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Gay & Bisex

Come pagare un affitto


di Difficilissimo
12.11.2011    |    32.963    |    2 7.0
"Col cuore in gola, il giovane punk diciassettenne, si infilò semplicemente un paio di jeans e una canotta, mise le ciabatte andò all'appuntamento con la..."
Nei miei racconti precedenti ho sempre cercato di raccontare le mie esperienze personali reali, a volte romanzandole un pò per renderle più interessanti. Stavolta andrò semplicemente a raccontare, per filo e per segno, la reale vicenda vissuta da due miei amici, di cui ovviamente cambierò i nomi. Premetto inizialmente che uno dei due protagonisti, Davide, è stato il mio migliore amico per diverso tempo e ho già accennato di lui nel mio primo racconto "Intrecci Particolari". Davide ha 3 anni meno di me, è bellissimo, alto, magro, viso perfetto con intensi occhi scuri e all'epoca dei fatti aveva 16 anni ed era trascorso qualche mese dall'inizio della nostra relazione segreta. Lui aveva la ragazza ma è sempre stato un vero pervertito e non lo dico per inserire un termine eccitante nel racconto ma proprio perchè si tratta della verità. E' un amante del feticismo e del pissing ed è totalmente e nemmeno troppo nascostamente bisessuale e questo lo ha portato, a 15 anni, a fare le sue prime vere esperienze di sesso gay con me. Anche per me erano le prime vere, dopo qualche sega e basta e ci siamo spinti veramente molto a fondo, provando un pò di tutto. All'epoca dei fatti che vado a narrare, però, io e Davide ci eravamo parecchio allontanati essendo lui finito in un brutto giro di droga e non volendo minimamente il mio aiuto e ci vedevamo saltuariamente per fugaci rapporti sessuali in auto, per lo più nei periodi in cui litigava con la ragazza. Davide era entrato veramente in un vortice di perdizione, giunto a rubare e vendersi i gioielli dei genitori pur di poter comprare la sua droga. Proprio i genitori erano l'elemento chiave dei suoi errori: egoista e assente il padre, permissiva all'inverosimile la madre, che provava una sorta di infatuazione mistica per il figlio, permettendogli veramente di tutto e arrivando a negarsi lei per prima le brutte abitudini di Davide. L'altro protagonista della vicenda è Andrea, all'epoca diciassettenne, non propriamente un mio amico di uscite ma comunque un ragazzo col quale ero in buoni rapporti. Andrea è un punk convinto, veste con borchie, catene, giacche di pelle e anfibi e ha una vistosissima pettinatura a cresta oltre ad essere un fermo e convinto idealista dell'inutilità di lavarsi. Fisicamente è di statura bassa, bel fisico seppur magro, bellissimi occhi verdi e viso regolarissimo e durante il periodo citato era fidanzato con una tale Erika, anch'essa punk. Andrea si era innamorato per la prima volta nella sua vita, aveva perso la verginità con lei e sembrava finalmente felice quando improvvisamente ha scoperto che la ragazza era una gran troia che aveva scopato con la metà dei suoi amici e ci aveva provato perfino col fratello, per fortuna senza successo. Preso dalla disperazione, Andrea si era lasciato parecchio andare, entrando nel giro di droga di Davide. A differenza dell'amico però la madre di Andrea non rimase affatto ignara di ciò che andava facendo in giro il figlio e aveva provato a intervenire, purtroppo inutilmente. Anzi ne era scaturita una violentissima lite e Andrea aveva preso le prime cose che gli erano capitate a mano ed era andato via di casa, trovando ospitalità in uno degli appartamenti che i genitori di Davide affittavano d'Estate, quindi libero (era Marzo). Ovviamente gli stessi genitori di Davide erano inizialmente ignari della cosa e pensavano semplicemente che il figlio usasse l'appartamento per stare assieme agli amici ma non che gli ospitasse. I due amici, per guadagnarsi soldi, avevano iniziato entrambi a prostituirsi, seppur in situazioni piuttosto diverse: Andrea lo faceva già da un pò, precisamente aveva iniziato l'estate precedente, quando aveva lavorato stagionalmente in un ristorante di un paese vicino, frequentato da gente carica di soldi e soprattutto da omosessuali che gli proposero presto soldi in cambio di prestazioni sessuali, inizialmente