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Il meraviglioso fratello dell'ex ragazza - Una ripicca nei confronti di Manu ??


di Difficilissimo
30.03.2016    |    14.390    |    6 9.4
"Gli piaceva, eccome se gli piaceva, e a me piaceva da morire scoparlo..."
Negli anni e con le esperienze avevo imparato a non menarmi la testa con troppe paranoie dopo aver fatto qualcosa di strano inerente al sesso, eppure quest'orgia creava ancora scompiglio in me. Da una parte avevo goduto e anche tanto, avevo goduto come un maiale e il solo pensiero di aver avuto per me quei due ragazzini mi faceva diventare il pisello subito duro; d'altra parte, invece, mi sentivo ancora sballottato dalla situazione che si era venuta a creare: il comportamento di Manu mi aveva deluso, non c'era molto da aggiungere. Avevo probabilmente sopravvalutato il feeling che sentivo di avere con lui, credevo o mi illudevo che si stesse creando qualcosa tra di noi e invece avevo scoperto che per lui non ero altro che uno sfogo e un divertimento e che le medesime cose che stava condividendo con me, le faceva anche con il suo amico Kevin. Non era stato affatto carino nemmeno creare quella situazione a tre, spifferando senza scrupoli all'amico tutto quello che avevamo fatto io e lui. Si diciamolo chiaramente: ero arrabbiato con Manu e anche molto, tant'è che lo evitai nei giorni seguenti, cercando il più possibile di non rispondere e, qualora ne fossi stato costretto, inventando scuse per crearmi alibi e non vederlo. Chiaramente il suo corpo, il suo magnifico viso e il suo cazzone largo mi mancavano ma che diamine, ne andava della mia dignità ed era il caso che Manu lo capisse. Doveva realizzare che io non ero una puttanella da usare a suo piacere e che avrebbe dovuto avere maggior rispetto per quello che avevamo fatto, semmai gli importava qualcosa; in caso contrario era bene non vederlo più, a costo di rimpiangere quel corpicino che adoravo. Erano ormai trascorsi alcuni giorni senza che prendessi altri appuntamenti con lui, quando su Facebook mi ritrovai un messaggio di Kevin, che per chi non ricorda o non ha letto, è il ragazzo con cui abbiamo fatto l'orgia nel precedente capitolo. Kevin mi chiedeva un incontro per potermi parlare, scambiammo alcuni messaggi e mi disse che Manu non sapeva nulla di questa sua iniziativa, anzi avrebbe gradito che io mantenessi un certo riserbo al riguardo. Piuttosto incuriosito, decisi di accettare la proposta di andare a casa sua ad ascoltare cosa aveva da dirmi. Mi feci spiegare con cura dove si trovasse la sua abitazione e poi lo raggiunsi immediatamente. Kevin mi venne ad aprire, era sorridente, ben vestito e curato come al solito. Era proprio questo ciò che probabilmente lo faceva apparire anche più carino di quanto fosse: la cura maniacale del proprio aspetto. Perchè a guardarlo poi attentamente, non è che fosse poi questo granchè di ragazzo: il viso era anche caruccio, da ragazzino, ma aveva la bocca abbastanza larga, l'apparecchio ai denti, gli occhi vispi ma non particolarmente “attraenti”. Fisicamente era un ragazzino in tutto e per tutto, piccolo, magro, basso, direi quasi poco sviluppato nonostante i suoi 18 anni. Ma a tutto questo si contrapponeva un' attenzione esasperata del proprio aspetto e nel look: i capelli mori sempre perfetti, con i lati completamente rasati e il resto tenuto a spazzola, sempre ben ingellato; orecchini grandi a brillante su entrambe le orecchie: carnagione sempre scura sia per le origini calabresi che mi confidò di avere che, probabilmente, anche per qualche lampada che si faceva; vestito sempre all'ultima moda, sia in quanto a colori che in quanto a tipologia di vestiti. A vederlo di primo impatto poteva somigliare tranquillamente ad uno zingarello e comunque faceva sicuramente la sua figura. Mi fece accomodare e mi invitò a sedermi sul divano, poi si accomodò affianco a me, tirando i piedi sopra al divano stesso. Non sembrava agitato, anzi lo vedevo molto sicuro di sé come sempre, era un ragazzino con una chiara autostima di se stesso, forse dovuta anche ai successi e alla bravura calcistica che tutti gli riconoscevano e che sicuramente gli avevano creato un po' anche il personaggio che si sentiva di essere ora:
- Non voglio farti perdere tempo, vado subito al sodo. A me è piaciuto molto andare a letto con te, molto più che farlo con Manu. Lui è bellissimo, è vero, ma lo conosco da troppi anni e non riesco a sciogliermi come vorrei assieme a lui. Per questo vorrei che non gli dicessi nulla, la potrebbe prendere sul personale o sentirsi in competizione con te o con me. Perchè non è che io abbia capito molto bene che cosa cerchi e chi voglia realmente lui di noi.
