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Lui & Lei

LA MIA DONNA E' MEGLIO 5°


di gioviaf
07.11.2012    |    6.277    |    1 8.9
"La mattina accompagnai la donna a casa e rientrai..."
Rientrando a casa dopo l'incontro con Lucy, udii un ticchettio dei passi di Miky proveniente dalla stanza vicino all'ingresso e assieme al rumore dei suoi passi sentivo anche come un fruscio come se qualcuno venisse trascinato sul pavimento. Incurio sito aprii furtivamente la porta e vidi mia moglie che passeggiava per la stanza tenendo al guinzaglio un uomo che carponi la seguiva come un cane. La cosa che mi colpi' fu la lunghezza del cazzo dello sconosciuto, pero' al mio apparire il cazzo da extralungo si rattrappi' di colpo fino a diventare raggrinzito come una castagna secca, solo la cappella era rimasta visibilmente grossa.
Mia moglie mi sorrise e fece alcuni passi ancheggiando sui tacchi alti 12 e quando si fermo' allargo' le gambe mostrando la fica dalla quale usciva un filamento di sborra che scendeva fra le cosce.
Mi inginocchiai subito davanti a Miky e con la lingua protesa leccai il seme colloso dal forte odore. Lei mi tolse la fica spostandosi indietro ed io la seguii con la lingua sempre protesa. Raggiunsi nuovamente il suo sesso riprendendo a leccarlo e con la coda dell'occhio vidi il cazzo dell'ospite di mia moglie che tornava duro e lungo come prima.
Miky chiuse le cosce tenendomi stretta la testa con la faccia sulla sua fica e ne approfittai subito per tornare a leccare il sesso ancora pieno di sborra. Fu allora che l'uomo si mise dietro di me, mi slaccio' i pantaloni per abbassarmeli e prese a fregare quel suo cazzo enorme nella riga fra le chiappe. "Chiavalo" grido' Mily ed io sentii la cappella calda appoggiarsi al mio sfintere. Lui spinse, l'anello forzato si apri' e il cazzo mi penetro' in culo per tutta la sua lunghezza. Superato il dolore iniziale cominciai a sentire piacere e presi a spingere indietro le natiche per facilitare la chiavata. Intanto la fica di Miky riprese a gocciolare il frutto del suo godimento e la mia lingua raccoglieva il piacere che scendeva copioso. Il cazzo infilato nel mio intestino stava diventando nuovamente enorme provocandomi sempre piu' piacere. Adesso anche io erigevo e mia moglie prese a palparmi il cazzo per farmi godere di piu' mentre Bob accelerava il ritmo affondando sempre di piu' il suo enorme attrezzo. Sentivo che il cazzo che avevo in culo era prossimo alla sborra e infatti un getto enorme di sperma venne ad inondarmi l'intestino mentre io sborravo gemendo e inarcando il culo.

