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Gay & Bisex

DEVO CONTROLLARE MIO FIGLIO


di Foro_Romano
12.02.2020    |    29.510    |    23 8.8
"I presenti lo incitavano a sfondare senza pietà la ‘vittima’ e lui, orgoglioso della sua virilità, lo ha fatto senza pensarci due volte..."
Me ne ero accorto, certo, ma non ho voluto dargli peso. Cercavo di nasconderlo anche a me stesso. Un giorno, però, in ufficio, tra la posta, ho trovato una lettera anonima. Mi diceva che mio figlio appena maggiorenne è gay e frequenta un certo locale notturno. Mi è caduto il mondo addosso. Un conto è intuirlo ed un conto è constatare che lo sanno anche altri. Mio figlio, il mio unico figlio, è gay! Incredibile! Figlio di un padre che, quando ero più giovane, sono stato sempre uno stracciafemmine ed ancora oggi, che sono sposato, non sono poche le donne che mi fanno il filo. Mai e poi mai ho neppure immaginato di avere un rapporto omosessuale. Per me contano solo le fiche. Anche se non sono mai stato omofobo. Per me, ognuno può fare quello che gli pare, nel rispetto della volontà altrui. Ma mio figlio!
Da quando è maggiorenne (non è neppure un anno) esce quasi tutte le notti per divertirsi con gli amici e non me ne sono mai interessato. E’ giovane ed è giusto che si diverta. L’importante è non averlo mai visto ubriaco o drogato.
Ma, dopo quella lettera, ho deciso di vedere di persona dove va, chi frequenta, che fa la notte. Sono pur sempre il padre ed è mio dovere proteggerlo da pericoli che potrebbero rovinargli la vita. Così, una sera, una mezzoretta che lui era uscito, sono uscito anche io e sono andato al locale di cui mi si diceva della lettera. Appena entrato, mi sono trovato in un ambiente piuttosto strano. Luci soffuse, musica ad alto volume, le voci sembravano ovattate. Tutti i presenti erano maschi, personale compreso. “Ai miei tempi, i locali per soli uomini avevano le ragazze che servivano in abito succinto” mi sono detto. Lì era concepito in maniera diversa.
C’erano uomini di tutte le età. Alcuni parlavano tranquillamente, magari sorseggiando da un bicchiere al bancone del bar o ad un tavolo, ma altri si baciavano e pomiciavano tranquillamente, anche toccandosi nelle pari basse. Non avevo mai visto una scena simile. Mi sembrava di stare in un girone infernale, ovviamente in quello dei pederasti. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua e mi sembrava tutto così irreale.
Ho girato un po’ per le diverse sale e salette annesse un po’ per conoscere meglio l’ambiente ed un po’ per cercare mio figlio. In uno di questi ambienti ho visto una scena raccapricciante. Un ragazzo nudo era legato ad una croce di S. Andrea e, dietro di lui, un maschio corpulento e muscoloso, nudo anche lui, alto molto più di lui, se lo stava scopando senza ritegno, sotto lo sguardo interessato di numerosi astanti eccitati, col cazzo di fuori che se lo andavano segando. I muscoli delle gambe e del culo dell’uomo scattavano ad ogni affondo. Sono rimasto di stucco, specialmente quando quello gli è venuto dentro ed è uscito di colpo, mostrando a tutti come aveva ridotto quel buco martoriato. E tutti che applaudivano!
Ero disgustato e sono andato da un’altra parte. Al centro di una sala era sdraiato di schiena, su una stuoia, un altro ragazzo a gambe alzate mentre un uomo di circa 35-40 anni se lo stava scopando rudemente, nella posizione alla missionaria. Quel che è peggio, è che l’uomo, mentre fotteva, copriva il giovane di sputi e di insulti pesanti e che quello (incredibile a dirsi ed ancor più a vedersi) lo incitava a fare più forte, sempre più forte, dicendo che effettivamente era una troia in calore e lui era il suo padrone. Credo che forse, in quel momento, mi sono sentito assalire da una certa eccitazione. Tutta quella lussuria, quell’odore di sesso e di corpi nudi che aleggiava nell’aria, gli incitamenti dei presenti, devono aver influito.
Dopo un bel po’ di tempo che l’uomo stantuffava con forza, con un grido selvaggio si è scaricato completamente dentro la sua preda, agitandosi come un ossesso. Lentamente ha sfilato il suo pene da quel corpo inerme ed un lungo fiotto di sperma ne è uscito, mostrando a tutti quanto fosse abbondante. Tre o quattro del gruppetto che li circondava si sono avvicinati e, prima uno e poi gli altri, hanno schizzato il loro seme sulla faccia del ragazzo che, a bocca aperta e la lingua di fuori, cercava di assaggiarne il più possibile. Ne era completamente imbrattato. Che scena! Non mi rendevo conto del perché ma mi si era decisamente intostato.
Ancora inebetito, ho ripreso a girare per il locale finché non sono finito in una stanza dove un ragazzo era legato ad un cavalletto, a pancia in giù. Un uomo di circa la mia età, a torso nudo e pantaloni neri in lattice, stava ostentatamente spalmando di crema un fallo di gomma. Con la stessa si è unto le dita di una mano ed ha lentamente inserito l’indice nel forellino roseo e pelosetto del giovane. L’uomo era molto peloso ovunque, comprese mani e schiena, ed aveva due folti baffi.
