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Il meraviglioso fratello dell'ex ragazza - Il proseguo


di Difficilissimo
04.03.2016    |    14.632    |    2 9.6
"Lo odorai, aveva un buon profumo di pulito, poi mi avvicinai ulteriormente e diedi una prima “assaggiata” con la lingua..."
Non riuscì a fare a meno di masturbarmi furiosamente al ritorno a casa, d'altronde quella situazione mi aveva eccitato in un modo incredibile e necessitavo assolutamente di raggiungere un orgasmo intenso. La voglia di Manu era fortissima, quell'assaggio non aveva fatto altro che aumentarmela e ci tenevo assolutamente a portare a fondo la cosa, pur sapendo che non sarebbe stato facile perché dovevo capire fino a che punto quel fantastico biondino 18enne voleva spingersi. Il giorno seguente, con un'abile mossa strategica, decisi di mandargli un sms di “scuse”, in modo tale da capire come effettivamente aveva interpretato lui ciò che era successo; il mio messaggio recitava “Ciao Manu, senti mi dispiace per quello che è successo ieri, mi sono fatto prendere un po' la mano dalla situazione, spero che non l'hai interpretata male”. Attesi con ansia la sua riposta, che arrivò una mezzoretta dopo: “Heyyyy ma che dici? Sono stato molto bene ieri, avevo proprio bisogno di un massaggio così rilassante :P , e poi tutti i grandi calciatori hanno un fisioterapista di fiducia, no?”. Perfetto, avevo assodato che anche a mente lucida la cosa gli era piaciuta e che avrebbe voluto ripeterla, ora dovevo solo sperare che avesse anche voglia di fare qualcosina in più di una semplice sega. Durante tutta la settimana messaggiammo qualche volta, giusto per sentirci, poi al Lunedì seguente, esattamente 7 giorni dopo il primo incontro, ci organizzammo per bissare l'accaduto. Andai nuovamente a vedere la sua partita, ancora una volta vinta e con lui a correre come un dannato, ma stavolta allo stadio della sua squadra; attesi che finisse di farsi la doccia e poi, dopo aver mangiato qualcosa nell'ormai nostra pizzeria di fiducia, tornammo nella sua mansarda, dove tutto accadde esattamente come la settimana precedente anche se stavolta ci furono meno remore da parte mia e arrivai molto prima a impugnare il suo largo cazzo, segandolo per ben 3 volte. Forse il piccolo passo in avanti era stato questo ma ancora non capivo come poter fare a raggiungere il mio reale obiettivo, che era quello di scoparci come se non ci fosse un domani e farci veramente qualunque cosa. Mi faceva veramente impazzire, con quel visino perfetto alla Justin Bieber, quel capello biondo sempre ordinatissimo, quei magnifici occhi verdi e quel corpicino da sogno, da vero teen boy come piaceva a me. Anche il tatto con la sua meravigliosa pelle morbida e priva di peli (se non nella zona pubica) mi faceva davvero uscire di senno, ormai Manu mi aveva conquistato ma dovevo essere bravo e paziente, sfruttando quella che sarebbe stata l'occasione. La quale si presentò, inaspettatamente, già nel corso del nostro terzo incontro, sempre di lunedì, quindi a distanza di altri 7 giorni rispetto al secondo “massaggio”. Avrei voluto anche vederlo prima ma un po' i miei impegni e un po' i suoi avevano sempre impedito che ciò accadesse, per cui come ormai era nostra abitudine, ci organizzammo per il classico relax time al termine della sua partita. Stavolta la sua squadra giocava molto lontano, a oltre un'ora dalla zona dove abitiamo, per cui non riuscì ad andare a vederlo logicamente ma rimasi in attesa, come da accordo, di un suo messaggio per avvisarmi del ritorno. Erano passate le ore 20 quando finalmente Manu mi disse di andarlo a prendere ma mi accorsi subito, al mio arrivo, che il suo sguardo era molto cupo. Mi spiegò che avevano perso e l'allenatore lo aveva fatto giocare solo negli ultimi 10 minuti perchè al suo posto era venuto un ragazzo della prima squadra. La cosa che lo aveva infastidito era stato il fatto di essere dovuto uscire prima da scuola, costringendo la madre ad andarlo a riprendere per poter arrivare in orario all'appuntamento con la squadra e quindi l'aver giocato solo 10 minuti gli era sembrata una mancanza di rispetto, soprattutto considerando che lui si allenava sempre e dava l'anima in campo. Lo lasciai sbollire un po' evitando troppi commenti e lasciandolo sfogare durante tutto il tragitto e durante tutta la nostra cena in pizzeria. Durante l'ultima parte di strada, quella dalla pizzeria a casa sua, sembrò leggermente più tranquillo e improvvisamente mi chiese:
Senti, ma tu hai avuto esperienze con i ragazzi?
