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Scambio di Coppia

ESIBIZIONISTE ALLA SPIAGGIA 2


di gioviaf
16.10.2017    |    26.033    |    2 8.9
"“Capirai che, a parte il godimento dell’ottimo pompino, ho iniziato a sentirmi a disagio e sono stato ben contento di uscire dalla cabina riservata per farmi..."
Sabato mattina usciamo a fare la spesa per avere tutto il necessario per domenica. Abbiamo intenzione di accogliere i nostri amici con tutto pronto per non dovere cucinare sul momento. Apriremo con un aperitivo e stuzzichini poi riso condito quindi torta di bietole appena scaldata nel microonde e per finire frutta, tiramisù che Miky sa fare molto bene e caffè e ammazzacaffè. Il vino sarà un bianco ligure da bere fresco e dal sapore stuzzicante.

Il pomeriggio di mia moglie viene utilizzato con una nostra amica parrucchiera ed estetista che dopo aver provveduto ai capelli e ad un ritocco depilatorio, provvederà anche a farle un massaggio per rendere la sua pelle ancora più morbida e levigata. Io, nell’attesa me ne vado in una sauna per rilassarmi e magari, chissà che non trovi qualcuno disponibile per giocare un poco.

Ci ritroviamo a casa, lei tutta in tiro e io tutto soddisfatto. “Hai quella espressione che ti viene quando hai fatto lavorare l’uccello. Dove sei andato mentre io ero impegnata a farmi bella per domani?”. “Sono andato a fare una sauna per rilassarmi”. “Ma bravo e scommetto che hai trovato qualcuno o qualcuna disponibile per aiutarti nel tuo relax”. Sì ho trovato una coppia compiacente. Lei una bella troiona sulla quarantina e lui un piccoletto grassoccio e anche cuckold. Così lei mi ha fatto un pompino con ingoio e lui si è fatto una bella sega guardandoci terminando poi col farsi prendere a ceffoni dalla moglie che gli diceva “Brutto segaiolo, guardone e cornuto. Ti piace che tua moglie si goda i bei cazzi di altri uomini mentre su col tuo cazzetto che ti tira solo quando te lo meni non riesci neanche a chiavarmi?” E prendendomi l’uccello in mano e mettendoglielo sotto il naso “Guarda cornuto impotente! Questo sì che è un cazzo! E non quel pezzo di pelle molliccia che ti ritrovi sotto quel pancione gonfio di aria e di merda!”.

“Capirai che, a parte il godimento dell’ottimo pompino, ho iniziato a sentirmi a disagio e sono stato ben contento di uscire dalla cabina riservata per farmi la doccia e tornare a casa”. “Ti sta bene! Così impari a farti fare pompini da sconosciute”. “Vedo che tu invece hai sfruttato bene il pomeriggio. Sei bellissima e quella pettinatura coi capelli corti a caschetto ti rende ancora più sexy. Mi sembri uscita da un disegno di Crepax”. “Non mi lisciare troppo che quella della sauna non mi è ancora andata giù”.
“Non sarai gelosa per un pompino”, “Certamente no, dopo tutto quello che abbiamo fatto; solo che in sauna mi fa piacere andarci con te per avere ognuno le sue avventure in presenza dell’altro”.

“Ho capito e prendo nota. Piuttosto per domani è tutto pronto o manca qualcosa?” “Mi sembra che sia tutto pronto; magari per il pomeriggio farò un tè e servirà un po’ di pasticcini. Telefono in pasticceria che per domattina ci faccia trovare stuzzichini per l’aperitivo e pasticcini per il tè”. “Va bene e io domattina andrò a prenderli”.

Visto che è tutto predisposto per l’indomani pensiamo a noi due “Vuoi andare a cena fuori? Io avrei voglia di una bella cenetta nel ristorantino toscano qui vicino; ho voglia di una bella fiorentina”. “Sì anche a me andrebbe una fiorentina con i fagioli toscani”, telefono e prenoto.

