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LA CARTOMANTE ( CAP 34 )


di chiara94
23.06.2025    |    408    |    52 8.1
"E quello pure arriva in ritardo..."
Il giorno dopo arrivo a scuola, con il morale , sotto i piedi.
Anche se sono sospeso, decido di andare all' ingresso; per capire, che aria tira.
Spero che le parole della mamma di Giulia, siano state solamente delle grandi fesserie.
Inoltre confido che la notte, abbia portato consiglio a Giulia; e che lei si avvicini a me.
La mia speranza e', che Giulia mi dica:" Valerio; ho esagerato!"
Anche perche', dopo ieri sera, l'idea di Rosa, come tromba amica,e' definitivamente tramontata.
Rosa critica tanto le milanesi, esaltando le virtu' delle meridionali.
Quando lei si e' comportata decisamente peggio.
Uno sfigato si sarebbe lasciato attrarre dalle parole di Rosa.
Invece io non ci sono cascato.
Sono stato sfacciato con Rosa, chiedendole di scopare con me?
Sicuramente.
Ma l'ho fatto, per metterla alla prova.
Ero certo, che Rosa mi avrebbe detto di no.
Ma non perche' non le piaccio; ma perche' non poteva dirmi si, davanti a Samuele.
Ha fatto un gioco pericoloso.
Non so che accordi,Rosa abbia con Samuele; pero' ammetto, che lui e' piu' bravo a gestire le situazioni, rispetto a me.
Probabilmente Rosa e' come Giulia, e anche lei vuole fare degli strani giochetti a tre.
Forse sono rimasto io, indietro coi tempi.
Ma allora perche' il discorso delle milanesi e delle meridionali?
Tante belle parole sulle meridionali, tante critiche sulle milanesi, e poi?
Rosa ha completamente sputtanato le ragazze del sud, con il suo comportamento.
Probabilmente e' invidiosa e gelosa delle milanesi, perche' i ragazzi vogliono le milanesi.
E lei vorrebbe essere desiderata, come una milanese.
Vorrebbe anche lei comandare a bacchetta, i ragazzi.
Probabilmente Rosa si e' autoconvinta, che non fa differenza essere del nord o del sud; quanto il livello di stronzaggine.
Lei crede che, imitando Giulia, possa ottenere gli stessi risultati.
Ma non e' cosi'.
Ecco perche' lei vuole distruggere le milanesi.
Per prendere il loro posto.
E sta sfruttando Samuele e gli altri, per arrivare al suo scopo.
Giulia e' di un'altra categoria.
Stronza quanto volete, ma e' di un'altra categoria.
E poi,Giulia non e' mai arrivata a prendermi in giro, fino a questo punto.
Scusatemi, ma devo interrompere i miei pensieri : si sta avvicinando Lorella:" Ciao Valerio; ti e' venuto addosso un treno?"
Io le rispondo:" Ho subito un tentativo di rapina!"
Lorella mi risponde:" Vieni a fare colazione, con me?"
Io accetto, sapendo gia'; che sarà per comunicarmi, qualcosa di negativo.
Altrimenti perche' non venire direttamente Giulia?
Ed infatti mi avvisa :" Valerio ; io e le mie amiche, vorremmo conoscere anche gli altri tuoi compagni di classe. Ce li puoi presentare?"
Io le domando:" ma per quale motivo, vi svegliate dopo quattro anni?"
Lorella mi spiega :" Ferdinando ha parlato bene, di tutti i vostri compagni, a Giulia; e siamo rimaste incuriosite. Poi Antonio e Sandrone, li abbiamo già conosciuti, e abbiamo gia' scambiato due chiacchiere ! Ricordi?"
Io affermo:" in poche parole ; voi volete uscire con tutti i miei compagni, tranne me e Ferdinando?"
Lorella mi risponde:" se volete , potete venire anche voi!"
Io le chiedo:" puoi chiedere, se Giulia mi vuole ascoltare qualche minuto ?"
Lorella mi guarda , prende il cellulare , e fa una chiamata, dicendo:" Vieni un attimo!"
Lorella si alza e mi dice :" ciao !"
Probabilmente Lorella e Giulia avevano gia' ipotizzato questa mia richiesta.
Infatti non c'e' stato bisogno di alcuna insistenza, da parte mia.
Giulia arriva, senza neppure salutarmi:" Hai di nuovo fatto a botte?"
Io le rispondo:" Questo piccolo livido? Sono scivolato in casa!"
