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Marianna la troia - Come tutto ebbe inizio


di Difficilissimo
17.10.2012    |    17.338    |    1 9.7
"Ebbe un conato di vomito, non l'aveva mai ricevuta in bocca, divenne rossa e sembrò quasi vomitare, poi dopo alcuni colpi di tosse e dopo averne sputata un..."
La storia che vado a raccontare e che ovviamente spero vi piacerà, è fondamentalmente una storia di fantasia anche se i personaggi e parte della vicende che narrerò avranno una parte di realtà al loro interno. Cercherò di postare i racconti, di volta in volta, sotto i giusti generi in base ai contenuti in modo da rispettare l'ordine del sito.

Marianna sapeva di essere bella, a detta di molti bellissima, e l'innocenza dei suoi 14 anni stava iniziando pian piano a sciamare con i primi ragazzi che frequentava. Ancora vergine, la bella ragazzina abruzzese, che faceva il primo anno di scuola superiore, sognava sempre una prima volta romantica con quello che nei suoi sogni sarebbe stato il suo ragazzo per la vita. Qualche esperienza sessuale la stava iniziando ad avere, soprattutto roba di masturbazione reciproca e due-tre pompini nel cinema ma nulla di tutto ciò lasciava presagire ciò che la ragazza sarebbe diventata nel corso degli anni. I problemi in famiglia c'erano e per quanto lei negasse, era evidente come in fondo la stessero segnando: la totale assenza di una figura paterna, ormai allontanatasi per scelte di vita molti anni prima, e una madre in enorme difficoltà nel crescerla sotto l'aspetto mentale e abituata a portare di continui i suoi uomini in casa, avevano sicuramente posto un solco nella mente della bella Marianna. Per questo, dentro di lei, si faceva sempre più largo il desiderio di trasgredire, per questo aveva iniziato a fumare e, quando le capitava di uscire con gli amici, anche di bere. E per questo la corte di Gianluca le fece perdere fin da subito la testa. Lui era un ragazzo di 18 anni, faceva il quinto anno ed era colui a cui sbavavano tutte dietro: sbandato, con chiari problemi di droga e di alcool e dalla famiglia difficile, abbastanza propenso a venire alle mani, tutte "qualità" che su una ragazzina di 14 anni riuscivano incredibilmente a fare colpo. Senza aggiungere che Gianluca era veramente splendido: molto alto, sul metro e novanta, fisico asciutto e scolpito al punto giusto, capelli biondo-scuro, bellissimo viso regolare e una serie di orecchini, piercing e tatuaggi che lo rendevano più "fico". Marianna non poteva credere al fatto che quel ragazzo che tutte le sue amiche desideravano e che era solito farsi vedere in giro con ragazze della sua età e a volte anche più grandi, stesse facendo il filo proprio a lei. Ok, sapeva della sua bellezza, era una ragazza meravigliosa, di statura bassa ma con tutte le cose già al loro posto, un gran bel seno, un culo da favola, gambe perfetta e un viso meraviglioso, con degli splendidi capelli lisci castani che le scendevano dalle spalle, tuttavia Gianluca secondo il suo punto di vista era anche troppo per lei. Non le parve vero quando, dopo l'ennesima serata passata a messaggiare col ragazzo su internet, costui le chiedesse il giorno dopo di fare filone insieme a scuola. Era la prima volta che il corteggiamento di Gianluca andava oltre il contatto messaggistico, particolare che le aveva fatto quasi pensare che in fondo fosse riservato e timido anche lui. Fu ben lieta ovviamente di accettare l'invito e così il giorno seguente cercò di essere ancora più bella del solito, curò a lungo la sua pettinature e anche la scelta dei vestiti e del trucco richiedette diverso tempo. Prima di uscire si guardò allo specchio e ammise a se stessa che era veramente uno schianto e con il cuore che le batteva a mille si recò all'uscita di scuola, dove Gianluca era in sella al suo motorino ad attenderla. Si salutarono con un bacio sulla guancia, poi lei salì dietro e partirono in direzione del mare, con Marianna che non perse occasione, durante il tragitto, per stringersi ai fianchi del ragazzo. Gianluca la portò sugli scogli, in un posticino riservato e i due fumarono dell'erba insieme, poi il ragazzo improvvisamente la guardò negli occhi e la baciò in bocca. Il baciò fu