da attivo, poi pian piano anche da passivo. Il profumo inebriante dei soldi di questi ricconi convinse ben presto Andrea a provare questa esperienza e il ragazzo fece così le sue prime esperienze gay della sua vita vedendosi sventolare centinaia di euro davanti in cambio di scopate che alla fine lo appagavano a sua volta, peccato che poi quasi tutto il guadagno fosse sperperato in droga e cazzate. Davide, invece, a cui i soldi non erano mai mancati, si era accorto però di spendere di gran lunga più di quello che effettivamente riusciva a farsi dare dai genitori e nemmeno la sua attività di furto riusciva a fornirgli il sostentamento economico necessario per potersi drogare con la frequenza voluta. Per questo iniziò sempre più spesso a concedere il suo culo alla stazione, spesso in cambio di pochi soldi o di qualche piccola dose di droga. Per sua stessa ammissione, la droga di cui faceva uso gli provocava una fortissima erezione che spesso faticava a tenere a bada e aveva ricominciato a masturbarsi furiosamente ogni giorno, cosa che non faceva da anni. Avendo problemi con la ragazza, raramente riusciva a farci sesso e le scopate da passivo che si faceva in stazione non facevano che aumentare ulteriormente le sue voglie. Così, una sera, fattissimo come non mai, decise di rimanere a dormire nell'altro appartamento con Andrea, anche lui in condizioni pietose. I due si trascinarono stancamente sul letto e iniziarono a dialogare, spostando presto l'argomento sul sesso. Entrambi eccitati come muli, si iniziarono a massaggiare i pacchi dall'esterno, poi Davide, spinto dall'effetto delle droghe e per nulla preoccupato da possibili reazioni, allungò la sua mano e iniziò a toccare il bozzo di Andrea. Andrea sorrise, osservò Davide per alcuni secondi, poi ricambiò il gesto e ben presto i due si attorcigliarono in una furiosa pomiciata. Nella passione si sfilarono tutti i vestiti e si denudarono completamente, impugnando i rispettivi cazzi: grosso e abbastanza paccuto quello di Davide, decisamente piccolo quello di Andrea, entrambi dal fortissimo odore visto lo scarso igiene. In preda alle loro voglie, si misero subito a 69 e succhiarono furiosamente i rispettivi cazzi, fregandosene dell'odore emanato. Erano scatenati, Davide lavorava col dito anche il culo di Andrea mentre l'amico ansimava come una troia. Ben presto Davide fece mettere Andrea a novanta e lo penetrò deciso, i due scopavano con una foga incredibile e per loro stessa ammissione successiva, erano veramente in preda ad un piacere unico. Davide dopo poco che lavorava il culo dell'amico venne alla grande, sporcando di sperma sia il buco del punk sia le lenzuola del letto. Cambiata la posizione, era ora Andrea a scoparsi in culo Davide e anche a lui bastarono pochi colpi decisi per giungere all'orgasmo e sborrare come un cammello sul letto. Fregandosene del letto sporco e di tutto, i due si addormentarono nudi. Inutile dire che le loro scopate gay divennero una vera e propria abitudine col quale concludere le giornate e spesso erano talmente fatti da scopare quasi meccanicamente senza nemmeno rendersi conto di quello che facessero: Davide così riuscì anche a convincere facilmente Andrea a fare pissing e fetish e non vi lascio immaginare le condizioni in cui si trovava il letto, visto che non cambiavano mai le lenzuola. Nel frattempo, però, la mamma di Davide, Silvia, si era accorta del fatto che Andrea non era più soltanto un invadente amico del figlio ma che dormisse ormai da diversi giorni nel loro appartamento e fece finta di accettare passivamente la cosa. Silvia è una donna favolosa, tutti gli amici di Davide, me compreso, gli hanno sempre fatto battute sulla madre perchè è la fantasia erotica di tutto quanti. Una donna fisicamente strepitosa che, nonostante i suoi quasi 50 anni, conserva tutto il fascino di un tempo, in un fisico rassodato da ore di palestra e saune e curata in ogni minimo dettaglio. E' alta, bionda, occhi azzurri, fisico strepitoso con grosso seno e culo favoloso ma soprattutto il suo pezzo da novanta sono due gambe da sogno con uno stacco di cosce più unico che raro. Sempre ricordandovi che è tutto reale, aggiungo che Silvia