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Lui & Lei

FAMIGLIA CON PADRE CUCKOLD - seguito


di gioviaf
24.07.2018    |    11.746    |    2 9.5
"Miky sorrise notando il mio stupore e mi consigliò di mettermi alla pari spogliandomi..."


Scesi e me le ritrovai tutte e tre nude e indaffarate. Per prima vidi Dani che venne ad aprire la porta e subito mi abbracciò e mi diede un bacio a stampo sulle labbra, passai in cucina dove trovai le due donne indaffarate e anch’esse nude. Qui l’abbraccio e il bacio li ricevetti da Maria che si strusciò col bacino sulla mia patta. Miky sorrise notando il mio stupore e mi consigliò di mettermi alla pari spogliandomi. “Dai Gio, non vorrai sfigurare tutto vestito davanti alle nostre nudità”. “Non ci penso proprio”, e mi sfilai rapidamente la tuta sotto la quale ero completamente nudo.

L’ambiente si stava surriscaldando e mi trovavo già con l’uccello barzotto ammirando i senini appuntiti di Dani che contrastavano con le tettone di Maria, scendendo con lo sguardo mi eccitavo a causa del culetto a mandolino della ragazza e della bella patatona pelosa della madre. Dani mi portò via dalla cucina “Lasciamo lavorare le signore e noi pensiamo agli aperitivi”, preparò gli stuzzichini mentre io guardavo nella cristalliera per cercare qualcosa di utile. Trovato l’occorrente mi rilassai in attesa dell’arrivo del padrone di casa per preparare da bere.

Nell’attesa mi misi seduto in poltrona e la ragazza, preparati gli stuzzichini, venne a sedersi sulle mie ginocchia strusciandomi le tettine sulle labbra “Me le succhi un pochino? Lo so che non sono belle grandi ma mi piacerebbe sentirmele succhiare e anche che mi mordicchiassi i capezzoli che sono molto sensibili”. Naturalmente l’accontentai subito e le presi in mano le tettine per stringerle facendo scorrere le dita fino ai capezzoli che iniziai a strizzare fra pollice e indice torcendoli, quando diventarono più grandi e belli duri li baciai e li presi in bocca alternando succhiate e morsetti.

Intanto era arrivato Aldo e Daniela era subito scesa dalle mie ginocchia lasciandomi seduto col cazzo duro in bella vista. Lui entrò in sala e mi alzai per salutarlo, notò il cazzo ancora in tiro e sorridendo disse “Le signore nude ti hanno eccitato? Io ci ho fatto l’abitudine a vederle in giro nude ma quando madre e figlia si fanno le coccole mi eccito e non posso fare a meno di masturbarmi. Sono un guardone e sono anche succube della lussuria, loro ne approfittano e per non farmi escludere devo accettare tutto quanto vogliono farmi subire. Per il momento ho guardato loro mentre lesbicavano ma sono sicuro che oggi amplierò i miei orizzonti assistendo anche mentre si faranno scopare da te”.

“Beh i modi di godere sono molti e ognuno sceglie quello che preferisce. Io non nascondo di essere un bisex e non mi vergogno di avere rapporti homo se questo mi permette di godere come e quanto voglio”. “Almeno tu sei attore mentre io sono solo uno spettatore e ho solo il permesso di guardare e di masturbarmi davanti a loro ma sempre senza intervenire. D’altra parte questa situazione me la sono quasi creata io e adesso ne devo accettare tutte le conseguenze. Sicuramente mia moglie si farà scopare da te, e non solo quello, ed io sarò contento anche solo di assistere e di potermi segare”.

Dalla cucina arrivò un richiamo “Qui siamo quasi pronte, forza con gli aperitivi”. Preparai le bevande e le donne ci raggiunsero. Miky e Maria erano sedute sul divano, Dani si sedette sul bracciolo dalla parte di mia moglie e noi due staviamo in poltrona davanti a loro. Dani allungò le mani sulle tette di Miky per accarezzarle e strizzarne i capezzoli e mia moglie aveva infilato una mano fra le cosce di Maria e le teneva in dito dentro per un ditalino. Maria si girò verso Miky e baciarono in bocca.

