Gay & Bisex
CONSEGNA A DOMICILIO 4

26.04.2025 |
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"Il corriere – suo padre – rimase fermo, immobile come un guardiano silenzioso, eppure Giò percepiva il peso del suo sguardo, il suo permesso muto, la sua resa..."
Giò lasciò scivolare lentamente la mano dalla spalla di Leo lungo il suo braccio, come a voler imprimere nella pelle quel contatto.Non c'erano più parole tra loro, solo respiri.
Respiri pesanti, profondi, che sembravano dettare il ritmo di qualcosa che stava nascendo sotto i loro occhi, contro ogni logica, contro ogni prudenza.
Leo fece un passo avanti, così vicino che Giò poté sentire il battito accelerato del suo cuore vibrare nell'aria.
Non servivano più spiegazioni: il desiderio aveva già vinto.
Il corriere – suo padre – rimase fermo, immobile come un guardiano silenzioso, eppure Giò percepiva il peso del suo sguardo, il suo permesso muto, la sua resa.
Era come se, in quell’istante, tutto il passato si stesse sgretolando: l’idea di ciò che era giusto, di ciò che era sbagliato, evaporava, lasciando spazio solo al presente. Al bisogno.
Giò prese la mano di Leo, intrecciando le dita con le sue.
Con un gesto lento, lo attirò a sé, fino a che i loro corpi si sfiorarono, fianchi contro fianchi.
Sentì Leo tremare, non di paura, ma di eccitazione trattenuta a fatica.
Il bacio che venne fu inevitabile: un'esplosione lenta, un fuoco che partiva dalle labbra e si propagava ovunque.
Leo gemette piano contro la bocca di Giò, un suono strozzato che sembrava chiedere di più, sempre di più.
E Giò glielo diede.
Senza rompere il bacio, le mani di Giò scivolarono sotto la maglietta di Leo, accarezzandogli la pelle tesa dell'addome, salendo, esplorando.
Ogni centimetro era un territorio nuovo, vergine, che tremava sotto le sue dita.
Dietro di loro, il corriere si mosse per la prima volta, con una lentezza quasi solenne.
Giò lo sentì avvicinarsi, percepì il suo corpo caldo alle sue spalle, e chiuse gli occhi, abbandonandosi alla vertigine.
Una mano – forte, esperta – si posò sul fianco di Giò, mentre un’altra accarezzava la nuca di Leo, come a guidarlo, a spingerlo più a fondo nel bacio, a legarlo.
La tensione, l’eccitazione, la strana complicità tra loro diventò insostenibile.
Senza interrompere l'intimità, Giò guidò Leo fino al letto, spingendolo dolcemente a sedersi.
Gli occhi del ragazzo, lucidi di desiderio, lo seguivano senza paura adesso, senza esitazione.
Giò si inginocchiò davanti a lui, facendo scorrere le mani sulle cosce di Leo, accarezzandole, separandole.
Con un gesto sicuro, gli slacciò i jeans, scoprendo la tensione evidente che premeva sotto il tessuto.
Leo ansimò piano, mentre Giò lo guardava dal basso, gli occhi fissi nei suoi, sfidandolo a resistere.
Poi si abbassò lentamente, prendendolo tra le labbra con una delicatezza esasperante.
Leo si irrigidì, poi gemette ancora, le mani che si aggrapparono istintivamente ai capelli di Giò, cercando di non perdere il controllo.
Ma era impossibile.
Giò lo stava conducendo oltre ogni limite, gli stava insegnando davvero – come aveva promesso – cosa significava abbandonarsi.
Alle loro spalle, il corriere si era tolto la camicia, rivelando un corpo ancora potente, segnato dal tempo ma non domato.
Le sue mani scesero a loro volta lungo la schiena di Giò, risalendo sotto la sua maglietta, spingendolo, accompagnandolo in quel lento, feroce ritmo.
Era un ballo silenzioso, sporco e dolcissimo.
Un'iniziazione.
Leo si contorceva leggermente sotto di loro, incapace di trattenersi, incapace di volere qualsiasi altra cosa se non quello: quel piacere, quella perdita di sé.
Giò sollevò un attimo lo sguardo, le labbra lucide, il sorriso lento e crudele di chi sa di avere il potere nelle mani.
"Impara, Leo," sussurrò rauco.
E poi tornò ad affondare su di lui, mentre il corriere, dietro, lo cingeva, spingendolo più a fondo, completando quel legame che ormai nessuno avrebbe potuto sciogliere.
La notte era appena iniziata.
E niente sarebbe mai più stato come prima!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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