Ha girato e rigirato il dito dentro, poi ne ha aggiunto un altro e, dopo, un altro ancora. Quando ha ritenuto che il buco era abbastanza unto e preparato, ha ripreso a incremare il fallo, lo ha puntato allo sfintere dell’adolescente e glielo ha inserito dentro lentamente ma con decisione.
“Siii, tutto” si è levato il coro dei presenti.
Per un po’ l’uomo è andato su e giù col giocattolo, mentre il ragazzino gemeva e sospirava. Quindi lo ha sfilato, si è alzato e solo allora mi sono accorto che il suo cazzo era diventato gigantesco. Non pensavo che si potessero raggiungere certe misure. I presenti lo incitavano a sfondare senza pietà la ‘vittima’ e lui, orgoglioso della sua virilità, lo ha fatto senza pensarci due volte. Lo ha afferrato per i fianchi, ha appoggiato la grossa cappella turgida e dura ed ha subito dato una fortissima spinta che ha squarciato il piccolo culetto. Il giovane ha lanciato un urlo da far accapponare la pelle.
“AAAAHHH”.
“Fai piano, così lo distruggi” gli ha gridato qualcuno.
“Nooo… non ti fermare… continua… forte… più forte… sfondami tutta, maschio. Oooohhh… che bello… bello…”.
No, non poteva essere vero. Solo allora mi sono accorto che la cagnetta sodomizzata era mio figlio. Mio figlio che si faceva violentare a quel modo! Non potevo credere a quello che stavo vedendo. Sono rimasto esterrefatto, immobile, incredibilmente duro. Il cazzo mi scoppiava nei pantaloni. Invece di soccorrerlo, mi ero eccitato.
Qualcosa di leggero mi ha premuto la patta. Ho abbassato lo sguardo e un ragazzetto bellissimo si era accovacciato davanti a me e strofinava il musetto contro. Ha alzato gli occhi e ci siamo guardati. Non ho mosso un dito. Lui mi ha slacciato i pantaloni, ha tirato fuori il mio cazzo violaceo e se lo è ficcato tutto in gola. Stavo per svenire dal piacere.
Non l’ho allontanato, ma ho rialzato la testa a vedere come il mio ragazzo veniva sbattuto in maniera selvaggia. Il frocetto sotto di me ha preso a succhiarmi e pomparmi il cazzo lentamente, gustandoselo tutto meticolosamente.
“Rompigli il culo. Sfondalo. Incredibile! Lo sta sventrando!” dicevano i presenti.
“Ooohhh… aaahhh… Si, si… così… Più forte… ancora più forte…” incitava la vocina che ben conoscevo, mentre quel nerbo, lucido di umori, gli scorreva brutalmente nelle viscere.
Quella bestia da monta non si risparmiava e ghignava ingrifato sollecitato da tutti. Il mio cucciolo si era trasformato in una vacca svuotacoglioni. Veniva apostrofato da incredibili insulti da bordello, sia dall’animale che gli stava dentro che da tutti gli altri. E lui sembrava goderne. Possibile che un trattamento simile non gli facesse male? Certamente si ma a lui sembrava piacere.
Dopo avergli dilaniato il culo senza risparmiarsi per molto tempo, lo stallone giunse alla fine, dette alcuni colpi secchi, si fermò piantato fino in fondo e, con un lungo rantolo gutturale, si è scaricato i coglioni fino all’ultima goccia. Ha tirato fuori la minchia umida e lurida con un plop ed ha lasciato che tutti ammirassero il buco sventrato di mio figlio, che stava appoggiato col viso sbavante e sorridente. Era felice del trattamento subito e di aver dato spettacolo della sua depravazione.
“E adesso, avanti un altro. E’ tutto vostro” disse l’uomo facendosi da parte. Subito uno prese il suo posto e, senza mezzi termini, lo infilzò con un solo colpo, fino ai coglioni, sciacquando nella sborra che lo farciva e che, in parte, è schizzata fuori.
Una succhiata più forte mi ha fatto capitolare. Ho afferrato la testa del ragazzo che mi stava spompinando per tenergliela ferma ed ho avuto forse il miglior orgasmo della mia vita. L’intero carico è stato prontamente ingoiato. Ero totalmente confuso.
“Grazie” mi ha detto, alzandosi. Con la bocca impastata della mia sborra.
Senza intervenire minimamente, ho assistito ad altri assalti al corpo di mio figlio. L’hanno scopato in bocca ed in culo almeno altri sei, tutti venendogli dentro. Ho sentito i suoi gemiti di piacere, i suoi lamenti, mescolati agli ansimi ed agli ululati dei maschi che se lo godevano. Le sue richieste di altri cazzi e gli epiteti scurrili che riceveva.
A casa, con calma, gli dirò di sapere, di aver visto quello che faceva la notte. Potrebbe chiedere scusa e dirmi che non lo farà più, oppure che dovrei accettarlo così com’è perché gli voglio bene, oppure… oppure… mi leccherà i coglioni e riceverà il mio perdono con una densa sborrata in bocca.

(Il presente racconto, essendo di carattere erotico, ha lo scopo di eccitare i nostri istinti animali ma non per questo va preso alla lettera. Le stesse cose si possono fare con le dovute precauzioni. Non fate mai sesso senza preservativo: non rovinatevi la vita ma godetevela il più possibile. Buona sega a tutti).
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