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Il meraviglioso fratello dell'ex ragazza - Il ritorno di Manu


di Difficilissimo
13.04.2016    |    8.510    |    3 9.1
"Aveva recepito in pieno il mio desiderio di un rapporto paritario e sentivo che con Manu avrei potuto vivere alcuni dei momenti + belli e + caldi della mia..."
Lentamente e a fatica mi alzai dal letto; c'era odore di chiuso, puzza di sesso e di sudore in tutta la camera. Mi sentivo stremato, gettai uno sguardo alla mia destra sul corpo inerme di Kevin. Si era addormentato, era letteralmente crollato in un profondo sonno dopo che aveva scopato tutto il pomeriggio senza sosta, come ormai capitava da giorni. Il feeling tra noi due era andato sempre in crescendo e non c'era stato un solo giorno che non ci eravamo visti, anche solo per un rapporto fugace, anche se la maggior parte del tempo erano scopate lunghe e coinvolgenti come quella appena finita. Avevo bisogno di una doccia ma anche di uscire da quella stanza, avevo bisogno di prendere aria, di uscire. Cercai i miei vestiti, erano seminati per tutta la camera, lanciati via nell'impeto dell'eccitazione che ci aveva colto, come sempre accadeva, non appena le nostre bocche si erano unite. Quando riuscì a radunare tutte le cose, mi appoggiai sul bordo del letto e iniziai a vestirmi, poi dalla tasca dei miei jeans tirai fuori il cellulare per controllare eventuali chiamate e messaggi. Quando stavo con Kevin toglievo la suoneria, odiavo essere disturbato e ogni volta mi trovavo sempre notifiche dei vari social network. Stavolta il cellulare era pieno di chiamate perse, tutte di Manu...mi sentì gelare, la situazione si era davvero complicata. Erano giorni e giorni che lo ignoravo e lo stesso stava facendo anche Kevin. Io per rabbia, Kevin invece per stare assieme a me. A me il discorso non andava giù, loro erano amici fin da bambini e mi sembrava assurdo rischiare di rovinare il loro rapporto, eppure stavamo correndo questo rischio. Per cosa poi? Io ero sempre + confuso, stavo veramente bene con Kevin? Era solo sesso? Si è vero, il rapporto carnale tra noi era travolgente, bellissimo, ma per il resto? Inoltre avevo sempre + l'idea che quel ragazzino si stesse innamorando di me: lo capivo da come mi guardava, da come faceva l'amore con me e dall'ansia che aveva di vedermi ogni giorno. Nei suoi baci percepivo un trasporto e una passione che io non riuscivo a ricambiare perchè fondamentalmente nella mia testa c'era Manu. Era troppo forte il piacere che provavo per quel ragazzo, era inutile continuare a nasconderlo e il tenerlo lontano mi faceva stare male. Oltre alle chiamate perse, che erano diverse, c'erano anche dei messaggi, li aprì ed erano tutti suoi:
1)” Ti va se ci vediamo oggi? Sei sparito...” recitava il primo
2)“Per favore fammi sapere, ti aspetto”, a distanza di mezzora di tempo
3)“Io non capisco perchè mi continui a ignorare” il terzo messaggio
4) “Vabbè fa come ti pare ma non mi sembra un comportamento giusto” l'ultimo della serie
Aveva ragione maledizione, che razza di comportamento era quello di sfuggire ai problemi? Aveva sbagliato, è vero, ma io gliel'avevo mai realmente detto? Mi ero fatto trasportare da Kevin, avevo dato retta alla sua idea di ignorare Manu per stare insieme, io che avevo praticamente 10 anni + di loro e che avrei dovuto prendere per mano la situazione. Mentre feci per alzarmi e mi stavo allacciando la cinta, il rumore di quest'ultima evidentemente sveglio Kevin :
“Hey ma te ne vai?” mi fece
“Si, si è fatto tardi, sta per tornare tuo fratello, non rischiamo”
“Ah...è vero...mi dai un bacio però?”
