Racconti Erotici > Gay & Bisex > Un dolce e timido tesoro 03
Gay & Bisex

Un dolce e timido tesoro 03


di Difficilissimo
23.11.2017    |    6.667    |    2 9.4
"Stavolta il dolore doveva essere sopportabile perchè Lorenzo mai, nemmeno per un secondo, mi fermò..."
Ormai Lorenzo aveva perso ogni freno con me e stava dando sfogo ai suoi istinti repressi. Con la fiducia che cresceva tra di noi, ebbi anche modo di farmi raccontare la sua unica vera esperienza gay, che risaliva all'estate 2016, quando il nostro si era recato a Londra per una vacanza studio. Senza la pressione e il fardello di un'omosessualità repressa e senza il terrore di essere scoperto, si era sciolto un po' di più, arrivando a frequentarsi con un ragazzo inglese della sua età, con il quale era poi finito a letto. Oltre al sesso orale, aveva avuto modo di scoparselo ma la cosa era finita là e nei mesi seguenti Lorenzo era tornato a reprimere la sua sessualità e i suoi istinti...almeno fino a me. Adesso finalmente era se stesso e i nostri incontri erano diventati praticamente quotidiani. Casa sua era diventata il nostro nido d'amore e la pratica del lenzuolo una variante che ci coinvolgeva moltissimo, in diverse varianti tipo quella della leccata anale sperimentata nel corso dell'incontro narrato nel precedente racconto. Un paio di incontri li avevamo avuti anche in auto di sera e avevo notato come a Lorenzo piacesse particolarmente l'idea di scopare in giro. Più lo conoscevo e più lo scoprivo depravato e questo mi piaceva immensamente. Provammo, in alcune circostanze, a farlo anale ma Lorenzo sentiva sempre troppo dolore e mi fermava non appena provavo a penetrarlo. Così fu, almeno fino a un normalissimo pomeriggio infrasettimanale di fine Ottobre. Quel giorno non avevamo allenamento e quindi il nostro incontro sarebbe stato all'insegna della calma e del relax più assoluto, senza alcuna fretta e con tante ore davanti a noi. Per tutta la mattina, quel porcellino di Lorenzo, non fece che inviarmi messaggi caldi e anche una foto scattata dal bagno della scuola del suo uccello duro.

Stavo davvero scoppiando di voglia, più passavano i minuti, più messaggiavo con lui e più sentivo un'irrefrenabile voglia di averlo. Evidentemente anche lui provava la stessa frenesia e la stessa eccitazione perchè mi chiese, quasi supplicandomi, di andare da lui appena dopo pranzo, in modo da avere davvero tutto il pomeriggio per noi. Verso le 14:30 arrivai sotto casa sua, parcheggiai l'auto e gli citofonai. Salì le scale e trovai la porta d'ingresso aperta. Non appena dentro Lorenzo mi chiamò dalla sua stanza, invitandomi a raggiungerlo. Lo trovai in mutande e calzini di fronte alla TV che guardava le battute finali dei Simpson. Immediatamente ci salutammo con un lungo e intenso bacio. Ci eravamo desiderati per tutta la mattina e finalmente eravamo l'uno dell'altro. Osservai Lorenzo e i suoi magnifici occhi azzurri. Mi sarei perso per ore a guardarli, aveva uno sguardo strepitoso. Intanto mi denudai a mia volta e poi ci stendemmo entrambi sul letto. Gli feci togliere le mutande e le calze e entrambi fummo nudi, uno di fianco all'altro. Iniziammo dolcemente a baciarci, mentre le nostre mani si fecero pian piano più coraggiose e iniziarono a esplorare i due corpi. Mi piaceva da morire la sua pelle, morbida e bianca, senza un pelo, così presi lentamente a baciarlo e leccarlo ovunque. Iniziai dall'orecchio, gli mordicchiai il lobo e l'elice, poi gli infilai la lingua dentro. Lorenzo iniziò a scaldarsi, la cosa non lo stava lasciando indifferente, e si lasciò andare ad un paio di gemiti. Era un punto a lui molto sensibile l'orecchio e quindi continuai ancora per un po' a stimolarglielo. Quando notai che stava portando la mano sul suo uccello lo fermai immediatamente: doveva soffrire ancora un po'! Con tutta calma ripresi il mio lavoro, lentamente mi spostai fino al collo leccando tutta la pelle lungo il tragitto dall'orecchio. Poi iniziai un classico succhiotto, senza andare troppo a fondo con i denti. La