- Si effettivamente nemmeno io ho capito bene cosa voglia Manu, ti dico la verità, a me non ha fatto molto piacere che ti abbia detto di me e di lui
- Ma lo capisco perfettamente, non avrebbe fatto piacere nemmeno a me, per questo anche ti chiedo di non dirgli nulla di quello che ci stiamo dicendo. Io non lo farò e vorrei che non lo facessi nemmeno tu se possibile – Annuì con la testa, lasciandolo parlare – Comunque, il punto è che a me, come ti dicevo, mi è piaciuto tanto stare con te ma la presenza di Manu mi frenava parzialmente. Mi piacerebbe poter stare un po' con te da soli, senza di lui e senza che la cosa si sappia. Magari anche più di una volta, magari spesso se a te fa piacere...mi interessi molto
- Wow...beh mi hai preso un po' alla sprovvista. Guarda io voglio essere sincero come lo sei stato tu con me: a me fisicamente Manu piace tantissimo, ora sono un po' risentito nei suoi confronti ma non so se è una cosa che durerà a lungo, so che dentro di me ho voglia di ritornare a letto con lui, quindi da questo punto di vista non posso garantirti che con Manu non farò altro
- E chi ha detto che non puoi andare più con Manu? Anche io so che lui creerà nuovamente situazioni sia con noi da soli che con noi insieme, io le accetto perchè mi piace scopare, se vuoi puoi farlo anche tu. Io pensavo solo come potessimo vederci anche noi in privato, senza che Manu lo sappia
- Beh, ti confesso che a me non dispiacerebbe, sei carino e – non feci in tempo a finire la frase che Kevin mi afferrò la testa con le mani e mi infilò la lingua in bocca. Iniziammo a pomiciare furiosamente sul divano, lui mi buttò all'indietro, facendomi stendere sulla schiena e mi venne sopra, senza mai smettere di baciarmi
Sentivo il suo sapore in bocca e nel mentre avevo iniziato ad accarezzargli la schiena mentre lui si stava esplicitamente strusciando con il sedere sopra al mio pacco, ormai sul punto di esplodere. Spinto da un'eccitazione oltre i limiti del normale, cercai anche io col palmo della mia mano il suo pacco, iniziandoglielo a strusciare dall'esterno dei jeans. Kevin era davvero scatenato, iniziò ad ansimare, poi si attaccò al mio collo, lo baciava, lo succhiava, lo mordicchiava. Feci per slacciargli il bottone dei jeans ma mi fermò “No andiamo in camera, per favore, non qui”. Ci alzammo, interrompendo momentaneamente quell'idillio di situazione che si era creata e ci incamminammo verso la sua stanza da letto, così che approfittai del breve tragitto per domandargli:
- Ke comunque tu ti muovi meglio di Manu con i ragazzi, hai avuto esperienze prima?
- Ma certo che le ho avute! Solo che Manu prima di scopare con te faceva l'omofobo del cazzo, insultava i finocchi, li prendeva per culo...quindi non mi sono mai sentito di dirglielo. Gli ho sempre fatto credere che quella con lui sia stata la mia prima esperienza, invece è da anni che le ho
- Ma sei gay?
- No, sono bisessuale come lo sei tu e come lo è Manu, solo che io e te ne siamo consapevoli, mentre lui se lo nega. Però ti confido che mi piace di più andare con i ragazzi...e comunque basta parlare!