“Senti io e te dobbiamo affrontare l'argomento Manu, non possiamo continuare a scappare dal problema
Kevin cambiò espressione, sembrò realmente preoccupato dall'argomento ma non disse nulla, mi salutò e si girò dall'altra parte del materasso. Io gettai uno sguardo alla camera e al suo corpo nudo, poi uscì. Non so se sarai tornato da lui, non era assolutamente il caso di continuare a illudere un ragazzo di 18 anni, era ora che mettessi le cose in chiaro con tutti e questo feci. Uscito dalla casa di Kevin con un vuoto dentro e un senso di disgusto per tutta la situazione che si stava creando, risposi finalmente a Manu, scusandomi per il mio comportamento e chiedendogli un incontro prima possibile per poterne parlare di persone. La risposta di Manu non si fece attendere e mi chiese di andare da lui il giorno seguente, cose che puntualmente feci. Al mio arrivo Manu mi venne ad aprire la porta della mansarda in t-shirt a maniche corte, boxer e calzini. Mi bastò quella visione per provare un forte senso di eccitazione ma stavolta dovevo solo chiarire, non era il caso di lasciar vincere i sensi. Ci sedemmo, lui alzò le gambe sul divano, praticamente poggiando i piedi sulle mie gambe e sembrava abbastanza tranquillo. In sintesi fu questo che ci dicemmo:
Manu: “Pensi che io sia scemo? Guarda che l'ho capito subito che tu e Kevin state scopando, anzi ti dirò di +, io Kevin lo conosco benissimo e lui si sta innamorando di te. L'unica cosa che non capisco è perchè scappi da me, pensavo di piacerti”
Io: “ Ormai sarebbe inutile negarti il rapporto che si è creato tra me e Kevin, io comunque scappo da te perchè ti sei comportato male, non dovevi spifferare a lui di noi, coinvolgerlo e usarmi come una tua puttanella”
Manu: “Si di questo hai perfettamente ragione, ho sbagliato e ti chiedo scusa. Io ho sempre saputo che a Kevin piaceva il cazzo, anche se ho sempre fatto finta di nulla. Da piccoli facevo l'omofobo perchè a quell'età lo fai per non farti dire frocio dagli altri, poi ho continuato a fargli le battute e le frecciate davanti perchè speravo che me lo dicesse, che si confidasse con me che ero il suo migliore amico ma non l'hai mai fatto”
Io: “Scusa e come facevi a saperlo che a Kevin piacciono i ragazzi?”
Manu: “Non immagini quante volte, soprattutto attorno ai 14-15 anni, mi toccava il cazzo mentre dormivamo insieme. Io facevo finta di nulla, di dormire, ma in realtà ero sveglissimo e all'inizio la cosa mi faceva stare male, non volevo essere amico di un frocetto, poi pian piano l'ho accettata la cosa ma speravo sempre che me lo dicesse o che volesse divertirsi anche con me. Una volta in disco l'ho visto appartato nel parcheggio mentre faceva un pompino ad un ragazzo e l'ha mi sono tolto tutti i dubbi, gli ho detto di noi per vedere la sua reazione, comunque ti chiedo ancora scusa. Io vorrei continuare a vederti”
Io: “Tu mi piaci moltissimo, ma non voglio essere la tua puttana, voglio un rapporto paritario come ce l'ho con Kevin ora, anche senza stare insieme”
Manu ci pensò un po' e poi annuì con la test, si avvicinò come per baciarmi ma trovò un muro di fronte a sé e penso che non fosse il caso per quel giorno. Lo salutai e chiamai subito Kevin. Per farla breve ci vedemmo la sera in un parcheggio deserto, gli spiegai la situazione e lui, tra mille lacrime, capì che in fondo a me piaceva Manu e che non volevo fargli del male, quindi stavo troncando il rapporto tra noi anche per il suo bene. Mi chiese il favore di fare per un'ultima volta sesso insieme e lo facemmo in quel parcheggio, un gran bel sesso a dire il vero, venendo due volte a testa e godendo molto. Poi ci baciammo e mi augurò buona fortuna per la questione Manu. Finalmente ero pronto ad essere ancora suo, il giorno dopo gli chiesi di vederci e tornai nella sua mansarda. Lui mi aspettava vestito allo stesso modo del giorno prima ma il pacco era chiaramente gonfio, era eccitato perchè sapeva che questa volta non avevo intenzione di parlare ma solo di possederlo e di farmi possedere. Chiuse la porta e senza dire nulla le nostre lingue si intrecciarono, iniziammo a pomiciare furiosamente, lo caricai di peso in braccio e lo buttai sul divano, senza smettere un attimo di baciarlo. Poi gli tirai via la maglietta e la lanciai lontano, fiondai la mia lingua tra i suoi pettorali, sui suoi capezzoli, sulla sua pancia piatta e scolpita. Intanto con la mano iniziai a stimolare il cazzo dall'esterno delle mutande, era durissimo e sembrava in procinto di schizzare fuori da solo per quanto era arrapato. Manu mi fermò, si alzò in piedi proprio di fronte a me e