Si Manu, è inutile che te lo nego, tu?
Poco o niente, anzi direi quasi niente...ma il sesso orale lo fai?
Beh, si dai posso farlo – risposi un po' imbarazzato per l'intervista
E ti andrebbe di farlo a me?
E me lo chiede pure? Non aspettavo altro da 20 giorni!!! Feci un cenno di acconsentimento, poi salimmo a casa e lui, come al solito, si spogliò subito nudo mostrandosi già arrapatissimo e stendendosi sul letto. Io mi avvicinai e feci per massaggiarlo come sempre ma mi fermò:
No dai, oggi non ho giocato praticamente, non sono stanco, puoi iniziare subito se vuoi. Anzi, se ti va mettiti comodo e togliti qualcosa anche tu, mi sentirei più a mio agio
Accettai la sua proposta, che d'altra parte era quello che aspettavo mi chiedesse da tempo e rapidamente mi iniziai a spogliare anche io, rimanendo inizialmente con i miei boxer. Mi stesi al suo fianco stavolta e, dopo avergli massaggiato per alcuni istanti la pancia, scesi subito con la mano all'altezza del suo cazzo, che impugnai e iniziai a segare con la solita cura. Manu mi sembrò molto più coinvolto del solito, si muoveva col bacino verso l'alto e mi guardava sorridendomi. Fui tentato di provare a baciarlo, ma non lo feci. Senza dire nulla iniziai a scivolare pian piano con il corpo verso il basso, avevo il suo cazzo a pochi centimetri dal mio viso. Lo odorai, aveva un buon profumo di pulito, poi mi avvicinai ulteriormente e diedi una prima “assaggiata” con la lingua. Manu ebbe un sussulto di piacere, poi con fare deciso mi indirizzò la testa verso il suo cazzo; aveva troppa voglia e mi fece capire, con quel gesto, di non girarci troppo attorno. Proseguì a leccare ancora un po' la sua cappella e la sua asta, era un cazzo largo e leggermente scappellato. Contemporaneamente continuavo a segarglielo con la mano, poi decisi di accogliere nella mia bocca. Serrai le labbra attorno alla sua cappella e poi iniziai a far scivolare la pelle su e giù con maestria, spazzolandogli tutta l'asta con la mia lingua. Manu sembrò impazzire letteralmente, gemeva senza troppo ritegno e seguiva il mio movimento col bacino senza mai smettere di stropicciarmi i capelli. Dopo circa 4-5 minuti di pompino notai che stava irrigidendo i muscoli, si tirò ancora più su col bacino e mi scaricò una quantità mostruosa di sborra densissima in bocca, senza avvisarmi minimamente. Fortunatamente mi ero accorto dell'orgasmo, cui seguì anche un suo gemito di piacere lunghissimo, e riuscì ad accogliere tutto quello sperma in bocca, gustandomi anche il sapore deciso. Tornai al suo fianco e mi poggiai sul suo petto, continuando ad accarezzargli il corpo mentre Manu riprendeva fiato. Restammo in quella posizione per diversi minuti, poi notai che la sua mano stava pian piano scivolando all'altezza del mio pacco, lo lasciai fare per vedere dove si spingeva. Sembrava un po' frenato ma altrettanto curioso di esplorare il mio corpo. Arrivò a toccarmi, dall'esterno dei boxer, il cazzo con il mignolo e lentamente iniziò a muoverlo, poi fece scivolare ulteriormente la mano verso il basso, arrivando a toccarmelo con tutte e cinque le dita. Il mio cazzo era duro come il marmo e gridava “libertà”, così lui iniziò a stuzzicarmi l'elastico quasi ad attendere il mio permesso. Gli chiesi se era sicuro di quanto stava facendo e lui annuì, a questo punto mi sfilai le mutande fino alle caviglie e poi le scalciai lontano così da permettergli di toccarmi liberamente il cazzo. Ne rimase estasiato, lo guardava con voglia e curiosità e ben presto iniziò a segarmelo. Io lo guardai e rimanemmo a fissarci negli occhi per alcuni istanti, lui mi sorrideva e sembrava spaventato, anche il movimento della sega non era completamente libero ma come timoroso. Non sapevo davvero come interpretare i suoi comportamenti ma, dopo diversi istanti a fissarci, mi feci guidare da ciò che voleva il mio cazzo e mi avvicinai alle sue labbra. Praticamente le nostre bocche erano attaccate, quasi si toccavano ma lui rimase fermo in quella posizione. Sentivo il suo cuore battere a mille, i suoi timori lo stavano senz'altro frenando e provai a baciarlo io ma anche in questo caso rimase fermo e a quel punto mi allontanai, un po' spaventato per essermi spinto forse troppo in là. Il mio gesto lo aveva forse intimorito e aveva anche smesso di segarmi, eravamo stesi uno di fianco all'altro sul lettino guardando verso il soffitto, poi improvvisamente lui mi salì sopra