mia ascesa prosegui lungo il petto, che baciai e leccai con cura fino a soffermarmi sui suoi capezzoli, che iniziai dolcemente a mordicchiare. Sempre con la stessa cura e attenzione, ripresi a baciarlo lungo la pancia e lungo i fianchi. Arrivai all'altezza del suo cazzo, che svettava di fronte a me e sembrava sul punto di esplodere. Ma non era ancora ora di renderlo felice, occorreva farlo attendere ancora! Per cui saltai tutta la zona intima e ripresi a leccarlo direttamente nell'interno cosce, mentre lui tentò con discreta decisione di portarmi la testa, con le sue mani, tra le gambe. Me ne fregai e continuai a fare ciò che mi ero prefissato. Le gambe le assaporai tutte, centimetro per centimetro mentre sui piedi mi scatenai. A Lorenzo piaceva molto quando gli leccavo i piedi, mi spiegò che lo faceva sentire quasi adorato e la cosa lo eccitava oltremodo. Ma oltre a piacere a lui era un qualcosa che, da sempre, mi faceva impazzire anche a me, da buon feticista. Poi i suoi piedi li adoravo perchè, pur abbastanza lunghi (vista anche la statura di Lorenzo) erano molto delicati. Passai la lingua in mezzo a ogni dita e per tutta la pianta più volte. Quando ebbi terminato, feci stendere Lorenzo a pancia in sotto e ripresi la salita, stavolta nel retro del suo corpo. Le gambe le leccai rapidamente, saltai momentaneamente il sedere e gli leccai tutta la schiena e le spalle, poi tornai nuovamente verso il basso. Tornato sul sedere, allargai con le due mani le chiappe e mi feci spazio con la lingua in direzione del suo buchetto. Lo trovai bello profumato, evidentemente ben lavato prima del mio arrivo. A Lorenzo piaceva tremendamente il rimming e iniziò a scatenarsi particolarmente. Lo sentivo mugugnare di piacere e il tutto mi dava ulteriore carica per ciò che stavo facendo. Vi infilai un dito e cominciai a sditalinarlo per bene. Lo facevo entrare e uscire a buon ritmo, andando bene a fondo e godendomi i suoi gemiti. Quando lo vidi particolarmente rilassato, cominciai a premere con il secondo dito, che un po' a fatica entrò. Lorenzo si lamentò un po' ma riuscì a resistere e mi permise la penetrazione anche con il secondo dito. Il suo culo si stava bagnando e la cosa mi eccitava da morire per cui presi nuovamente a leccarlo, gustandomi tutti i suoi umori con lui che pian piano si posizionò a 90 gradi. Nel mentre, con l'altra mano, cercai il suo uccello e lo afferrai. Iniziai dolcemente a stuzzicargli la cappella, cosa che Lollo gradì particolarmente. Quando capì che era ormai al culmine, lo feci nuovamente girare verso di me e accolsi il suo cazzo in bocca. Bastarono pochi colpi di lingua e di mano e Lorenzo capitolò nella mia bocca, inondandola di sperma. Ora tocca a lui rendermi felice e cominciò a fare praticamente la stessa cosa che avevo fatto io a lui. Mi leccò tutto, dalla testa ai piedi con un gusto incredibile. Quando arrivò al mio cazzo anche io ero sul punto di esplodere e gli venni copiosamente in bocca. Entrambi stremati, ci concedemmo una mezzora di riposo, in cui bevemmo una coca cola e chiacchierammo un po'. Quando recuperammo la giuste energie, Lorenzo prese il solito lenzuolo e il solito asciugamano e li stese sul letto. Prese il Pc e lo posizionò di fronte al letto su una sedia. Accuratamente scelse un video porno gay a tematica teen e poi cominciammo a strusciarci sul materasso, uno di fronte all'altro. I cazzi di entrambi diventarono presto di marmo e io mi staccai dal materasso, posizionandomi alle sue spalle e ricominciando a leccargli il culetto. Avevo intenzione di provare a penetrarlo, stavolta ci sarei riuscito. Mi posizionai alle sue spalle non appena il buchetto mi sembrò ben dilatato e lui rilassato al punto giusto. Poi gli sussurrai di stare tranquillo e di resistere, misi il cazzo sul suo buchetto e lo penetrai. Feci fatica, inizialmente il cazzo non ne voleva sapere di entrare ma non demorsi e mi feci strada con movimenti rotatori e pazienti. Quando avevo metà del mio cazzo dentro mi accorsi che Lorenzo, pur sofferente, sembrava