Il proprietario ci conosce e siamo amici da tempo sia con lui che con la moglie che sta in cucina. Ci accoglie con un abbraccio e un bacio a stampo sulle labbra sia a me che a mia moglie poi chiama la moglie che arriva dalla cucina “Toh chi si vede! Aldo non mi aveva detto nulla della vostra venuta stasera” e anche con lei sono abbracci e baci solo che io ne approfitto per infilarle la lingua in bocca e lei infila la sua nella mia bocca. “Rina non me lo succhiare troppo che oggi pomeriggio è già andato in sauna e ha trovato una che gli ha fatto un pompino. Se andate avanti così devo trovare qualcuno che me lo porti a casa che da solo non ci arriva”. “Ma dai Miky, Gio non i tira indietro dopo un semplice pompino. Lo conosco bene e lo sappiamo tutti quanto gli serve per restare a terra. Vero Aldo?”, “Verissimo Rina, ma se Miky questa sera se lo vuole tenere ancora carico non possiamo farle il torto di sconquassarglielo noi”.

Rina, a malincuore, si stacca da me e torna in cucina mentre Aldo ci accompagna al tavolo che preferisco in quanto si trova leggermente defilato dagli altri coperto da un pannello di vimini. Quando siamo a questo tavolo e Aldo ci serve ne approfittiamo per tastargli pacco e chiappe e quando viene la Rina per chiedere se va tutto bene le infiliamo le mani sotto il grembiule per tastarle le natiche e, trovandola quasi sempre senza mutande, arriviamo a infilarle due dita in fica.

Purtroppo questa sera, essendo sabato, la Rina sarà sempre impegnata in cucina e Aldo avrà il suo daffare a servire ai tavoli quindi per noi niente riempitivo fra una portata e l’altra, ci dedicheremo solamente a noi due. Siamo seduti ad angolo e io ne approfitto per infilare la destra fra le gambe di Miky, lei le allarga e arrivo fino in cima dove trovo la sua fichetta nuda e calda. Tiro giù la zip dei pantaloni e lei infila la mano dentro per cercare il mio membro che trova già basanotto e che tira fuori per prenderlo bene in mano. Aldo ci trova così quando ci porta il vino e si china per un veloce lingua in bocca con mia moglie mentre le infila una mano nella scollatura e le tasta le tette. Si scusa “Vedo che avete già incominciato e allora ne approfitto anch’io”. “Fai pure tanto è tutta roba a disposizione degli amici”.

“Gio, visto che in questo momento siamo ancora quasi vuoti, se vuoi andare in cucina so che la Rinati ti saluterebbe volentieri mentre io mi fermo per due chiacchiere con Miky”. Non rispondo, mi alzo e vado in cucina dove trovo la cuoca impegnata a preparare gli antipasti. Le vado dietro e la prendo per le tettone mentre la bacio sul collo. “Gio, ti stavo aspettando. Mi mancavano le tue spremute ai miei capezzoli e i tuoi baci umici sul collo. Adesso fammi sentire il cazzo duro nello spacco fra le chiappe mentre ti preparo l’antipasto”. Le alzo il grembiule da lavoro e tiro fuori il cazzo per farglielo sentire fra le natiche che ha aperto allargando le gambe e chinandosi in avanti.

“Infilamelo nella topa che sono già calda e bagnata. Quando venite a cena mi fate sempre arrapare pensando a quanto abbiamo fatto e che spero di rifare insieme a voi”. La infilo da dietro e arrivo con la cappella bene in alto stringendola a me. Lei si dimena “Non mi sborrare dentro che ti voglio finire con un pompino così mi dici se sono meglio io o quello troiona che ti ha spompinato in sauna”.

Aldo ci interrompe “Scusate ma stanno arrivando altri clienti e purtroppo non abbiamo più tempo per il divertimento. Mi spiace tanto ma dobbiamo pensare al lavoro”. Con un ultimo bacio alla Rina esco dalla cucina e raggiungo mia moglie. “Ti stavi divertendo con la cuoca?” “Sì glielo avevo già infilato nella topa, come dice lei, ma è arrivato Aldo a interromperci per un arrivo di altri clienti. Tu e lui cosa avete fatto?”, “Nulla di strano, avevo cominciato a fargli un pompino quando è suonato il campanello della porta d’ingresso al ristorante e lui ha dovuto andare ad aprire lasciandomi a bocca asciutta”.

Arrivano altri avventori e anche la nostra cena, antipasti squisiti e poi le fiorentine coi fagioli. Il vino toscano accompagna degnamente il pasto e quando siamo arrivati in fondo, dopo i soliti cantucci col vin santo e il caffè, siamo molto soddisfatti e anche un pochino allegri; per fortuna abitiamo vicini e siamo a piedi che il mio tasso alcoolico risulterebbe oltre il consentito. Siamo a casa commentando la cena e tutti i contorni e, dopo una doccia non resta che andarcene a letto, domani sarà una giornata piuttosto impegnativa.

Domenica mattina siamo ancora un po’ annebbiati e sonnolenti ma una bella doccia serve a tonificarci e per fortuna la giornata è bella, serena e si preannuncia favorevole per un pranzetto sulla terrazza. Come nostra abitudine siamo come eravamo a letto: ancora svestiti e così ci prepariamo per ricevere i nostri amici.

Siamo entrambi in tuta, la mia è normale ma quella di Miky è elastica, sembra che le sia stata dipinta addosso tanto ed è stretta che davanti si infila tra le labbra già gonfie della sua patatina. Il sole è già alto e abbiamo appena finito di preparare il tavolino e le poltroncine sulla terrazza quando chiamano dal portone, gli amici sono arrivati e vado a riceverli.

Dopo i baci e gli abbracci li accompagno sulla terrazza dove mia moglie ci viene incontro e anche qui abbracci e baci si ripetono. Noto che l’abbigliamento di Miky ha fatto scalpore. La sua tuta bianca e indossata senza biancheria lascia in evidenza le sue belle tette coi capezzoli già induriti, infatti lei di solito li pizzica per evidenziarli ulteriormente, e le labbra già gonfie. Loro sono vestiti casual, gli uomini con jeans e polo mentre le ragazze indossano mini e top, anche loro sono senza reggiseno e poi vedremo se sono anche senza mutandine.

Ci mettiamo comodi a chiacchierare e si complimentano per la nostra terrazza e per la posizione stupenda, in alto, affacciata sul mare e con l’appartamento posto a ferro di cavallo che la ripara alle spalle e anche lateralmente dal vento e dagli sguardi curiosi. Parliamo della cabina e di quanto abbiamo fatto l’ultima volta insieme e dei progetti che abbiamo per la giornata.

E’ chiaro che tutti aspettiamo il momento più idoneo per realizzare le nostre voglie neanche tanto nascoste, a notare gli sguardi su mia moglie che, esibizionista com’è, mentre parla si accarezza il seno esponendo sempre di più i suoi capezzoli che pare vogliano bucare il tessuto leggero della tuta. Anche Isa si accarezza e struscia i suoi capezzoli per evidenziarli bene mentre Carla accavalla e scavalla le gambe facendo salire la sua mini ben in alto mostrando le sue mutandine.

Prendo l’iniziativa e vado dietro a mia moglie, la bacio sul collo e le prendo i seni nelle mani a coppa, le strizzo i capezzoli facendoli indurire ancora di più. Lei appoggia la nuca sul mio pacco che subito reagisce gonfiando il cavallo della mia tuta, dopo un qualche ulteriore sfregamento che mi fa erigere, lei allarga le gambe e agli occhi di tutti appare la sua tuta infilata nella fica e già umida.

Rino prende una gamba della moglie e la fa passare sulla sua rivelando che lsa non porta le mutandine, la sua patatina è allargata e mostra il colore corallo del suo interno. Mia moglie si alza e con gesti enti e sensuali toglie la tutina restando nuda. Carlo mormora qualcosa all’orecchio della moglie e lei si alza per togliere il top restando a seno nudo poi abbassa la mini e anche lo slippino. Adesso lei e Miky sono completamente nude e guardano Isa come a chiedere “E tu? Cosa intendi fare?”.

Anche Isa si alza e, via il top e via la mini, rimane anche lei nuda. Come sul terrazzo della cabina anche adesso i complimenti si sprecano ma le donne non si accontentano “Ma voi tre volete solo divertirvi a guardare? Volete lasciare divertire anche noi? Vi volete adeguare?”. Non ce lo facciamo ripetere e anche noi siamo presto in mezzo a loro ormai tutti spogliati.

Al punto in cui siamo prendo in mano le redini e impongo una delle regole della casa. “Amici miei, se immagino bene come andrà a finire questa giornata propongo che tutti noi si faccia un bel clistere di pulizia. Io vorrei approfittare del sederino di tutte le signore, e magari anche dei signori se sarà gradito, quindi occorre che tutti siamo in condizioni di accogliere chi lo desidera nel nostro culetto pulito anche dentro. Siete d’accordo?”. Tutti si dichiarano d’accordo e quindi tutti in bagno dove io e Miky prepariamo l’occorrente.

Iniziamo noi due facendoci il clistere a vicenda mentre gli altri osservano quanto stiamo facendo, poi passiamo a Isa che non si crea problemi, anzi si è offerta per altri due che all’inizio, specialmente Carlo, erano un po’ ritrosi ma che poi a cose fatte si sono dichiarati piacevolmente soddisfatti.

Torniamo sulla terrazza e le mani vogliono toccare e palpare tutta quella pelle nuda che è lì a disposizione poi iniziamo con piccoli bacetti a fior di labbra quindi le mani saccheggiano tutto quanto trovano a loro portata e le bocche si impadroniscono di tutto quanto capita loro a tiro.

Ci stiamo approfittando chi troviamo vicino a noi e improvvisamente mi rendo conto che sto condividendo le tettine di Carla con un’altra bocca, guardo bene e vicino a me noto la testa di Isa. Anche le dita di Isa sono con le mie a titillare la stessa patatina. Stacco le labbra dal capezzolo che stavo succhiando “Isa, anche tu bisex come mia moglie?”. “Sì, anche io. Non lo faccio spesso ma quando capita l’occasione non mi faccio mancare un bel capezzolo o una bella fichetta calda e umida. Tu, piuttosto, hai detto di essere bisex ma non ti vedo impegnato con i maschi”. “Per il momento voglio provare le ragazze e assaggiare tutti i loro angolini, anche i più segreti, poi mi rivolgerò ai maschietti e spero che anche loro vorranno assaggiare me”. “Per mio marito stai tranquillo che anche lui è un porcello bisex, non sono sicura di Carlo ma parlando con la moglie ho saputo che spesso hanno avuto fantasie di scambi di coppia con uomini bisex e sono convinta che anche lui, se ben aiutato non si tirerà indietro”. “Grazie per l’informazione, saprò approfittarne e farò in modo di coinvolgere anche tuo marito”.

Siamo sempre impegnati a fare una conoscenza più approfondita ma limitandoci a usare solo mani e bocca, per il resto ci riserviamo il pomeriggio. Miky mi fa un cenno, ci allontaniamo dagli altri e prepariamo gli aperitivi. Quando torniamo anche gli altri si calmano e ci sediamo per una pausa. Pranziamo parlando di cose anche intime e anche Rino e Isa confessano di avere fatto pratiche bisex mentre gli altri due asseriscono di non aver mai provato ma che vorrebbero farlo sempre che tutto sia limitato a noi sei. Tutti accettiamo la loro richiesta, peraltro legittima, e le altre due coppie garantiscono sia la segretezza che l’impegno a farli entrare nel mondo bisex senza traumi ma solo con la massima soddisfazione.

Dopo il pranzetto ci stendiamo sui materassini sistemati uno accanto all’altro per formare un unico materasso e ci godiamo il sole chiacchierando nell’appagamento della sazietà e intanto i nostri pensieri sono rivolti a quanto potrà accadere nel prosieguo del pomeriggio.


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