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Gay & Bisex

IL GAY CLUB


di gioviaf
30.07.2015    |    17.342    |    6 9.1
"Mi spiace solo che Miky non possa venire..."
La settimana scorsa mi telefona Guido, un vecchio amico col quale ho fatto sesso anche a tre assieme a mia moglie Miky, che vuole sapere se mi interessa un fine settimana in club naturista per soli uomini. A me spiace lasciare a casa Miky però la cosa mi attira e chiedo di che tipo di club stiamo parlando. “Il proprietario è un cliente per il quale ho lavorato. E’ un club riservato a soli uomini, rigorosamente gay, dove tutti si offrono a tutti e tutti approfittano di chi si offre. In poche parole tutti mettono il loro corpo a disposizione e chi gradisce ne approfitta. Ci sono già stato e mi sono divertito da matti”. “ La cosa mi interessa. Mi spiace solo che Miky non possa venire. Sai che a lei piacciono queste situazioni di sesso senza freni”.

Restiamo d’accordo che domenica sarà da noi e in quell’occasione ne riparleremo infatti non voglio che mia moglie si senta tagliata fuori dalle mie attività di sesso. Siamo entrambi bisex e anche una coppia molto aperta con inserimento da amici e amiche sia single che in coppia ma siamo abituati che prima di fare sesso con altri ne parliamo fra noi.

Arriva la domenica e io con Miky stiamo preparando uno spuntino quando suonano al videocitofono, resto nudo come siamo abituati a stare in casa e vado a rispondere. E’ Guido che faccio salire. Appena entra aspetto che si metta nudo anche lui poi ci abbracciamo e ci baciamo in bocca come nostra abitudine. Raggiungiamo mia moglie sul terrazzo. Baci e abbracci anche con lei e poi, mentre beviamo un aperitivo, lui ci parla di questo club. “E’ un ambiente molto accogliente, si trova nell’entroterra in Riviera, possono frequentare solo i soci ed è esclusivo per maschi. Ho portato il regolamento così lo leggiamo e ne parliamo”.

Il club è riservato ai soci, possono essere soci solo i maschi, nel club si fanno attività di sesso homo, tutti i presenti si mettono a completa disposizione degli altri che potranno avere prestazioni sessuali di ogni tipo, ogni socio potrà usare il corpo degli altri che si stanno offrendo senza dover chiedere il permesso ma semplicemente usando ogni corpo offerto secondo le sue voglie e chi si offre è tenuto ad soddisfare ogni tipo di richiesta. Uniche richieste sono la un attestato di buona salute e l’uso del clistere di pulizia prima di avere rapporti anali.

Miky chiede subito se esiste una struttura similare per lesbiche e Guido ci assicura che ci sarà quanto prima: infatti il proprietario gli ha chiesto un progetto per costruire una struttura simile a quella esistente da utilizzare esclusivamente per lesbiche. “Bene, questo mi piace molto e spero che sarà realizzato quanto prima, però, intanto, per un fine settimana dovrò fare a meno di Gio e anche di te Guido, vuol dire che inviterò le gemelle per farmi compagnia. Adesso però voglio un po’ di divertimento. Almeno questo me lo dovete visto che sabato e domenica ve la spasserete a fare il ruolo di maschio e femmina con altri amici che neanche conoscete”.

Naturalmente accontentiamo mia moglie facendo in modo che lei riceva tutte le nostre attenzioni e riusciamo a farla godere in tutti i modi prima di pensare a noi e di prendere il nostro godimento.

In settimana Guido chiama per confermare l’appuntamento col padrone suo cliente per il prossimo fine settimana e che, avendogli parlato di me questi mi ha invitato suo ospite.

Sabato mattina prima di partire, come già concordato con Guido, mi inserisco il plug medio per essere sicuro di avere il buco morbido ed elastico poi si parte e, strada facendo, Guido mi dà gli ultimi consigli “Fai attenzione che troverai non solo giovani ma anche vecchie checche magari con la pancetta che hanno voglia di cazzi giovani e sborrosi. Non ci fare caso ma non scartarli a priori, magari non sono in grado di essere attivi ma sono i più porcelloni, sai quelli che te lo prendono in bocca e cercano di succhiarti anche l‘anima? Beh, l’importante è di sapersi trattenere e non godere coi primi che si presentano. Cerca di sparare le tue cartucce al meglio”.