è famosa in città per essere una troia megagalattica e fece scandalo diversi anni fa, facendosi beccare in un giro di orge con una sua amica. I genitori di Davide, dall'epoca di questo episodio, sono praticamente separati. Comunque, tornando alla narrazione, Silvia si era ormai accorta di Andrea e fece finta di nulla quando una mattina, con Davide che stranamente era andato a scuola, decise di attuare il suo piano. Erano le nove circa e Andrea era ancora nel letto in mutande a dormire quando udì il suono del campanello della porta. Un pò stralunato decise inizialmente di ignorarlo ma un secondo suono lo convinse ad alzarsi e andare a vedere chi fosse. Fu preso da un vero colpo quando scoprì che era Silvia, luo non sapeva che la mamma di Davide l'avesse scoperto e si sentì gelare. La signora era davanti all'uscio della porta, con la vestaglia che indossava sempre in casa e il suo viso non sembrava promettere nulla di buono. Con voce severa e decisa, ordinò ad Andrea di raggiungerla quanto prima nel suo appartamento per parlare della situazione che si era venuta a creare. Col cuore in gola, il giovane punk diciassettenne, si infilò semplicemente un paio di jeans e una canotta, mise le ciabatte andò all'appuntamento con la madre del suo amico. Trovò la porta dell'appartamento aperta, bussò e chiese permesso ed esortato ad entrare, raggiunse timorosamente il salotto della casa di Davide. Silvia lo fece accomodare sul divano mentre lei rimase in piedi e iniziò ad aggredire verbalmente Andrea.
- Si può sapere perchè dormi a casa mia senza permesso?
- Mi dispiace, ho problemi a casa
- Mi devi dire cosa fate tu, mio figlio e i vostri amici dillà tutti i giorni
- Ma...niente...cioè stiamo un pò insieme
Sempre più in difficoltà, Andrea non sapeva più a che piglio aggrapparsi per caversela da quella situazione e faceva fatica a rispondere alle domande della donna che dopo alcuni minuti chiese:
- E tu come pensi di ripagare l'affitto?
- Beh posso dare qualche soldo non è questo il problema...
- Oppure...
Silvia si avvicinò al divano, rimanendo in piedi dinanzi ad Andrea e con una rapida mossa fece cadere la vestaglia ai suoi piedi, rimanendo totalmente nuda di fronte al ragazzo. Andrea era senza parole, non poteva credere a quello che stava vedendo, Silvia lo prese per la mano e gli disse di seguirlo, lo portò in camera e lo fece spogliare, poi lo spinse con prepotenza sul letto. Incurante del cattivo odore e delle ridotte dimensioni del cazzo di Andrea, Silvia lo accolse nella sua bocca e lo succhiò come un'indemoniata. Andrea era in estasi, quella donna lo stava spompinando con un abilità incredibile che aveva trovato pari soltanto nei ricchi omosessuali che pagavano centinaia di euro per poter andare a letto con lui. Dopo un pò la donna smise di spompinarlo e salì a cavalcioni su Andrea, si infilò il suo cazzo in fica e cominciò a saltellare a tutta. Silvia era scatenata, urlava e guardava con occhi carichi di grinta il giovane amico del figlio, che cercava di tenere testa al ritmo forsennato della donna ma non durò molto, provò ad avvisarla dell'orgasmo ma lei non si spostò e tutta la sborra di Andrea le finì in fica. Intimò il ragazzo di non dire nulla al figlio e di doverla scopare ogni mattina se avesse voluto rimanere loro ospite. Andrea lo fece, per giorni e giorni, era allo strenuo delle sue forze, la mattina Silvia, il pomeriggio i suoi incalliti omosessuali che lo pagavano e la sera Davide, il tutto condito dalle solite dosi di droga. Il tutto andò avanti per un paio di mesi, poi finalmente i genitori di Davide scoprirono la gravità reale di quello che faceva il figlio e Silvia fu costretta a mandare via Andrea, che mestamente tornò a casa sua...
Davide mi ha rivelato questa storia a letto, poco dopo che avevamo finito di scopare ma ovviamente era ignaro della parte sulla madre, che ho scoperto a mia volta da Andrea, che invece mi ha omesso la parte del racconto che riguardava i rapporti gay. Davide e Andrea comunque hanno continuato a scopare, seppur di rado, anche dopo ma non sono mai riuscito ad approfittare della situazione e inserirmi tra loro..
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