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Gay & Bisex

UN AMICO TROVATO IN WEB


di gioviaf
14.05.2014    |    11.246    |    3 9.1
"Entriamo in un bagno, anche qui per fortuna troviamo tutto pulito e ci caliamo i pantaloni togliendo anche le camicie restando nudi..."

Ci siamo incontrati sul web e appena l’ho visto ho capito che mi piaceva. Già maturo e un po’ in carne se ne stava lì inquadrato con la maglietta e l’uccello in mano mentre lo scappellava lentamente. Allora mi sono aperto la tuta e gli ho mostrato le tettine strizzandomele e tirandomi i capezzoli che per me costituiscono una zona molto erogena. Lui si è alzato la maglietta esibendo le sue tettine e i suoi lunghi capezzoli che ha iniziato anche lui a strizzare tirandoli in circolo. Gli ho scritto di attivare l’audio e ci siamo messi a parlare mentre ci guardavamo intenti ognuno a darsi piacere coi capezzoli che entrambi stavamo maltrattando con le mollette da bucato che usavamo per stringerli provocando quel dolce dolore che ben conosce chi ama il sadomaso soft.

Siamo entrambi maturi e quindi i pettorali sono diventati due tettine da adolescenti che possiamo prendere in mano e strizzare spostando le dita sui capezzoli che alla fine vengono strizzati a dovere fra pollice e indice fino a farli diventare più sensibili e doloranti. Le mollette vengono utilizzate in vario modo ma sempre per provocare dolore; infatti anche lui, come me, le mette ai capezzoli e poi le tira via senza allargarle e girandole per torcere i capezzoli. Io mi eccito e mi ritrovo la cappella bagnata di presperma, glielo dico e lui confessa di avere le goccioline che gli bagnano la cappella. Insieme raccogliamo la bagnetta con il dito e la spalmiamo sui capezzoli che poi, quando sono quasi asciutti, strizziamo fra le dita e puniamo anche con le unghie.

Abbiamo voglia di godere e passiamo a segarci guardandoci a vicenda e sognando di avere quel bel cazzo duro, che vediamo in mano all’altro, in bocca per sentirlo duro fra le labbra e dargli quel godimento che ci stiamo procurando con la mano. Le seghe proseguono mentre son la mano libera ci tiriamo e ci strizziamo i capezzoli ormai doloranti, fino al godimento che si manifesta con una sborrata sulla pancia.

Raccolgo il mio seme con un dito e lo passo sui capezzoli strofinandoli, poi succhio il dito e ricomincio a raccogliere un po’ della mia crema per spalmarla sui capezzoli e poi nuovamente il dito in bocca fino a quando la mia pancia non è completamente asciutta e pulita.

Lui mi ha imitato e alla fine mi confessa che era la prima volta che si succhiava le dita sborrate e che gli è piaciuto “Certo che sei un bel porco a fare quelle cose” lo guardo sorridendo “Sì perché tu invece cos’hai fatto? Ti sei tirato indietro?”.


Visto che ci siamo trovati due bei porconi decidiamo di approfondire la conoscenza e propongo di vederci a un cinema porno nel pomeriggio. Decidiamo il cinema e l’ora e, dopo esserci scambiati mail e numero del cellulare ci salutiamo.

Pomeriggio, arrivo al cinema e, appena entro in sala, mi guardo in giro per trovare il nuovo amico di porcate e lo vedo in piedi in fondo alla sala con le spalle al muro, mi avvicino sorridendo e anche lui, che mi ha riconosciuto, mi viene incontro per salutarmi. Mi avvicino e senza dargli tempo di reagire gli stampo un bacio sulle labbra. Mi stacco e lo guardo negli occhi, lui mi sorride e, di sua iniziativa, avvicina il viso al mio e contraccambia il bacio a stampo.

Ci stacchiamo e ci guardiamo bene, siamo entrambi maturi e abbastanza in carne senza essere sovrappeso, io allungo una mano e gli prendo una tettina stringendola fra pollice e indice fino ad arrivare al capezzolo che strizzo. Lui contraccambia e abbassa un braccio per prendere in mano il mio pacco che stringe dolcemente per constatarne la consistenza. Io mi sbottono la camicia, la tiro fuori dai pantaloni e gli mostro il petto nudo sul quale lui subito mette le mani per toccarmi le tette e strizzarmi i capezzoli. Sento che inizio ad eccitarmi e per non bagnarmi lo slippino che indosso, apro i calzoni e abbassando lo slippino tiro fuori uccello e palle, passo un dito sulla cappella e so che fra poco inizierà a gemere godimento.