Giulia mi fissa e mi avvisa:" Valerio; hai cinque minuti. Non un minuto di più!"
Io le spiego:" Giulia; ma tu ieri hai detto, che avresti scelto me, se te l' avessi chiesto !"
Giulia sbuffa :" Valerio; il tempo passa, e i piagnistei non funzionano!"
Io la imploro:" Giulia; vorrei capire !"
Giulia mi ripete:" Valerio; ora non sono piu' cinque minuti."
Io mi metto le mani in faccia, e poi le dico:" Giulia; se non mi rispondi, io non riesco a capire. O sono pazzo, e ho sognato di aver sentito quelle tue parole; oppure non so cosa pensare!"
Lei mi risponde:" Valerio; scusami. Ma non c'è nulla da capire. Non hai voluto darmi fiducia ; non sapendo mantenere , quanto mi avevi promesso. Ti sei dimostrato uno debole ed insicuro; oltre che noioso!"
Io abbasso gli occhi:" Giulia; mi stai uccidendo così!"
Lei mi risponde, stizzita:" Valerio; conserva un minimo di dignita'. Altrimenti la conversazione finisce qui!"
Io concordo:" Hai ragione, scusa!"
Giulia puntualizza :" Valerio; tu hai considerato Ferdinando, un tuo rivale. Aspetta che usciremo, con tutti i tuoi compagni di classe!Dici che qualcuno di loro, mi portera' a letto?"
Mi scende una lacrima :" Giulia; me ne andrò. Non riuscirei ad assistere alle vostre uscite. Mi vuoi privare di tutto ! Hai eliminato i miei social; cancellando parte della mia vita. Ed ora vuoi cancellare anche l'altra parte."
Giulia obietta :" Valerio; a te, dei tuoi amici , non te ne frega nulla. Starai così; sia che io esca con i tuoi compagni di classe, sia con quelli di altre classi. Sai che, un ragazzo dell'universita', mi vuole conoscere ?Oggi, si viene a presentare! Vieni pure ad assistere,se non ci credi. !"
Io, con la poca voce rimasta, le chiedo :" Giulia; perche' mi fai questo?"
Lei ribatte :" Valerio; io non sto facendo nulla! Hai fatto tutto tu ! Lo scemo del villaggio non mi avrebbe mai portata a letto; ma uno dell' universita', secondo te, si accontenterà di mangiare la macedonia, con me ?"
Io mi alzo, per andarmene.
Giulia mi blocca, prendendomi per un braccio:" Valerio; oltre questi cinque minuti, non avrai altro tempo, per parlare con me! Sfruttali bene!"
Io la guardo e mi risiedo:" Cosa vuoi, Giulia?"
Giulia mi fissa, senza parlare.
Io le chiedo:" Vuoi che venga a casa tua, e dica si', a tutti i giochetti di Ferdinando?"
Lei non mi risponde.
Io continuo:" Ok, ad una condizione. Non gli darai una risposta, fino il giorno dopo halloween, giorno in cui mi trasferiro'! Non ce la faro', ad aspettare la fine del semestre."
Giulia mi tende la mano:" Ok, Valerio! Affare fatto!"
Non gliene frega nulla, che io mi trasferisca.
Le interessa solamente, che io l'aiuti, a scoprire il sesso.
Io replico:" Ok, dimmi solamente, a che ora venire oggi, a casa tua!"
Giulia mi risponde:" alle quattro!" e, senza salutarmi, si allontana.
Esco dal bar, e trovo Fiorenza:" Valerio; ma sei sospeso! Cosa sei venuto a fare?"
Io non le rispondo.
Tanto Fiorenza sa gia' la risposta.
Fiorenza continua:" Valerio; sei diventato la barzelletta della scuola, per colpa di una ragazza. Giulia piace a tutti i ragazzi; ma gli altri non sono stati cosi' coglioni, da cascarci. Sei l'unico, che e' finito nella sua ragnatela. Per te e' un motivo di vanto, essere il primo ad essere uscito con lei; invece sei stato il primo stupido, che non si e' reso conto, di starsi scavando la fossa da solo!"
Io ribatto:" Fiorenza; sono gia' uno straccio. Perche' devi buttarmi altra merda addosso?"
Fiorenza mi bacchetta:" Perche' te lo meriti. Apri gli occhi, Valerio!"
Io le chiedo:" Ma come avrei potuto immaginare, che Giulia fosse cosi'?"
