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Mia moglie svergina uno studentello


di benves
09.11.2012    |    97.920    |    12 9.5
"Ne ho parlato a Claudia, che mi detto che l’atteggiamento di Lapo le faceva molta tenerezza, e che per certe cose le ricordava me venti anni prima (anch’io..."
L’estate scorsa ero in vacanza in Toscana con la mia famiglia, nella nostra casa di campagna: una villetta di un piano attaccata a quelle degli zii e prozii vari.
Ci si ritrova lì tutti gli anni, ad agosto, e si rivedono i parenti, si mangia e si chiacchera, si commenta la crescita ed i progressi dei figli, si parla degli avi che non ci sono più, eccetera…
Non c’è molto da fare (le case sono circondate dai campi, e per fare la spesa occorre fare un tragitto di 10 minuti in macchina), ma in compenso ci si riposa bene e si fanno dei bei giri in bicicletta per le colline, si va a pesca nelle pozze dei torrenti...insomma ci si rilassa !

Tra i vari parenti che vengono a rilassarsi in campagna, c’è anche una cugina cinquantenne di mia moglie, con relativo marito e figlio ventenne, studente universitario che si chiama Andrea (nome di fantasia).

L’anno scorso Andrea è venuto portandosi dietro due suoi compagni di università, con cui intendeva preparare in gruppo gli esami da dare a settembre: Stefano, un tipo atletico e piuttosto piacente - secondo i giudizi femminili - e Lapo, un ragazzo gentile, ma fin troppo timido. Era il classico “secchione” del gruppo!
Mentre gli altri due telefonavano e scambiavano spesso SMS con le rispettive ragazze, lui stava sempre sui libri o sul computer portatile (spendendo un patrimonio perché nella casa non c’era la linea telefonica, e quindi ogni volta che cercava qualche dato o qualche documento su internet si connetteva usando il cellulare).
Gli altri due, fra l’altro, si concedevano pause più frequenti; un giro in bici, o una pescatina, o magari un gavettone a Lapo non se li facevano mancare…

Mia moglie Claudia, 38 anni portati in modo decisamente giovanile, in quell’ambiente girava con graziosi vestiti leggeri (mentre a Firenze mette quasi sempre i pantaloni, anche se sta tutt’altro che male con la gonna).
Sentendosi in famiglia, poi, capitava anche che, per esempio, andasse a stendere la biancheria nel balcone del primo piano in pantaloncini e reggiseno, ben visibile da chi stava in giardino. Del resto faceva caldo, e se fosse stata in costume da bagno sarebbe la stessa cosa.

Un giorno mi sono accorto che Lapo, che stava studiando in giardino all’ombra di un albero, ha alzato lo sguardo dal libro e si è rimirato mia moglie in una delle sue comparizioni in balcone, semi-svestita.
Poi ho notato che la guardava in modo differente da tutti gli altri parenti e conoscenti del paese, ma che quando lei gli rivolgeva la parola lui rispondeva timidamente, arrossendo ed abbassando lo sguardo.

Ne ho parlato a Claudia, che mi detto che l’atteggiamento di Lapo le faceva molta tenerezza, e che per certe cose le ricordava me venti anni prima (anch’io ero stato tutt’altro che un macho). Le dava fastidio, poi, quando Andrea e Stefano lo prendessero in giro dicendo che non aveva la ragazza, che probabilmente non ne aveva mai avute, che si era fidanzato con la sua mano destra, e faceva fuggire le ragazze del paese con i suoi atteggiamenti, e altre battutacce.
Lui ci rideva su per non fare polemiche, ma quegli sfottò, uniti ai suoi atteggiamenti, avevano quasi convinto Claudia e me che probabilmente Lapo non era mai stato con una ragazza (e, se non trovava l’anima gemella, sarebbe passato molto tempo prima che ciò avvenisse).

Il giorno di ferragosto, dopo un pranzo bello abbondante a base di chianina e corroborato da grosse bevute di Chianti, eravamo tutti sonnolenti.
Grandi e piccini, pertanto, sono andati nelle rispettive camere (tutte ai primi piani delle villette) a fare una pennichella.
Io mi sono sdraiato a fianco a Claudia, che era rimasta con uno slip e reggiseno bianchi, e mi sono addormentato come un sasso, così come i nostri tre bimbi.

Ad un certo punto mia moglie si è svegliata con una gran sete (di acqua, questa volta), e quindi è scesa al pianterreno (naturalmente senza rivestirsi), dove c’è il frigo.
Il resto me l’ha raccontato dopo.

