo come ti comporterai ,in tutte e tre le situazioni. Io non diro' niente a loro, se tu terrai un comportamento corretto."
Io le chiesi:" Posso sapere, quali sarebbero queste tre situazioni?"
Francesca mi disse :" Il mio ragazzo deve partire per andare a Roma, qualche giorno, e l'accompagneremo in aeroporto. Tanto dista venti minuti. Tu guiderai. "
La mia faccia divento' bianca, come quella di un cadavere.
Francesca mi chiese :" C'e' qualche problema, Giulio?"
Io mi ripresi subito e dissi:" No, nessuno. Tranquilla"
Francesca disse:" Per quanto rigurda Riccardo, gli trovero' la scusa, di volermi scusare personalmente, per il tuo comportamento. E ci troveremo in un bar .Mentre per quanto riguarda il signor Vincenzo, passero' dal suo ufficio, scusandomi per la mia brutta figura fatta, confermandogli che non sono abituata all'alcol. All'incontro con Riccardo, tu sarai presente, e anche con quello con il signor Vincenzo."
Io la guardai:" Ma Francesca, se loro ci volessero provare, in mia presenza?"
Francesca mi rispose :" Giulio, e' impossibile. Diverso discorso per Salvo, ma Riccardo e il signor Vincenzo, davanti a te, non ci proveranno. Voglio vedere, come ti comporterai con tutti e tre. Poi decidero' ,se perdonarti ,e se rimettermi con te. "
Rassegnato, le risposi:" Va bene, Francesca, accetto "
Francesca disse :" Giulio , io questa cosa, non la faccio per vendetta o per dimostrarti qualcosa , ma per capire, se possiamo continuarla "
Io le risposi :" Francesca, io però' all'inizio, ti avevo parlato solamente di flirt "
Francesca mi rispose :" è' vero , Giulio. Ma poi le situazioni ti hanno maggiormente coinvolto. Avevi sempre il cazzo duro e venivi sempre . Tu stesso hai ammesso, che ti piacerebbe che Salvo ti chiedesse di venirmi in bocca , oppure che il Signor Vincenzo mi sodomizzi , oppure che Riccardo metta le sue dita, dentro la mia figa. Ammettilo Giulio. "
Io non le risposi.
Francesca continuo':" Avendo capito, che tu non vuoi dei semplici flirt , ho spostato il livello un po' più in là, e tu hai goduto di più. Il problema ,Giulio, è' che , oltre a considerare le cose che piacciono a te , devi considerare le cose, che vogliono loro. Ma stai tranquillo , in queste tre uscite, non sarai messo in difficoltà'. "
Decisi di rischiare il tutto per tutto : " Francesca, tu non hai pensato, che io voglia sposare una ragazza vergine ?"
Francesca , sorpresa da questa domanda, mi disse :" Giulio, avrei accettato questa cosa, se me l avessi chiesta, prima di metterti con me, e come condizione, per metterti con me. Ma ora non posso accettare questa cosa, che alla fine è solamente una scusa ."
" ovviamente, non posso sapere cosa succederà in queste.tre uscite, vero ?"
Le dissi

Francesca mi rispose : Giulio , non posso prevedere ,neanche io, cosa faranno i miei tre corteggiatori. Ma devi capire che, prima o poi, le cose le vorranno e le faranno. Ma ti prometto che ,in queste tre uscite, cercherò di gestirli "
Francesca continuo' :" io però adesso devo andare a darmi una sistemata in bagno .Appena arriva Salvo, ti diciamo se aspettarci, qui o in macchina '
Francesca mi stava trattando come un' autista , ero sconvolto. Ma a parte tutto , sarei tornato ad essere il suo ragazzo.? O non lo ero mai stato addirittura ?
Salvo entro' e disse : Giulio , fermati pure qui, ad aspettare Francesca . "
Salvo si sedette accanto a Francesca , dandole un bacio a stampo sulle labbra , che la mia ragazza non disdegno', e a cui non provo' a sottrarsi.
