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FINE SETTIMANA AL MARE l'arrivo


di gioviaf
13.07.2013    |    12.240    |    3 8.6
"Chissa’ quante belle ragazze ti faranno la corte per poterne approfittare”..."

Mi presento: mi chiamo Gio, non piu’ giovanissimo (sono ormai negli ”anta“) , fisico asciutto con un po’ di “maniglie dell’amore” capelli bianchi tagliati a zero, ne’ barba ne’ baffi anzi neanche pelo sul torace (a proposito ho due tettine appena accennate ma con grossi capezzoli che sono molto sensibili).

E’ stata una settimana molto impegnati e allora decido di andarmene tutto solo al mare per un weekend di completo relax. Scelgo una cittadina della Riviere che conosco bene e scendo al solito albergo che e’ fra la strada e la spiaggia con il grande vantaggio che per scendere al mare basta avere costume e telo da bagno.

Il pomeriggio dell’arrivo approfitto subito della bella giornata di sole e col mare pulito e me ne vado in spiaggia dove mi trovo un posticino sui massi della diga. Stendo il telo e mi sdraio per prendermi un po’ di tintarella. Dopo un po’ che sono li’ a occhi chiusi col rischio di assopirmi, mi metto prono e incomincio a darmi un’occhiata in giro per studiare i miei vicini.

Le solite signore alcune con figli, ragazzine che inviano e ricevono messaggini come se lavorassero a cottimo, giovani donne che cercando di eliminare il segno bianco del reggiseno stanno prone col reggiseno sganciato e il tanga infilato fra le natiche in modo da renderlo quasi un “filo interdentale”. Poi alzo lo sguardo e vedo un giovanotto, potra’ avere una ventina d’anni, che mi guarda come se mi conoscesse, gli sorrido e lui contraccambia, io cerco di ricordarmi di lui in quanto il viso non mi e’ nuovo e poi ricordo. E’ Larry un nipote del proprietario dell’albergo, solo che l’ultima volta che l‘ho visto, ormai qualche anno fa, era un ragazzino magro mentre adesso e’ diventato un bel giovane robusto che, scommetto, non avra’ problemi a trovare amicizie.

Avendo ricordato chi e’, lo saluto “Ciao Larry. Ti ricordi di me?” “Certo. Lei e’ il signor Gio. L’ho riconosciuto subito. Ma quest’anno i suoi amici non ci sono?” “No quest’anno sono solo e penso che ne approfittero’ per prendere il sole e fare qualche gita in barca.” “Magari, se non le dispiace potrei farle compagnia in barca.” “Bene, allora. Tu procura l’occorrente che poi ce ne andiamo in giro e ci divertiamo”.

Mentre parliamo lui si e’ avvicinato a me e posso osservarlo meglio. E’ proprio un bel giovanotto ben piantato ma la cosa che mi colpisce di piu’ e‘ il suo torace. E’ tutto liscio senza peli con due tettine come quelle delle ragazzine adolescenti e che terminano con bei capezzoli piccoli ma che sporgono quasi a offrirsi alle labbra quasi per farsi baciare.

La cosa mi eccita tanto che sento l’uccello che si sta svegliando e sono obbligato a spostarlo verso l’alto sperando che la manovra sia sfuggita allo sguardo di Larry. Lui, anche se ha notato il movimento, finge di nulla e continua a parlare delle sue uscite in barca anche per andare a pescare al largo con gli amici.

Chiacchierando il tempo passa si avvicina l’ora del rientro per la cena e la gente inizia a sfollare. Sui massi della diga restiamo solo noi e io, sempre prono, noto che dalla sgambatura laterale dello slip di Harry fuoriesce qualche pelo nero che spicca sulla pelle ancora chiara del giovane. Lui segue il mio sguardo e, arrossendo, rimette i peli ribelli dentro lo slip chiedendomi scusa. Gli sorrido e, con aria di complicita’, gli faccio notare che non c’e’ nulla di male se qualche ricciolino esce dal costume, sono i rischi di chi non si depila la’ sotto come faccio io. E poi, continuo, siamo fra uomini e non ci trovo nulla di scandaloso se si mostra anche qualcosa che normalmente rimane nascosto.

Harry mi sorride e si rilassa. Intanto si gira e posso notare, sotto lo slip, un rigonfiamento che rivela degli attributi notevoli. Con aria un po’ scanzonata gli faccio notare quello che mette in evidenza e “Hai un bell’equipaggiamento li’ sotto. Chissa’ quante belle ragazze ti faranno la corte per poterne approfittare”. Lui si schernisce dicendo che con le ragazze non si sente a suo agio e che con loro non ci sa fare. “Sono abituato ad avere a che fare con gli amici e con le ragazze non saprei cosa dire. Farei la figura del bietolone imbranato.”

Porto il discorso sull’argomento sesso e chiedo com’e’ la situazione in albergo. “Al momento poca gente e niente belle ragazze disponibili. Penso che per lei sara’ una scocciatura avere un fine settimana senza ragazze per divertirsi….” “Non c’e’ problema, io non mi diverto solo con le ragazze”. Fa’ una faccia strana e mi guarda negli occhi “Cosa intende? Le piacciono gli uomini?” “Diciamo che non mi piacciono solo le donne” e intanto lo guardo fisso negli occhi. Lui china la testa e a bassa voce “Allora le diro’ che anche io ho degli amici con i quali non vado solo in barca ma quando siamo al largo …..”. “Bene allora domani spero che troverai una barca per andare un po’ al largo. Mi piace prendere il sole nudo”. “Certamente, stia pure tranquillo che la barca la trovo io”.

Intanto e’ venuta l’ora di cena e ci mettiamo d’accordo per l’indomani prima di rientrare in albergo.



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