Dani sentendosi esclusa abbandonò il divano e tornò a sedersi sulle mie gambe facendo in modo da avere il mio cazzo fra le cosce proprio sotto la sua fichetta che sentivo umida e calda. Girò leggermente il viso e mi porse le labbra, aprii la bocca e subito lei mi infilò la lingua dentro per un bacio profondo e salivoso. Misi una mano sul suo petto e le strinsi le tettine poi le presi in bocca i capezzoli che succhiai e strizzai sapendo che questo giochino la faceva godere. Lei mi strinse l’uccello fra le cosce e mi infilò la lingue dentro l’orecchio. “Questo bel cazzone che sento fra le cosce fra poco me lo voglio godere dentro la fica che mi scopa a morte e che mi riempie di crema bollente”.

Il padre intanto stava osservando alternando la sua attenzione tra noi due e le due donne che aavevano concluso i preliminari e si stavano godendo un favoloso sessantanove con lingue in fica e dita nel culo mugugnando e gemendo dal godimento. Il pover’uomo aveva il viso arrossato e la mano stava lisciando la piccola protuberanza che sotto la patta evidenzia il suo stato di eccitazione.

Dani ormai non si accontentava più di sentirsi il mio uccello appoggiato alla fichina ma lo voleva sentire dentro; si alzò, allargò bene le gambe e poi si sedette nuovamente appoggiando la cappella alla sua micina aperta e ormai zuppa di umori, quando sentì la cappella dentro si abbassò lentamente e poco alla volta fino ad avermi tutto dentro di lei. “Papi, hai visto come sono brava? Me lo sono preso tutto fino ai coglioni, me lo sento tutto dentro e sapessi che bene che mi fa. E’ duro e, soprattutto grosso e mi riempie bene, non come farebbe quel tuo cosino patetico se ti permettessi di scoparmi. Adesso guarda bene e puoi farti una sega ma menalo soltanto senza godere che io e mamma non vogliamo che sporchi per terra”.

Maria aveva udito il discorso e interruppe il sessantanove con mia moglie, vennerno da noi per guardare bene la ragazza impalata sul mio cazzo duro come ferro. “Miky, tesoro, guarda la mia bambina come scopa bene tuo marito. Lo sai che le ho insegnato tutto io facendole guardare i filmati porno e poi scopandola con lo strap-on? E’ una troietta come me e fare sesso non le basta mai. A proposito Gio, puoi venirle dentro che tanto siamo tutte protette“.

“Mamma, cosa ne dici se ci scambiamo i partner? Vorrei assaggiare il miele di Miky e sono sicura che non vedi l’ora di provare l’uccellone di Gio. Io me lo sono goduto anche se ho dovuto forzare un poco a farmelo entrare ma sono sicura che la tua ficona non dovrà sforzarsi per prenderlo tutto dentro”.

Francamente mi sentivo un pò usato ma tantè, eravamo ospiti e poi, dopo tutto, mi stavo anche divertendo facendo la parte del toro da monta; anche il cambio figlia-madre non avrebbe potuto che essere stimolante. Infatti Maria prese il posto della figlia, prima si inginocchiò fra le mie gambe, mi prese l’uccello in mano e iniziò una leccata con la lingua a spatola dalle palle alla cappella assaporando i miei umori mescolati con quelli delle secrezioni della figlia, poi mi prese il cazzo in bocca fino ad avere il naso sul mio pube, alzaòla testa e lo fece uscire per poi riprenderlo in bocca fino all’ugola. Interrruppe il pompino, si piazzò a gambe larghe prendendo la misura per avere la cappella sotto la sua ficona ben allargata e poi si calò di colpo prendendolo fino a farsi sbattere la cappella sull’utero.

“MMMMM che colpo! Mi sembra che tu mi stia chiavando direttamente l’utero. Questo sì che è un signor cazzo! Ehi tu cornuto! Mi ascolti? Sentendomi dentro questo bel cazzone mi meraviglio che tu con quell’affarino che ti ritrovi sia riuscito a mettermi incinta. Miky, amica mia, sapessi come ti invidio di avere sempre a disposizione un uomo così!”. “Maria, magari potrei chiedere a mia moglie se qualche volta fosse disponibile ad imprestarmi a te, e a tua figlia”. “Ma certamente, mio marito potrà avvalersi di voi due tutte le volte che vorrà e anche io approfitterò per godere mettendo insieme la nostra troiaggine”.