Salvo disse : Giulio , spero che il gioco dell' altra sera ,ti sia piaciuto e che non tu sia più arrabbiato "
Prima che potessi parlare , rispose Francesca :Certo , a Giulio il gioco è' piaciuto molto , era solamente un po' imbarazzato "
E' vero , il gioco mi era piaciuto molto, anche se Salvo aveva cercato di forzare la cosa. Aveva chiesto a Francesca, di pisciarmi in bocca. La domanda, a cui non sapevo rispondere era: perche' non l'aveva fatto? Praticamente Francesca obbediva al suo collega di lavoro, eppure, in quel frangente, si era tirata indietro. Perche'? Atto di amore nei miei confronti, o c'era dell'altro, che non sapevo?"
Salvo disse:" importante che sia tutto chiarito, per non rendere impossibile questa nostra convivenza "
Francesca nuovamente rispose per me:" Giulio, certe volte fara' ancora la parte del geloso, ma si sta iniziando ad abituarsi. Io e lui, ne parliamo molto, quando siamo da soli."
Non era vero, ma Francesca, voleva dare rassicurazioni, al suo ragazzo. Un attimo, un attimo? Come l'avevo chiamato ? Il suo ragazzo? Ma ero completamente impazzito? Ero io il suo ragazzo
Salvo disse :" Non so se Francesca te l'ha detto Giulio, ma io devo andare qualche giorno via. E fino all'aeroporto, vorrei avere due coccole, dalla mia ragazza. Lo capisci, vero?"
Francesca mi anticipo':" Si, Giulio lo capisce, tanto che si e' proposto ,come autista , per l'aeroporto"
Salvo rispose :" Bravo Giulio, comportandoti cosi', io e te andremo d'accordo, e avrai anche dei benefici, nel tuo rapporto con Francesca."
Ma di quali benefici parlava? Veramente lo stavo ascoltando? Ma ero praticamente sotto ricatto di Francesca , non potevo tirarmi indietro.
Francesca disse :" Io vado in bagno, a darmi una sistemata al trucco "
Salvo disse :" Io vado a prendere i bagagli e li vado a caricare in macchina "
Visto il mio ruolo, volevo vedere, fin dove avevano il coraggio, di spingersi:" Se vuoi Salvo, i bagagli, te li porto io "
Salvo, ridendo , mi rispose :" No , ti ringrazio Giulio. Preferisco che mi porti giu', il pacco principale , Francesca "
Ed usci' dalla stanza.
Prima che Francesca ando' in bagno, le dissi :" Francesca, ma ti ha chiamato pacco"
Francesca, con tono dolce , mi disse :" Sai come e' fatto Salvo. Ha la testa che ha, non riusciremo, ne' io ne' te, a cambiargliela. Vado un attimo in bagno e scendiamo e non ti preoccupare: non succedera' nulla, Giulio. Voglio tornare con te, non prenderti in giro"
Francesca ando' in bagno'.
Io camminavo nervosamente all'interno della stanza, aspettando che Francesca finisse. Senti' delle voci dalla stanza vicina. Erano di un ragazzo e di una ragazza, ma non riusci' a riconoscere le voci.
Il bersaglio ero io, ecco le frasi condite, dalle loro risate"......AHAHAHAHA.....quel Giulio fa l'autista, perche' Salvo deve scoparsi la sua ragazza......AHAHAHAHAHAHA.....ma lui lo sa? parla piano, che se ti sente poi Salvo , se la prende con noi."e si allontanarono.
Inanto Francesca torno' e le raccontai l'accaduto. Francesca, sorridendomi, mi disse :" Giulio, non devi credere a tutto quello che senti, lo avranno detto per provocarti, sapendo che eri li"
Le chiesi:" Francesca, ma Salvo non ti scopera' in macchina adesso, vero?"