Fede era la prossima sconosciuta alla quale avevo dato appuntamento. Ci vedemmo in centro e la feci salire in auto. Dopo le prime banalita' mi disse che era arrivata in citta' da poco e che lavorava presso la famiglia di un noto professionista. "Temevo di non poter venire oggi, la signora ha invitato degli amici per questa sera ma ho fatto il possibile per liberarmi". "Bene, e dimmi, vai a letto con il padrone?". "Si' quando la signora parteper il fine settimana lui mi fa passare la notte nel suo letto". "E la signora?". "E' bella e mi piace ma non ama le donne; peccato perche' ha un bel corpo e l'avrei leccata con infinito piacere". "Bene, Fede,tu hai tutte le qualita' che io cerco in una donna". "Sono contenta. Sono sempre stata molto sensuale. Mi masturbo vino da piccola e in classe mi titillavo invece di ascoltare la maestra. Ho leccato quasi tutte le ragazze della mia classe e ho succhiato quasi tutti i ragazzi del quartiere.
Arrivati nel mio appartamentino entrammo e la pregai di accomodarsi in poltrona mentre lei girava per la stanza soffermandosi davanti alla biblioteca. "Ha libri porno da farmi leggere? Mi piace titillarmi la fica leggendo delle porcherie". "Te ne prestero' qualcono. Intanto vuoi togliere la gonna? sono socuro che tu abbia delle bellissime cosce". Alzo' la gonna ed esiti' le cosce perfette. Quindi levo' lo slippino che al centro mostrava una chiazza di umico. Appena me ne accorsi presi lo slippini in mano e lo avvicinai alle nari per respirare l'afrore che mi fece eccitare ulteriormente. Stavo per godere e lei, accorgendosene, si precipito' per slacciarmi i calzoni, tirare fuori il cazzo e prenderlo subito in bocca riuscendo a ricevere le ultime gocce della mia quasi spontanea sborrata.
Fede vagava per la stanza a culo nudo con addosso una sola corta camicetta di seta leggera e quasi trasparente. Io la seguivo con lo sguardo quando lei disse improvvisamente "Ho voglia di pisciare". "Il bagno e' la'" e indicai la porta. Lei entro' senza chiudere la porta ed il mio cazzo divenne semiduro quando la vidi accomodarsi sulla tazza; poi, udendo lo scroscio della pisciata mi eccitai ancora di piu' erigendo in modo veramente notevole. "Lei ha il cazzo duro!" esclamo' Fede al termine della pisciata. "Tu mi ecciti da morire. Vieni subito qui' ho voglia di leccartela per asciugarla con la lingua". Lei si avvicino' e spalanco' le cosce sul mio viso per facilitarmi il compito. Avevo gia' la bocca aperta e feci uscire la lingua per raccogliere le ultime goccioline rimaste attaccate ai peli e poi introdussi la lingua in profondita' mentre lei con due dita si teneva ben aperte le labbra di quella splendida fica bagnata e profumata. "Lecca tutto... succhia... io godo
nella tua bocca... prosciugami". Poco dopo gemento per il godimento, si abbatte' sul divano mentre continuavo a muovere la lingua nella sua fica aspirando il frutto del suo piacere.
Piu' tardi, gia' al tramonto, eravamo allacciati sul divano in un groviglio di braccia e gambe impegnati in un sessantanove. "E' buono! Vorrei passare tutta la vita attaccata al cazzo". Le aprii le chiappe e penetrai con la lingua nel suo piccolo buchino bruno. "E' delizioso, mio caro. Continua ancora". La leccavo forzando l'ano con la punta della lingua e poi spingendola dentro fino in fondo. A sua volta Fede comincio' a pomparmi il cazzo e il suo indice aveva raggiunto il mio culo penetrandomi nel buco. Fu allora che sentendo salire il piacere spinsi con frenesia il viso fra le sue chiappe per leccare un'acre umidita' che calava dal suo buco del culo."Oh! rimani dentro con la lingua! Lasciami godere!". Continuai a leccare nelle profondita' del suo retto con rinnovati impeto. "Non ne posso piu'", gridava lei con voce spezzata. Poi comincio' a muoversi con furia inondandomi la lingua con le sue secrezioni. Allo stesso tempo mi irrigidii, chiusi gli occhi e lasciai uscire una gran sborrata che Fede bevve con avida soddisfazione.

Una puttana come Fede non era facile da trovare e le chiesi di fermarsi a dormire da me. Lei telefono' per dire che era stata trattenuta dai suoi parenti e che sarebbe rientrata la mattina seguente. Io avvisai Miky che mi disse di stare tranquillo che aveva provveduto per non restare sola e che era gia' in compagnia avendo portato in casa un nerboruto facchino del mercato.

Con Fede passammo tutta la notte a fare sesso masturbandoci, leccandoci e succhiandoci a vicenda senza tralasciare le scopate sia in fica che in culo fino ad abbruttirci sfiniti dai godimenti che ci lasciarono sazi e sazi di sesso.

La mattina accompagnai la donna a casa e rientrai. Appena in casa non sentii rumori e quindi mi avvicinai alla camera da letto dove era fortissimo l'odore di sesso e vidi mia moglie stesa sul letto le tette per aria e le cosce aperte mentre il un filo si sborra le usciva ancora dalla fica piena di sperma.







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