Un paio d’ore di auto e siamo arrivati. Arriviamo a un cancello e Guido suona, una voce chiede chi è e lui dà il nome e il numero di una tessera tolta dal portafogli. Il cancello si apre e alla reception ci accoglie, con un sorriso a trentadue denti, un giovane che indossa calzoncini corti e strettissimi e un top con il logo del club. Saluta Guido poi si rivolge a me “Lei è il signor Gio? il proprietario mi ha parlato di lei ed io le do il benvenuto nel nostro club. Lei conosce il regolamento? Sì?. Benissimo, allora occorre solo che ne firmi l’accettazione e poi vi assegno le camere o preferite stare insieme? Tanti nostri soci che arrivano insieme preferiscono la matrimoniale. Atri invece preferiscono camere separae nel caso facessero amicizia con altri soci”. “La matrimoniale andrà bene anche per noi. Siamo molto in confidenza e affiatati. Eventualmente volessimo ritirarci con qualche altro amico lo faremo venire da noi per fare sesso tutti e tre insieme”.

Ci consegna il passy per aprire la porta e “Buon soggiorno signori e, se posso, ricordate il clistere di pulizia prima di scendere alla spiaggia. Eviterete di dover tornare di corsa in camera per rendervi disponibile ad ogni richiesta da parte degli altri soci. A proposito, in bagno troverete tutto l’occorrente. Siete in grado di provvedere da soli o vi mando un ragazzo?”. “Grazie siamo pratici e autosufficienti”.

Saliamo in camera, ci spogliamo e usciamo sul terrazzino per dare un’occhiata. Il terrazzino si affaccia su un parco circondato da una siepe e in una radura, al centro, si nota un prato molto ben tenuto e una piscina. Sentieri fra gli alberi con panchine e sul prato sdraio e lettini da spiaggia. In giro alcune persone che passeggiano o che stanno sedute. Sono tutti uomini nudi. Alcuni giovani e altri già maturi ma tutti depilati e molti di loro mettono voglia di fare conoscenze più approfondite. Leviamo i plug, ci facciamo il clistere di pulizia e poi, quando siamo sicuri di essere ben puliti dentro, una doccia fatta insieme lavandoci a vicenda e quindi scendiamo per dare inizio al divertimento.

Seduto sulla prima panchina che incontriamo c’è un tizio sulla cinquantina, grassoccio, infatti ha le tettine da adolescente, che vedendoci arrivare apre la bocca e fa uscire la lingua in un gesto osceno. “Ciao belli. Io sono una zietta e sono a disposizione dei bei ragazzi come voi. Se vi occorre una bocca dove scaricare il vostro godimento o una lingua che vi pulisca bene il buchino dove vi farete sborrare, venite pure da me che io sono lo sborratoio del club”.

Assicuriamo che ci ricorderemo di lui e proseguiamo. Più avanti sul prato noto subito un tizio su una sdraio che si esibisce lisciandosi lentamente l’uccello e intanto si guarda in giro per trovare una bocca o un buco dove infilarlo. Poco distante uno è inginocchiato sul lettino con la testa sul materassino e il culo per aria mentre dimena le chiappe che tiene allargate con le mani mostrando un bel buco già aperto e disponibile alla scopata.

Andiamo avanti per il sentiero e dopo una curva seduto su una panchina c’è un uomo sui quaranta quarantacinque anni che vedendoci arrivare si alza e ci viene incontro sorridendo “Ciao Guido, ben arrivato”, “Ciao Bob, ben trovato”. I due si abbracciano e si baciano. Io , essendo ancora un po’ indietro, vedo chiaramente che le mani di Bob palpano il sedere di Guido e quando, fatti alcuni passi, giungo alla loro altezza noto che le mani di Guido sono sulle natiche di Bob e stanno facendo la stessa cosa. Intanto i due sono sempre impegnati a baciarsi e dalla posizione assunta capisco che si tratta di un bacio in bocca con tanto di lingua.

Poco dopo si staccano e Bob mi tende la mano “Tu devi essere Gio! l’amico di Guido” “E tu sei Bob il padrone del club. Molto piacere”. “Piacere mio. Vieni che ho voglia di abbracciarti”. Mi tende le braccia e mi stringo a lui. Ho notato che dopo le strusciate del suo pube su quello di Guido il suo cazzo è quasi duro e allora allargo le gambe e mi alzo sulle punte dei piedi e mi alzo il pacco per dargli la possibilità di infilarmelo fra le cosce. Lui si abbassa leggermente, mi infila il cazzo ormai duro fra le cosce ed inizia a mimare una chiavata facendomi sentire la cappella che sfrega sotto il mio perineo. Mi sta anche baciando sulle labbra quando apro la bocca e ricevo la sua lingua che succhio golosamente. Anche io mi sto eccitando e il mio cazzo, ormai duro, è stretto fra i nostri pubi depilati.