ancora in grado di resistere. Forse era quello il momento giusto per affondare definitivamente il colpo. Gli dissi di sopportare il dolore e di mordere il cuscino (che gli passai appositamente) in caso di sofferenza eccessiva. Con un colpo secco lo penetrai e Lorenzo urlò un po'. Era tutto rosso e visibilmente in sofferenza. Mi chiese di fermarmi ma io gli accarezzai la testa e lo supplicai di resistere. Lorenzo fece come gli avevo detto e iniziò a mordicchiare il cuscino, in modo da soffocare le grida di dolore. Non avevo intenzione di fermarmi stavolta, era entrato troppo a fondo e troppo bene per tornare indietro. Sentivo una gran bella sensazione all'interno del suo culo. Il mio cazzo era ben stretto tra le sue chiappe ma nel modo giusto, senza crearmi fastidio. Cominciai lentamente a muovermi, con molta calma. I miei primi colpi erano lenti e senza vigore. Il solo scopo era di farlo abituare a quel corpo estraneo all'interno del suo meraviglioso culo. Gli iniziai a sussurrare parole dolci e altre sconce, stavo davvero impazzendo per la situazione. Mentre i secondi passavano sempre più velocemente, anche il mio movimento si fece un pochino più ritmato. Lorenzo lo continuavo a vedere in difficoltà ma tuttavia sembrava poter resistere, per cui non avevo motivo di smettere. Diedi qualche colpo rotatorio, poi cominciai a pomparlo con più foga. Lorenzo smise di mordicchiare il cuscino e iniziò a gemere e lamentarsi. Aveva dolore ma allo stesso tempo iniziava a sentire quella sensazione di calore e di piacere. Lo feci posizionare a novanta gradi e presi a fotterlo per bene, reggendomi ai suoi fianchi. Il rumore dei miei coglioni sulle sue chiappe carnose rimbombava per tutta la stanza, facendo compagnia ai gemiti di Lorenzo e a quelli del video porno che ancora era in proiezione sul computer, anche se nessuno di noi due ormai lo stava guardando. Dopo circa 10 minuti che lo pompavo iniziai a sentire l'orgasmo giungere, il mio respiro si fece più affannoso, mi gettai sulla sua schiena, quasi aggrappandomi a lui e poi gli scaricai tutto all'interno del culo. Rimanemmo un po' in quella posizione, feci in modo che ogni singola goccia uscì dal mio cazzo, poi quando mi sentì svuotato, sia fisicamente che sessualmente, mi staccai e crollai sul materasso. Lorenzo rimase ancora qualche secondo in quella posizione, non sembrava muoversi. Mi avvicinai e stava piangendo. Gli misi una mano attorno alla spalle e gli chiesi se fosse per il dolore, lui scosse la testa e mi chiese di andare via. Rimasi alcuni istanti immobile, pietrificato. Poi decisi di assecondarlo e ripresi a vestirmi. Chiesi nuovamente a Lorenzo cosa stesse succedendo e lui, senza rispondermi, andò in direzione del bagno. Provai a seguirlo ma aveva chiuso la porta. Lo aspettai e quando uscì mi chiese come mai fossi ancora là. Volevo spiegazioni e lui mi spiegò di aver avuto un piccolo crollo psicologico per aver fatto quella che era comunque un passo importantissimo nella sua vita. Mi sembrò più calmo e gli domandai davvero se volesse che me ne andassi ma lui si scusò e mi invitò a rimanere, cosa che ovviamente feci. Per tranquillizzarlo gli dissi che avrei fatto qualunque cosa volesse e Lorenzo sembrò illuminarsi di fronte questo. Tornati in camera da letto e nuovamente nudi uno di fronte all'altro, mi misi, come da sua indicazione, a novanta gradi reggendomi sul ordo del letto. Lorenzo si mise dietro di me e iniziò a frustarmi il sedere e la schiena con una cordicella. Odiavo questo genere di cose e mi stava anche facendo male ma avevo promesso di soddisfarlo e lui aveva puntato su un qualcosa che sapevo che lo affascinava, come il sadomaso, ma che mai aveva ancora avuto il coraggio di chiedermi. I suoi colpi erano sempre più forti e intanto con l'altra mano si stava tranquillamente segando. Dopo un po', finalmente, smise di frustarmi ma il tutto non era ancora finito. La sua perversione aveva escogitato dell'altro, per cui, dopo avermi penetrato analmente da dietro, mi avvolse la