Lui lascia i miei capezzoli e si apre la camicia mostrando anche lui un petto senza peli come il mio ma con due tette più grandi delle mie e con capezzoli più piccoli dei miei ma più lunghi come avevo notato la mattina in web. Allungo le mani e prendo possesso delle sue grazie approfittando subito per farne conoscenza prima con le mani e poi con la bocca baciando e leccando per poi finire coi capezzoli fra i denti mentre li stringo e li succhio.

Mi stacco e lui si occupa delle mie tette contraccambiando quanto ha ricevuto prima da me in fatto di leccate succhiate e morsetti. Sento che mi sto bagnando e con un dito raccolgo la mia bagnetta, levo la sua mano dal capezzolo e lo bagno passandoci sopra il dito, lui se ne accorge e, quando ho finito, sposta la bocca e succhia il capezzolo che ho preventivamente bagnato di presperma.

Mentre ci procuriamo questi primi momenti di piacere noto un paio di persone che, fingendo di nulla, si sono avvicinate e seguono quanto stiamo facendo. Tutti e due hanno il cazzo in mano e se lo stanno scappellando lentamente masturbandosi. Non reagisco e loro, forse incoraggiati dalla mia mancanza di reazione, si avvicinano ma stando sempre a un metro di distanza.

Noi due ormai abbiamo deciso di darci godimento e, senza porre indugi, ci siamo presi in mano i cazzi per segarci a vicenda mentre con la mano libera ci strizziamo i capezzoli baciandoci in bocca e poi, finendo il bacio, prima uno e poi l’altro li prendiamo in bocca per succhiare e mordere facendoci anche dei succhiotti sulla pelle sensibile che sta subito sotto le tettine.

Ormai la sega non basta più e allora, cercando un contatto più soddisfacente, andiamo nel vano dei bagni che grande e illuminato. Entriamo in un bagno, anche qui per fortuna troviamo tutto pulito e ci caliamo i pantaloni togliendo anche le camicie restando nudi. I due guardoni ci hanno seguito ed esprimono il loro compiacimento segandosi a vicenda.

Ormai eccitato continuo a bagnarmi e il mio amico, del quale non conosco ancora il nome, se ne accorge e si abbassa per leccarmi la cappella bagnata finendo poi per aprire le labbra e farsi scivolare il mio cazzo in bocca. Gli prendo la testa fra le mani e inizio a scoparlo in bocca dando colpi profondi che gli fanno arrivare la cappella in gola. Ha un conato e si allontana, poi si riavvicina e lo riprende in bocca dopo avermi chiesto di non spingere fino in fondo. Lo accontento e lascio la sua testa mentre lui mi stringe dolcemente le palle e io mi strizzo ferocemente i capezzoli.

Ecco sono arrivato al limite…. Sto per venire…. Lo tolgo dalla sua bocca, lo prendo in mano per gli ultimi colpi e gli sborro sulle tette ricoprendole di crema bianca e densa. Lui si alza e io mi chino per leccargli il petto leccando via tutta lo sperma che vi avevo versato, quando ho finito mi chino davanti a lui e, presi in mano i coglioni pieni, abbocco il suo cazzo duro e me lo faccio entrare in bocca fino ad avere il naso appoggiato al suo pube. Mentre lo spompino alzo le mani per impadronirmi dei suoi capezzoli che maltratto strizzandoli e torcendoli con cattiveria fino a che anche lui, che sente arrivare l’orgasmo, si sfila dalla mia bocca e mi sborra sulle tettine per poi contraccambiare la leccata di pulizia del suo sperma sulla mia pelle.

Abbiamo finito e abbiamo goduto a fondo. Ci scambiamo un bacio con lingua in bocca nel quale ognuno sente nella bocca dell’altro il sapore della sborra da poco leccata ed io penso che la sua prossima sborrata la riceverò direttamente in bocca.

Dopo il bacio ci rivestiamo mentre i due guardoni, che hanno costituito il nostro pubblico e che anche loro si sono fatti godere a vicenda, si congratulano con noi confessando che abbiamo dato motivo di godimento più noi del film porno proiettato.


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