a cavalcioni e mi infilò la lingua in bocca. Iniziammo a pomiciare furiosamente, sentivo il suo cazzo duro battermi sulla pancia mentre il mio era praticamente attaccato al buco del suo culo e la cosa mi stava mandando in tilt totale. Stavo impazzendo di piacere e sentì quasi giungere l'orgasmo senza nemmeno che lui mi stesse toccando. Manu non accennava minimamente a staccarsi dalla mia bocca, sembrava come se avesse finalmente premuto quel bottone dentro di sé che lo frenava e ora era scatenato. Dopo 10 minuti di furiose slinguazzate, si staccò dalla mia bocca e iniziò a baciarmi ovunque, sentivo la sua lingua scorrere sul mio collo, sul petto, sulla pancia fino ad arrivare al cazzo. Lo assaggiò con un po' di timore, era senz'altro il primo cazzo che leccava ma evidentemente gli piacque la sensazione visto che quasi subito lo prese in bocca. Il pompino era senz'altro da rivedere e in un paio di situazioni mi fece anche un po' male ma con pazienza lo guidai nel compito e dopo un po' prese un buon ritmo. Stavo impazzendo di piacere, rovesciai la testa all'indietro poggiandola sul cuscino e mi rilassai mentre lui succhiava e segava furiosamente. Al contrario di quanto fece lui, io lo avvisai del mio orgasmo e lui, forse spaventato dal fatto che potesse non piacerli, si spostò e mi fece venire all'aria. Gli schizzi finirono ovunque, un po' sul mio corpo, molti sul letto, qualcuno sulla sua gamba. Con una mossa rapida abbassò di nuovo la testa sul mio cazzo e pulì le gocce rimaste sulla cappella, fece inizialmente un'espressione quasi schifata, poi probabilmente apprezzò il retrogusto e finì per leccarmi via anche lo sperma rimasto sulla mia pancia. Come era accaduto dopo il suo orgasmo, restammo qualche minuto a guardare il soffitto e a riprendere fiato ma sapevo che quel rapporto non era ancora finito perchè il suo cazzo era tornato di marmo e gridava vendetta soltanto a guardarlo!!! Così ben presto tornai a occuparmi di quella paccuta fetta di carne e ripresi a pomparlo al massimo delle mie capacità. Avrei voluto andare ulteriormente oltre ma per Manu era stato già abbastanza quanto fatto e non era nemmeno giusto portarlo troppo oltre. Ci sarebbe stato sicuramente modo e tempo per andare avanti nel nostro rapporto, ora dovevo solo pensare a fargli provare un orgasmo fortissimo. Mentre con una mano glielo segavo e con la bocca ciucciavo e leccavo, con l'altra mano iniziai ad accarezzargli i coglioni, poi spinto dal momento scivolai ancora tra le sue cosce e con il dito iniziai a stimolargli il buchetto del culo. Inizialmente sembrò lasciarmi fare, anzi stava gradendo particolarmente la cosa, visto che iniziò ad agitarsi e a gemere ancora di più, ma quando provai a spingere dentro il dito si irrigidì e mi sussurrò “no no ti prego”. In un primo momento accettai il suo rifiuto, poi spinto da una passione irrefrenabile tornai nuovamente alla carica e stavolta riuscì ad andare più a fondo. Manu impazzì di piacere, iniziò a gemere come una puttanella e poco dopo mi scaricò una quantità mostruosa di sborra in bocca. Continuai a ciucciarlo per diverso tempo per raccogliere anche le ultime gocce, poi tornai al suo fianco e ci baciammo per diverso tempo. Saremmo rimasti tutta la notte a baciarci ma fummo interrotti dal suo del suo telefono: erano i genitori che lo invitavano a scendere a casa visto che si stava facendo tardi e sarebbe dovuto andare a scuola il giorno seguente. Prima di andare ci concedemmo una veloce doccetta insieme, un buon modo per continuare a baciarci e palparci con affetto. Entrambi i cazzi si erano risvegliati ma non avevamo tempo, avremmo rimandato il tutto al nostro prossimo incontro!! Ci salutammo con un caldo bacio sulla rampa delle scale fino al bellissimo sms che mi mandò poco prima di mettersi a dormire: “E' stato meraviglioso, sei il miglior “fisioterapista” che si possa sognare di avere!”

PS: Vi ringrazio per i tanti apprezzamenti ricevuti nel primo capitolo di questa storia di fantasia. Mi fa piacere che abbiate apprezzato la storia perchè di solito racconto episodi realmente accaduti mentre qui mi sono cimentato in un racconto che è + un sogno che altro. Il protagonista, Manu, esiste realmente, come vi avevo accennato nella prima parte, e mi sarebbe davvero piaciuto andarci a letto ma intanto me lo godo nei miei sogni :) Se volete continuo
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