si abbassò i boxer alle caviglie, fino a scalciarle via. Avevo il suo paccuto e bellissimo cazzo finalmente davanti a me dopo circa due settimane di astinenza, lo guardai e avvicinai il viso. Afferrandolo per le lisce chiappe lo tirai verso di me, mi inebriai del forte ma gradevole profumo del suo cazzone e poi lo presi in bocca, senza pensarci troppo. Lui rovesciò la testa all'indietro, si leccava le labbra e ansimava mentre faceva avanti e dietro col bacino proprio a scoparmi la bocca. Io lavoravo al meglio delle mie possibilità, lo spingevo verso di me con la mani appoggiate sul suo culo e poi andavo di lingua e di labbra. Bastarono 3-4 minuti e Manu iniziò ad aumentare il ritmo del suo movimento, alzò i decibel dei suoi gemiti e poi mi scaricò una quantità mostruosa di sborra in bocca. Ne era talmente tante che un po' fui costretto a lasciarla cadere a terra, sporcandogli anche i calzini neri. Manu sembrò entusiasta di quanto fatto, come rinfrancato per questo rapporto che stava ripartendo e mi baciò con la lingua, ci scambiammo un po' del suo sperma denso poi mi prese per mano e mi portò in camera da letto. Lui si stese, tirando via anche i calzini, poi mi chiese di spogliarmi sensualmente per lui. Non amavo ballare né fare cose del genere, per cui cercai semplicemente di fare tutto lentamente per fargli gustare ogni parte di me e lui apprezzò. In poco tempo ero anche io totalmente nudo e i miei vestiti chissà dove. Mi stesi al suo fianco con il cazzo enorme e arrapatissimo, voglioso come non mai di quel corpo che sognavo da tempo. Riprendemmo a baciarci e Manu sembrava molto più dolce e coinvolto del solito. Mentre pomiciavamo furiosamente avvicinò il suo piede al mio cazzo e iniziò a strusciarlo contro, come sapeva che adoravo. Io mi stesi a pancia in su, mi staccai dalla sua bocca e lo lasciai fare, gli lasciai segare il mio cazzo con i suoi meravigliosi piedi e quasi subito sborrai, imbrattandoglieli di sperma, così come le lenzuola. Lui non aggiunse nulla ma portò il piede sporco di sborra di fronte alla mia bocca e io lo accolsi, iniziandolo a ciucciare e a leccare. Anche se ero appena arrivato all'orgasmo e solitamente mi schifava in quel momento la mia stessa sborra, oggi non sentivo di provare freni, avrei fatto di tutto per Manu. Ripuliti per bene i suoi piedini riattaccammo a pomiciare, poi lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò “ora scopami il culo, ti prego”. Gli domandai se fosse sicuro e mi disse di non avere nessun dubbio, voleva che fossi io la sua prima volta, la bramava da tempo, erano giorni che si toccava il buchino pensando che fosse il mio cazzo a penetrarlo e non le sue dita o altri oggetti che adoperava. Mi disse di non preoccuparmi per il dolore, di non avere ritegno e di rompergli il culo come meglio non potevo fare perchè lui voleva essere totalmente mio. Eccitato, rinfrancato, sorpreso dalle sue parole, lo feci mettere a novanta e iniziai a leccargli il buco del culo. Era pulito alla perfezione, profumatissimo, probabilmente preparato a dovere per l'occasione. Per farlo impazzire e rilassare ancora di più, mentre leccavo e con un dito ispezionavo la profondità e la larghezza del suo ano, con l'altra mano gli iniziai a stimolare la punta del cazzo e lui sembrò impazzire, iniziò a contorcersi per il piacere, a mugolare letteralmente come una puttanella e mi invitò a penetrarlo. Era pronto, il buchetto era ben lubrificato dalla mia saliva e le pareti anali abbastanza allargate dal mio lavoro di dita, certo avrebbe sofferto ma molto meno di quanto sarebbe accaduto senza tutto il lavoro preparativo. Chiaro che non volessi scoparmelo a pecora, volevo vedere in faccia per cui lo invitai a mettersi a missionaria, poi gli feci allargare le gambe e poggiai la punta del mio cazzo sul suo buchetto. Ruotai un po' i movimenti sull'estremità, notando che lui sembrava rilassato nei muscoli, anche se l'espressione del viso mostrava comunque un filo di preoccupazione, gli dissi di resistere e poi con un colpo secco lo penetrai. Vidi il suo viso diventare rosso paonazzo, ebbe una forte espressione di dolore e poi iniziò a iperventilare, chiuse gli occhi e mi mordicchiò la spalla. Io lentamente iniziai a muovermi, senza dare colpi forti ma solo cercando di farlo abituare a quella situazione, anche se il dolore non sembrava passargli. Gli domandai se fosse il caso di fermarmi ma lui con stoicismo mi disse di proseguire e di non preoccuparmi, che il dolore stava pian piano diminuendo. Rinfrancato dalle sue parole, presi a scopare il culo di Manu con più partecipazione