Poiché si era alzato un po’ di vento, temendo che un eventuale temporale estivo facesse sbattere le finestre, rompendo i vetri (come era successo in passato), Claudia ha accostato le finestre della nostra casa, ed è poi entrata al pianterreno della casa dei cugini, pensando di fare altrettanto mentre tutti dormivano.
Le porte erano sempre aperte e, in fondo, darsi una mano reciprocamente viene più naturale in campagna che in città.
Stava per entrare nel tinello della casa dei cugini, quando ha visto che la stanza non era vuota: ha riconosciuto di schiena Lapo, ricurvo con l’immancabile computer acceso.
Claudia ha notato una immagine porno sul monitor del portatile del ragazzo, e poi ha realizzato che Lapo si era abbassato i pantaloncini e che si stava masturbando.
Claudia è rimasta stupita.
E’ stata lì a guardare per un po’, mentre la tenerezza che provava per il ragazzo, piano piano – grazie anche all’effetto disinibitorio dell’alcool - faceva spazio ad un’altra sensazione, la voglia di essere la maestra di educazione sessuale di quel ragazzo.
Così è entrata nel tinello e, prima ancora che Lapo potesse fare finta di niente, od inventare qualche scusa poco plausibile, gli ha detto “Sai che anche mio marito guarda immagini porno su internet, e spesso le guardiamo insieme? Non c’è niente di male, stimolano la fantasia, suggeriscono nuove posizioni per fare l’amore, insomma… danno una mano nei momenti di stanchezza di coppia... Naturalmente occorre che la pornografia non sia l’unica forma di sesso praticato, non trovi?”
Lapo ha balbettato: “Claudia… s-sei … mezza… n-nuda…”.
Claudia ha risposto “Ti dà fastidio? Vuoi che vada a mettermi su qualcosa?”.
E lui “S-sì, no, cioè, no, assolutamente no, voglio dire, se ti senti meglio tu… figurati…” e, dopo un istante di pausa “Stai benissimo anche così”.
Claudia allora si è seduta nella sedia a fianco di quella di Lapo, dicendo: “Ti stavi masturbando, vero?
E’ perfettamente normale alla tua età… e anche mio marito, ancora adesso, lo fa quando vede siti porno, e gli piace se gli prendo in mano il cazzo e lo masturbo… vedi… così” e ha preso in mano il cazzo di Lapo, iniziando a carezzarlo tenendolo delicatamente tra il pollice e l’indice… sapeva che un ragazzo alle prime armi può venire molto in fretta se stimolato energicamente. Quindi ha avvicinato il suo viso a quello di Lapo, ed ha appoggiato la sua bocca a quelle del ragazzo… poi con la pressione delle sue labbra ha aperto la bocca del ragazzo, assaporandone la lingua… L’eccitazione del ragazzo era ben visibile e tangibile, ma adesso anche Claudia iniziava a bagnarsi.
Così si è staccata per un attimo da lui, si è tolta il reggiseno, mostrandogli le sue sode tettine (una seconda scarsa), e gli ha detto “Una delle più belle cose da fare insieme è toccarsi reciprocamente.
Presa la mano del ragazzo la sposta sulla sua intimità ancora coperta dal tessuto degli slip, e con fare dolce ma deciso esclama:
Lapo, voglio che mi metti un dito nella mia figa mentre io ti tocco il cazzo.
Delicatamente i due hanno ricominciato a baciarsi, mentre Lapo iniziava ad esplorare – per la prima volta da quando era nato – una vagina femminile, mentre veniva massaggiato a sua volta.
Come gli era stato ordinato, ha scostato il bordo dello slip, emozionandosi alla visione del pube depilato – come quello che vedeva nei siti porno! - di mia moglie, e trovando subito un posto caldo e umido dove infilare il dito medio. Dapprima esplorando la fessura descrivendo dei cerchi sulla superficie, e poi affondandolo più decisamente, e facendo gemere Claudia
Questo gemito ha avuto, come risultato, l’aumento dell’eccitazione di Lapo, e l’immediata eiaculazione di un bel getto di sborra.
Claudia ha continuato ad accarezzarlo finché le pulsazioni del cazzo non si sono fermate.
Poi gli ha chiesto “Ti è piaciuto, vero?” e, senza aspettare risposta, lo ha baciato di nuovo, mentre prendeva i cleenex che Lapo aveva davanti a sé, ripulendo il cazzo del ragazzo e la propria mano, aggiungendo “Ma io so come fare a fartelo diventare duro di nuovo.
I ragazzi sono meglio degli uomini maturi da questo punto di vista… e sappi che la seconda erezione dura di più della prima”.
Si è messa con le ginocchia per terra, iniziando a baciargli il cazzo, e poi prendendolo in bocca, sentendo il sapore dei residui di sborra.
Intanto Lapo le dava dei delicati pizzicotti ai capezzoli, che sono una zona molto erogena per mia moglie…come previsto, dopo un paio di minuti di questo trattamento Lapo aveva di nuovo la sua erezione, mentre Claudia si stava eccitando sempre più.
Allora lei gli ha detto “Lapo, sdraiati sul divano.
Il sessantanove l’hai visto su internet, no?
Voglio fartene provare uno dal vivo.
Lui si è sdraiato, Claudia si è tolta gli slip, e si è seduta sul suo viso, permettendogli di esplorare la sua figa con molta più libertà di prima, quand’erano seduti.
Intanto continuava a succhiargli il cazzo, che però – avendo appena eiaculato – non dava l’impressione di dover sborrare tanto presto.
Lapo, poi, ha preso un’iniziativa ispirata dalle sue navigazioni in internet: mentre assaporava la figa di Claudia, le ha infilato un dito nel buchetto del culo!
Claudia ha esclamato “Porcellone…ne sai più di quanto si direbbe… Questo non piace a tutte le ragazze, ma a me.. … siii… ooh… un .. ooh… dito nel culo.. ooh.. e una lingua nella figa… siii… ancora… muovi quel dito… aah… nel culo… veloce…adesso mettimi due dita nella figa… siii… ancora… veloce… più a fondo… siii…
Lapo continuava ad eseguire gli ordini, dando sempre più piacere a Claudia, con questa doppia penetrazione manuale.
Finchè lei è venuta, dandone prova tangibile con l’aumento del flusso dei suoi umori e le pulsazioni nella figa e nell'ano… e anche Lapo l’ha seguita, schizzandola in bocca ed in faccia!
Claudia, girandosi verso di lui “Se sei un vero porco, allora devi baciarmi in bocca e assaporare un po’ della tua sborra”.
Il ragazzo, stremato ma arrapato come non era mai stato, ha baciato Claudia con veemenza ed ha sentito quella sensazione, un po’ salata, un po’ appiccicosa… non gradevole, ma neanche rivoltante.
A quel punto Claudia, da finta ingenua ha chiesto: “Cos’altro ti piacerebbe fare fare con una donna? Cos’altro hai imparato su internet?”
E lui l’ha sorpresa con una risposta particolare “Claudia… tu mi piaci molto… ma in particolare i tuoi piedi, così piccoli, ben curati, con quello smalto rosso sulle unghie… Vorrei baciarteli, ciucciarteli, sentire chi mi accarezzi tutto il corpo con i tuoi piedi… non credo di essere un feticista, è solo che mi piacciono…”.
Claudia gli ha risposto “Beh, che male c’è? Fai quello che desideri!”.
Così Lapo si è dedicato ai suoi piedini: ha iniziato a leccarli timidamente tra le dita… poi le ha preso in bocca l’alluce, mimando un pompino… forse aveva qualche inclinazione omosessuale latente?
Altro che omosessuale: stava mandando di nuovo su di giri Claudia!
“Adesso ti voglio prendere il cazzo fra i miei piedi, e massaggiartelo un po’” ha esclamato Claudia.
Lapo non si è fatto pregare e, visto che il trattamento a cui era sottoposto il suo cazzo era una delle sue fantasie preferite, in pochi minuti ha avuto una terza erezione.