lungo e intenso e Marianna, pensando di conquistare definitivamente Gianluca, poggiò una mano sula patta dei suoi pantaloni e provò a sbottonarli, venendo tuttavia fermata dal ragazzo che le chiese di andare in qualche altro posto perchè lì passava gente e non era il caso. Marianna propose di portarlo a casa sua, tanto la madre lavorava e non sarebbe stato un pericolo per cui i due ormai neo fidanzatini andarono là e entrarono in camera da letto. A Marianna batteva il cuore a mille, era vergine e non voleva perdere la verginità, temendo allo stesso modo che GIanluca volesse fare proprio quello e potesse prendersela per un suo rifiuto. In effetti il ragazzo non perse tempo e chiese subito a Marianna se volesse fare l'amore con lui ma lei gli spiegò della sua verginità trovando un'inaspettata comprensione in Gianluca, che chiese alla ragazza di continuare allora quello che aveva iniziato in spiaggia. Marianna fece stendere Gianluca sul letto e abbassò la tapparella della camera, creando una situazione di quasi totale buio, poi slacciò i jeans al diciottenne e li fece scendere, assieme ai boxer, fino alle caviglie. Aveva davanti un cazzo grosso, il più grosso che aveva mai visto dal momento che i pochi cazzi toccati e spompinati erano di ragazzi coetanei che a malapena superavano i 15 centimetri. Quello di Gianluca era di almeno 19 e decisamente largo, cosa che in fondo la eccitò e la stuzzicò parecchio. Si stese per orizzontale rispetto alla posizione verticale del ragazzo, ponendo il viso a pochi centimetri dal cazzo in tiro di GIanluca e, con un pò di timore, vi avvicinò la bocca. Sentiva che quel cazzo aveva un odore forte, d'altronde si era già accorta che Gianluca non era un ragazzo pulitissimo ma la cosa non le importava molto, era troppo cotta di quel tipo e sognava solo di portarlo al piacere. Impugnò con decisione il cazzo nella sua mano destra e lo segò un paio di volte, poi tirò fuori la lingua e lo assaggiò. Si accorse del sussulto che provò Gianluca al contatto della lingua col suo pene e questo le diede ulteriore fiducia, per cui passò una seconda volta, quasi gustandoselo in tutta la sua lunghezza, la sua lingua su quella lunga e odorante asta ritta. A questo punto decise di prenderlo in bocca e lo accolse, lo sentiva grande al suo interno e iniziò a pompare come meglio poteva. Le avevano detto che era abbastanza brava a fare pompini anche se un conto era farli a ragazzini arrapati e sborranti di 14 anni e un conto era farlo al più fico della scuola che si era sbattuto decine e decine di ragazze. Cercò di allontanare i pensieri circa la prestazione del suo pompino e di concentrarsi solo sul reale compito che stava svolgendo. Usò la lingua per massaggiare tutta l'asta del cazzo mentre con la mano aiutava a farselo scivolare fino alla gola e udì i continui rantoli di piacere di Gianluca che intanto le aveva afferrato la testa e le accarezzava i capelli. La cosa le diede ancora coraggio e Marianna iniziò a spompinare a mille, le piaceva da matti l'idea che stava dando piacere a quel bellissimo ragazzo con la sua abilità e non si accorse nemmeno dei tentativi di GIanluca di avvisarla dell'imminente orgasmo e in pochi istanti si ritrovò la bocca sommersa dalla densa e calda sborra. Ebbe un conato di vomito, non l'aveva mai ricevuta in bocca, divenne rossa e sembrò quasi vomitare, poi dopo alcuni colpi di tosse e dopo averne sputata un pò sul lenzuolo, si accorse che in fondo il sapore che le era rimasto in bocca le piaceva da matti. Senza dire nulla si rituffò nuovamente sull'uccello di GIanluca, che era moscio e ancora bagnaticcio, lo accolse ancora nella sua bocca e riprese a succhiarlo. Il ragazzo non poteva credere a quanto si stesse rivelando troia Marianna e sapeva che il suo piano stava finalmente prendendo vita. Attese godendo a occhi chiusi che la bella quattordicenne terminasse il suo lavoro di bocca, poi dopo averle sborrato nuovamente in gola, la salutò con un bacio in bocca e, notando che si era fatto tardi, si diresse verso casa, promettendo di chiamare nel pomeriggio quella che ormai era la sua nuova fidanzata... CONTINUA
PS: se commentate mi fa piacere...
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