Ci stacchiamo sorridendo e lui mi osserva per bene “Ma questi sono i famosi capezzoli di cui Guido mi ha parlato! Sono bellissimi, grandi e duri” allunga le mani e li prende fra pollici e indici, li stringe dolcemente e poi li frulla fra le dita. Se possibile diventano ancora più grossi e più duri di prima, me li strizza con decisione “Mi ha detto Guido che ti piace farteli strizzare e anche succhiare e mordicchiare. E’ vero? Mi ha anche raccontato che se mentre stai per godere te li mordono, il dolore ti fa godere da matti e sborri in quantità industriale. Questa sera darò un piccolo party fra amici intimi e voi siete già invitati. Non vedo d’ora di godere dei vostri corpi e farvi divertire col mio. Per il momento vi lascio, fatevi un giro e divertitevi con le attrazioni messe a disposizione dai soci”.

Ci salutiamo con un bacio e noi proseguiamo col nostro giro alla scoperta delle possibilità offerte. Il primo che vediamo è un giovane che si sta lisciando uno splendido cazzo duro con una bella cappella a fragola e due coglioni enormi che devono essere carichi e pieni di crema bollente. Guido si inginocchia e gli prende il cazzo in mano per portarsi alla bocca la cappella che inizia a succhiare con golosità. Il giovane mi guarda e allunga una mano verso il mio cazzo, lo prende in mano e se lo porta alla bocca per iniziare un pompino stringendomi i coglioni dolcemente. La cosa mi piace da matti, sono anch’io carico e ho voglia di godere ma poi ricordo i consigli del mio amico e prima di arrivare in fondo arretro leggermente e tolgo l’uccello dalla bocca con un rumore come quando si stappa una bottiglia. Guido invece continua il suo pompino e alla fine viene premiato con un’abbondante sborrata. Si alza, mi prende la testa fra le mani e mi bacia in bocca trasmettendomi parte del godimento ricevuto, io mi chino verso il giovane che apre subito la bocca e gli sputo in gola il resto della sua crema assieme alla mia saliva.

Nessuno ha parlato, tutto è stato naturale come se fosse prestabilito. Continuiamo la nostra passeggiata e, arrivati al prato, notiamo alcuni soci che fanno sesso a coppie o a gruppi. Si comportano come nelle orge dove ognuno dà e riceve in bocca o nel sedere cambiando partner e ruolo in continuazione e in mezzo a loro, che gira incessantemente fra i gruppi c’è il nostro primo incontro: l’anziano che si era autodefinito lo sborratoio del club.

Ci inseriamo nel gruppo iniziando a toccare, leccare e succhiare quanto ci capita a tiro. Succhio un bel cazzo e poi lecco e insalivo un buco di culo preparandolo per un cazzone duro che attende di infilarlo. Mi ritrovo chinato a novanta con una cappella appoggiata al buco e che subito mi si infila dentro fino ai coglioni e incomincia a chiavarmi allargandomi bene il buco reso morbido ed elastico dall‘uso del plug. L’amico mi incula con colpi profondi fino a godermi dentro facendomi sentire gli spruzzi di sborra calda che mi invadono l‘intestino. Finito di godere si stacca e allora sento la voce dell’anziano che abbiamo incontrato per primo “Fermati come sei che te lo lecco bene. Regalami la sborrata che hai dentro. Ti ricordi di me? Sono lo sborratoio del club”, con le mani mi tiene le chiappe bene aperte e le sue labbra si applicano a ventosa al mio buco sfranto e succhiano golosamente tutto il godimento lasciatomi dentro dal mio inculatore. Quando ha finito di succhiare mi prende il cazzo in bocca per farmi un pompino ma lo ringrazio e mi allontano per cercare il mio amico.

Guido è impegnato con due uomini, è impalato sul cazzo di uno seduto mentre un giovane in piedi davanti a lui gli tiene ferma la testa e lo chiava in bocca fino a schiacciargli il naso sul pube. Mi fermo davanti a loro sentendomi un guardone e intanto mi liscio l’uccello. Sento una presenza al mio fianco e un giovane con le sopracciglia depilate mi sorride, si inginocchia davanti a me, tira fuori la lingua e inizia a lavorarmelo partendo con la lingua a spatola dai coglioni per poi finire alla cappella dove infila la punta della lingua nel meato. Ripete l’operazione più volte e intanto mi palpa il sedere, adesso usa le due mani, mi allarga le chiappe e mi infila prima due poi tre dita nel buco che ormai è molto ricettivo. Le dita diventano quattro riunite a mazzetto e intanto ha preso in bocca il mio cazzo ormai duro come marmo e somministra un pompino da favola ficcandoselo tutto in bocca fino ad avere il naso sul mio pube e poi facendolo scivolare fuori tenendo in bocca solo la cappella. I suoi movimenti sono lenti ma profondi e quelle dita che mi fottono nel culo mi portano alla soglia dell’orgasmo. Mi strizzo i capezzoli e finalmente godo, lo faccio alzare e lo bacio in bocca sentendo il sapore del mio sperma diluito dalla sua saliva mentre ci abbracciamo.

Ho goduto il mio primo approccio con il club e penso al resto della giornata e all’orgia serale alla quale sono stato invitato.

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