Proferita quest'ultima parola, con i nostri corpi ormai arrivati a destinazione nella sua camera, Kevin si rincollò nuovamente alla mia bocca e riprendemmo a pomiciare furiosamente. Mentre ci baciavamo senza sosta, con lui appoggiato con la schiena all'armadio, iniziammo a denudarci a vicenda. Ci togliemmo le rispettive maglie: mi piaceva il suo torso nudo, magro, abbronzato, con quella collana a girocollo d'argento, molto tamarra, ma che gli donava davvero tanto; poi fu la volta delle scarpe, ognuno pensò a levarsi le proprie aiutandosi con l'altro piede; a questo punto ci slacciammo i jeans a vicenda e ce li sfilammo fino a scalciarli via. Eravamo entrambi in mutande e calzini, lo guardai e mi eccitava davvero tanto, così senza aspettare che fece lui qualche mossa, lo alzai in braccio. Era leggerissimo e continuai a baciarlo, poi lo stesi sul letto e gli sfila all'istante calzini e mutande, mettendolo completamente a nudo. Lo guardavo, era davvero maledettamente proporzionato, con quel cazzo abbastanza piccolo ma tremendamente in tiro tra le gambe e quei piedini delicati e piccoli che avrei voluto succhiare. Mi tuffai sul suo cazzo e lo presi in bocca, Kevin iniziò a rantolare come un maialino, era molto più a proprio agio rispetto all'altra volta, anzi direi che si stava proprio scatenando. Gemeva come una troietta e presto con le mani iniziò a stropicciarmi i capelli, stava già per venire e quasi subito lo sentì che contraeva i muscoli, puntò i piedi contro il bordo del materasso, quasi ad aiutarsi cercando di venire in su col bacino, poi urlò e mi scaricò una quantità mostruosa di sborra in bocca. Io rimasi col suo cazzo in bocca fino a che non lo prosciugai anche dell'ultima goccia, poi lui mi guardò e ci baciammo ancora una volta. Stavolta la mia bocca sapeva della sua sborra ma la cosa non sembrò creargli alcun problema, anzi sembrava non volersi più staccare da me. Avevamo davvero l'aspetto di due fidanzatini e il feeling che si stava creando era davvero pazzesco. Dopo diversi minuti di pomiciata furiosa, Kevin mi guardò e sorridendo disse “Ora tocca a me!” e si tuffò tra le mie gambe. Il pompino che andai a ricevere fu qualcosa di indescrivibile. Capì immediatamente che l'altra volta si era contenuto nell'esecuzione del pompino per non fare capire troppo a Manu che aveva esperienze, e direi anche tante, in tale campo. Sentivo i brividi per tutto il corpo, lui lavorava di bocca con un'abilità incredibile, sentivo la sua lingua spazzolarmi tutto il cazzo ma allo stesso tempo anche le labbra avevano un ruolo determinante, visto che le teneva ben salde sulla pelle del mio cazzo, facendola scivolare su e giù al ritmo che decideva lui. Ero praticamente attaccato al materasso a godere, persi ogni ritegno e iniziai a gemere anche io, gli reggevo i capelli e lo pregavo di continuare a succhiare e lui lo fece fino a che non esplosi e tutta la mia densa sborra gli finì in gola! Rimanemmo a lungo a coccolarci, lui era poggiato sul mio petto e me lo accarezzava con la mano sinistra mentre io gli passavo le mie dita tra i capelli e sul viso. Era un momento romantico, di grande complicità e mi sentì davvero coinvolto da lui e da questa situazione, come raramente mi era capito di fare dopo così poco tempo che ci conoscevamo. Mentre eravamo in quella posizione, Kevin mi confidò di non essere vergine dietro ma di aver finto di esserlo per lo stesso motivo per cui faceva meno bene i pompini: Manu avrebbe preso malissimo il fatto che lui aveva avuto esperienze prima senza mai confidargliele e allo stesso tempo mi disse che mai avrebbe potuto farlo perchè il suo amico si era sempre mostrato contrario all'omosessualità. Per questo mi raccontò che la prima volta che ebbe un rapporto con Manu di sesso orale quasi non poteva credere a quanto stava accadendo. Senza girarci troppo attorno, con quella spigliatezza e quella sfacciataggine che gli avevo già attribuito, Kevin mi chiese di scopargli il culo appena mi sarei sentito pronto. E io pronto ormai lo ero già da alcuni minuti, visto che i suoi racconti me lo avevano nuovamente drizzato in tutto il suo splendore. Scivolai verso il passo, lo invitai a mettersi a novanta e iniziai a leccargli il sedere. Profumava di pulito, di sapone...molto probabilmente se lo era lavato con cura prima del mio arrivo, proprio in funzione di quello che sperava sarebbe accaduto. Il buon sapore, sicuramente, agevolò il mio compito e iniziai ad andare a fondo sia con la lingua che con le dita e lui rantolava letteralmente di piacere, mi supplicava di continuare, ansimava...erano dei versi meravigliosi da udire e mi davano sempre più forza e convinzione per proseguire in quell'accesso preliminare. Quando mi accorsi che