Fiorenza mi rimprovera nuovamente:" Nella nostra scuola, di bei ragazzi ce ne sono. Una bella come Giulia, non e' mai uscita con nessuno. Arrivi te, e ti sceglie. Non ti sei fatto due domande?"
Io obietto:" Ma io sono un bel ragazzo!"
Fiorenza inizia ad arrabbiarsi:" Sei soprattutto stupido. Perche' non sei l'unico bel ragazzo della scuola. Se la chiamano la principessa sul pisello, un motivo ci sara'!"
Io ribatto:" invidia?"
Lei mi da un buffetto sul viso:" o tua stupidita'?" e si allontana.
Vado a fare un giro in centro, non potendo entrare a scuola.
Ma quel giorno, sfortunatamente, c'e' sciopero.
Incontro Fiammetta:" Ciao Valerio; vado a fare un giro al centro commerciale. Vuoi venire?"
Io le rispondo:" No, ti ringrazio. Vado al centro scommesse. In questo periodo, sono un po' preso dallo scommettere!"
Fiammetta mi avvisa:" Valerio; ma il gioco e' pericoloso!"
Io le spiego:" Lo so, ma faccio un listone, puntando due euro!"
Lei mi chiede:" E devi starci tanto?"
Io replico:" Mi piace documentarmi bene, per scegliere cosa giocare. E poi mi sono fatto dei nuovi amici, li'!"
Lei mi fa notare:" Valerio; ogni tanto, puoi anche scrivermi su whatsapp!"
Io le rispondo:" va bene. Uno di questi giorni, ti scrivo!"
Lei mi guarda:"Uno di questi giorni?"
Io ripeto:" si! magari prendiamo un caffe' assieme!"
Lei commenta:" Vedo che stai ancora pensando, alle tette di Giulia."
Io obietto:" E quale ragazzo, non pensa alle tette di Giulia?"
Lei mi risponde:" Uno che potrebbe avere a sua disposizione, delle tette altrettanto belle."
Io replico:" Ho addocchiato un'altra ragazza; ma non so come si chiama, e come ritrovarla!"
Fiammetta ironizza:" Valerio; ma non ti sei accorto che, a scuola, ci sono tante altre ragazze?"
Io allargo le braccia:" Ma nessuna mi ha colpito, a parte Giulia!"
Fiammetta ironizza:" vuol dire che ti meriti proprio Giulia! In effetti, da come rispondi certe volte; sembrate fatti, l'uno per l'altra!" e si allontana, senza salutarmi.
Anche Fiammetta sta diventando troppo invadente.
Pero' non ho tempo di pensarci.
Dopo circa cento metri, incontro i miei compagni, nella via del centro.
Antonio e Sandrone si avvicinano a me.
Anto mi dice:" Fratello; vieni con noi. Devi assistere ad una cosa. Cosi' finalmente aprirai gli occhi. Seguici, senza fare storie!"
Io ribatto loro:" Ma di cosa state parlando?"
Sandrone mi tira per un braccio:" Su, che poi andiamo a mangiarci un paninozzo! Io ho fame!"
Io ribatto:" Sandrone; ma non sono neanche le dieci!"
Lui mi fa notare:" Infatti, e' gia' tardissimo!"
Lasciamo gli altri compagni, e ci dirigiamo verso la libreria del centro.
Li davanti, c'e' Giulia.
Io chiedo loro:" Ma cosa?"
Antonio mi dice:" Zitto! Non parlare! Se ci sente, facciamo una figura di merda! Dobbiamo rimanere seminascosti, dietro questo furgoncino!"
Sandrone interviene:" Agente segreto Valerio; rispetta le consegne. Il capo e' 007 Antonio!"
Non capisco il motivo di questa farsa, ma rimango in silenzio, ad osservare ed aspettare
Apparentemente Giulia e' sola.
Sicuramente sta aspettando il tizio dell'universita', di cui mi ha accennato prima.
Io chiedo ad Antonio:" Ma voi, come lo sapete?"
Sandrone interviene:" Valerio; Giulia e' la piu' bella della scuola . E' da ieri, che si parla di questo gossip. Sembra che conoscera' uno piu' grande.L'abbiamo vista li'. Sta sicuramente aspettando qualcuno. Potrebbe essere anche Ferdinando, che non ' venuto con noi; allontanandosi da scuola, da solo!"
Giulia, la piu' bella della scuola, sta aspettando uno, per conoscerlo.
E quello pure arriva in ritardo.
I ragazzi piu' grandi sono dei montati di merda.
La colpa e' delle ragazze, che danno loro, tutta questa importanza.