e poco dopo iniziai a vedere i benefici di quanto fatto, Manu smise di mordicchiarmi la spalla, tornò ad un respirò meno affannoso e riprese un normale colore nel viso, vedevo il suo volto rilassarsi e cambiare espressione. Ora aveva un sorrisetto da porcellino stampato in faccia, una di quelle espressioni appagate di chi solo con lo sguardo ti chiede di sfondargli il culo, si leccava le labbra e ogni tanto apriva gli occhi e cercava il mio sguardo. Presi a scoparlo davvero come si deve e cercai la sua bocca, le nostre lingue si attorcigliarono in lungo e caldo bacio e le sue mani si fecero più coraggiose e iniziarono a esplorare il mio corpo. Sentivo scorrerle sulla schiena per poi fermarsi al sedere, me lo accarezzava con veemenza e ogni tanto mi afferrava le chiappe e mi tirava ancora di più verso di lui. Mi staccai dalla sua bocca e lo guardai, lui mi sorrise e mi disse “cazzo è bellissimo, ti prego continua” e io lo feci. Complice l'orgasmo avuto solo poco prima, la mia resistenza fu massimale e continuai a fottergli il culo a lungo, variando continuamente il ritmo. Cambiammo anche posizione e fu lui a salire sopra di me stavolta. Era praticamente seduto sul mio cazzo, interamente impalato nelle sue chiappe e con tutto il suo atletismo e il suo dinamismo si muoveva come un ossesso, scopandosi praticamente il culo col ritmo e con l'intensità che di volta in volta reputava più corretta per provare piacere. Il suo cazzo era di marmo, sembrava sul punto di esplodere e mi piaceva enormemente il contatto che aveva con la mia pancia, quasi a strofinarsi. Ero convinto che, se non fossi giunto poco dopo io all'orgasmo, avrebbe sborrato senza nemmeno toccarsi per quanto stava godendo. Al momento dell'orgasmo gli presi il viso e lo spinsi verso il mio, cercai la sua bocca e iniziai di nuovo a pomiciarci, poi all'ultimo mi staccai, rovesciai la testa all'indietro e gli svuotai una quantità mostruosa di sborra in culo. Lui rimase ancora un po' sopra di me, a muoversi sempre più lentamente fino ad accorgersi che ormai il mio cazzo aveva perso vigore, a quel punto mi sorrise e si staccò. Era felice, la sua prima volta era stata positiva e non si preoccupò nemmeno quando notò qualche goccia di sangue sulle lenzuola e sulla punta del mio cazzo. Rimanemmo alcuni minuti stesi uno di fianco all'altro, io con la mano destra, quella + vicina a lui, gli massaggiavo dolcemente pancia e cazzo, sempre duro e sempre pronto a esplodere, poi quando ripresi fiato nella maniera corretta, gli salì sopra e mi impalai il suo pene, a mia volta, nel mio culo. Iniziai a muovermi io sopra di lui, cazzo quando mi era mancato quell'uccello. Non me ne voleva Kevin ma la dotazione e il fisico di Manu erano impareggiabili nel confronto tra i due. Manu mi sorrideva mentre mi facevo scopare il culo, era meraviglioso, con quei bellissimi occhi verdi, i suoi capelli biondi sempre volutamente un po' spettinati ma incredibilmente fashion e quel volto assolutamente perfetto, che sembrava scolpito in maniera impeccabile. Ero a conoscenza che il rapporto sarebbe durato poco visto che lui era sul punto di esplodere da diversi minuti e infatti non mi sorpresi quando, dopo nemmeno 5 minuti, lo vidi cambiare espressione, iniziò a gemere e poi mi scaricò una discreta quantità di sborra nel culo. Eravamo distrutti, il sesso con lui era stato assolutamente travolgente e rimanemmo abbracciati a lungo. Disse presto che sentiva di potersi innamorare di me ma nessuno dei due voleva una cosa ufficiale per cui decidemmo di continuare a vederci senza terzi intoppi fino a che non avremmo voluto: Kevin doveva essere solo un amico per entrambi. Chiarite anche le ultime cose, Manu si alzò e mi prese per mano, portandomi in bagno. Entrammo insieme sotto la doccia e come al solito mi pisciò addosso, poi per la prima volta lo feci anche io a lui. Aveva recepito in pieno il mio desiderio di un rapporto paritario e sentivo che con Manu avrei potuto vivere alcuni dei momenti + belli e + caldi della mia vita sessuale! Dopo un intero pomeriggio insieme, ci baciammo caldamente sulla porta...forse ci amavamo..
PS: Probabilmente si conclude qui la saga di racconti di fantasia su Manu, mi ha fatto piacere che l'abbiate apprezzata e spero che anche questo ultimo capitolo sia stato di vostro gradimento. Magari in futuro riprenderò il suo personaggio, che ricordo esiste realmente (al di là dei racconti inventati) per altri racconti, visto che mi piace molto utilizzarlo e pensare a lui :) Presto tornerò con un racconto reale!
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