il suo culetto era ormai pronto alla penetrazione, mi spostai alle sue spalle e puntai il mio cazzo sul suo buchetto. Kevin mi invitò a entrare secco e a non badare ad eventuali dolori e così feci:; con un colpo netto spinsi il mio pene al suo interno, lo vidi prima gemere di dolore e poi tuffare la testa sul cuscino, quasi a morderlo. Evidentemente non era vergine ma non aveva nemmeno tutte queste esperienze o era solo molto tempo che non lo faceva. Seguendo comunque il suo invito, non mi fermai, lo tenni per un po' dentro, senza muoverlo molto, cercando di far abituare il suo culo a quella situazione, poi mi aggrappai ai suoi fianchi e lentamente iniziai a pomparlo. I primi colpi erano delicati, andavo dentro senza metterci troppo vigore e poi lo ritraevo leggermente, fino a che non mi accorsi che ormai il dolore per Kevin stava scomparendo. Aumentai gradualmente il ritmo, i colpi iniziavano a farsi più veementi ,la spinta più consistente, andavo più a fondo e lui aveva smesso di mordicchiare il cuscino, riprendendo a gemere come una puttanella. Gli piaceva, eccome se gli piaceva, e a me piaceva da morire scoparlo. Spinsi come un matto, sempre più eccitato, vedevo che lui godeva e io prendevo coraggio, più godeva e più io aumentavo il ritmo. Mi stava piacendo da morire ma mi mancava la sua bocca per cui lo invitai a metterci a missionaria e lui accettò di buon grado. Cambiammo posizione e in quel modo potetti tornare ad assaggiare la sua lingua, senza mai smettere di scoparlo. Mi sentivo venire, stavo impazzendo a mia volta di piacere ma Kevin mi chiese un ultimo cambio di posizione e volle mettersi lui sopra, impalandosi il mio cazzo. Si muoveva con disinvoltura e qui capì effettivamente come l'esperienza ce l'aveva e come!! La scopata si fece davvero violenta, lui saltellava come un pazzo sul mio cazzo e gemeva, a volte mi guardava e sorrideva, altre chiudeva gli occhi, si leccava le labbra e ansimava più forte; io non ero da meno, lasciavo scorrere le mie mani ovunque sulla sua morbidissima pelle, sul suo bel culetto sodo e liscio, sul suo cazzetto durissimo e anche i suoi piedini, che speravo ancora di poter leccare. Arrivai con foga all'orgasmo, mi lasciai andare ad un gemito di piacere e scaricai non so quanta sborra nel suo culo, ero semplicemente distrutto!! Kevin era a sua volta ansimante e sudato ma visibilmente soddisfatto, anche se il suo cazzo era durissimo e volevo farlo venire per la seconda volta, così da pareggiare i conti. Lo feci stendere sul letto e poi scesi, leccai il suo corpo ovunque, arrivando anche ai piedi che tanto stavo sognando. Erano piccoli, delicati, molto femminili, soprattutto nella caviglia. Passai la lingua tra le sue dita, sulla pianta, ovunque e mi piacque da morire farlo. Poi risalì, arrivai al suo cazzo e lo presi in bocca, lo succhiai per un po', gustandomi i gemiti di Kevin. Nel mentre mi ero lavorato un po' il buchetto del culo con le dita e appena lo sentì pronto montai sopra a Kevin e mi impalai il suo cazzo dentro. Iniziai a muovermi ma lui era già sul punto di esplodere e in pochissimi secondi giunse al suo secondo, violentissimo orgasmo: lo sentì urlare di piacere e poi gli schizzi di sperma partirono dal suo pene e finirono nel mio culo. Non ricordo quanto restammo a baciarci, so solo che perdemmo la cognizione del tempo e soltanto l'accorgerci che stava facendo notte ci portò ad accelerare le operazioni e ci andammo a schiaffare sotto la doccia insieme, senza mai smettere di baciarci. Qui, per non essere da meno a quanto fatto con Manu, gli chiesi di pisciarmi addosso e lui non ci pensò nemmeno molto, mi fece inginocchiare e mi sparò il suo caldo getto di urina prima in bocca e poi sul corpo. Al contrario di quanto accaduto con Manu, mi chiese di fare la stessa cosa con lui, si inginocchio e pretese che a mia volta gli pisciai addosso!! Fui ben lieto di vedere che aveva le mie stesse passioni e che stava bevendo la mia urina con gusto, spalmandosela anche sul corpo. Ci accorgemmo che i nostri cazzi erano di nuovo durissimi ma non avevamo più tempo, uscimmo dalla doccia e io mi rivestì al volo, lo baciai e scappai via. Poco dopo, mentre mi allontanavo con l'auto, vidi rientrare a casa il fratello: l'avevamo scampata per un pelo!! La sera mi addormentai con i dolci e romantici messaggi di Kevin: che fosse lui il ragazzo giusto e non Manu?


PS: Mi fa piacere sapere se state gradendo questa serie di racconti, che ricordo essere di fantasia per l'ennesima volta! Nelle mie idee c'è spazio per un ultimo capitolo, ma potrei anche cambiare idea e decidere di allungarla ulteriormente, magari sfruttando qualche vostra idea o proposta!
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