Purtroppo, il sospetto di Anto e Sandrone si rivela esatto.
Infatti, dopo qualche minuto, arriva un ragazzo.
Questo ragazzo le stringe la mano, probabilmente per presentarsi.
Io dico:" Ragazzi; devo andare. Ci vediamo dopo!"
Anto mi ferma:" Fratello; ma sei scemo? Cosa vuoi fare?"
Io mi arrabbio:" FATTI I CAZZI TUOI! VOGLIO SOLAMENTE APPURARE UNA COSA!"
Anto mi rimprovera:" Se avessimo saputo, che avresti reagito cosi'; non ti avremmo detto niente!"
Io gli rispondo:" Devo affrontare i miei mostri, che mi perseguitano!"
Sandrone mi contraddice:" Valerio; ma Giulia non e' un mostro. E' sempre stata sincera, dicendoti che non ti vuole! Non ti ha mai illuso"
Loro parlano cosi', perche' non sanno la storia del graffio, e della nostra complicita'.
Anche se, vedendo il comportamento di Giulia, potrebbe essere, che sono solamente un povero illuso.
Anto mi fissa per qualche secondo, per poi dire a Sandrone:" Andiamo; ormai l'abbiamo perso!"
Io, a passi lenti, mi avvicino verso Giulia, e questo misterioso ragazzo; mentre stanno parlando.
Quando sono a pochi metri da loro, Giulia si accorge di me e mi sorride:" Valerio , che sorpresa! Posso presentarti Cesare?"
Ecco, lui e' proprio un re di Roma.
Io devo fingere, o veramente mi condanno a morte, da solo:" Ciao Cesare, piacere. Sono Valerio"
Sorridendogli, e tendendogli la mano.
Lui ricambia e mi dice:" Ciao, piacere. Comunque, so gia' chi sei!"
Giulia gli domanda:" Cesare; e come fai a saperlo?"
Lui le spiega:" Giulia; nel momento che voglio conoscerti; prendo informazioni su di te; non credi? E poi vabbe', e' giunta anche da noi, la notizia della rissa dell'altro giorno!"
Non so per quale motivo, questo tipo sembra che mi odi gia'.
Non sa, che non deve temere nulla , da me.
Giulia mi ha praticamente scaricato.
Giulia gli sorride :" ah , giusto!" e rivolgendosi a me, mi dice:" Vabbe' Valerio, allora ciao! Non puoi stare con noi. Io sono venuta qui, da sola; per conoscere Cesare. Non ci sono neppure le mie amiche. Sei di troppo "
Io replico:" certo, Giulia. Me ne stavo gia' andando, anche se non me l'avessi chiesto esplicitamente tu!"
Giulia mi sorride:" Bravo, Valerio! Sei un ragazzo intelligente!"
Io li saluto:" Ciao!"
Mentre mi allontano, sento Cesare chiedere a Giulia:"Ma che sfigato e'?"
Sento Giulia rispondergli:" in effetti, credo poco alla casualita' dell'incontro!"
Lui replica:" quello ha la tenda sotto casa tua, per seguirti giorno e notte!"
Giulia si mette a ridere:" ho dovuto bloccarlo sui social, perche' era un continuo controllarmi. Una volta glielo ho fatto presente; e lui si e' offeso, cancellandosi dai social!"
Cesare replica:" che grave perdita! "
Lei si mette a ridere, come una scema.
Cesare continua:" Giulia; ma come fai a frequentare, uno stupido come quello?"
Lei si giustifica:" Cesare; ma mica lo frequento. Si e' appena trasferito, non ha amici e amiche. Mi fa un po' pena. Sembra sempre un cane bastonato!"
Cesare imita uno che colpisce con un bastone, mettendosi a ridere.
E Giulia lo segue a ruota, ridendo.
Giulia mi ha umiliato ,direi definitivamente.
Probabilmente, con questa conoscenza, ha deciso di chiudere con Ferdinando.
Uno piu' grande non le proporra' giochini stupidi; ma le chiedera' subito, di scopare.
Sara' diretto.
E probabilmente, Giulia vuole quello.
E ho avuto la prova, che Giulia mi ha sempre preso in giro.
Quel ragazzo non ha nessuna cicatrice.
Mi sono solamente avvicinato, per verificare quello.
Il colpo si fa sentire.
Appena mi allontano di circa cinquanta metri, mi nascondo dietro una pianta.
Voglio spiarla.
Ma non li vedo piu'.
Mi metto a correre, per cercarli.
Devo assolutamente trovarli.
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