cordicella attorno al collo e mi dava e mi toglieva ossigeno a suo piacimento. Ero abbastanza scocciato per quello che Lorenzo mi stava facendo ma volevo renderlo felice e lo lasciai fare. Devo ammettere che non esagerò mai nello stringermi il collo, tuttavia in prossimità del suo orgasmo si fece un po' meno clemente con l'ossigeno. Quando finalmente mi venne nel culo mi sentì libero, quella pratica era finita e mi sentì sollevato. Lorenzo si scusò per quanto accaduto ma allo stesso tempo ammise che gli era piaciuto da morire e mi chiese di fare lo stesso con lui. Provai a replicare ma con me ormai sapeva essere persuasivo come pochi. Mi diede la cordicella e mi ordinò di frustarlo con forza per tutto il corpo. Iniziai a farlo senza dare forza ma Lorenzo desiderava maggior vigore e io lentamente aumentai. Lui soffriva ma allo stesso tempo sembrava davvero coinvolto in quello che stavamo facendo, al mio contrario che invece ero molto più meccanico e forzato a farlo. Mi concentrai maggiormente sulle sue chiappe e il rumore emanato dall'impatto era piuttosto forte. Il suo corpo era pieno di segni rossi ma non sembrava volersi fermare. A questo punto provai a trovare un escamotage e gli chiesi se potessi pisciargli addosso. Era qualcosa che non avevo mai fatto con lui e non avevo nemmeno mai avuto il coraggio di parlargli di questa mia passione. Non sapevo cosa mi avrebbe risposto ma era un disperato tentativo di far finire una cosa che mi stava mettendo in enorme disagio e che non mi provocava alcun piacere sessuale. Incredibilmente Lorenzo disse di si. Smisi di frustarlo e andammo in direzione del suo bagno, lui entrò in vasca e si inginocchiò di fronte al mio cazzo. Io glielo puntai davanti a iniziai a inondarlo di piscio. Lorenzo se lo prese in viso senza fare una sola piega, poi aprì anche la bocca e iniziò a berlo. Mentre la mia urina gli colava sul corpo, lui prese a spalmarsela per tutto il corpo con le mani. Appena terminai il getto, scavalcai anche io la vasca e lo raggiunsi. Iniziammo a baciarci e io poi presi a leccarlo ovunque, gustandomi il suo corpo zuppo di piscio. Dopo un po' mi afferrò per la testa e mi posizionò in ginocchio di fronte al suo cazzo, mi disse di aprire la bocca e mi iniziò a pisciare dentro anche lui. Amavo il pissing da sempre, avevo avuto anche diverse esperienze in questo campo ma Lorenzo sembrava davvero amare tutto e appassionarsi a tutto. La cosa mi scatenò e presi a bere la sua urina di gusto. Quando terminò di pisciare eravamo entrambi pieni di piscio ma con i cazzi duri come il marmo. Lo feci poggiare a novanta gradi sulla parate del bagno e da dietro, favorito anche dal piscio che fungeva da lubrificatore, lo penetrai nuovamente. Non so quanto durai, so solo che me lo scopai veramente a lungo e stavolta Lorenzo sembrò gradire. Mi venne in mente anche il fatto della sua passione per il sadomaso e pensai che se quando avevo provato a penetrarlo mi aveva fermato o comunque aveva sofferto tantissimo, era proprio perchè gli faceva davvero male, altrimenti nel soffrire si sarebbe sicuramente eccitato. Stavolta il dolore doveva essere sopportabile perchè Lorenzo mai, nemmeno per un secondo, mi fermò. Continuò a gemere e a incintarmi per tutto il tempo della penetrazione. Quando sentì giungere l'orgasmo, misi un piede sul bordo della vasca e spinsi forte verso di lui. Gli diedi 5 o 6 colpi a tutta forza e poi iniziai a sparare getti di sperma a ripetizione. Ormai ero stremato e per quel giorno non mi si sarebbe più alzato. Tuttavia mi toccava ancora far godere Lorenzo per un'ultima volta. Temevo mi chiedesse qualcosa di assurdo e invece si limitò a sua volta a penetrarmi. Mi scopò dopo aver aperto il getto dell'acqua della doccia e fu una cosa dolcissima e rilassante. Terminata la scopata ci baciammo a lungo e per la prima volta ci scappò un timido e forse avventato “ti amo”....
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Un dolce e timido tesoro 03:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni