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Gay & Bisex

CINE A LUCI ROSSE


di gioviaf
26.10.2013    |    19.273    |    8 9.4
"Lui gradisce e appena io mi rialzo contraccambia senza dimenticare i miei capezzoli che succhia e morde con forza facendomi male ma aumentando anche la mia..."
La scorsa primavera, chattando su A69,ho conosciuto Lino e ci siamo trovati abbastanza simili come modo di pensare e anche dal punto di vista erotico abbiamo le stesse idee per soddisfare le nostre fantasie. Un erotismo spinto ma abbastanza soft senza impegnarci a fondo ed entrambi ci siamo ritrovati una componente di quel sadomaso che non costringe il partner ma coadiuva l’erotismo con quel pizzicorino delizioso nei rapporti. Insomma siamo entrambi bisex con la voglia di provare cose nuove che ci portino fuori dal solito rapporto matrimoniale.

Chiacchierando in chat abbiamo espresso i nostri desideri nascosti e ci siamo scambiati le nostre foto piuttosto esplicite dove entrambi ci presentiamo in intimo da pornoshop e in alcune immagini esibiamo le nostre parti intime in primo piano. Ci siamo rivelati quasi sono le nostre zone erogene: per me i capezzoli che amo farmi succhiare e mordere e per lui l’ano che quando viene titillato gli provoca quasi un orgasmo .Ci siamo piaciuti e abbiamo deciso di avere un incontro non impegnativo in un cine a luci rosse.

Finalmente l’estate scorsa ci mettiamo d’accordo per indossare un abbigliamento comodo e che consenta di raggiungere agevolmente le nostre parti intime e ci diamo appuntamento davanti al cinema. Esco con bermuda con elastico in vita, una camiciola e mocassini leggeri. Come d’accordo mi pratico un clistere di pulizia e quindi esco sentendomi addosso una gran voglia di essere una troia che vuole concedersi per fare godere.

Ci vediamo fuori dal cine, anche lui è vestito come me con bermuda e camiciola. “Ciao Lino” “Ciao Gio”. “Tutto bene? Sei sempre d’accordo per quello che vogliamo fare?” “Sì. Certamente e non vedo l’ora di farlo con te”. “Sei pronto?” “Certo. E tu?” “Anch’io sono ben pulito dentro e disponibile a tutto quanto ti andrà di farmi” “Allora proprio come me. Entriamo?”.”Va bene”. Paghiamo il biglietto siamo nella sala semibuia. Occorre un po’ di tempo per abituare gli occhi alla penombra e aspettiamo appoggiati al muro dietro l’ultima fila di poltroncine. Intanto mi sbottono la camiciola e, per eccitarmi, mi strizzo i capezzoli che diventano subito grossi e duri quasi come capezzoli femminili. Quando finalmente gli occhi si sono abituati alla penombra guardo Lino e vedo che anche lui ha sbottonato la camicia e si sta strofinando il pacco.

Abbasso i bermuda e tiro fuori i gioielli palpandomeli e lui mi imita esponendo un bel cazzo semiduro con le palle belle grosse. Io sono depilato da anni e già da tempo anche lui si era convinto a levare tutto quel pelo dal pube e dal sedere quindi allungo una mano per accarezzare le sue parti intime trovandole belle lisce e talmente invitanti che subito mi chino per baciarle e passare la lingua dalla base del cazzo fino alla cappella che prendo in bocca per una prima conoscenza. Mentre lo lecco e lo succhio lui mi prende i capezzoli e, ricordando cosa mi piace da matti, li strizza fra le dita tirandoli con forza e torcendoli provocandomi quel dolce dolore che mi eccita tanto. Contraccambio aprendoli le natiche e infilando le dita nello spacco fino a raggiungere il suo buchino che titillo prima passando il dito sul bordo poi spingo il polpastrello dentro e inizio a fargli un ditalino.

Pochi minuti così e mi rialzo per mettermi davanti a lui appoggiando il mio torace sul suo e strusciando i nostri pubi sentendo i nostri cazzi ormai duri sulla pancia. Lino mi dà piccoli baci sul collo, io gli prendo la testa, metto le labbra sulle sue per un bacio poi apro la bocca e gli lecco le labbra; allora anche lui apre la bocca e le nostre lingue fanno conoscenza incontrandosi prima in una bocca poi nell’altra, succhiandosi e scambiando le nostre salive che beviamo.

Adesso è lui che si abbassa per fare conoscenza del mio cazzo, lo bacia sulla punta, lo lecca facendo scorrere la lingua dalla cappella fino alla base per poi proseguire e leccare anche i coglioni pieni di voglia. Risale e me lo prende in bocca per iniziare una succhiata golosa mentre con una mano mi strizza le palle e le dita dell’altra si sono infilate nel mio sedere che le accoglie ben volentieri e gradisce la loro intrusione.

Mentre lui è impegnato a divertirsi con le mie parti basse due tipi si avvicinano e seguono incuriositi le nostre manovre tenendosi i cazzi in mano e masturbandosi lentamente. Ne approfitto e sostituisco le mie mani alle loro menandoli ma senza forzare il movimento. Formiamo un bel quadretto; Lino chinato davanti a me che mi succhia il cazzo mentre mi tiene due dita nel culo, io che meno i cazzi dei due vicini i quali offro i miei capezzoli per farmeli succhiare.

La situazione dura un po’ poi io mi stacco e il gruppetto si disfa. Ne approfitto per togliere i bermuda che appoggio allo schienale di una poltroncina e Lino mi imita. Adesso siamo solo con le camiciole aperte e dalla vita in giù abbiamo solo i mocassini; le nostre parti intime sono a completa disposizione di chi vuole approfittarne. Sento mani che mi palpano il culo dita che assaggiano la morbidezza del mio buchino e qualcuno mi ha preso il cazzo in mano per menarmelo. Adesso ne abbiamo almeno quattro o cinque che brancicano le nostre carni nude e io, infoiato da matti, prendo la testa di Lino, l’avvicino alla mia e lo bacio. All’inizio le mie labbra sono sulle sue poi esco la lingua e la passo sulle sue labbra finche apriamo le bocche e ci scambiamo un bacio con la lingua.

Poi lo giro, gli faccio allargare bene le gambe e appoggio il mio pube al suo sedere mettendogli il cazzo fra le chiappe mimando una scopata e intanto gli strizzo i capezzoli tirandoli con tutta la mia forza. Poi mi abbasso e passo la cappella fra le sue cosce proprio sotto il buco del culo e la spingo fino a trovare le sue palle gonfie di sborra. Sto facendo un infracoscia dal dietro e intanto un cazzo non molto grosso ma lungo e duro si infila fra le mie chiappe strusciandosi al mio buchino. Il mio uomo sa il fatto suo e mi frega la cappella sul buco mentre mi strizza le tettine e mi torce i capezzoli. Stacco le mani da Lino e prendo in mano due cazzo duri che sono ai miei fianchi e li meno velocemente. Voglio farli sborrare e voglio la loro sborra nelle mani. I due mi accontentano e vengono riempendomi le mani della loro crema abbondante e calda. Dopo che li ho fatti godere mi asciugo le mani sulle natiche spalmandomi il loro seme come una crema di bellezza.

Poi mi stacco dal mio amico, voglio approfittare di tutti quei bei cazzoni duri, mi metto a novanta a gambe larghe esponendo il mio didietro e mettendolo a disposizione delle mani che vogliono approfittarne mentre io inizio a fare seghe a tutti quelli che ho in giro, meno cazzi a due per volta fino a farmeli sborrare in mano facendomi bagnare dal loro sperma che mi riempie il naso dell’odore mi maschio. Anche Lino sta facendo come me e presto i cazzi duri a nostra disposizione finiscono, tutti hanno goduto e si allontanano da noi per riprendere a seguire il film porno-gay.

Ricuperiamo i nostri bermuda e ci dirigiamo verso i bagni che conosco bene e so che sono ampi, sempre puliti e in ordine. Quindi entriamo, appendiamo i bermuda ai ganci e ci laviamo bene le mani col sapone per eliminare ogni traccia ci sperma. Ci asciughiamo, leviamo le camiciole e ci abbracciamo stretti stretti pregustando la gioia del nostro finale di sesso spinto. I nostri petti si strusciano per sentire bene i capezzoli induriti e i nostri inguini sono appiccicati per godere della rigidità dei nostri cazzi infoiati che non hanno ancora goduto. Ci teniamo avvinti con le mani sui sederi e le nostre dita si infilano fra le mele per aprirle e raggiungere i nostri buchi vogliosi di essere penetrati e riempiti di carne. Praticamente ripetiamo quanto fatto prima in sala ma adesso siamo solo noi due e poi essere completamente nudi mette pepe sulla situazione. Le nostre bocche cercano le lingue per baci sempre più profondi e per bere la nostra saliva, strusciamo i pubi per sentire bene la rigidità dei nostri cazzi e questo movimento provoca una emissione enorme di presperma. Abbiamo i ventri tutti bagnati e le cappelle sono tanto scivolose e invitanti che non resisto più. Mi abbasso e gli prendo il cazzo in bocca prendendogli i coglioni in mano e, mentre gli titillo il buco del culo, inizio a insalivarlo per bene per poi prenderlo in bocca e inizio a fargli una sega con le labbra muovendo la testa avanti e indietro mimando la chiavata. Lui gradisce e appena io mi rialzo contraccambia senza dimenticare i miei capezzoli che succhia e morde con forza facendomi male ma aumentando anche la mia bagna.

Finiti i preliminari lui si appoggia al muro, allarga bene le gambe e mi porge il suo culo aperto. Mi chino e gli passo la lingua nel solco per poi fermarmi sul buco che allargo bene con le dita e penetro con la punta della lingua per insalivarlo bene e ammorbidirlo. Quando lo sento rilassato mi alzo, appoggio la cappella bagnatissima al suo buco e, presolo per i fianchi, inizio a spingermi dentro di lui lentamente e fermandomi sovente per permettergli di assuefarsi al mio cazzo durissimo. Ormai sono dentro il suo intestino fino ai coglioni e mi appoggio col pube alle sue natiche. Passo le mani davanti e gli prendo i capezzoli che torco e strizzo con forza per procurargli dolore; lui ansima e sento il suo sfintere che si contrae sul mio cazzo. Adesso ci do dentro alla grande con colpi profondi e cattivi quasi volessi arrivargli con la cappella nello stomaco e lui inizia a gemere a causa del dolore e del piacere che mi ha confessato che gli piace tanto provare contemporaneamente. Lo soddisfo e intanto lo fotto a fondo e sempre più velocemente fino al punto di non ritorno in cui gli riempio l’intestino con una sborrata calda e abbondantissima.

Quando tutto è finito mi tengo sempre stretto a lui e gli accarezzo il petto dolcemente poi mi sfilo da lui e subito Lino ne approfitta, si china davanti a me e me lo prende in bocca per ripulirmelo bene fino a renderlo lucido come un fischietto. Ma io non sono da meno, infatti, appena lui ha finito col mio cazzo ormai semimoscio, mi metto dietro a lui, lo faccio chinare in avanti come prima a novanta gradi con le gambe bene aperte, gli ficco la faccia fra le natiche che tengo aperte con le mani e metto la bocca sul suo buco ancora allargato e raccolgo con la lingua la mia sborrata. Tengo lo sperma in bocca e poi mi alzo e con un bacio in bocca gli faccio bere il frutto del mio godimento mescolato ad abbondante saliva.

Adesso tocca finalmente a me, ho una voglia matta di farmi farcire il culetto e di sentirmelo godere dentro. Mi posiziono appoggiato al muro a gambe ben larghe e metto il culetto bene in fuori per offrirgli le chiappe già aperte e pronte all’uso. Le sue mani mi aprono ancora di più per esporre meglio il mio buco che si contrae dalla voglia di sentirsi usato. Mi bacia e mi lecca dolcemente poi si appropria del mio ano che inizia a bagnare usando la lingua a spatola. Poi, dopo avermi insalivato bene mi infila due dita e inizia a ruotarle dentro per allargare bene il buco. Aggiunge un terzo dito e sento il mio ano che si ammorbidisce e si rende sempre più elastico e ricettivo. A questo punto toglie le dita e punta la cappella, anche la sua bagnatissima come la mia prima, e la spinge dentro; la cappella entra seguita poco a poco da tutto il cazzo duro come pietra e mi affonda dentro fino ai coglioni. Sono in estasi. Il mio intestino è invaso da un palo grosso, lungo e duro che mi stantuffa con colpi profondi mentre le sue mani mi sculacciano con colpi talmente forti che mi bruciano le chiappe. Poi abbandona le chiappe e le sue dita. hanno preso i capezzoli che martorizzano tirandoli e torcendoli e questo mi fa nuovamente bagnare nonostante la mia recente venuta

Mentre lui mi scopa nel culo io mi accarezzo il pacco e sto nuovamente erigendo quando, voltandomi, vedo due anziani che, avendo trovato la porta aperta e forse attratti dal rumore degli sculaccioni inflittimi, osservano tenendosi i cazzi mezzo mosci in mano e uno dei due sorridendo “Bravi, è un piacere starvi a guardare, ci fate ricordare quando anche noi ci divertivamo a farci godere come state facendo voi. Purtroppo adesso dobbiamo accontentarci di fare pompini a bei giovani arrapati come siete voi. Possiamo approfittare e unirci?. Ci accontentiamo di prendere in bocca un bel cazzo e di leccare un bel buco di culo”. Diciamo loro di accomodarsi e il mio cazzo scompare in una bocca calda e piena di saliva; mi sembra di averlo in una fornace che mi succhia e fra il cazzo di Lino che mi riempie il culo e la bocca che ti tiene il cazzo al caldo mi sento al settimo cielo.

Lino mi dice che il secondo anziano si è messo dietro a lui, gli tiene le natiche aperte e gli sta leccando il culo ficcandogli la lingua nel buco del buco ancora aperto dopo la mia inculata. Siamo presi fra due fuochi di vecchi porci libidinosi e senza freni che usano le bocche come due troie. Sento il cazzo del mio amico che diventa più grosso, lui accelera i colpi dell’inculata e poco dopo, strizzandomi i capezzoli con forza, gode e mi riempie il retto della sua sborra calda. Mentre ho ancora il cazzo nel culo anche io godo irrorando la gola del mio spompinatore con alcuni fiotti di crema che lui assapora e inghiotte golosamente; poi si pone dietro di me e mentre l’altro anziano prende in bocca il cazzi di Lino per asciugarlo bene dalla sborra che ancora lo ricopre, appoggia la bocca al mio buco ancora abbondantemente allargato dall’intrusione e lecca e succhia infilando la lingua nel mio sfintere per ricuperare tutto lo sperma che Lino mi ha riversato dentro.

Ormai è tutto finito, i due si alzano in piedi e ci salutano ringraziandoci per le buone sborrate che abbiamo loro fatto assaporare, noi due ci rivestiamo e usciamo dal cine per tornare a casa con l’intesa di rivederci ancora.



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