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Gay & Bisex

Una sega in palestra (prima parte su Ionel)


di Difficilissimo
08.06.2018    |    16.200    |    11 8.8
"Fu lui il primo a venire, lo capì con anticipo visto che allargò ancora di più le cosce, rallentò il ritmo della sega e aumentò quello dell'ansimata..."
Negli ultimi mesi ho intrapreso una relazione davvero molto importante assieme a Fabietto, il ragazzo di cui ho parlato spesso in alcuni racconti di fine 2017. L'amore reciproco, l'attrazione, le tante passioni comuni ci hanno regalato dei momenti meravigliosi e mi sono sentito fedele come non mai, perchè con lui avevo tutto quello di cui sentivo di avere bisogno. Tuttavia, pur essendo ancora fidanzato con lui, ultimamente è accaduto un episodio particolare, del quale fra l'altro Fabietto è a piena conoscenza. Tutto parte dalla palestra: io la faccio da tempo come supporto al calcio e Fabietto ha deciso di iscriversi assieme a me. Durante un pomeriggio iniziammo a notare un bellissimo ragazzo rumeno che era spesso e volentieri lì. Di lui non sapevamo nulla ma ad occhio e croce poteva essere coetaneo di Fabietto. Solo qualche tempo dopo, sentendolo parlare con un amico, scoprimmo che aveva compiuto da poco 18 anni e che stava prendendo la patente. Per il resto non conoscevamo nemmeno il suo nome. Questo ragazzo era veramente molto carino: altezza media, fisico fantastico, atletico e muscoloso, carnagione leggermente olivastra, bel viso con degli intensi occhi scuri e capelli castani. Solitamente il rumeno faceva molta pesistica e stava quasi sempre da solo,se non rare volte assieme a uno o due amici. Tra me e Fabietto nacque anche qualche confidenza a tal proposito e scoprì come il mio ragazzo fosse pesantemente attratto dai palestrati con il bel fisico e muscolosi. Un'altra cosa che notammo, quando capitò di trovarci a fare la doccia insieme a quel ragazzo, fu che se la faceva con i boxer addosso ogni volta. Allo stesso tempo mi sembrò che più di una volta ci lanciò qualche sguardo, come se fosse incuriosito da noi due o avesse intuito che stessimo insieme. Specialmente nei confronti di Fabietto mi sembrava molto interessato, specialmente quando il mio ragazzo girava nudo per lo spogliatoio, come sua abitudine, visto che in fondo è uno a cui piace essere guardato. Tuttavia, l'episodio del quale narrerò è avvenuto proprio in assenza di Fabietto, visto che era febbricitante a casa. Decisi di andare ugualmente in palestra anche senza di lui e al mio arrivo notai come fosse praticamente deserta: c'erano un paio di ragazze, un signore che stava finendo e soprattutto c'era lui, lo splendido 18enne rumeno, già lì da un po'. Notai immediatamente che sembrò alquanto incuriosito dal fatto che io fossi solo e più di una volta mi accorsi che mi osservava. Iniziò uno strano gioco di sguardi e sorrisi tra di noi, piuttosto inusuale visto che in tanti mesi non ci eravamo praticamente neanche mai salutati.
Dopo circa mezzora che io mi trovavo là, il ragazzo prese la sua roba e se ne andò verso lo spogliatoio, gettandomi un altro lungo sguardo, seguito da un sorriso e, almeno ebbi questa impressione, da un occhiolino. Lo osservai mentre si allontanava, era davvero un bel vedere e il mio cazzo iniziò a pulsare. Avevo voglia di vederlo sotto la doccia, pur sapendo che quasi sicuramente se la sarebbe fatta in mutande ma tutto sommato era eccitate anche così, col bagnato che rendeva visibili le forme e avrebbe aumentato il desiderio. Per cui attesi un altro po', il tempo di cui avrebbe avuto bisogno per spogliarsi, poi terminai il mio allenamento, che era stato breve e praticamente inutile, visto che tutte le mie attenzioni si erano rivolte solo e soltanto a lui. Cercando di non far rumore, aprì lentamente la porta dello spogliatoio, non volevo si accorgesse di me. Sempre con calma, mi avvicinai alle docce e mi trovai di fronte ad una scena paradisiaca e incredibile: il 18enne, approfittando del fatto che fosse solo, si era tolto le mutande, che aveva appallottolato e buttato a terra nel piatto doccia. Mi dava le spalle e non si era minimamente accorto della mia presenza, tanto che notai immediatamente il fatto che si stesse masturbando e ansimasse leggermente. Il suo culo era veramente bello, sodo e sporgente come piace a me, mentre non riuscivo a vedere il cazzo visto che era girato. Teneva le gambe leggermente divaricate e si stava segando in maniera lenta. Decisi di giocarmi le mie carte: facendo molto molto piano per non farmi sentire, mi tolsi tutto per apprestarmi a mia volta a farmi la doccia. Prima di raggiungerlo, spostai piano piano la panca in direzione della porta di ingresso, in modo che non la bloccasse ma che comunque causasse più rumore in caso che qualcuno avesse tentato di entrare. Il mio cazzo era davvero sul punto di esplodere, ero eccitatissimo per quella situazione. Entrai nelle docce e mi posizionai proprio di fronte alla sua cabina, senza che lui ancora si fosse accorto di nulla. Solo quando aprì il getto dell'acqua si girò di scatto e notai subito il suo imbarazzo. Immediatamente si coprì il cazzo con la mano, non dandomi ancora modo di vederglielo poi gettò uno sguardo sul mio. A quel punto decisi di rompere il ghiaccio e dissi:
“Non ti preoccupare, sono cose naturali, se vuoi continua pure”. Lui mi sorrise ma non rispose e si girò nuovamente di spalle, concentrandosi sul lavaggio del suo corpo. Io invece iniziai a segarmi osservando il suo magnifico culo. Mi stava piacendo da morire quel momento e volevo godermelo a pieno ma allo stesso tempo volevo che si accorgesse di me, così iniziai a mia volta ad ansimare un po'. La cosa lo incuriosì e si girò a guardarmi. Quando notò che mi stavo segando in sua direzione mi sorrise, ma inizialmente non fece niente. Più di una volta gettò lo sguardo in mia direzione fino a che, probabilmente, non arrivò al culmine della sua resistenza. Finalmente si girò verso di me e mi mostrò il suo cazzo: era di dimensioni normali sia per quanto concerne la lunghezza che la larghezza, leggermente scappellato in punta e con un cespuglietto di peli castani attorno. Rimase qualche secondo fermo in quella posizione, forse per farmelo osservare bene poi iniziò a segarsi nuovamente e praticamente ci osservavamo l'uno con l'altro. Era una situazione davvero esplosiva e anche lui prese ad ansimare, lievemente più forte rispetto a prima. Mentre lo faceva mi osservava con uno sguardo davvero particolare: sembrava quasi che tenesse i denti serrati, aveva un'espressione grintosa e si segava in modo abbastanza veloce.
Il ritmo della sega aumentò per entrambi senza che lo sguardo si spostasse mai l'uno dall'altro. Fu lui il primo a venire, lo capì con anticipo visto che allargò ancora di più le cosce, rallentò il ritmo della sega e aumentò quello dell'ansimata. Poi chiuse gli occhi, rovesciò la testa all'indietro e, puntando il cazzo verso il pavimento, sborrò deciso a terra. Vidi partire diversi schizzi di sperma poi lui mi sorrise per un attimo per poi darmi nuovamente le spalle. Mentre io continuavo a segarmi lui si sciacquò rapidamente il cazzo, raccolse le mutande appallottolate in terra e uscì dalla doccia, visibilmente imbarazzo e, secondo me, pentito per quanto fatto. Io continuai a segarmi per un altro paio di minuti, focalizzando la mia attenzione sul ricordo del suo corpo nudo e di quella paradisiaca scena che avevo visto. Venni alla grande, un vero godimento. Tutta la mia sborra colò sul pavimento. Poi presi le mie cose e uscì dalla doccia. Lui se ne stava là, seduto sulla sua panchina intento a rivestirsi. Non mi degnò di uno sguardo, nemmeno quando fu il momento di andare via. Una cosa era certa: sicuramente lo avevo sconvolto! Sarebbe finita là?
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