Fin qui eravamo arrivati con l’aperitivo, avevamo provato varie combinazione ma sena arrivate al momento estremo. Le signore ci fecero accomodare a tavola e portarono la cena. Il pranzo era ottimo ma leggero per non appesantirci troppo. Insalata di riso, vitello tonnato, insalata, frutta e il tiramisù fatto da mia moglie. Il vino rosato, leggero e fresco che andava giù che era un piacere.

Dopo la cena il caffè e poi, dopo che le donne avevano sparecchiato, riprendemmo i nostri giochi erotici. Le tre donne si coalizzarono per mettermi in mezzo. Mi avevano fatto sedere sul divano e ne avevo una per lato impegnate a limonarmi e a succhiarmi e mordicchiarmi i capezzoli, che sono sempre stati molto sensibili, mentre la terza stava inginocchiata davanti a me e si occupava di tenermi l’uccello al caldo in bocca mentre mi strizzava le palle e col ditino mi titillava il buchino dietro.

I loro ruoli si cambiavano ogni pochi minuti e ognuna di loro mi dava piacere in modo diverso. Poi il gioco cambiò e Daniela si trovò al centro delle nostre attenzioni. Si sedette sulle mie ginocchia dandomi la schiena e impalandosi sul mio cazzo. Sua mamma si inginocchiò davanti a noi per stringermi le palle e succhiare il grilletto della ragazza e intanto Miky la impegnava con la lingua in bocca mentre si strizzavano a vicenda le tette.

La madre scambiò il posto con Daniela e fu lei a mettere la sua ficona sulla mia cappella per poi impalarsi fino in fondo con un unico colpo. Ero sollecitato dal sali scendi della madre mentre la figlia mi succhiava le palle titillandomi il buchino. Temevo di non riuscire a trattenermi quindi scaricai la madre con due sculaccioni e poi allontanandola dalle mie ginocchia. Daniela sostituì il mio cazzo con tre dita infilate nella fica della mamma mentre le succhiava il grilletto ormai grosso e lungo tutto fuori dalla sua sede.

Mi rivolsi ad Aldo “Hai una moglie e una figlia veramente assatanate, sembra che non siano state soddisfatte da lungo tempo”, “Hai ragione ma solo in parte, tieni presente che solo ieri si sono leccate e hanno goduto varie volte. Te lo posso garantire perché ero presente e mi sono fatto ben due seghe una dietro l’altra”. E Maria “E’ vero e il porco ha sborrato per terra tanto che alla fine lo abbiamo obbligato a pulire tutto con la lingua e il maiale mentre leccava la tua sporcizia si era eccitato tanto che gli era diventato duro di nuovo. A proposito di sborrate prima che tu te ne vada voglio che mi riempi in fica o in culo tanto poi la tua crema da darò da succhiare a lui mentre mi farà il bidet”.

L’dea mi aveva intrigato così misi le tre donne in fila alla pecorina e mi alternai a chiavarle in fica e in culo una dopo l’altra senza preoccuparmi di trattenermi. Sentii lo sperma che saliva dai testicoli ormai gonfi e, senza badare dentro chi mi stavo scaricando, agguantai la donna per i fianchi, diedi gli ultimi colpi a fondo ed eruttai tutto il mio piacere con fiotti lunghi e abbondanti.

Quando ebbi finito guardai dentro chi avevo goduto e riconobbi il bel culetto a mandolino di Daniela che aveva girato la testa per regalarmi un sorriso a 32 denti. Ormai soddisfatto mi separai dal suo sederino e Maria venne subito a prendere in bocca il mio uccello che si stava ammosciando mentre dava ordini “Ehi tu, cornuto sfigato! Non vedi che il culo di tua figlia ha bisogno di un bidet? Guarda la sborra che sta uscendo. E sbrigati prima che coli sul pavimento. Scusatelo ma non ha proprio un minimo di inventiva. L’unica cosa che sa fare è guardare e segarsi”.

La serata era ormai giunta al termine e, salutate le nostre amiche con l’intesa di rivederci presto, ci ritirammo a casa nostra.


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