Francesca mi guardo' , con aria interrogativa, e mi disse :" Giulio, Salvo e' il mio ragazzo, ma sa benissimo, come la pensi ,attualmente, su questa cosa, e sa, che ne dovete parlare assieme. Sia su questa cosa, sia sul venirmi in bocca, sia sul resto. Ma non e' oggi la giornata, in cui ne parlerete . Perche' vi dovrete confrontare, davanti a me, e in venti minuti, riuscireste solamente a litigare"
Le dissi:" Francesca, ma non possiamo gia' tornare assieme?"
Francesca mi rispose :" Giulio, non e' possibile, mi devi dimostrare di essere cambiato, altrimenti ricadresti negli stessi errori"
Tremando , le chiesi:" Quindi, attualmente, Salvo e' il tuo unico ragazzo?"
Francesca, un po' imbarazzata, mi rispose :"Si', Giulio, ma non devi preoccuparti di cio'. Salvo non sa, che io e te ci siamo lasciati. Per questo, devi recuperare terreno"
Le dissi:" Ma per recuperare terreno, vuol dire accettare tutto quello che Salvo fara' e dira'?"
Francesca mi disse :" No, Giulio. Altrimenti sarebbe come lasciarti definitivamente, e se ti do una seconda chance, non e' per prenderti in giro. Tu dovrai essere te stesso, ne' piu' ne' meno, ma non accettero' piu' follie tipo le suonate impazzite di clacson la notte, o tu che suoni ai campanelli di tutto un palazzo, cercandomi"
Le risposi:" Pero', Francesca, su questa cosa dell'appartamento, mi hai mentito"
Francesca , sorridendomi , mi disse :" Giulio, perche' l 'avresti presa male e avresti solamente avuto un'altra crisi di gelosia, quando l'obiettivo mio, era solamente la settimana di ferie, da comunicare a Salvo. Mentre oggi, essendo single, non ero tenuta a dirti nulla."
Le chiesi:" Francesca, ma se io non fossi venuto qui stamattina, tu e Salvo...."
Francesca mi disse:" Giulio, comunque avrei aspettato una giornata o due, prima di fare qualsiasi ulteriore passo. Avrei aspettato, che tu fossi tornato a cercarmi per chiarire, ma ci sarebbe stato il problema dei corteggiatori. A loro non interessano i nostri problemi. Loro vogliono fare e basta .Dunque sarebbe potuto succedere qualcosa, senza che tu avessi visto"
Le chiesi :" Ed e' andata cosi'?"
Francesca mi rispose :" No, Giulio"
Arrivo' un messaggio di Salvo, la macchina era pronta. Dovevo portare giu' Francesca, affinche' se la facesse in macchina.
Ebbi un nuovo mancamento.
Francesca subito si avvicino' e mi porse un bicchiere d'acqua
Francesca mi disse :" Giulio, stai tranquillo, non succedera'di piu', di quanto hai gia' visto. Del resto, ti devi abituare che, chiunque scegliero', potra' portarmi a letto o sui sedili della macchina, tutte le volte che vorra', ogni giorno"
La guardai, mi veniva da piangere, ma mi controllai. Rischiavo di perderla. Era meglio vedere prima, cosa sarebbe successo, e sopratutto, se Francesca era stata sincera con me.
Francesca era vestita con un taileur rosa, e con una lupetto nera aderente, ma accollata. Un paio di stivaletti , con tacco di media altezza, e una cintura nera, con una grossa fibia con accessorio, completavano il look. Almeno non si era messa cose, che avrebbero permesso facilmente a Salvo, di andare con le mani, sotto i vestiti.
Francesca, con una strana dolcezza, mi prese per mano,e mi fece strada, verso il garage. Mi sembrava troppo strana la situazione. Cosa stava succedendo? Cosa avevano in mente, quei due ? Avevano cercato di lasciarmi tranquillo, eppure sentivo che c'era qualcosa che non andava.
Arrivati alla macchina, Salvo era gia' seduto dietro. Io apri' lo sportello di dietro e aiutai Francesca a salire. Salvo, cercando di trattenere le risate, mi disse :" Grazie, Giulio"
Andai a sedermi al posto di guida, sopra il volante c'era un cappello da autista. Era logico, che volevano che me lo mettessi. Intanto Francesca e Salvo, erano ognuno sul proprio sedile , distaccati.