Senza avere l’aria di un neofita che chiedeva permesso, Lapo ha detto “Claudia, adesso scopiamo” e ha preso un preservativo da una scatolina che teneva nell’astuccio (chissà, forse era lì da tanto tempo che era scaduto, meglio non saperlo), e – mentre la guardava sorridergli nuda, a gambe aperte, l’ha indossato bene al primo tentativo.
La sua asta svettava davanti all'apertura della fica di Claudia.
Claudia presa in mano, l'ha fatta scorrere più volte lungo tutte le grandi labbra ormai aperte, con il glande si faceva stuzzicare il clitoride aumentando, se fosse possibile, ancor più l'eccitazione di entrambi.
Poi ha puntato la cappella alla sua vagina, invitando palesemente Lapo ad entrare,
Il ragazzo, con un colpo secco è entrato in lei, togliendole il fiato per la veemenza.
Poi ha iniziato a stantuffarla ma non dosando bene la velocità, così che Claudia si è messa a dare lezioni anche sulla velocità da tenere.
Dopo un po, Claudia si è girata ponendosi a pecorina.
Questa volta Lapo ha saputo subito cosa fare e l'ha presa senza problemi.
Mentre si godeva lo spettacolo, con una mano andava a cercare i capezzoli di Claudia stuzzicandoli.
Per essere la prima volta, andava benissimo così.
Lui è stato molto dolce; forse temeva di farle male, forse non voleva durare poco.
A Claudia andava benissimo.
Claudia ha voluto nuovamente cambiare posizione, ha steso il ragazzo per terra, impalandosi sull'asta eretta e dosando bene i movimenti in modo da favorire che la penetrazione arrivasse fino in fondo al suo utero.
Senza parlare, lei lo baciava, lo mordicchiava, gli stuzzicava le orecchie con la lingua, gli pizzicava i capezzoli, mentre lui la penetrava.
Alla fine un sussulto e...Lapo le è venuto dentro (o, meglio, dentro il preservativo).
Poi si sono sdraiati fianco a fianco, nudi, mentre lei gli accarezzava il cazzo che ormai si stava sgonfiando… definitivamente, per quel giorno.
“Grazie Claudia: non ti dimenticherò per tutta la vita” ha detto lui alla fine.
Lei ha dato un ultimo bacio alla cappella ormai moscia del ragazzo e sorridendogli gli ha detto “Adesso rivestiamoci, gli altri staranno per risvegliarsi”, e poi è tornata in camera propria.

Lapo, nei giorni successivi, ha cambiato atteggiamento verso gli amici (meno umile), e anche con le ragazze del paese (meno timido): alla fine della vacanza se ne era portate a letto un paio tra le più carine.
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