Accesi il motore , stavo per partire, quando qualcuno' busso' al mio vetro.
"Autista , non ti ho mai visto , ti ha mandato la societa'? Alberto e' ammalato?" Questo personaggio msterioso pronuncio' questa frase.
Rispose subito Salvo:" No, Signore, e' il ragazzo di Francesca. Cerca anche un lavoro, allora ho pensato a lui"
Il capo dell'azienda, dove lavoravano Salvo e Francesca, disse :"Ah, lui e' quello che porta in giro Francesca, e tu Salvo sei quello che la scopi. Si, potete anche assumerlo, se non vi disturba , mentre scopate. A proposito, ragazzo, se schiacci quel pulsante, sale il separatore, della parte posteriore della macchina. Non credo che tu voglia vedere, la tua fidanzata chiavata da Salvo, vero?"
Io non risposi, abbassando lo sguardo.
Il capo dell'azienda disse :" in fondo, mi e' simpatico questo giovane, ha una laurea poi. Dai, assumiamolo. Salvo, quando torni da Roma, cercagli una scrivania e trovagli una mansione da fare."
Salvo rispose:" Si', signore "
Il capo dell'azienda rispose :" Vedi ragazzo, la tua ragazza apre bene le gambe, e tu ne trai dei vantaggi. Poi in giro sui viali, a braccetto, ad accompagnarla a fare shopping, la porti tu. In tutte le attivita' noiose e inutili delle donne, sara' la tua compagna. Salvo la usera' nella cosa, che le ragazze sanno fare meglio : prendere cazzi."
Neanche Salvo e Francesca replicarono, perche', quanto detto, probabilmente non se lo aspettavano neanche loro. Credo che il loro stupore fosse sincero.
Il capo dell'azienda disse :" ah dimenticavo. Non vedo l'ora di vedere le foto e i film porno di Francesca. Buon viaggio, ragazzi. Guida prudente tu"
Salutai quel personaggio misterioso, e feci per tirare su il finestrino, quando mi disse :" Dimenticavo. Francesca, ricordati sempre di portare nella borsetta, dentifricio o spazzolino. Non sarebbe carino, che un cliente sentisse l'odore di sborra o di piscio "
Francesca, sorridendo, gli rispose :" Signore, spazzolino e dentrificio li ho sempre con me, da quando esco da piccola. Anche dopo che mangio fuori o faccio colazione, mi lavo sempre i denti "
Il loro capo le rispose :" Un consiglio, compera un gusto forte di dentifricio, perche' se no, farai fatica a nascondere l'odore della sborra e del piscio "
Sia Francesca che Salvo si misero a ridere.
Io sarei voluto scomparire. Se prima Francesca aveva risposto diplomaticamente, adesso aveva riso maliziosamente. Veramente, nella sua borsetta, aveva sempre con se' spazzolino e dentifricio? Quando usciva con me, andava sempre a lavarsi i denti, dopo colazione o dopo aver mangiato? O era una bugia , detta esclusivamente per me?
Il capo continuo':" Autista senza nome, tira su il separe. Forza. Lascia Salvo chiavare, in pace, la tua ragazza. "
Io , con il dito tremante, schiacciai il pulsante, e la parte posteriore della macchina, spari' dalla mia vista. Non vedevo piu' ne' Salvo ne' Francesca.
Il capo mi disse :" Bravo. Ah dimenticavo, poi dai una pulita ai sedili , sono in pelle. Le macchie di sborra e di liquidi femminili non vanno via, se non usi subito i prodotti giusti."
E mi getto' dentro l'abitacolo, una banconota da duecento euro. " Questo per il disturbo. I prodotti li trovi in una valigetta, nel cofano dell'auto. Buon viaggio"
Lo salutai, alzai il finestrino, e parti'. Senza sapere come , ero uno straccio, psicologicamente mi avevano completamente annientato.
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